Ugo Foscolo, Ricciarda, 1813

me più l'ami ¶ Pur troppo! - a lui figlio

cercarti estinto. ¶ GUIDO ¶ Se pur fuggir salvo potrai!... ma

periglioso il suo venir. - Pur odo ¶ Più a me

RICCIARDA ¶ Guido! - Qui sei... pur ti ritrovo! ¶ GUIDO ¶ Ahi

brune armi coverto ¶ Guadar, pur or, a gran fatica

tradito ha il padre. ¶ Pur di tradirlo io mi

né tu l'avrai, pur troppo! ¶ Viver degg'io

disperato? ¶ GUELFO ¶ E tu pur sempre ¶ Mi fai forza

omai da ch'ei pur sempre ¶ Fratel mi chiama

ed io l'avrei... pur anche... ¶ Come nell'alma

e tremi? - ¶ Dimmi tu pur, se impallidir vedesti ¶ Mai

amo; e in sé pur chiude ¶ Core e virtù

non puoi. ¶ Quai che pur sien dell'armi oggi

AVERARDO ¶ Addio... se sconosciuto ¶ Pur anche io resto, rivedrai

AVERARDO ¶ E tu - tu pur, Corrado, ¶ Tu, più che

lui senza speme ¶ Amo pur anche, e morir sua

anche, e morir sua pur voglio. ¶ Ma pria che

teco farai. ¶ GUIDO ¶ Ricciarda ¶ Pur ti lusinghi? Ancor certa

prove, tornerai. - Ma inulte ¶ Pur non saranno. Non morrai

dì... ma per trarti pur sempre ¶ Un'altra volta

raccogliea nel campo. ¶ Qual pur fosse la mano, empia

sol fia spento! ¶ Tu pur... tu dunque andrai preda

seduttore! E a che pur guardi altero? ¶ Tu che

il perdo, or che pur deggio ¶ Giustamente punirla. - No