Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

a ogni domanda. ¶ In pubblico era assai religioso ¶ e

e regna ¶ e il pubblico riscuote applauso e omaggio

auge sono ¶ pende il pubblico ben, l’onor del

e d’ogni infamità pubblico ostello. ¶ Poiché di Gengiscan

grandiose ¶ che interessano il pubblico e lo Stato ¶ di

ama, e l’util pubblico non cerca, ¶ e applauso

poi traversaro ¶ destinato pel pubblico passeggio. ¶ Fonti, statue, colonne

ignude a infame e pubblico castigo ¶ le nobili matrone

Pria pertanto che il pubblico il sapesse, ¶ Tommaso con

impaccio, ¶ spesso mostrar in pubblico mi deggio; ¶ spesso ciò

e di pudore, ¶ in pubblico trionfo iva l’osceno

soffrir tranquillamente ¶ percosse, villania, pubblico smacco. ¶ Parasito, buffon del

d’inquirir sopra il pubblico danaio ¶ per non istuzzicar

insolente ¶ degli esattor del pubblico testatico ¶ o del padron

cosa straordinaria e singolare; ¶ pubblico voto fe’ che, se

papale, ¶ in Caracora fa pubblico ingresso ¶ pei sussidi che

ti consiglio di far pubblico ingresso». ¶ Cui Carpin: «Sta

di far l’ingresso pubblico e solenne. ¶ Si divisero

bibliotecario, ¶ professor di gius pubblico e antiquario. ¶ Piancarpin, ch

con previo manifesto ¶ del pubblico mostrar qualche curanza, ¶ poiché

nel protocollo ¶ fe’ del pubblico archivio, al consueto ¶ munito

rispinge; ¶ onde il decreto pubblico gli dona ¶ il grande

con libere orge il pubblico diverte. ¶ In bruno manto

apprezzo, ¶ ai motteggi del pubblico s’espose ¶ e al

splendore ¶ pospose all’util pubblico e al riposo ¶ del

in suo segreto ¶ in pubblico convien che applauda e

era in corte, in pubblico e all’armata ¶ coi

e coi felici il pubblico indulgente ¶ dispregia il vinto

un dì solenne in pubblico baciolla ¶ all’incirca due

mi prendea solazzo ¶ in pubblico trattarli come i putti

gli tien celato ¶ il pubblico interesse e affar di

fosse, ¶ come altrove, alcun pubblico spedale, ¶ benché non manchin

sossopra. ¶ Più che il pubblico ben, più che il

Così ciocché il ben pubblico richiede ¶ e i vizi