Carlo Bernari, Tre operai, 1934

stare più al suo posto» commenta Luigi Barrin, che

qui... non c’è posto per gli sfaticati. Se

pare ingenua e fuori posto. ¶ «Eh! è diventato geloso

sorelle tornò al suo posto; ma Teodoro continuò a

mi sistemerò, in un posto qualunque, perché così non

capirmi?... Andrò in un posto qualunque; fosse anche alla

riuscirò a rimettermi a posto. Non c’è cosa

una volta giunti sul posto. ¶ Ecco infatti Marco e

tenda in un altro posto?» Risalgono nella vettura, mentre

a recarsi in un posto, o era tardi e

Stava per ottenere un posto come maschera in un

t’insegno io un posto dove con una liretta

la donna per farsi posto al suo fianco comincia

scostarsi, rincantucciarsi in un posto isolato, ma l’amica

molto: può mettervi a posto.» ¶ «Chi?» domanda sorpreso Teodoro

venire qua perdi il posto che ora ti dà

venire qua perdi il posto che ti dà da

lo crede sistemato, a posto, ormai; che crede in

misero passato, descrivere il posto occupato anni fa nella

ad abbandonare il mio posto. M’importa un cavolo

mettere le cose a posto; e si porta alla

si nasconderà in un posto sicuro. Se pensa al

passeggeri. Debbo mettermi a posto: se almeno potessi dormire

pranzo, in un qualche posto sul mare o alla

rassettare, a mettere a posto la biancheria, dandosi la

precisione. Ha lasciato il posto di sua spontanea volontà

Oh bella! Cercherò un posto in questi paraggi, alla

e mi metto a posto; o va male, e

tieni a perdere il posto che hai? No? e

alla parete, allo stesso posto come un quadro... Chi

sempre e al suo posto pare che abbia lasciato

vuoti alle gengive, al posto di due denti che

va a cercarsi un posto solitario. Si ferma dietro