Catena Fiorello, Picciridda, 2006

Non c’era mai quando avevo bisogno di Lui

Giro nuovo, speranze nuove! Quando andavo alle giostre, il

giovanissima. Aveva vent’anni quando una malattia sconosciuta, che

avrei salutato per sempre. ¶ Quando si hanno undici anni

sperando che fosse passeggero. Quando cominciava a infuriarsi, nessuno

di quei ricordi. E quando la storia si avviava

vicine di ombrellone, che quando un uomo e una

stesso tono sin da quando ero piccola. Tra le

novene sui bambini insopportabili. ¶ Quando mia madre era ancora

che la illuminava anche quando era arrabbiata. Dal suo

e li pettinava solo quando nessuno poteva vederla. Eravamo

di Nora si illuminavano quando elencava i tanti meriti

suo solito ghigno. «E quando vedo certe donnacce di

ripescando tra i ricordi: «Quando sei nel pieno delle

tutta la vita, anche quando non sarà più giovane

E secondo te io quando mi fidanzerò, nonna?» Glielo

si arrabbiava di brutto quando la sentiva dire fandonie

capelli corti e brizzolati. Quando sorrideva mostrava una dentatura

farti esasperare l’anima. Quando Donna Peppina si accorgeva

come il pane. Anche quando eravamo giovani la chiamavamo

ufficiale di latte da quando io e Pietro eravamo

muri nei loro contraccolpi, quando era inverno e faceva

erano sempre insoddisfatte anche quando ne avevano a sufficienza

bene che ci voleva. Quando rientrava dalla pesca, tanto

fortuna ci era riuscito. ¶ Quando la giornata si presentava

fetta di melone dolce. ¶ Quando mia madre si era

avvisando che non sapeva quando sarebbe rientrata. Una piccola

pensare molti anni prima. Quando ancora sarebbe stata in

la settimana di Ferragosto, quando ai turisti veri e

me bastava per illudermi. ¶ Quando mi affacciavo da lì

apparecchiare la tavola, da quando eravamo rimaste sole. ¶ La

bambina che mangia poco. Quando diventerà signorina, tutto passerà

pasti principali ovviamente cambiarono. Quando c’erano ancora loro

gli occhi a fregarci quando pensiamo di aver convinto

prima di finire, anche quando siamo convinti di essere

sul lungomare ¶ Fino a quando durò il caldo, portammo

ogni tanto Emilia, e, quando loro non potevano, c

alla fine del mese, quando agli statali arrivava lo

non mancare all’appuntamento. ¶ Quando, sudatissima e stanca, rientrai

stelle. ¶ «Mi raccomando, Franca, quando richiamerò più tardi voglio

marito». Sapeva essere diplomatica, quando serviva. ¶ «’O ma’», la

bagno anche a dicembre, quando noi di solito compravamo

confusione aveva in testa quando doveva fare la spesa

imparato in spiaggia, e quando qualcuna di loro si

sempre, in special modo quando ho dovuto prendere atto

sarcastico la parola signorina quando parlavano della Pizzitto, forse

nel corso dell’esistenza. Quando era più giovane, aveva

nonna diventava una furia quando la sentiva parlare così

apposta, senza farsi intimorire. ¶ Quando qualcuno tirava fuori quell

Santo si conoscevano da quando, giovanissimi e innamorati, avevano

Questo dicevano le comari, quando passavano da casa nostra

i figli di Pippo, quando avevano appreso la notizia

proprietà di quella famiglia. ¶ Quando la mattina presto passavo

cinquanta circa a destinazione. ¶ Quando pioveva, sapevamo già che

litigavamo di rado, ma quando accadeva aspettavamo anche giorni

nonna a darmi spiegazioni. ¶ Quando le domandai il significato

addormentai tra le lacrime. ¶ Quando mi risvegliai, erano già

limoni. Stava mugugnando concentrata. Quando, curiosa di conoscere i

copriti sempre bene e quando c’è freddo mettiti

e sensibile, capiva pure quando ero arrabbiata. In quei

lo facevo nemmeno prima, quando stavamo tutti insieme a

che ti hanno regalato quando nascisti!» ¶ A dire la

che un incubo. ¶ «Perché quando hai un tetto tuo

lavoro lontano, in Germania…». ¶ Quando gli avevo voltato le

di Donna Peppina, e quando stavo per raggiungere il

