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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «qualche»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
Rimase in silenzio per qualche istante, rannicchiato su un
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1998
la sala, fermarsi per qualche istante di fronte alle
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si usa più da qualche millennio!” provava a obiettare
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rimanevo in ascolto per qualche istante, finché non tornavo
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tanto il segno di qualche gradino, andando con la
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un’altra volta!” ¶ Mossi qualche passo verso il bidone
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lato del cortile. ¶ Mossi qualche passo da quella parte
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mormorare. «Se mandano qui qualche altro dirigente deve pure
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fermerò a dormire in qualche angolo un po’ riparato
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fari il costone di qualche cascina spenta da un
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mani passarmi sul volto, qualche tempo dopo, mentre stavo
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luce cominciava a calare. Qualche auto fiammante si muoveva
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strada svoltava. Si vedeva qualche lucina accendersi ai piani
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paesi più in basso, qualche giorno dopo. ¶ Rientrava senza
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prive delle ante. Vedevo qualche granello di calce scintillare
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ogni tanto qualcuno isolato, qualche gruppo. Vedevo le loro
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angolo del locale, feci qualche passo in avanti prima
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ci sono ancora da qualche parte quelli che mi
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deserte, nelle piazze di qualche città che non avevo
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lontano, il rumore di qualche rara auto che passava
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intercettavo sotto le lenzuola qualche avanzo di cibo. Mi
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vedevo arrossire di colpo, qualche istante dopo. “Che sia
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Scintillava sopra le lenti qualche cristallo di sale rimasto
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e là nelle torri qualche barattolo sterilizzato male, li
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una radiolina a transistor qualche canzone trasmessa chissà da
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zucchero. Mi addormentavo per qualche istante, là dentro, certe
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po’ «prendo alloggio in qualche piccola caserma dei piumanti
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caserma dei piumanti, in qualche pensioncina, quando vedo che
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più a lungo in qualche posto...» ¶ Si allontanava un
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mi metto a sfogliare qualche rivista illustrata, seduto sul
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torno in pensione, scrivo qualche cartolina prima di coricarmi
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rispondere al saluto di qualche altro piumante che incrociava
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salutarmi vicino alla porta, qualche tempo dopo. Mi arrestavo
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il cigolare dei cancelli, qualche trasferimento all’alba, le
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appannato per il freddo. Qualche scooter cominciava già a
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imbacuccato. Mi assopivo per qualche istante sul sedile, ma
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scoppiare sotto le ruote qualche bestiolina ghiacciata, mentre andavo
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sulle dita guantate di qualche spettatrice, e schizzare ancora
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mela schizzava via in qualche traiettoria inaspettata, i più
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ho già fatto da qualche parte, anche se non
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montagna che traballava. ¶ Vedevo qualche guscio d’uovo staccarsi
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va bene, ho ancora qualche contatto... Ti darò i
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porta l’ustionato. ¶ Mossi qualche passo all’interno, nel
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volto scricchiolare mentre facevo qualche passo in avanti, ritornavo
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tetti, si gettava in qualche nuova stazione, oltrepassava. Scorgevo
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frusciare, imperversare. ¶ Feci ancora qualche passo in avanti. Pullulavano
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Vidi la porta scollarsi, qualche istante dopo. ¶ «Ti stavo
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sul petto, sigillata. ¶ Mosse qualche passo all’interno. Lo
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ancora l’eco per qualche istante, veniva anche dagli
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correndoci a fianco. Depennavo qualche altro indirizzo, nella sede
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portone era aperto. Mossi qualche passo all’interno. Mi
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bene il conto...” ¶ Ancora qualche gradino. Mi arrestai. ¶ “Anche
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Il muro correva per qualche metro, fino a una
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porta s’apriva. Facevo qualche passo all’interno, come
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ceretta. Ne schizza sempre qualche goccia fuori dal pentolino
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mi capitava di scorgere qualche topo stecchito sul pavimento
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rumore improvviso proveniente da qualche punto lontano della sede
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alzarmi improvvisamente, e muovere qualche passo verso l’armadio
