Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

canto primo de la prima parte la quale si

amor divino ¶ mosse di prima quelle cose belle; ¶ sì

nferno, ¶ là onde 'nvidia prima dipartilla. ¶ Ond' io per

Canto secondo de la prima parte ne la quale

fa proemio a la prima cantica cioè a la

cantica cioè a la prima parte di questo libro

s'ell' è possente, ¶ prima ch'a l'alto

nera sì gastiga?». ¶ «La prima di color di cui

s'a conoscer la prima radice ¶ del nostro amor

se sai: ¶ tu fosti, prima ch'io disfatto, fatto

dico, seguitando, ch'assai prima ¶ che noi fossimo al

attuffare in questa broda ¶ prima che noi uscissimo del

ferro fosse. ¶ Non sanza prima far grande aggirata, ¶ venimmo

ausi un poco in prima il senso ¶ al tristo

con archi e asticciuole prima elette; ¶ e l'un

E 'l buon maestro «Prima che più entre, ¶ sappi

elli avesse potuto creder prima», ¶ rispuose 'l savio mio

presa e lor vantaggio, ¶ prima che sien tra lor

c'ha proprio cammino ¶ prima dal Monte Viso 'nver

frustatori, ¶ di che la prima bolgia era repleta. ¶ Nel

ingannò, la giovinetta ¶ che prima avea tutte l'altre

questo basti de la prima valle ¶ sapere e di

volle ¶ Nostro Segnore in prima da san Pietro ¶ ch

ventesimo canto ¶ de la prima canzon, ch'è d

membra tutte quante; ¶ e prima, poi, ribatter li convenne

colei che 'l loco prima elesse, ¶ Mantüa l'appellar

sue dentro più spesse, ¶ prima che la mattia da

Aulide a tagliar la prima fune. ¶ Euripilo ebbe nome

sinistro volta dienno; ¶ ma prima avea ciascun la lingua

disii ¶ saper da lui, prima ch'altri 'l disfaccia

li occhi volse, ¶ quel prima, ch'a ciò fare

altro poi, ¶ che la prima paura mi fé doppia

dolce ch'io vidi prima a piè del monte

consiglio ¶ eletto seco riguardando prima ¶ ben la ruina, e

m'assisi ne la prima giunta. ¶ «Omai convien che

a' fiorentini, ma in prima sgrida contro a la

e quella parte onde prima è preso ¶ nostro alimento

avëa unita e presta ¶ prima a parlar, si fende

tre compagni ¶ che venner prima, non era mutato; ¶ l

frodolenti consigli; e in prima sgrida contro a' fiorentini

là presso a Gaeta, ¶ prima che sì Enëa la

bue cicilian che mugghiò prima ¶ col pianto di colui

le ferite son richiuse ¶ prima ch'altri dinanzi li

costuma ricca ¶ del garofano prima discoverse ¶ ne l'orto

suo padre esser cagione ¶ prima di trista e poi

e ultimo de la prima cantica di Dante Alleghieri

e di lume disagio. ¶ «Prima ch'io de l

riveder le stelle. ¶ [Explicit prima pars Comedie Dantis Alagherii

fuor ch'a la prima gente. ¶ Goder pareva 'l

quale tratta de la prima qualitade cioè dilettazione di

la mente mia, che prima era ristretta, ¶ lo 'ntento

ciò che fa la prima, e l'altre fanno

giovare altrui. ¶ Li occhi prima drizzai ai bassi liti

né io né ei prima s'accorse. ¶ Là ci

in su la porta. ¶ Prima convien che tanto il

sospiri, ¶ se orazïone in prima non m'aita ¶ che

io sì tosto ¶ di prima notte mai fender sereno

forma che non stanzi. ¶ Prima che sie là sù

non parean di fuori. ¶ «Prima che 'l poco sole

stamane, e sono in prima vita, ¶ ancor che l

che là dove pareami prima rotto, ¶ pur come un

lasse su per la prima cornice, ¶ purgando la caligine

orazïon lui non aita, ¶ prima che passi tempo quanto

amor cortesi inviti. ¶ La prima voce che passò volando

l'andò reïterando. ¶ E prima che del tutto non

udirai, per mio avviso, ¶ prima che giunghi al passo

assiso». ¶ Allora più che prima li occhi apersi; ¶ guarda

l nostro monte cerchia ¶ prima che morte li abbia

in uman uso, ¶ dirizza prima il suo povero calle

assai più che di prima, ¶ e stupor m'eran

tacque, ¶ ciò che pareva prima, dispario. ¶ Indi m'apparve

non me ne spiego. ¶ Prima era scempio, e ora

in «uhi!», ¶ mise fuor prima; e poi cominciò: «Frate

lui che la vagheggia ¶ prima che sia, a guisa

valore e cortesia trovarsi, ¶ prima che Federigo avesse briga

l'angelo è ivi) prima ch'io li paia

lo mele; e questa prima voglia ¶ merto di lode

retro a tutti dicean: «Prima fue ¶ morta la gente

Quale 'l falcon, che prima a' pié si mira

a sé, saprai; ma prima ¶ scias quod ego fui

