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Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «qual»

nautoretestoannoconcordanza
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Ninfa, un santo nume. ¶ 14. ¶ Qual che si trova pien
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acqua lieta si mostrava, ¶ qual ninfa di Dïana al
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è somma grazia mista. ¶ 19. ¶ Qual mai si vide in
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che 'n cervo vago, ¶ qual Atteon con l'acqua
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sé raccolti e schivi, ¶ qual chi d'alti pensier
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di tutti 1'alma Citerea ¶ qual putta prostituta il coro
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sangue, ¶ di velen gonfia qual pestifero angue? ¶ 104. ¶ Ond'io
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è l'Italia piú qual era prima, ¶ allor che
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egra, ¶ farem di lei qual d'i giganti a
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d'un pugno solo: ¶ qual piú gagliardo fosse, a
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col paese ameno, ¶ come qual altro in tutt'Italia
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al cielo ¶ s'alzava qual ben dritto ed alto
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meraviglia me ne stava, ¶ qual chi profondo ed alto
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verginella altiera, ¶ e con qual diligenza a quell'attese
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d'ogni mostro reo. ¶ 28. ¶ Qual meraviglia adunque se li
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a tal beltá congiunto, ¶ qual non si vide mai
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signor era Dïone; ¶ la qual col sol si ritrovò
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cangia il core, ¶ anzi qual salda e ben fondata
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lei sí fatta cura, ¶ qual non ebber giá mai
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e zoppi sí cangiati, ¶ qual fatto è 'l vizio
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pace. ¶ Ratto il piacer qual fumo o nebbia passa
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cella ¶ de la memoria, qual che 'n libro scrive
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spazie," ¶ disse, "e per qual sentier convien che vada
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estima ogni mortale, ¶ che, qual v'ha fatta, voi
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mai sempre, sia ¶ in qual si voglia tra' mortali
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a' dotti è differenza, ¶ qual è da l'uom
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donna di saper intiero, ¶ qual perla orïentale in eccellenza
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con beltate a paro, ¶ qual dèa fra l'altre
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e studi santi, ¶ e qual poeta piú soave canti
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grazia e di vertú qual altra s'haia; ¶ perciò
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la nipote tanta grazia, ¶ qual esser suol la gioia
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ha fatto cosí forte, ¶ qual altro che piú forte
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tutt'il mondo appella, ¶ qual fece stima del Fregoso
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e da la corte, ¶ qual saggio cavalier costante e
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d'onestate il fiore, ¶ qual che di bene in
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fu la sua partenza, ¶ qual esser suol un lucido
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del suo valore: ¶ e qual ingegno mai fia sí
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mi tira a sé qual ferro calamita, ¶ ed il
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a l'alte imprese? ¶ Qual un gran prato senza
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dietro ad ogni noia: ¶ qual morbo aborre le querele
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snoda. ¶ Non ti rincresca qual si sia fatica, ¶ pur
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E per dir chiaro qual di lor piú forza
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in abito pomposo, ¶ o qual sovvra un corsier al
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pendeva l'abile arco, ¶ qual d'una ninfa tra
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entro la solar sfera, ¶ qual carbon nero ardito sempre
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in l'aria, tale ¶ qual spesso suol l'amante
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sí stordito e cieco, ¶ qual chi saetta o folgore
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mi fu uopo dir qual ella fusse, ¶ ch'era
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suo nome fu mutata. ¶ 103. ¶ Qual edra e' suoi corimbi
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vinse sua natura. ¶ Venne qual seme d'Arabia odorato
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sua man compose. ¶ 120. ¶ E qual terso oro e biondo
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ahimè, languire, ¶ che per qual altra donna ogni or
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quivi si vedea. ¶ 134. ¶ E qual miracol se col sol
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dir: "Ecco una dèa". ¶ 138. ¶ Qual meraviglia adunque s'io
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mai lo sforza, ¶ o qual si voglia ingegno, prova
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frode, ¶ devrebbe l'uom qual morte Amor fuggire, ¶ ché
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male ¶ cui non pareggia qual si provi doglia, ¶ ben
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alme e lucenti, ¶ e qual farfalla al fuoco ogni
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di que' rai ¶ venni qual ghiaccio in cima a
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al consüeto luoco, ¶ e qual al dipartir restassi allora
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sí soavi ella movea, ¶ qual meraviglia, lasso! s'alsi
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d'aver piú bene. ¶ 51. ¶ Qual il fanciullo sotto 'l
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me dinanzi si dilegua. ¶ Qual meraviglia adunque se gridai
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Vecchio in l'erba, ¶ qual che gran cose in
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un duro freno, ¶ e, qual s'oscura il sol
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doglia alcun non sente, ¶ qual di restar in vita
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ore; ¶ ma s'era qual devea cortese e fido
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a poco a poco, ¶ qual ferro ardente, fatto t
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e duol mi scoloraro, ¶ qual ch'a ragion si
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lingua allor tremando sciolsi: ¶ - Qual pena a' fuggitivi servi
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e chiar comprenderai ¶ sovvra qual subbio il suo discorso
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sempre fia chiamato; ¶ ma qual bontate a par d
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Amor si sente, ¶ o qual piú bell'al mondo
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sente accesa si trasforma, ¶ qual serpe fugge i vizii