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alle mie spalle. Sorprendevo qualche piccolo muso ancora un
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pavimento il luccicare di qualche trappola appena messa, col
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le vedevo slittare per qualche istante in orbite diverse
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tanto, leggermente, segno che qualche automobile stava passando dall
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prenderai per forza in qualche posto!» ¶ L’uomo allargò
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dicevo “avrà sbattuto in qualche punto lontano della sede
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Si vedeva infatti oscillare qualche lampioncino sul retro dei
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sentendo talvolta sospirare da qualche parte, verso sera, mentre
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Acceleravo ancora di più, qualche pezzo di motocicletta cominciava
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un piano intero da qualche circolo che doveva riunirsi
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di reparto di una qualche fabbrica...» ¶ «Ma tutto questo
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ogni giorno. Ma se qualche passante si fermava per
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consolarlo. «Possiamo sempre procurarci qualche stufetta elettrica.» ¶ Lo vedevo
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qua e là, su qualche matassa di striscioni, su
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modo di inserirci in qualche lotta, diffondere i giornali
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fuori dall’auto, feci qualche passo di corsa sul
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si alterava. ¶ Stiravo meglio qualche piega della carta, scorgevo
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qualcuno si affacciava sbadigliando, qualche finestra più in là
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Andavo a bussare a qualche porta che non si
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secchiaio, se era rimasto qualche piatto scheggiato da lavare
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mi sono profumata in qualche modo, mentre ero più
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si cominciava a tagliare qualche pelo che gli spuntava
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spostava tenendo a braccetto qualche signorina leggermente avvizzita, nei
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delle vetrine erano accese, qualche passante ascoltava ridendo la
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specchio, facevano risuonare per qualche istante gli elementi del
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cadavere ancora caldo di qualche abitante della villa appena
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tanto la sagoma di qualche fucilato. L’ho ritrovata
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oppure il cadavere di qualche uomo o di qualche
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qualche uomo o di qualche animale, oppure un semplice
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a sua volta per qualche istante, di sbieco, si
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gli avessi chiesto niente, qualche istante dopo «dovevamo spostarci
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nuovo, per non addormentarmi. ¶ «Qualche contadino ci chiedeva di
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Dzeržinskij!” Si fermavano per qualche giorno nella villa. Ne
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1998
sentiva il rumore di qualche vettura che lasciava la
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1998
Mi prendeva sottobraccio per qualche istante, mentre continuava ad
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avanti, per un po’, qualche sala si spegneva di
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1998
bombata che arrivava con qualche urgente dispaccio dalla capitale
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sua mano stesse facendo qualche cosa di più che
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spigolo del giornale, da qualche parte, da lontano. ¶ «Ma
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nel corridoio oppure in qualche altro posto da dove
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e deserta, silenziosa. ¶ Feci qualche passo verso la macchinina
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che sconosciuti. ¶ Muovevo in qualche modo un braccio, offrivo
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deve avere fregato, da qualche parte...» ¶ La sera copriva
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tenendolo per la maniglia. Qualche testa si sporgeva dai
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notte fonda. ¶ «Bisognerebbe dormire qualche oretta!» suggeriva il cieco
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addobbi!» ¶ Mi addormentavo per qualche istante sul baldacchino, tra
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apriva per sbadigliare in qualche punto seminascosto del basso
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li faceva cantare per qualche istante prima di metterli
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quando, per cercare in qualche modo di scoprire dov
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lucina, sentivo ancora per qualche istante il rumore del
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si era arrampicato da qualche istante sul palo per
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labbra erano già da qualche istante deflagrate. La luce
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piazza era dovuto a qualche interferenza o all’attrito
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fare per lei?» bisbigliò qualche istante dopo il colonnello
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mi tradusse il cieco. ¶ Qualche istante dopo eravamo tutti
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interminabili di clacson, in qualche punto della lunga colonna
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lunga colonna, sferrati da qualche mano tutta rosata, all
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un po’ disarticolata, sorrideva. ¶ «Qualche piccola sede qua e
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alzai dalla sedia, feci qualche passo nel corridoio, quasi
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a vibrare, segno che qualche riunione era finita a
