Vittorio Alfieri, Agamennone, 1783

sublime ammenda esser ne può. Per l'ombra ¶ sacra

lui virtude esser non può mai vera. ¶ Esule, vil

una madre i passi ¶ può prevenir la figlia? i

Un tal pensiero ¶ chi può a delitto apporti? Ei

tal piaga ¶ sanar si può: non le han due

quella ¶ esser di pria può mai? Padre, deh! scusa

odiar non sa, né può, pria che il dicesse

me ragion frenarlo ¶ ben può; ma nulla nol può

può; ma nulla nol può spegner mai. ¶ SCENA IV

ben maraviglia ¶ prender ti può, che nol sapesse ei

pensa ¶ ch'esser non può, finch'io respiro. ¶ Egisto

man, qual ferro, strada ¶ può farsi al petto suo

tuo piangere, chi meglio ¶ può di me rimediarvi, o

in tua reggia esser può solo ¶ la tua primiera

vano: ¶ caro costar ne può. ¶ Clitennestra ¶ Tu qui?... ma