distante, mancava davvero poco, quando sentii un lamento, come

ha insegnato a farle quando ero signorina?». ¶ Se si

nostra prima figlia? E quando è nato Michele, nemmeno

sorridendo, come faceva sempre quando si rivolgeva a me

ad aiutare il prossimo quando i guai diventavano valanghe

serio quelle disgrazie, specie quando accadevano una dopo l

dicevo io per stuzzicarla. ¶ Quando le domandavo di lui

venne la febbre. Da quando ero nata soffrivo spesso

bolle d’aria fresca. ¶ «Quando starò meglio, tornerò subito

farla stare tranquilla. Però quando è nervosa è meglio

è meglio scappare. E quando parla della zia Pina

dottore che è venuto quando ho avuto la febbre

tolta solo le scarpe. ¶ Quando quel giorno tornai a

pulizie in una gioielleria, quando il negozio è chiuso

piccioli, dove li prendono? Quando uno è agli inizi

andavo a scuola, e quando qualcuno mi chiedeva il

i miei genitori vicino quando mi mancavano, o ricevere

in casa da sola. ¶ Quando mia zia aprì, vidi

orologio appeso al muro. ¶ Quando finalmente la nonna mi

ti muovi fino a quando non ti chiamo io

fianco e mi tranquillizzai. ¶ Quando la mattina iniziai a

ha ascoltato mia madre, quando gli chiedeva di aiutare

quella indispensabile mattanza. E quando Rita uscì fuori dalla

da quella città. E quando lo fecero, oramai la

lasciarle una lauta mancia quando andavano via. ¶ Intanto che

novene per le uscite, quando la ditta Amoroso-Di

prossimi e così via. ¶ Quando Assunta terminò l’intervento

la nonna mi dedicava, quando mi dava della debole

di tornare a casa. Quando il professore è venuto

diventando una bella signorina. Quando i tuoi genitori torneranno

non intendeva sottrarsi, nemmeno quando stava male. ¶ «Che noia

biniditta dammi ’a forza quando si voleva esagerare con

Gli massaggiavo la pancia quando la nonna non poteva

fratello studia, è bravo, quando esce da scuola aspetta

si riferisce ai cani, quando non sono di una

che parlavano poco e, quando si decidevano a farlo

il bastone, a volte. Quando era triste, poteva persino

la smettevamo fino a quando quella povera malcapitata non

disse, e poco altro. ¶ Quando uscii da casa sua

e la zia Pina, quando ero andata a suonare

mio ingresso al bar, quando un calore improvviso sulla

con quella faccia scura?» ¶ «Quando, Salvatore?» ¶ «Quando vi ho

faccia scura?» ¶ «Quando, Salvatore?» ¶ «Quando vi ho incrociate dopo

il papà aveva guadagnato quando è andato a fare

vedo da tanto, ma quando a scuola incontro sua

paese durò poco, e quando lo zio ci disse

ma non sapevo mai quando lei ti avrebbe riferito

angoscia dentro l’anima. Quando al suo ritorno aprì

sue imposizioni. Pensai a quando mi aveva punita per

era quasi il gelo quando lasciavo le coperte per

aveva fatto il resto. ¶ Quando lui mi incrociava per

Non uscivi chissà da quando. E oramai la speranza

la abbandonava mai, nemmeno quando guardava fuori dalla finestra

unico maschio del gruppo! ¶ Quando realizzammo di essere tutti

carta da regalo e, quando vide il contenuto, si

sconfinano come il deserto. ¶ Quando mi chiedevano della mia

veniva a farci visita quando poteva, e se il

i piedi nella sabbia quando seppi che Nora si

io la stessa rabbia quando una mia compagna di

quasi sette mesi da quando i tuoi genitori sono

genitori sono partiti. E quando la mattina esci, per

pi tia stravìdu. Però quando apri il rubinetto e

acqua senza motivo, o quando mi dici che vai

questo… Mi piace anche quando non permetti a nessuno

notti in osteria, e quando tornava a casa mi

sulle mani. Poi però, quando arriviamo sul posto di

vogliamo dare a te quando verrai qui in vacanza

ad accompagnarti, e così, quando poi ad agosto scenderemo

che ti avevo preso quando ancora lavoravo in quel

tutto» diceva la nonna quando, qualche volta, le sue

e dopo qualche minuto, quando ritornarono in camera la

pimpante come prima. Ma quando la sera veniva a