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il suono saliva con qualche leggera interruzione un piano
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oggi pomeriggio, avranno avuto qualche scadenza, saranno al turno
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1998
turno d’uscita di qualche fabbrica...” ¶ Posai le dita
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1998
filtrare dai listelli. ¶ Feci qualche passo da quella parte
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dovevano essere accostate in qualche modo, prive di cardini
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irruzione in silenzio in qualche refettorio, ad esempio, in
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c’era in giro qualche interruttore. ¶ “La luce funziona
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topi...” mi dissi muovendo qualche passo all’interno. ¶ Spostavo
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per poter respirare. ¶ Mossi qualche passo verso l’interno
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poco per volta, con qualche esitazione. Mi pareva di
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luce si abbassava per qualche istante e subito dopo
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iniziato a piovere e qualche goccia stava filtrando dal
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tutta gonfiata dal pulviscolo. Qualche topo si ritirava svogliatamente
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si fosse fermato per qualche ragione a guardarmi da
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alcun rumore, anche se qualche finestra si era già
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là. Dalla stradina arrivava qualche suono attutito di motore
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una voce di donna, qualche istante dopo, quando telefonavo
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era più lo scrocco. Qualche topo si fermava a
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piedi erano stati per qualche istante come respinti dal
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del soffitto. ¶ Feci ancora qualche passo in avanti, mi
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non l’hanno reclutato?” Qualche topo fuggiva via dal
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tetti, mi addormentavo per qualche istante, mi svegliavo. Mi
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cancellare le tracce di qualche eventuale zampetta. Qualcuno dei
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risuonare all’improvviso, se qualche infiltrazione ancora più recente
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di vetro dei negozi. Qualche passante si spostava sfiorandomi
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pochissimo tempo un capannello, qualche bambino interrompeva i suoi
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mentre passavo vicino a qualche spigolo di casa o
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di casa o incrociavo qualche piccola fila di auto
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e persino del tetto. Qualche cicca, dopo avere sfrigolato
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direzione. Sentivo che in qualche punto lontano della rete
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che mi era sfuggita qualche stradina laterale mentre il
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senza spostare l’acqua. Qualche custode li osservava restando
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notte. Passavo vicino a qualche fuoco acceso con mobili
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famiglie ferme attorno a qualche catasta che bruciava. Mi
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cosa fumante mi finiva qualche istante dopo nel piatto
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di nuovo sulla strada. Qualche auto balzava da dietro
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cercare di afferrarlo in qualche modo dall’alto. ¶ La
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a salire. Era passato qualche condominio isolato, qualche casa
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1998
passato qualche condominio isolato, qualche casa o villetta non
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era intento a compiere qualche operazione in una zona
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il comizio, a squarciagola. Qualche raro passante rasentava il
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staccava dal trasformatore per qualche mio gesto eccessivo della
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a muovere il volante, qualche tempo dopo, il gomito
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la notte per finire!» ¶ Qualche macchina isolata incrociava di
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la testa nel passare. Qualche drappello sparpagliato di piumanti
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stesso, si vedeva già qualche benda fuggire irradiata per
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1998
piumanti, senza fretta, facevano qualche passo camminando per scherno
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tutte serrate, ma filtrava qualche strisciolina di luce, dai
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1998
auto, mi lambiva per qualche istante la montatura degli
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fuori doveva riuscire in qualche modo a inebriarlo perché
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sussultava, qualcosa franava per qualche movimento troppo entusiasta di
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tagliare i capelli in qualche piccola bottega di barbiere
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i raggi sfuocati di qualche improvvisa bicicletta. Indovinavo i
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deserto, lo percorreva ancora qualche ritardatario a piedi e
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distanza. Esitavo ancora per qualche istante, sentivo che Sonnolenza
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non si riusciva in qualche modo ad acciuffarlo, e
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ruote dell’auto scavalcavano qualche leggero dislivello, rimanevano sospese
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che faceva vibrare per qualche istante l’intero baldacchino
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Lo vedevo ancora per qualche istante girare a poca
