Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

Ma 'l spirito gentile, qual si sia, ¶ che mosse

tali m'addimande ¶ di qual auttore questo libro i

d'Italia for, la qual par che soccomba ¶ a

imperfetta la seconda, ¶ la qual finisce Ludovico a pieno

e quando ¶ e di qual padre nacque il conte

la terra misurate, ¶ di qual violente stella cosí tetri

gioca de le schiene; ¶ qual nevo, qual carbon, qual

le schiene; ¶ qual nevo, qual carbon, qual corvo è

qual nevo, qual carbon, qual corvo è bianco; ¶ bell

d'arzone, in gesto qual non sòle, ¶ ché 'n

m'hai còlto pur qual sempliciotto cervo! ¶ 60. ¶ Per far

cielo: "Franza, Franza!"; ¶ la qual, senza passar tant'alpe

mangiasse il Taliano, ¶ il qual, o ricco o povero

ha cento magagne, ¶ Morando qual limaca par che vole

pignata per elmetto, ¶ la qual si fa cimier del

ore bone; ¶ fra 'l qual tempo Rampallo vi vien

fante le risponda, ¶ anzi qual presto gatto giú descende

n grembo a Vener qual Adoni splende, ¶ Rugier da

bianco quant'un giglio. ¶ 47. ¶ Qual giglio, qual ligustro è

un giglio. ¶ 47. ¶ Qual giglio, qual ligustro è 'l suo

a quella diva; ¶ la qual, vedendol, presta in tal

d'una simil giostra! ¶ 52. ¶ Qual meraviglia poscia se l

e autentico possede ¶ lo qual Silvestro scrisse a Costantino

man con fretta: ¶ pensate qual fritada vi raccolse! ¶ e

in mezzo; e poscia qual saetta ¶ pien anco i

nausa? ¶ 3. ¶ Vò' tu saper qual sia la cosa che

d'uomo chimera, ¶ lo qual non ebbi mai né

Quel Dante, sai?, lo qual "Omer toscano" ¶ appellar deggio

aperse il vaso, ¶ lo qual de' frati il stile

brandi, mazze o stocchi; ¶ qual dà col pugno e

dà col pugno e qual col deto in gli

loro l'asta rotta. ¶ 30. ¶ Qual li percuote a drieto

percuote a drieto e qual davante, ¶ chi ne le

Salomone si disserra, ¶ lo qual senz'ulla in mano

a Carlo Mano. ¶ 41. ¶ Lo qual, volgendo l'occhio alto

me son tratto. ¶ Per qual sí altero e sí

gierlanda d'amarissim'erba, ¶ qual è l'ascenzio e

porti al cavalliero. ¶ 61. ¶ Il qual anco non era in

mai Merlin Cocaio, ¶ lo qual di Cingar sotto le

se vicissitudine ¶ non ha, qual è dolor che piú

mortal in ciascun' anima? ¶ Qual fier destino piú 'n

tenne in sella fermo ¶ qual scoglio in mar da

un carro sona, il qual mal onto e tardo

scapuzza, ¶ candido mio lettor, qual tu ti sei, ¶ perché

osse a li cani; ¶ qual macina sapori delicati, ¶ qual

qual macina sapori delicati, ¶ qual fa pastelli et altri

la sua Berta: ¶ pensa qual fogo tra quegli occhi

piú de la dolcezza!), ¶ qual fermo stato ch'ivi

egual gli sia; ¶ lo qual, come si dice, si

l'uomo intende, ¶ la qual è di natura dolce

Amor insegna qui di qual valore, ¶ di qual effetto

di qual valore, ¶ di qual effetto sono le sue

Amor di cento arcieri; ¶ qual empie di allegrezza e

empie di allegrezza e qual d'affanno, ¶ e molte

seguesi d'accordo, ¶ la qual non finirà che 'l

parti al Taliano. ¶ 51. ¶ Lo qual, vedendo in casa sua

animo di Berta, ¶ la qual dicea ch'avrebbe morte

par che si disfaccia ¶ qual cera al foco e

cera al foco e qual al sole brina; ¶ non

mio spirto, mio tesoro! ¶ Qual esca dolce può meglio

tal fia quel figlio, qual mantenne Troia ¶ mentre che

mentre che visse o qual vinse Acheloo; ¶ nasca di