grazia in te luce prima che sie morto. ¶ Io

come i pastor che prima udir quel canto, ¶ fin

di voler le giova. ¶ Prima vuol ben, ma non

elli a lui: «Tu prima m'invïasti ¶ verso Parnaso

le sue grotte, ¶ e prima appresso Dio m'alluminasti

infino a qui. ¶ Se prima fu la possa in

qui non m'inganna, ¶ prima fien triste che le

sua corona». ¶ Sì disse prima; e poi: «Qui non

non sia col voler prima a la riva; ¶ però

de la lussuria; e prima tratta alquanto del precedente

comincia ad operare ¶ coagulando prima, e poi avviva ¶ ciò

atto molto più che prima agute. ¶ Sanza restarsi, per

le rive; ¶ quivi conosce prima le sue strade. ¶ Tosto

parton l'accoglienza amica, ¶ prima che 'l primo passo

purgo ¶ per ben dolermi prima ch'a lo stremo

così ferman sua oppinïone ¶ prima ch'arte o ragion

che de l'orïente ¶ prima raggiò nel monte Citerea

si volge con la prima volta, ¶ se non li

quelle ineffabili delizie ¶ sentite prima e più lunga fïata

la gente verace, ¶ venuta prima tra 'l grifone ed

già m'avea trafitto ¶ prima ch'io fuor di

sé gira col segno, ¶ prima che possa tutta in

innovò la pianta, ¶ che prima avea le ramora sì

e più l'anima prima ¶ bramò colui che 'l

ha congiunti con la prima stella». ¶ Parev' a me

sguardo ¶ sì che da prima il viso non sofferse

moventi ¶ d'un modo, prima si morria di fame

Ieptè a la sua prima mancia; ¶ cui più si

trïunfo etternal concede grazia ¶ prima che la milizia s

a' monti de' quai prima uscìo; ¶ e sotto l

e 'l vano. ¶ E prima ch'io a l

qui a la question prima s'appunta ¶ la mia

mi face ¶ fatto avea prima e poi era fatturo

ch'altra vita la prima relinqua. ¶ E ciò non

perch' ella favorò la prima gloria ¶ di Iosüè in

esser vuoi lieto assai prima che stanco. ¶ Messo t

venerabile Bernardo ¶ si scalzò prima, e dietro a tanta

tutta non si volse ¶ prima ch'un'altra di

non la fortuna di prima vacante, ¶ non decimas, quae

stelo ¶ a cui la prima rota va dintorno, ¶ aver

da la lancia, ¶ e prima e poscia tanto sodisfece

chiara vista ¶ de la prima virtù dispone e segna

veduto tutto 'l verno prima ¶ lo prun mostrarsi rigido

come al salir di prima sera ¶ comincian per lo

del nostro intelletto, ¶ la prima cosa che per me

lo speglio ¶ in che, prima che pensi, il pensier

l senno, ¶ come la prima equalità v'apparse, ¶ d

l monte in la prima cornice, ¶ mio figlio fu

usava l'idïoma ¶ che prima i padri e le

force. ¶ Dal 'voi' che prima a Roma s'offerie

conceduto ad Ema ¶ la prima volta ch'a città

trovai lì, si fé prima corusca, ¶ quale a raggio

son beati, che giù, prima ¶ che venissero al ciel

fu noto il dir prima che 'l fatto. ¶ E

L in sue figure. ¶ Prima, cantando, a sua nota

bëatitudo, che contenta ¶ pareva prima d'ingigliarsi a l

oh menti grosse! ¶ La prima volontà, ch'è da

che sol di lui prima s'accende, ¶ subitamente si

n aere si spazia ¶ prima cantando, e poi tace

con sua beninanza. ¶ La prima vita del ciglio e

occhio infino a la prima onda, ¶ tutto suo amor

quelli aspetti ¶ che la prima cagion non veggion tota

tue consorte». ¶ Né venni prima a l'ultima parola

che sù vi portai prima ¶ lo nome di colui

quand' io senti' di prima l'aere tosco; ¶ e

e acute; ¶ e però, prima che tu più t

de la vostra mensa, ¶ prima che morte tempo li

santo Iacopo solve la prima.] ¶ Se mai continga che

revelazion ci manifesta». ¶ E prima, appresso al fin d

stare attenta ¶ poscia che prima le parole sue. ¶ Qual

suo fattor l'anima prima ¶ che la prima virtù

anima prima ¶ che la prima virtù creasse mai». ¶ Come

ch'ïo avea guardato prima ¶ i' vidi mosso me

l'umana famiglia. ¶ Ma prima che gennaio tutto si

se n'alluma retro, ¶ prima che l'abbia in

son l'altre dee: ¶ prima Dominazioni, e poi Virtudi

l'etterno amore. ¶ Né prima quasi torpente si giacque

si giacque; ¶ ché né prima né poscia procedette ¶ lo

numero si cela. ¶ La prima luce, che tutta la

convien che tu bei ¶ prima che tanta sete in

che pare altro che prima, se si sveste ¶ la

v'è sù posta, ¶ prima che tu a queste

drizzare Italia ¶ verrà in prima ch'ella sia disposta

questi son spiriti asciolti ¶ prima ch'avesser vere elezïoni