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di più, finiva in qualche spazio ancora inspiegabilmente non
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le sue vie. Scorgevo qualche passante arrestarsi di sbieco
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ragione?» ¶ Sonnolenza scuoteva per qualche istante la testa, si
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di scorgere a volte qualche lontanissima stella al termine
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aeroplano sembrava fermarsi per qualche istante. Si guardavano in
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schizzare fuori dai motori, qualche lingua di fuoco si
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di sentirlo ruggire contrariato, qualche istante dopo, mentre lo
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1998
un improvviso impeto oratorio. Qualche istante dopo vidi che
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balzando giù dal baldacchino, qualche istante dopo. ¶ Il cieco
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strada. ¶ «Sarà uscito da qualche fabbrica qui nella zona
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1998
tanto la sagoma di qualche costruzione isolata e spenta
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1998
piano dall’auto, feci qualche passo in direzione della
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mette gli occhi su qualche vedova, ne carpisce la
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soltanto baci, carezze... Solo qualche volta, adesso che me
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1998
bloccava di fronte a qualche oggetto che c’era
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1998
sempre silenziose e affollate, qualche ape arrivava volando stordita
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1998
bloccava a tratti per qualche istante, mentre la sua
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andava a posarsi su qualche angolo del tetto. ¶ «Non
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pareva di riconoscere nessuno. Qualche seminarista stava affacciato coi
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1998
e si ingarbugliavano per qualche istante tutte assieme mi
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1998
diventava improvvisamente inabitabile, per qualche istante non ci vedevo
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tornava a conficcarsi in qualche punto ancora più inaspettato
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1998
più lunghi per tornare. Qualche crocchio stava uscendo emozionato
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1998
nella vecchia costruzione perché qualche istante dopo, quando mi
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1998
a poca distanza mentre qualche minuscola corrente d’aria
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1998
smettendo di masticare per qualche istante. Rimase immobile, a
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prefetto, si accostavano per qualche tempo alla panchina, si
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mozzicone di matita o qualche piccola gomma, nel passare
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sandali che facevano franare qualche piccolo sasso, nel passare
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1998
la ringhiera. Si sentiva qualche suono salire sfaldato, dallo
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di continuo, recava ancora qualche pacchetto destinato al Gatto
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1998
appena la sagoma di qualche seminarista inginocchiato, ne seguivo
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1998
tapparelle fossero già sollevate, qualche istante dopo. Doveva essere
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1998
camicia senza collo e qualche piccola traccia di schiuma
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1998
cercando di cantare per qualche istante, a labbra strette
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1998
potesse frantumarla, e che qualche frammento consacrato potesse volare
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1998
di avere poi solo qualche frazione d’istante per
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1998
teste erano scomparse per qualche istante, tenevo in alto
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1998
Gatto «starà lontano per qualche tempo, in un altro
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1998
scendendo senza quasi fiatare. Qualche cane abbaiava da lontano
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1998
lontano, il tetto di qualche serra si spalancava di
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1998
suole delle mie scarpe, qualche lucertola fuggiva come evocata
220
1998
Veniva da fuori solo qualche leggerissimo suono. Il tempo
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1998
padre celestino sparire per qualche istante oltre un segmento
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1998
la vetrata e forse qualche viandante avrebbe potuto indovinare
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1998
che stavano salendo da qualche punto infinitamente segreto del
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1998
strappati di mano a qualche passante o aspirati dalle
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1998
ventaglio nell’aria e qualche istante dopo scomparivano ancora
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1998
rumore lontano sui tornanti. Qualche casa si spegneva di
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1998
si spegneva di colpo, qualche lucina si accendeva qua
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1998
notte. Rimase ancora per qualche istante a guardare le
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1998
i fari abbaglianti di qualche automobile che sopraggiungeva da
230
1998
si sfondava. ¶ «Sarà stato qualche animale...» ¶ «Vado a vedere
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1998
salire di nuovo, verso qualche piccola frazione che a
232
1998
auto si strofinava per qualche istante contro la curva
233
1998
Sentivo il tonfo finale, qualche istante dopo. Non era
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1998
pagano la quota a qualche associazione sportiva, non hanno
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1998
l’altro i paesi. Qualche auto sfarzosa attraversava a
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1998
le ruote dell’auto, qualche istante dopo. ¶ «Che cos
