Vittorio Alfieri, Mirra, 1786

tanto, a me narrar puoi tutto. ¶ Già l´afflitto

pianto; ¶ tu madre, il puoi. Quindi a te vengo

costi, ¶ pensar tu il puoi: ma in tanto insolit

amator, qual sono, ¶ appresentar puoi tu l´amato oggetto

io sapea che nol puoi; lusinga stolta ¶ nell´infermo

Euriclèa, ¶ tu sola il puoi, trammi d´angoscia: è

anco tacerla, ¶ figlia, tu puoi; che il tuo piacer

cagion vile esser non puoi tu mossa; ¶ l´indole

degna, ¶ né pur pensarla puoi. Tu dunque appieno ¶ adempi

signor; padre son io: puoi tu chiamarmi ¶ con altro

A me tu il puoi ¶ creder, deh! sì. Qual

dovessi: ¶ ahi cruda! e puoi tu dirmi, e replicarmi

stessa cruda ¶ esser tu puoi, che a un tempo

e piangente: ¶ morir non puoi, senza pur trarci in