Melissa Panarello, La bugiarda, 2013
concordanze di «potevo»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2013 | bambina fortunata. ¶ Dissero che potevo avere tutto, se volevo | ||
2 | 2013 | lo ero dentro, come potevo pensare di travestirmi da | ||
3 | 2013 | autorità nella loro voce. Potevo pur sempre essere una | ||
4 | 2013 | punta delle dita, non potevo chiudere gli occhi, dovevo | ||
5 | 2013 | mal di gola.” ¶ Non potevo dirle di aver visto | ||
6 | 2013 | che mi rapissero. ¶ Non potevo darle in pasto la | ||
7 | 2013 | a lei quanto più potevo, fare scorta dei momenti | ||
8 | 2013 | chiusi a chiave. ¶ Come potevo dirle che non volevo | ||
9 | 2013 | bisogno delle sue attenzioni. Potevo cavarmela da sola. Anzi | ||
10 | 2013 | maestra disse che non potevo fare la Madonna perché | ||
11 | 2013 | giorno mi chiese se potevo scriverne una da regalare | ||
12 | 2013 | ma erano troppo corti, potevo solo afferrarli con la | ||
13 | 2013 | anni meno di lei, potevo permettermelo. ¶ La giornalista indossava | ||
14 | 2013 | calci di mia madre potevo cominciare a capire e | ||
15 | 2013 | sua rabbia, ma non potevo fare a meno di | ||
16 | 2013 | madre non aveva accesso. Potevo farne ciò che volevo | ||
17 | 2013 | che pensai che, dopotutto, potevo anche pubblicarlo quel romanzo | ||
18 | 2013 | addormentarmi, pensai che non potevo diffondere il libro per | ||
19 | 2013 | settentrionale, adulta, impaurita. Non potevo pensare di finire il | ||
20 | 2013 | così forte che io potevo sentire il suo cuore | ||
21 | 2013 | dei suoi vestiti, non potevo presentarmi a Matteo vestita | ||
22 | 2013 | nelle quali mi infilavo. Potevo essere tutto, chiunque, sempre | ||
23 | 2013 | tutte le altre. Non potevo essere quello che loro | ||
24 | 2013 | eterno amore, fedeltà. Non potevo abbandonarlo, anche se non | ||
25 | 2013 | luogo che solo io potevo frequentare. Non dovevano sapere | ||
26 | 2013 | e così fece. ¶ Non potevo più fuggire. ¶ Non potevo | ||
27 | 2013 | potevo più fuggire. ¶ Non potevo più uscire. ¶ Mi dissero | ||
28 | 2013 | faccia più male.” ¶ Non potevo darle torto. La freddezza | ||
29 | 2013 | privato che avessi, non potevo permettere mi portassero via | ||
30 | 2013 | telefono. Glielo diedi. Non potevo contenere tutta quella bellezza | ||
31 | 2013 | faceva lei. Io non potevo tirarle i capelli. E | ||
32 | 2013 | Dopo mi disse che potevo andare a Roma, mi | ||
33 | 2013 | hai detto e non potevo aspettare.” ¶ Attendere fino a | ||
34 | 2013 | anima e con essa potevo vedermi, come un fantasma | ||
35 | 2013 | nello stesso tempo, andare. Potevo osservarmi prendendo distanza da | ||
36 | 2013 | del mio romanzo. ¶ Non potevo regalarle a nessuno: la | ||
37 | 2013 | paura e tristezza non potevo nutrire alcun desiderio né | ||
38 | 2013 | dall’assenza di parole, potevo affermare con assoluta certezza | ||
39 | 2013 | L’unica cosa che potevo e volevo dargli, dopotutto | ||
40 | 2013 | ferite aperte che non potevo, non dovevo, rendere visibili | ||
41 | 2013 | abbassai lo sguardo. ¶ Non potevo certo dirgli che avevo | ||
42 | 2013 | Meli, è pazzesco!” ¶ Non potevo ancora tornare a Catania | ||
43 | 2013 | si chiedeva che futuro potevo mai avere, cosa avrei | ||
44 | 2013 | faccia da bambina non potevo nemmeno pensarle, quelle cose | ||
45 | 2013 | già capito che non potevo vincere contro quella dicotomia | ||
46 | 2013 | assenze, compiti non svolti. Potevo assentarmi anche per un | ||
47 | 2013 | adesso ero sveglia e potevo essere, finalmente, chi fin | ||
48 | 2013 | avevo vissuto nella ricchezza, potevo anche pensare di prostituirmi |