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1998
centro di uno spiazzo. Qualche finestra si accendeva qua
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1998
accendeva qua e là, qualche auto cominciava a scendere
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1998
di tanto in tanto qualche auto passare, qualche scooter
240
1998
tanto qualche auto passare, qualche scooter. Intercettavo qualcosa del
241
1998
sua lacrima, ferma da qualche istante al centro di
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1998
la veste, arretrò di qualche passo per riuscire a
243
1998
si strappavano impigliandosi in qualche spuntone aguzzo di radice
244
1998
aguzzo di radice, in qualche pietra dai bordi taglienti
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1998
scomparendo nella bocca di qualche gatto acquattato in un
246
1998
di colpo, sbalordito. Fece qualche passo all’interno, si
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1998
a trovare le parole. ¶ Qualche istante dopo era già
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1998
cartone colorato nella canna, qualche istante dopo sentivo i
249
1998
deragliando. Si fermava per qualche istante, col fiatone, riprendeva
250
1998
cadere sul pavimento, con qualche macchiolina di sangue rinsecchito
251
1998
del piede tutta sollevata, qualche rana un po’ gonfia
252
1998
pestava la canna in qualche punto del parco, da
253
1998
ospiti!» spiegò, vedendomi apparire. ¶ Qualche ora dopo diverse automobili
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1998
linee perfette di sutura. ¶ Qualche istante dopo capii che
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1998
lo scopo di indicare qualche piccolo segno che poteva
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1998
loro pieghe si spezzavano. Qualche istante dopo il Nervo
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1998
una cupola di cera. Qualche animale ubriacato si era
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1998
di cinta della villa. Qualche gatto era già balzato
259
1998
cercava di addentarli in qualche punto non ancora raggiunto
260
1998
infine a tirare fuori qualche filamento bruciacchiato, e a
261
1998
le cinghie tutt’intorno. Qualche metro più in là
262
1998
luce doveva venire da qualche punto lontano dello spazio
263
1998
rimanendo seduto sulla moto. Qualche istante dopo ci stavamo
264
1998
deserte di Ducale. Invece qualche istante dopo, senza che
265
1998
alluminio mandavano piccoli riflessi, qualche salvietta pendeva ben piegata
266
1998
durante la mia assenza. ¶ Qualche istante dopo vidi che
267
1998
il vicario, forse anche qualche seminarista salito con la
268
1998
altra parte della porta... Qualche istante dopo la luce
269
1998
tutto come prima, riconoscevo qualche testa che spuntava un
270
1998
un po’ dalle coperte, qualche oggetto consueto su un
271
1998
di continuo. A volte qualche altro seminarista doveva restare
272
1998
calzare, un bicchiere capovolto. Qualche comodino più in là
273
1998
si arrestò. Sostando per qualche istante di fronte a
274
1998
lasciare il dormitorio. ¶ Mossi qualche passo tra le due
275
1998
a volte, mulinava per qualche istante tra due soffi
276
1998
sospesa per alcuni istanti. Qualche testa cambiava posizione, per
277
1998
raggiungere l’estremità di qualche angolino e poi fermarsi
278
1998
parti, da lontano. Distribuivano qualche pezzo di cioccolata, un
279
1998
e di investire per qualche istante la pallina con
280
1998
mi pareva che in qualche crocchio formatosi inaspettatamente nel
281
1998
entrare lo stesso in qualche modo, andava ad appiccicarsi
282
1998
la sua testa, vedevo qualche ape scollarsi dalla sua
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Il Gatto smetteva per qualche tempo di soffiare, ma
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il rumore ovattato di qualche rara automobile che passava
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sotto le mie scarpe. Qualche ramo spioveva così profumato
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visto quell’uomo, in qualche posto...” si diceva Gesù
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di passi sulle pietre. Qualche bambino di tanto in
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rinunciato. Poteva ancora vedere qualche elmo luccicare in basso
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all’albero borchiato. Vedevo qualche mano allungarsi verso il
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suo tronco, sfiorarne per qualche istante i dischetti luccicanti
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Strappava via il rivestimento, qualche filo di rame brillava
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piedi quando dovevo saltare qualche filo. Anche i ballerini
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i rampicanti. A volte qualche coppia di ballerini ne
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tronco dell’albero borchiato. Qualche coppia si stava già
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credo che fossero in qualche modo puntati su di
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le ruote sulla ghiaia. Qualche giradischi andava a vuoto
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come trucioli di cera. Qualche callo si staccava invece
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e si univano per qualche istante, prima di riprendere
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colpiti di striscio da qualche cacciatore, avevano piccoli grumi
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del seminario. Sentivo per qualche tempo il rumore dello
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a dormire, restavano per qualche giorno e poi sparivano
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cinguettii. Lo Ziò scambiava qualche parola con il visitatore
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con lo Ziò, muovendo qualche passo nel parco ripiombato
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amplificato lo sfrigolio che qualche istante dopo avrebbe emesso
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stava già fumando da qualche istante la minestra. Turchina
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non essere scorto da qualche volatile notturno mentre pregavo
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mi era parso che qualche verso si fosse interrotto
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affacciato senza veste, che qualche strumento avesse stonato di
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controbilanciare. ¶ Mi fermavo per qualche istante, frugando con gli
