Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

vestito sempre di tutto punto e profumato “comm’ ’a

finché a un certo punto la mamma e la

Santos per riposizionarlo nel punto esatto da dove era

foss’ ricchione?”. ¶ A quel punto mi alzai e mi

finché, a un certo punto, mi feci prendere dall

affrettò a rispondere Sasà, punto nell’orgoglio di maschio

con il pollice il punto dove poco prima c

a Sasà.” ¶ A questo punto scoppiò a ridere e

per me, fui sul punto di abbracciarlo dalla contentezza

mani (mamma su questo punto non ammetteva obiezioni) e

la sua ostentazione aveva punto il mio orgoglio, perciò

tetto e a quel punto avrebbe dovuto solo rompere

Perciò a un certo punto aveva preso le chiavi

che a mezzanotte in punto ti fai trovare sotto

vero supereroe a quel punto!” ¶ “Ah, certo,” rispose, “su

era vestito di tutto punto: felpa Americanino, jeans Turquoise

sempre maggiore, quasi sul punto di attaccarmi. ¶ Avanzai ancora

mai fissi su un punto e più tentavo di

aranciata. ¶ A un certo punto lei esplose: “La smetti

per editore...” commentai. ¶ Lei puntò l’indice verso gli

un sorriso melanconico. ¶ Dal punto di vista caratteriale dimostrava

il capo da un punto all’altro della stanza

esclamato a un certo punto guardando la testuggine. ¶ Viola

soddisfatto. ¶ Lui a quel punto si era voltato. “Mimì

mano calda e mi puntò gli occhi addosso. “Mimì

e a un certo punto aveva cacciato un urlo

affanno era a tal punto opprimente che era costretta

mattina alle otto in punto era al suo solito

ascensore vestita di tutto punto, con i capelli raccolti

di Iacobelli...” ¶ A quel punto alzai il capo dal

mamma, a un certo punto, aveva allungato il collo

lui andò dritto al punto: “Non so cosa volessero

Sasà e a quel punto Viola aveva fatto il

respirare. A un certo punto Fabio e Sasà si

si fece serio e puntò i miei occhi. Aveva

chiese a un certo punto il barbiere squadrandomi. Feci

palazzo. ¶ A un certo punto quello più mingherlino aveva

animali, no?” ¶ A quel punto lanciai un urlo di

a chiamarmi. A quel punto lo avevo salutato e

per imitarlo!” ¶ A quel punto ero sbottato. Avevo scrollato

detto a un certo punto lui, riferendosi alla scrittura

dopo, alle dieci in punto, eravamo allo Zoosafari. Mamma

che a un certo punto avevo avvistato una medusa

morire?” andai dritto al punto. ¶ Lui rimase a fissarmi

poi mi soffermo sul punto dove per la prima

e mi avvicino al punto dove spesso mi accovacciavo

d’istinto verso il punto più lontano del terrazzo

tutti,” gridò a quel punto Bea, e allora nostro

così alle otto in punto fummo io, papà, mamma

signore vestite di tutto punto che si riversavano fuori

insieme aveva a quel punto poco senso, e Viola

si affacciarono, proprio nel punto dove erano incise le

nonno perché su questo punto Bea non volle sentire