Alberto Moravia, L'uomo che guarda, 1985

mangiare qualche cosa; ma pur rimescolando in bocca l

propria dipendenza. ¶ Il fisioterapista, pur preparandosi a massaggiare mio

nulla mentre il fisioterapista, pur sempre chiacchierando con fredda

espressione mesta e mortificata. Pur standomi seduta sul ventre

sapevo né capivo nulla, pur piacendomi per la ritualità

e prendo a leggere pur sempre seduto alla scrivania

qualche cosa di privato pur entro il privato cioè

e io capisco che pur di cogliermi in fallo

poso sul comodino. Pascasie, pur sempre ridendo, prende il

cambiato, che l’amo pur sempre dello stesso amore

interessa invece è che pur essendo persone così diverse

per farmi capire che, pur non rifiutando il dialogo

erano degli analizzatori.” ¶ “Però, pur sempre curiosi.” ¶ Dice stancamente

avvicina al letto e, pur tenendo per aria con

i fianchi, mentre Fausta, pur sempre con una mano

penserà diversamente, ma è pur sempre mio padre.” ¶ “Fin

i rami dei pini; pur guardando con la consapevolezza

spiegazione può essere trovata pur sempre nella poesia di

Tra queste riflessioni, guardo pur sempre alla cupola e

ride più. Pare, invece, pur nel suo modo molto

di un’esattezza indubitabile, pur sotto il linguaggio del

di infantile avidità. Infatti, pur gemendo schiacciata sotto il

lui. D’altra parte, pur nella freddezza e decisione

uomo al mondo che, pur essendo fortemente attirato da

di riflettere, la testa pur sempre chinata verso la

madre. La sua testa, pur premuta duramente sul marmo

precede a grandi passi, pur sempre sventolando la fotografia

mi addormento. ¶ Mi sveglio, pur sempre nel buio completo

moglie.” ¶ Pascasie mi guarda pur sempre con curiosità: “Non

per un poco, quindi pur osservandomi in tralice, al

alla sua risposta. Dice, pur sempre con quel curioso

tutto vero. Ma è pur sempre triste, che una

termine metaforico “uccello” e pur sempre con una specie