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la mia testa. Eppure qualche forellino perfetto si apriva
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vento aveva cambiato da qualche istante direzione, allineando perfettamente
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Pesca mi appariva per qualche istante tutto inclinato e
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dovette incontrare coi polpastrelli qualche chiodino infinitamente sottile perché
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volte, al termine di qualche prova molto logorante, Turchina
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poi spuntare inalberata per qualche istante oltre il muro
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comodamente seduti sulle poltroncine. Qualche signora spalancava il ventaglio
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e stranamente opachi, ma qualche gocciolina d’acqua ci
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poteva camminare sopra per qualche giorno, bisognava fare un
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franare di colpo in qualche punto profondo della terra
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lo stia osservando da qualche parte, da lontano. L
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ruotare, la manovrai per qualche istante perché l’Albino
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luce. Ma se facevo qualche passo in quella direzione
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La Pesca fece ancora qualche passo in avanti. Continuava
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colpo. ¶ «Hai bisogno di qualche cosa? Sono qui...» bisbigliava
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allungarsi e deformarsi per qualche istante sotto le lenzuola
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di nuovo risaliva con qualche coriandolo o briciola di
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spinto i piedi in qualche zona del tutto nuova
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di caricare la sveglia. Qualche istante dopo il campanile
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passato la notte. ¶ Feci qualche passo all’interno. Allora
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si era tolto per qualche istante il complesso copricapo
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acquavite tutti gli animali. ¶ Qualche istante dopo ogni movimento
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della luce. Distinguevo appena qualche veletta arroventata, qualche volto
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appena qualche veletta arroventata, qualche volto infantile nero e
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guancia, mentre dormiva in qualche punto remoto del lettone
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per alcuni istanti. Pronunciò qualche parola di commiato con
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villa. Ma c’era qualche difficoltà a farli volare
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quella zona, ma dopo qualche minuto la sua testa
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si guardò attorno per qualche istante, sporgendosi per vedere
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il cibo. Bisognava sussurrare qualche parola d’avvertimento dentro
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ma un arcolaio o qualche altro complesso macchinario. Nella
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la nuca rasata di qualche seminarista intento a pregare
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assieme a lui. Captavo qualche frase ogni tanto, mentre
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impigliavano nelle gambe di qualche comodino e lo rovesciavano
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di avere mai udito. ¶ Qualche minuto dopo il padre
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rimasta quasi più, solo qualche piccola chiazza gelata sotto
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gelata sotto i tigli, qualche frammento nelle porosità del
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meccanicamente, come un perno. Qualche istante prima che avvenisse
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dell’altare, incandescente, con qualche grano d’incenso non
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doveva avere sentito in qualche modo il segnale del
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dall’aprire bocca, se qualche mio calcio accidentalmente sferrato
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e sulle squadre in qualche modo stabilite o se
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tempia, e l’altro qualche istante dopo gli aveva
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per scacciare da sé qualche pensiero. Scendeva più raramente
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volta sotto le coperte, qualche letto più in là
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dormitorio. Si fermava per qualche istante, prima che l
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un po’ nei comodini, qualche cassetto di lamiera non
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socchiusi coglievano di nuovo qualche piccola vibrazione sul filo
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da quella parte, da qualche punto invisibile sotto le
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questo esercizio distrarre per qualche istante la sua mente
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d’indignazione quando coglieva qualche difetto di stiratura, qualche
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qualche difetto di stiratura, qualche rammendo fatto male. Anche
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gesti di protesta, se qualche porzione arrivata per caso
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minestra. ¶ Lo sorprendevo ancora qualche volta mentre fumava rannicchiato
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riuscivo a cogliere talvolta qualche frase. ¶ «Dov’è finita
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direzione. Li sentivo per qualche tempo soltanto bisbigliare, come
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il calice, determinavo in qualche zona della chiesa alle
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lucidatrice era infatti sfuggita qualche secondo prima dalle mani
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Kyrie...” mi scossi. ¶ Ma qualche istante dopo sentii che
