Vittorio Alfieri, Saul, 1784

è morte vera al prode. ¶ Or, più non temo

forza. ¶ David ¶ Opra di prode vuolsi, ¶ quasi insidia, celar

l´alba nascente? o prode mio; tu ignudo ¶ d

fosse almeno ¶ David, mio prode! ¶ Abner ¶ E chi siam

In armi egli era prode, ¶ nol niego io, no

a te richieggo? Il prode ¶ tuo difensore, d´Israèl

mi suona!... — ¶ David, tu prode parli, e prode fosti

tu prode parli, e prode fosti; ¶ ma, di superbia

tu solo, ogni tuo prode ¶ lasciato in guardia alla

giovin proscritto... Abner, il prode, ov´era, ¶ dov´era

intero. ¶ David ¶ Saggio e prode tu al pari. All

non perdona, ¶ e ogni prode al codardo ragguaglia. — ¶ Tal

ciò mi sforza. Il prode ¶ Davidde, il forte, in

sposo? ¶ Non il più prode infra i campioni suoi

figlio? d´Israèl tu prode? ¶ Va´; torna in Nob