Vittoria Colonna, [Rime], 1538

Vedete come il desio primo acqueta; ¶ Chè 'l volo

ti tolsi ¶ Quanto dal primo dì l'alma ti

sparve e 'l mio primo costume ¶ Lasciar convenne: or

mondo venne. ¶ SONETTO XXVIII. ¶ Primo sacro splendor ch'unito

umana vita, ¶ Riman dal primo suo corso smarrita ¶ Qual

mia prima speme, ¶ Nel primo foco mio pur vivo

ch'ebbi pria col primo sguardo ¶ Nei dì miei

ultima piaga fece il primo dardo, ¶ Nè più ben

Fu al desio il primo, e fia l'ultimo

Quant'egli può, dal primo acuto dardo ¶ Risana il

di gaudio eterno ¶ Il primo pregio alla tua gloria

in cielo. ¶ Ma 'l primo obbietto segue; e quei

non men sincero ¶ Del primo giorno sarà l'ultim

o diletto, ¶ Volse dal primo mio divino oggetto. ¶ IV

a lodarvi. ¶ Morte col primo, o col secondo ed

alti suoi regi il primo onore, ¶ E tra le

Della prima innocenza e primo amore. ¶ E sebben con

il vero intorno, ¶ Quel primo amaro o dolce ultimo

grandezza ¶ Non cape il primo suo più largo cielo

della rea pianta il primo amaro ¶ Frutto in me

mercè, conceder suole. ¶ Col primo, natural, la voglia indegna

impero, ¶ Non come il primo padre e la sua

può più vantarsi ¶ Del primo inganno il rio pestifer

alla patria vera, al primo onore, ¶ Per quel dell

infino al cielo il primo volo. ¶ SONETTO LXII. ¶ Quando

fragil opra ¶ Mortal, col primo padre indarno aspira ¶ Ad

l'opre, ¶ Cadono al primo vol le mortal piume

scritto ov'era il primo altero ¶ Uomo all'eterno

e nero ¶ Velo del primo error, coi santi onesti

L'antiche offerte al primo tempio il pondo ¶ Sgravar

vinti; ¶ Chè infin dal primo giorno solo al vero

e retta ¶ Il martir primo in Dio le luci

Come buon successor del primo padre! ¶ Semo, se 'l

elesse e volse ¶ Quel primo Gaspar saggio, ond'ei

la mia, ch'al primo antico onore ¶ Di fede

temendo, infermo langue ¶ Dal primo inganno ancor legato e

Nel mirar solo il primo eterno amante, ¶ Il natural

a pianger sempre il primo error m'invita; ¶ Quel