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guardai attorno ancora per qualche istante, prima di uscire
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petto. ¶ «Starai lontano per qualche tempo...» sussurrò sopra la
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a tratti, per darmi qualche avvertimento. Da quella estrema
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in fila sui muretti. Qualche finestra si apriva all
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si apriva all’improvviso, qualche figura stupita si affacciava
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Entrai nella grotta, mossi qualche passo al suo interno
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il buio era per qualche istante così fitto che
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sguardo si arrestò per qualche istante sulla macchia della
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stesso tempo riusciva in qualche modo a guardare anche
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e di muffa. Feci qualche passo all’interno, accostandomi
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Ziò mi stava in qualche modo salutando. ¶ Mi allontanai
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quasi tutta vuota, solo qualche femmina stava covando qua
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esplosa una grande animazione. Qualche testina si affacciava ogni
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rumore veniva amplificato per qualche istante dalla volta, poi
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stessa piega del vestito, qualche capigliatura ruotava un po
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mi seguì ancora per qualche istante lungo il viale
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le lenzuola.» ¶ Veniva da qualche parte una musichetta. ¶ «Ho
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sempre all’esterno di qualche interno. Vi arrivano poco
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delle finestre, sorvolo per qualche istante una sala piena
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anche da molto lontano qualche bottiglia scoppiare in uno
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piano si svuota. Rasento qualche gruppo che vaga ancora
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casa dopo avere realizzato qualche spot pubblicitario nelle strade
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sui ponti... figuranti di qualche studio televisivo, di qualcuna
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scorgendo il luccicare di qualche abito in nappa sotto
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mi infilai le scarpe. ¶ Qualche finestra si era già
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stropicciandomi gli occhi, feci qualche passo attraverso la stanza
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tutta sfuocata, così emozionata...” ¶ Qualche altra finestra si stava
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Una coppia era intenta qualche piano più in basso
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autostrada il rumore di qualche ondata di auto che
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di tanto in tanto qualche suono di clacson che
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torre il rumore di qualche auto che scattava più
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sentivo il rumore di qualche tapparella sollevata di colpo
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ancora a pescarlo in qualche luogo?” Andava su e
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po’ snodate. “Staranno facendo qualche servizio...” mi dicevo scorgendo
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fuori il rumore di qualche auto che scattava di
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a mangiare. Ascoltavo per qualche istante le macchine che
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Veniva dalla griglia di qualche citofono la voce di
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telefonare all’editore, tra qualche giorno...” Scorgevo poco prima
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fracassando le bottiglie in qualche campana, chissà dove...” mi
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telefono, sarà rimasto per qualche istante in ascolto prima
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Scorgevo la sagoma di qualche gatto che dormiva acciambellato
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cofano sempre quel brodino...” Qualche testa si girava di
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editrice, il giorno dopo, qualche mese dopo. Sbattevo gli
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di minerali, quando ripassavo qualche giorno dopo da quelle
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riesce a localizzarlo in qualche modo...» Allargava gli occhi
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stradoni ovattati, vedevo per qualche istante la tartaruga intenta
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battuta, si sfuocava. ¶ Mossi qualche passo verso la porta
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se rideva. ¶ Fece ancora qualche passo in avanti. Scorgevo
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tutto inaugurata...» ¶ Scorgevo da qualche parte il suo scarponcino
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da un asterisco, per qualche contrattempo epocale, che li
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sentivo zoppicare ancora per qualche istante, mentre proseguivo. Mi
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di tanto in tanto qualche passante che andava in
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acceleratina. Tenetevi a disposizione qualche buon traduttore, se ne
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a tremare. ¶ «È passata qualche volta in casa editrice
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più in giro nessuno, qualche luce ancora accesa qua
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ufficio mentre stavo finendo qualche lavoro, con la luce
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parlare, per un po’. Qualche istante dopo si girava
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letto, o infilandomi in qualche modo le scarpe, se
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di porcellana dirà da qualche parte del mondo: “Ma
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i convegni sponsorizzati da qualche industria di dentifrici, di
