Dante Alighieri, Vita nova, 1294?

memoria dinanzi a la quale poco si potrebbe leggere

trova una rubrica la quale dice: "Incipit vita nova

vita nova". Sotto la quale rubrica io trovo scritte

la mia mente, la quale fu chiamata da molti

de la vita, lo quale dimora ne la secretissima

lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta

alta camera ne la quale tutti li spiriti sensitivi

lo dolcissimo segnore, lo quale mi segnoreggiava per la

corrente e chiarissimo, lo quale sen gia lungo questo

da quella donna la quale è stata tua lunga

portolo a donna la quale sarà tua difensione, come

ciò questo sonetto, lo quale comincia: "Cavalcando". ¶ Cavalcando l

io trovai Amore, e quale mi parea; ne la

viziosamente, quella gentilissima, la quale fue distruggitrice di tutti

dolcissimo salutare, ne lo quale stava tutta la mia

fiamma di caritade, la quale mi facea perdonare a

lo mio corpo, lo quale era tutto allora sotto

la mia beatitudine, la quale molte volte passava e

de la salute la quale mi fue negata, e

che la donna la quale io ti nominai nel

però questa gentilissima, la quale è contraria di tutte

la tua volontade, la quale sentendo, conoscerà le parole

soave armonia, ne la quale io sarò tutte le

una ballata, ne la quale io seguitasse ciò che

allora questo sonetto, lo quale comincia: "Tutti li miei

ne la persona la quale uno suo amico a

ad una pintura la quale circundava questa magione; e

di là da la quale non si puote ire

le lagrime; ne la quale, piangendo e vergognandomi, fra

dissi questo sonetto, lo quale comincia: "Con l'altre

miei spiriti paurosi, ¶ e quale ancide, e qual pinge

uno pensamento forte, lo quale poco si partia da

desiderio di vederla, lo quale è di tanta vertude

dissi questo sonetto, lo quale comincia: "Ciò che m

occhi mi giugne; la quale vista pietosa è distrutta

di questa donna, lo quale trae a sua simile

la fantasia ad imaginare quale Amore mi facea. La

dissi questo sonetto, lo quale comincia: "Spesse fiate". ¶ Spesse

uno cammino lungo lo quale sen gia uno rivo

ha quasi, in forma quale ¶ convene a donna aver

ne la seconda dico quale me pare avere a

de la bocca, la quale è fine d'amore

di questa donna, lo quale era de le operazioni

l'altre, ne la quale dico quello che di

dissi questo sonetto, lo quale comincia: "Ne li occhi

al glorioso sire lo quale non negoe la morte

ella piange sì, che quale la mirasse doverebbe morire

dì amarissima pena; la quale mi condusse a tanta

giunse uno pensero lo quale era de la mia

lo corpo ne lo quale era stata quella nobilissima

giovane e gentile, la quale era lungo lo mio

partire da me, la quale era meco di propinquissima

una gentile donna, la quale era di famosa bieltade

da quello Giovanni lo quale precedette la verace luce

dissi questo sonetto, lo quale comincia: "Io mi senti

nel mio cuore, e quale mi parea; la terza

fosse sustanzia corporale: la quale cosa, secondo la veritate

a donna, a la quale era malagevole d'intendere

ma con ragione la quale poi sia possibile d

appare per Virgilio; lo quale dice che Iuno, cioè

né alcuno era lo quale potesse mirare lei, che

dissi questo sonetto, lo quale comincia: "Tanto gentile". ¶ Tanto

perfettamente onne salute", lo quale narra di lei come

allora una canzone, la quale comincia: "Sì lungiamente". ¶ Sì

di me medesimo, la quale cosa è al postutto

ivi Tisirin primo, lo quale a noi è Ottobre

in quello centinaio nel quale in questo mondo ella

una canzone, ne la quale piangendo ragionassi di lei

nel pensero alcuna volta ¶ quale ella fue, e com

chi m'audesse: ¶ e quale è stata la mia

l'acerba vita; ¶ la quale è sì 'nvilita, ¶ che

a me uno, lo quale, secondo li gradi de

d'un'altra, la quale morta era certamente: onde

fare uno sonetto, nel quale mi lamentasse alquanto, e

li sospiri miei". Lo quale ha due parti: ne

In quello giorno nel quale si compiea l'anno

in parte ne la quale, ricordandomi di lei, disegnava

allora questo sonetto, lo quale comincia: "Era venuta"; lo

comincia: "Era venuta"; lo quale ha due cominciamenti, e

in parte ne la quale mi ricordava del passato

e bella molto, la quale da una finestra mi

uno sonetto, ne lo quale io parlasse a lei

questa pietosa donna, la quale parea che tirasse le

dissi questo sonetto, lo quale comincia: "Color d'amore

dissi questo sonetto, lo quale comincia: "L'amaro lagrimar

dissi questo sonetto, lo quale comincia: "Gentil pensero"; e

in simile etade in quale io prima la vidi

uno colore purpureo, lo quale suole apparire per alcuno

uno sonetto ne lo quale io comprendesse la sentenzia

quella imagine benedetta la quale Iesu Cristo lasciò a

sua bellissima figura, la quale vede la mia donna

per una via la quale è quasi mezzo de

uno sonetto, ne lo quale io manifestasse ciò che

dissi questo sonetto, lo quale comincia: "Deh peregrini che

una cosa nuova, la quale io mandasse a loro

allora uno sonetto, lo quale narra del mio stato

lo spirito naturale, lo quale dimora in quella parte

la mia anima, la quale fu sì tosto a

la sua imagine, la quale continuatamente meco stava, fosse

sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata nel

soave sonno, ne lo quale m'apparve una maravigliosa

fuoco, dentro a la quale io discernea una figura

drappo sanguigno leggermente; la quale io riguardando molto intentivamente

de la salute, la quale m'avea lo giorno

tenesse una cosa la quale ardesse tutta, e pareami

mano li ardea, la quale ella mangiava dubitosamente. Appresso

l'ora ne la quale m'era questa visione

uno sonetto, ne lo quale io salutasse tutti li

allora questo sonetto, lo quale comincia: "A ciascun'alma

allora uno sonetto, lo quale comincia: "Vedeste, al mio

volontade d'Amore, lo quale mi comandava secondo lo

era in luogo dal quale vedea la mia beatitudine

molto piacevole aspetto, la quale mi mirava spesse volte

forma di serventese, la quale io non scriverò: e

La donna co la quale io avea tanto tempo

in uno sonetto; lo quale io scriverò, acciò che

gentile aspetto molto, la quale fue assai graziosa in

avvenne cosa per la quale me convenne partire de

intender". ¶ Lo sonetto lo quale io feci allora, comincia

Oltre la spera"; lo quale ha in sé cinque

sì come peregrino lo quale è fuori de la

mirabile visione, ne la quale io vidi cose che

quella benedetta Beatrice, la quale gloriosamente mira ne la