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è di Cimone? ¶ Egli qual pazzo andava in questa
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acuto e perspicace: ¶ e qual è cui divino raggio
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e tal di dentro qual di fòr il crede
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insegni, sendo varii Amori, ¶ qual si debbia fuggir e
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si debbia fuggir e qual s'onori. ¶ 67. ¶ Se fosse
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vedi ogni concetto, ¶ mostrami qual Amor si debbia tòrre
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cominciato ho io, ¶ dal qual col dubbio fòra mi
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di prima, ¶ dimostrandoti chiar qual sia l'Amore ¶ ch
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contemplar quel bello ¶ dal qual in terra ogn'altro
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s'inchine, ¶ ed a qual grado quest'amor fermare
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egli non s'usa qual si deve, ¶ albergo fassi
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questo ¶ Amor si fa, qual porco in mezzo 'l
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tutto bestïale, ¶ senz'intelletto qual brutto animale. ¶ 120. ¶ Anzi pur
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la bellezza brami, ¶ quella, qual scala al ciel, tu
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qualche doglia o male, ¶ qual nebbia a l'ôra
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schivo, ¶ e conoscer comincio qual Amore ¶ si de' seguir
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che come fiera e qual orrendo mostro ¶ da sé
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mor gioioso, ed in qual guisa ¶ si vive ed
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Insubria mostro a dito ¶ qual che la fama a
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ch'egli ti trovi ¶ qual vuol Amor che quel
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ed ha la preda qual astor ghermita, ¶ bisogna ch
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beltá fruir disia, ¶ la qual a gli occhi sol
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del proposto fòra, ¶ che qual giá fosse l'uom
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Ab antico non era qual è ora ¶ semplice l
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or s'avisa, ¶ come, qual pria, divenga d'un
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ogni or giovarmi; ¶ ché qual prim'era, adesso non
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udito m'hai, ¶ e qual è 'l ver Amor
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te stesso ben saprai qual sia ¶ quel che la
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inostra. ¶ E senz' Amor qual arte mai potea ¶ cosa
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i nati effetti amranno, ¶ qual parte che da lor
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agricoltor che ben conosca ¶ qual terra brami il seme
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a tutti e caritate. ¶ 66. ¶ Qual mai cittá, qual regno
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caritate. ¶ 66. ¶ Qual mai cittá, qual regno o monarchia ¶ lungamente
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traspar il mio disire, ¶ qual chiuso in vetro fior
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accoste, fare ¶ vorrebbe tal qual ei di caldo pieno
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Amor il mastro stato, ¶ qual tra' poeti avrebbe mai
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l'uomo spera, ¶ e qual conoscitor d'ogni disio
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il nostro ben sospira. ¶ Qual sará dunque sí ritroso
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mostra e fa provar qual forza serbe ¶ una minera
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ch'a pien describa ¶ qual gioia, qual piacer lá
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pien describa ¶ qual gioia, qual piacer lá su si
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tanto ben non scorge, ¶ qual ingegno, com'è, perfetto
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parli come Gabrïel parlava, ¶ qual ciembalo sarò, s'avien
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che tu se' nulla, ¶ qual quando piove una gonfiata
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e immaculato agnello: ¶ e qual aveva sete il Redentore
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petto infiamme a quelle, ¶ qual d'uomo mente mai
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l morde invidia o qual si voglia dente, ¶ stabile
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del senso oblio, ¶ e, qual dicea, potesse amar costei
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l nostro ben procura? ¶ Qual potrá scusa in modo
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Non voglio dir adesso qual natura ¶ piú tosto accenda
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piú dura ¶ acceso, e qual si serva in questo
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che tu t'avedi ¶ qual esser ti bisogni con
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in me è bene, ¶ qual acqua dal suo fonte
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fuoco, ¶ né dimorar in qual si voglia luoco. ¶ 91. ¶ S
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era tal la calca, qual vedrai ¶ di tutti questi
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in quel commoto stuolo ¶ qual sia di questo o
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sia di questo o qual di quell'il luoco
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o spirto sacro in qual si voglia modo, ¶ quanto
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un spin mi prese qual uncino, ¶ che quasi a
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infiniti a redrizzarne adopra, ¶ qual desse a me di
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Muse non cantaro, ¶ né qual piú vaga mai cantò
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temprato vi conserva eterno, ¶ qual è s'al Toro
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s'ivi mi fermava. ¶ 33. ¶ Qual chi, su l'Alpe
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camin lo duce; ¶ 34. ¶ o qual è posto in mar
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i' scorsi un scintillare, ¶ qual una stella tra le
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ivi ogni uomo in qual si voglia lingua, ¶ par
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da Dio donato dono". ¶ 76. ¶ Qual latte il vestimento biancheggiava
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di nebbia o nube, ¶ qual lo discerni vago in
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i lunghi giorni suoi, ¶ qual fôra stata a lei
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ciò che deve in qual si voglia grado, ¶ e
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piú sale, ¶ che 'n qual oggi alze a la
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cosí casta e saggia ¶ qual altra ch'oggi tutto
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ebbe mai donna, in qual si voglia etate. ¶ Via
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sol a ragion crede. ¶ 171. ¶ Qual ella è viva tal
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formar del vago viso, ¶ qual il pittor che col