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labbra, se tremava. ¶ «... da qualche industria di tronchetti di
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parte, all’improvviso. ¶ «... da qualche industria di chewing gum
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la faticosa lettura di qualche manuale di una di
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sbaraglio da arrivare in qualche modo a pensare, a
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La porta si spalancava, qualche istante dopo, vedevo uscire
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una casa, li vedevo qualche istante dopo irrompere nella
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scala che andavano per qualche passo con le gambe
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cosa, una notte...» diceva qualche passo più avanti, d
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luci, scorgevo nella penombra qualche testa di donna chinata
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veterinario. Mi fermavo per qualche istante. Scorgevo l’ambulatorio
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i suoi ferri mentre qualche grande animale se ne
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ripassare da quelle parti, qualche giorno dopo. Mi arrestavo
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insanguinato...” ¶ Mi spostavo verso qualche strada più grande, e
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e c’era ancora qualche macchina che andava senza
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più in alto. ¶ Fece qualche passo dentro la casa
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Mi sarebbe cresciuta da qualche parte del volto una
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avrebbero messo a presiedere qualche giuria, di qualche premio
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presiedere qualche giuria, di qualche premio appositamente inventato, sarebbero
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i calzini, avrebbero messo qualche bella targhetta su una
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qualcosa di aperto, da qualche parte...» Facevo il gesto
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volte si ferma per qualche istante, persino per qualche
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qualche istante, persino per qualche ora. Mi guardo un
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le faceva cantare per qualche istante, scricchiolare. «Subito dopo
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volta nel letto, sentivo qualche istante dopo le sue
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lo vedevo arrossire improvvisamente, qualche istante dopo. «C’era
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fiatare. Si addormentava per qualche istante, si svegliava. «Domattina
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porta. ¶ Mi fissava per qualche istante. ¶ «Sono costretto a
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ho già visto da qualche parte!» ¶ «Ah, sì? E
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Gli vedevo sollevare in qualche modo la gamba, con
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scooter sul cavalletto, facevo qualche passo verso le torri
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piedi, tutto imbacuccato. ¶ “Trasmetteranno qualche partita...” mi dicevo passando
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potrebbero staccare dai fogli qualche crosta di formaggio invischiata
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crosta di formaggio invischiata, qualche pellicina di mortadella... uno
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mancanti. Finché qualcuno da qualche parte del mondo, dopo
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neve!» ¶ Si staccava di qualche passo. Lo vedevo divincolare
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sentivo il Gatto sogghignare qualche passo più avanti. «Eppure
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farcela, scommetto!» ¶ Muovevo ancora qualche passo senza vedere. Sentivo
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per andare a ricevere qualche noto scrittore, all’aeroporto
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fretta di arrivare da qualche parte, mi gettano di
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la mia porta. ¶ Feci qualche passo nel corridoio d
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proprio Natale!” ¶ Feci ancora qualche passo in avanti. ¶ “Allora
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colpo... sta partendo!” ¶ Feci qualche passo all’indietro, per
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farà a vederci?” ¶ Feci qualche passo verso lo scooter
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sicurezza... Sta facendo già qualche passo nel saloncino mentre
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deve avere trovato da qualche parte un giradischi, sollevando
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cominciato a metterci su qualche disco scoperto a poca
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alzai dalla sedia, feci qualche passo nel saloncino. La
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luci...” ¶ Era sorta da qualche istante un’animazione improvvisa
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di quelle comete...” ¶ Feci qualche passo verso il balcone
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Provavo a girarmi per qualche istante, verso quell’invitato
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ha neanche mimetizzata con qualche spilla, quella zampa di
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a dire muovendo in qualche modo le labbra contro
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apriva gli occhi per qualche istante, per guardarmi. Non
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se sta vedendo in qualche modo il mio volto
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mia spalla “neanche in qualche altro punto sotto il
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solo il rumore di qualche portiera sbattuta, là fuori
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Sei qui! Finalmente...» ¶ Feci qualche passo verso di lui
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in un simile momento...” qualche testolina potrebbe arrivare a
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poi potrei vedere per qualche istante anche la prospettiva