Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

ci fa pensare in primo luogo alle cose complicate

essere ammesso per il primo alla vostra presenza, e

ad essere il vostro primo ritrattista: sarete il modello

petto quale pegno del primo bacio. Osservate con quale

posti in ridicolo dal primo all’ultimo. ¶ – S’è

Re. ¶ – Ogni cittadino, per primo il Re, ha deciso

anni e non il primo uomo mi si era

risoluta di stendermi col primo uomo che avessi incontrato

della terra!”. ¶ «Fu mio primo pensiero tornare in patria

lo scandalo del mio primo matrimonio, venne in luce

una carezza e il primo bacio. E allorquando fummo

tanto, soffrivo come il primo giorno, e peggio, quale

gentiluomini, si reca al primo giro d’ispezione. ¶ «Perelà

movimento puerile scioglie il primo dei sacchi rovesciandone il

ridendo, stupito per il primo e più d’ogni

non essersi disciolto al primo lambire della fiamma? Non

nessuno osa lanciare per primo. ¶ Si conclude convocando per

che parlò per il primo del Codice? ¶ – Il Re

Codice poteva fare un primo articolo nel quale fosse

bello. ¶ – Dio mio! ¶ – Al primo venuto. ¶ – Che salsiccia! ¶ – Almeno

deserto. Sul terrazzo del primo piano passarono due gentiluomini

giuocati quanti sono, dal primo all’ultimo, è una

città. Si ricordò del primo giorno, quando vi giunse

morte di Alloro? ¶ – Un primo esperimento a titolo di

gente, vi sfido dal primo all’ultimo, che siete

percorrere la via del primo giorno, quando giunse solo