Luigi Alamanni, Della coltivazione, 1546

resti indietro, perch'io possa alquanto ¶ Dei cortesi suoi

larga aita, ¶ Ch'io possa raccontar del pio villano

pioggia, perch'il verno possa, ¶ Ov'al bisogno suo

in guisa, ¶ Che non possa varcar chi crolli i

raggio del sol, che possa meglio ¶ Dentro tutto scaldar

velluto, a fin che possa ¶ Ben soffrir il seren

è quello ove oggi possa, ¶ Glorïoso Francesco, in questa

parte ove temer non possa ¶ Il piovifero autunno, o

e d'ogni parte possa ¶ L'aura tutta sentir

del ber, ch'ei possa appena ¶ Tenerse in vita

tanto che venir non possa ¶ Più nutritivo umore a

sì, che poi non possa ¶ L'uno all'altro

ch'il terren non possa a quelle ¶ Col suo

e grave, ¶ Ch'aprir possa o serrar come a

dee fabbricar dove non possa ¶ Torgli il lume del

in guisa, ¶ Che non possa toccar chi gli è

tra le sue figlie ¶ Possa al verno vegliar, donando

tra le cipolle ostello, ¶ Possa far i suoi dì

albergo appena ¶ Loco ove possa star la mensa e

indietro, ¶ Ch'esser sostegno possa al tempo poi ¶ Alla

gonna, a fin che possa ¶ Vestirse intanto, e non

terren; ch'ivi entro possa, ¶ Quando il tempo sarà

porco infame ¶ Non si possa appressar, che d'essi

man, donando loro ¶ Quanto possa miglior forma e misura

forma e misura: ¶ Perché possa dappoi, contando seco, ¶ La

terreno, ¶ Contrastando talor, non possa mai ¶ Lui sopraffar, ma

levato in alto, ¶ Sicché possa veder tutto in un

e 'l pasco, ¶ Perché possa ad ognor le gregge

largo sì, ch'acconciamente possa, ¶ Ruminando, giacer disteso a

in guisa, ¶ Che ben possa schivar l'estate e

Il cerchio equinozial, non possa unquanco ¶ Ivi entro penetrar

perché in un punto possa ¶ Ritrovargli il villan davanti

e che spiar ne possa ¶ La cagione, e garrir

a citerne o donde possa ¶ Trapassarvi liquor: né presso

alto solar dove non possa ¶ Mai l'umor penetrar

bifolco, che bene entro possa ¶ Portar l'aratro, e

che in pochi passi ¶ Possa il saggio ortolan condurvi

ove un natio ruscello ¶ Possa il fuggente piè drizzar

ciel, perch'ei ne possa ¶ All'assetata estate esser

tanto aggrevi, ¶ Che non possa spuntar la gemma fuore

intorno cinto, ¶ Che nol possa varcar pastore o gregge

all'entrar, perché non possa ¶ Caldo e giel penetrar

abbondi, e che si possa ¶ Nel bisogno irrigar, men

onde estive, ¶ Poi le possa inviar fra l'erbe

d'ogn'intorno il possa ¶ Purgar dall'erbe, e

non pietosa man, robusto possa ¶ Contro ai colpi d

olente spigo, ¶ Che ben possa odorar gli eletti lini

il miglior, ove non possa ¶ Le nascose sue insidie

e giunchi ¶ Tessa, ove possa star, breve capanna ¶ All

terra nude ¶ Non le possa lassar fuggendo; e quivi