Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

di anni, dato che prima di lui lo era

stato suo padre e prima di suo padre lo

che era possibile farla, prima ancora che a qualcuno

istante, giusto un istante, prima di cedere, in silenzio

Mai. Però, qualche giorno prima di tornare faceva arrivare

di Giobbe più della prima: egli possedette quattordicimila pecore

due ore e mezzo prima. Davvero è giunto il

dovette aspettare qualche istante prima di dirigersi verso la

e minuzioso. ¶ Un’ora prima dell’alba la Polizia

verosimilmente attribuita la causa prima del decesso. Come annotò

A Pekisch, curiosamente, arrivarono prima i giornali che raccontavano

con meticolosa cura alla prima pagina bianca. Prese dal

fatti raccontati – duecentottanta giorni prima, e cioè in quello

gli mise in mano prima di mandarlo all’Emporio

Riletta a posteriori, la prima annotazione rivela una mente

Una ventina d’anni prima aveva conosciuto al matrimonio

elettrizzante disfatta quotidiana, un prima e un dopo ogni

viaggiava, e quando tornava, prima di lui arrivava un

loro volersi. Tornava indietro prima di lui perché lei

avevano mai avuto bisogno, prima, della manfrina dell’orologio

grande poltiglia di istanti. Prima o poi si arrivava

binari, sequela precisa di prima e di poi, incessante

esser sembrato uguale a prima quando arrivò la velocità

squalificarono, comunque. Lo squalificarono prima ancora che partisse. Così

e le altre tre. Prima prova, un percorso di

locomotiva non esplodeva, allora prima o poi la storia

da una forza invisibile. “Prima che inventassero le ferrovie

pensarci un po’ su prima di – così si rigira

in forme mai viste prima, meravigliose certo, ma impossibili

vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina

sulla prima riga della prima pagina di un libro

realizzato di essere la prima banda, con ogni probabilità

con ogni probabilità, la prima in assoluto nella storia

morì, lì e non prima. Sì che il giorno

treni erano per la prima volta treni. Centinaia di

arare traiettorie mai immaginate prima. ¶ Tutto questo successe, un

Foresta incantata, boschi natii. Prima strofa sottovoce, ritornello più

sol da quella porta prima delle otto e mezzo

Foresta incantata, boschi natii. Prima strofa sottovoce, ritornello più

l’avrai. ¶ – E quando? ¶ – Prima o poi. ¶ – Prima o

quando? ¶ – Prima o poi. ¶ – Prima o poi quando? ¶ – Magari

che aveva contratto anni prima, il giorno in cui

l’ha mai visto prima, e ne vede così

l’avesse mai vista prima, cosa che peraltro era

avrebbe capito... Poi, poco prima dell’alba io scivolai

quando, ormai dodici anni prima, Pekisch aveva preso in

a montarli, qualche giorno prima, gli uomini dell’ingegner

Elisabeth, come il mondo prima di un temporale, mormorava

mozzicone di binario rimasto prima del prato puro e

strada di Quinnipak, dalla prima casa di Quinnipak fino

istante di esasperante nulla prima che il rintocco della

quell’istante che era prima di tutto il resto

fosse possibile, in una prima fase, pensare alla realizzazione

adesso tutto torna come prima e se ne riparlerà

quel che vuoi, ma prima no... promettimelo, Andersson, promettimi

promettimi che non morirai prima che il mio treno

alfabetico” disse. E per prima, una sera, andò da

esatta, parola: “Bastardo”. ¶ 1901. Sesso. PRIMA togliersi gli stivali, DOPO

ancora un bel po’ prima che io riesca a

Betty Pun, la violentarono prima uno poi l’altro

Terminavano perfettamente insieme, la prima su un sol, la

di cristallo... e grandi... prima o poi te ne

quelle cose, in processione, prima che arrivasse quell’uomo

del signor Rail, la prima volta che Pekisch diventò

fermò per un nulla prima di finire fuori dai

occhi, ci legge qualcosa, prima di dire, con una

era iniziato undici anni prima, il giorno in cui

delicato che appassisce alla prima tempesta, resterebbe solo una

che lo osservavano. La prima era di Pierre Gallard

di menzione. La sua prima conseguenza diretta, comunque, restò

treno che, sei minuti prima, era partito dalla Gare

treno che sei minuti prima era partito dalla Gare

che qualcosa del genere prima o poi doveva succedere

un libro scritto millenni prima e copiava. Sulla superficie

aveva davanti. Un attimo prima di arrivarci, in quegli

mi chiamo Hector Horeau. ¶ Prima mangiarono. La tavola ovale

sottile sarà, meno materia prima occorrerà e meno si

la storia della gamba... prima non ero così... sapevo

ero così... sapevo vivere, prima, ma poi... non ce

mia... così, molto semplicemente, prima di mettersi a provare

non facevo miracoli... nemmeno prima, quando la gamba era

incominciando a contare dalla prima casa del paese e

trafitto quasi subito, anche prima dell’istante lungo di

lungo di silenzio, anche prima di tutto – nella calca

bilico, come in adorazione, prima di crollare come un

passato un niente dalla prima volta – sembra la ripetizione

mai rompere l’incantesimo? – prima suonavano e adesso stanno

tutti tranne Mormy, che prima ha iniziato a correre

partito dalla A e prima o poi sarebbe arrivato

divenne pazzesca esplose la prima lastra di vetro, che

un po’ di giorni prima che morisse... io ho

cosa bisogna raccontargli, la prima volta che gli si

racconta qualcosa? Proprio la prima cosa: di tutte le

bene per esser la prima storia che gli toccherà

nome ce l’avevo, prima di quel giorno maledetto

lei rise, era la prima volta che la vedevo

Va bene, va bene, prima che vada a fuoco

Ci volevano sette giorni prima che ne partisse un

magari lo leggerò. Ma prima devo portarlo laggiù. ¶ / Sant

assurdità, ma è così. Prima di me c’è

passarono trentadue, di anni, prima che Jun riprendesse la

della mia professione mai, prima d’ora, ho avuto

pieno di disegni: fontane. Prima o poi ci sarà

sembrarono vedere per la prima volta. C’era un

è questo? ¶ Per la prima volta, dopo tanti anni

girò. ¶ Lo riaprì alla prima pagina e disse ¶ – Sì

della sua maledetta nave. Prima o poi arriveremo e

l’hai fregato. La prima volta che lo beccarono

che l’amavo come prima e che avremmo ricominciato

strumenti che non esistevano prima. Ma non so se

completamente bruciato, la notte prima. E io pensai: ha