lor confondere ¶ non so qual voce, e chi repente

in fabricar Orlando, ¶ lo qual non sol si cria

mi vien detto che qual pesce ¶ io son for

est de rana, ¶ la qual non viver sa for

i' son tale però qual non fu mai, ¶ e

baso ¶ in quella guancia, qual persutto, rossa, ¶ et anco

gran Fato, ¶ fra le qual ninfe (o fate altri

stol di Macometto, ¶ lo qual possede già Cicilia tutta

Barbante ¶ suo padre, il qual ancise Carlo Mano ¶ per

il Saracino. ¶ Pensate in qual travaglio alor trovossi! ¶ Non

il suo patrone, il qual non erra ¶ over spartir

Milon s'affretta, ¶ il qual, secondo il merto, lo

d'avermi tal nemico ¶ qual studia giorno e notte

il Gran Tempesta, ¶ lo qual con la sbiraglia in

ove Berta piangeva, ¶ la qual in ciambra già non

esser drento accetto, ¶ disse qual era, e Berta immantenente

giú d'un salto. ¶ 50. ¶ Qual timidetta agnella che 'l

seco il panno, ¶ del qual un capo tiene, l

addosso una cavalla, ¶ lo qual s'affretta d'arrivar

sal un grumo, ¶ lo qual già cotto rende saporito

dottore a l'usuraro. ¶ 76. ¶ - Qual legge è questa? - dissegli

sua mente avara; ¶ onde qual sia 'n piacer mai

sensi et affetate rime ¶ qual è chi dica mai

d'oro terso ¶ lo qual va sdrucciolando per un

che del scorno ¶ lo qual in lei quel tristo

per un anello, il qual fece ad Almonte, ¶ che

nasce un barone, ¶ il qual, Orlando detto, non avria

vano di Milone; ¶ lo qual mentre cervelli rompe e

vogliovi, secondo ¶ Turpin, diffusamente qual evento ¶ fu di Milone

Né di Milon, il qual dopoi la morte ¶ sanguinolenta

levato da non so qual fata, ¶ seco sen stette

di te non so qual Bovo apprezza, ¶ mercé ch

pregne ¶ gli danno, le qual sono tanto acute ¶ al

a la luce; ¶ la qual ben ordinata e bella

ruina il gran fracasso; ¶ qual durezza di monte o

in piede: ¶ pensate a qual pietà movea li sassi

bianca e negra, ¶ la qual, presto lasciando l'erbe

dolor del parto, ¶ lo qual sopra ogni pena è

corre e saltella, ¶ già, qual poledro, nescit stare loco

il senso grande; ¶ lo qual un giorno, co' capelli

dett'Olivero, Olivero, ¶ lo qual turbossi et ebbe a

in foggia vive, ¶ la qual sempre de cani sente

figliuol sfrenato, mi destruggi? ¶ 41Qual occhio è quello e

duro e groppoloso, ¶ col qual non fuggirebbe mille spade

tu di pane, ¶ lo qual tu sei per dare

di peso leggermente, ¶ lo qual si scote per spezzar

guisa di falcone ¶ lo qual giú a piombo vien

il lungo studio, il qual estingue ¶ lo bel color

a preti o frati! ¶ 31. ¶ Qual impietade usar si può

un spirito de vino, ¶ qual plu non ebbe (oh

di Dio, ¶ vorei saper qual or è 'l pensier

quondam monastero, ¶ entro del qual par anco si discerna

ebbe a dipartire; ¶ lo qual sí ben ne' gesti

bravo di Sansogna ¶ lo qual a Roma faccia violenza

di sua carne; ¶ la qual mangiando, tutte le persone

col suo adiutorio; ¶ lo qual grida con voce alta

d'un frate, il qual dardeggia ¶ da' pulpiti chimere

vivace e bello. ¶ Il qual con Orlandin s'accosta

il mio stipendio, ¶ il qual sarà di laude un

molta lui compassione addimandavanogli qual fusse del suo male

alquanti accommodamente intesa, la qual è via piú presto

fingermi "pitocco", ne la qual persona dovendosi recitar una

è però ch'uomo qual che si sia poscia