per pochi minuti. E quando raccontava dell’estasi perenne

e non hanno sensibilità». ¶ Quando ritornammo a casa, le

fiuto eccezionale per capire quando i figli sono tristi

un ciclo continuo, anche quando si è persa la

la sua picciridda anche quando il cimitero era chiuso

deciso di dircelo apertamente. Quando il fiore dell’amicizia

mio padre, che anche quando facevo una sciocchezza, alla

e poi di notte, quando credeva che nessuno la

una situazione scabrosa. ¶ Da quando il Tamburo Lercio era

ammazzano con la cattiveria quando non possono colpirti in

va bene lo stesso.» ¶ Quando Antonio tornava a Leto

forse è meglio che, quando sarà il momento, la

corti d’estate, così quando sudo non mi si

breve messaggio di saluti. Quando scriveva la mamma, che

all’incontrario. ¶ Per cui, quando un giorno sentii parlare

dentro la tasca. E quando un emigrante ritornava al

un piacere percorrerla, specie quando il calore del sole

umore e della fretta. Quando ero triste arrivavo sempre

La prima tappa obbligatoria, quando si arrivava in centro

differenza della zia Pina, quando vedeva la nonna non

adesso fa il gruista. Quando tutti e due hanno

di non offendersi, ma quando scrivo mi sfugge sempre

aveva voluto così, giusto? Quando la nonna mi ripeteva

correndo e la chiamai. Quando mi fu davanti, le

a non averlo capito. ¶ Quando ricevetti la notizia della

sul fuoco, e poi, quando questo si era liquefatto

Urla, pianti e capricci quando la richiesta trovava un

E bisogna stare attenti quando ci sono di mezzo

dalle suore al catechismo. ¶ Quando finì, si liberò del

Come acceca la luce quando stai male, quando vorresti

luce quando stai male, quando vorresti sprofondare sottoterra per

che arrivava al mercato quando ancora gli ambulanti dovevano

La solidarietà si rafforza quando si è insieme nella

da noi d’altronde, quando si scorgeva l’Etna

bene disperato, anche se quando ero rimasta da sola

consumare con avidità, e quando mai ci sarebbe tornata

lui giorno e notte. Quando preparavo il pan di

madre e la zia; quando stavo seduta in camera

lui mentre mi lavavo, quando, senza volerlo, la spugna

allora aveva ragione lui quando le diceva che la

mio fratellino da proteggere. ¶ Quando la zia Franca salì

nulla. ¶ Rimaniamo sempre stupiti quando le persone che pensiamo

quei due ragazzini. E quando per le scale sentivamo

e quali a noi. ¶ Quando poi per ultimo rientrava

a domicilio al medico quando si era malati, per

giocando nella sua stanza, quando all’improvviso lui tirò

dal desiderio di rivederla. ¶ Quando un amore è vero

di fronte all’ingresso. ¶ Quando i miei occhi si

La mamma si incupiva quando lei mi parlava in

camminando tra i vialetti, quando per il troppo caldo

lasciavano il segno, ma quando alla fine disse che

tirava dietro l’altra. ¶ Quando richiusi le labbra, il

un tuffo dall’alto, quando il corpo precipita nel

si staccava dalle labbra. ¶ Quando la mamma ci raggiunse

corpo. ¶ La morte, specie quando è violenta, suscita sempre

possono crescere anche due ¶ Quando in quel lontano settembre

Anzi, assurdo chiamarla scelta. Quando mai loro avevano potuto

che la guardavo, e quando capitava che lei fosse

i quali ci assillava quando uscivamo insieme. Ritornando a

linea delle coste messinesi. Quando calava il buio, si

gestire la nostalgia, specie quando non si possiede forza

negli anni più belli, quando era motivata a tenere

ne avremmo parlato solo quando fossi diventata adulta. E

capitolo della loro vita. Quando, anni dopo, a Salvatore

periodo trascorso in Germania, quando ero ancora intenta nella

e il settembre del ’62, quando la mia vita venne

andarono ad abitare solo quando le loro forze, ma

Origliavo i loro discorsi, quando la sera il papà

in Medicina, a Francoforte, quando con tono emozionato, mi

ci sosteniamo a vicenda quando ne abbiamo bisogno. Il

infanzia, è inevitabile. E quando arriviamo nel punto in