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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

concordanze di «quando»

nautoretestoannoconcordanza
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imitare le firme. Ma quando il fratello gli diceva
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forte e robusta, e quando gridava a quel modo
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nel mezzo della bottega. Quando entrò un signore, che
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simpatico a tutti. ¶ — Ora, quando torna Giulio, che è
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Che voleva quel vagabondo? Quando viene in bottega, un
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quelle! ¶ — Ci manderemo Enrico, quando viene! ¶ — Sì, sì! Piglia
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uscio, per chiuderlo; perché quando una volta potevano tenere
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casa sua? L'impiantito, quando è consumato, bisogna rifarlo
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mi dài! ¶ — Lo so. Quando dico una cosa io
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tra i piedi! ¶ E, quando fu escito, seguitò: ¶ — Non
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lascio morire di fame! ¶ Quando aveva di questi propositi
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cambiò subito discorso: ¶ — O quando torna con le frutta
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e quegli escì. ¶ Enrico, quando aveva comprato qualche cosa
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come resta male Niccolò quando sente che non è
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di alzarsi da tavola, quando aveva finito di mangiare
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ho aperto bocca da quando sei venuto! ¶ — Non importa
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Parlane con lui. Ma quando non ci sono io
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e i baffi bianchi. Quando parlava, gli si vedevano
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Giulio domandò al fratello: ¶ — Quando è che ti senti
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la sentirono subito. Ma quando Niccolò li vide così
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chiasso, con certi tonfi! Quando si sa che c
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mi son dovuto destare. Quando sono sceso, volevo leticarci
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netto il codrione. ¶ Egli, quando s'arrabbiava, aveva la
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vado io! Accidenti a quando sono venuto! ¶ Dette un
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ci resti fino a quando.... ¶ Il Corsali non capì
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se ne andasse. E, quando se ne fu andato
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meno di parlargli; come quando trovava il pretesto magari
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meno la notte... ma quando lo sentimmo piangere... mia
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occhi come faceva lui. ¶ Quando tornarono alla libreria, Giulio
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musica sgargiante; come stupefatti. ¶ Quando si fu allontanata, essi
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quasi una mezz'ora. Quando se ne andò, Giulio
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confessionale! È un'indecenza. Quando la gente può stare
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mi fido. Ti ricordi quando ci barattò le triglie
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non la persuadeva. Come quando aveva creduto di sognare
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invece, d'accordo. E, quando viene Giulio, domandiamo anche
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me. Basto io! ¶ Giulio, quando gli raccontarono tutto, disse
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approvava, e burlava Giulio quando stava serio. Egli presentiva
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troppo insulse; da nascondere. Quando la zia le sorprendeva
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arrivando a Porta Tufi quando la zia stava ancora
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di pietre grigie; chiuso quando riadattarono l'entrata. Da
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nel mezzo della strada quando all'improvviso sentivano il
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ricomincia a vedere Siena. ¶ Quando Chiarina e Lola si
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da piangere. ¶ — Aspetta a quando torneremo a casa. ¶ — A
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zia e a lei. ¶ — Quando vuole che torni? ¶ — A
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sospeso, aspettando a ricominciarlo quando il libraio gli avesse
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finse di non destarsi. Quando sentì ch'era escito
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dovette fuggire da Siena, quando scoprirono che aveva rubato
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che gli cambiava tono, quando voleva preparare gli altri
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sincera e afflitta come quando si lamentava dei tormenti
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la parola, altro che quando siamo a tavola; per
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Lo giudico anche simpatico! ¶ — Quando pare a lui! Ma
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l'altra; avvinazzandosi. Ma quando fu in casa, benché
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che lo lasciasse fare. Quando si fu stirato, tanto
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Che hai? La febbre! Quando t'è venuta? ¶ Egli
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su la sedia; come quando, d'estate, per chiappare
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solo con i fratelli. ¶ Quando prendeva di queste decisioni
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settimane e basta! Ma quando sentì che gli parlava
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che non era vero, quando s'accorse che il
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una malattia, che viene quando non ci si pensa
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io abbia fatto così." ¶ Quando il treno arrivò, era
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rifiutare il suo aiuto; quando non ci fossero stati
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era più spigliato; e, quando venne la cambiale, la
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prendere quella della banca. Quando fu su per le
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quella voce che viene quando ci si trova tra
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Mi par di vederla, quando la prenderanno in mano
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Se viene il Corsali, quando io non ci sono
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aspettava il giorno dopo; quando si fosse rimesso e
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insieme con le nipoti. ¶ Quando Giulio si riebbe, non
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più tagliente e sanguigna. ¶ Quando apparve il Nicchioli seguito
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Altro che cambiale! ¶ Ma quando si trattò di girare
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le diceva nulla; e quando ella, per affetto, voleva
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affetto per loro; e, quando fu alla libreria, ne
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di seguirli, finché, sopraggiungendoli, quando credeva il momento opportuno
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dove l'avevano conosciuto quando faceva l'antiquario, non
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abbattevano. ¶ — Modesta, che pensi quando io non rido più
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la casa pare morta? Quando rido, io la scuoto
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mi sapete voler bene! ¶ Quando ridevano, egli alzava la
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intensi in poche settimane. Quando andavano via, gli restava
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egli si ricordasse di quando stava bene e invocasse
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voce un poco strascicata: ¶ — Quando morirai tu, si piglia
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l'ho? È inutile: quando si nasce con l
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essere più riparato? O quando piove? ¶ — Ho dormito, per
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canonici del Duomo. Fermali quando escono dal coro, la
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si vergognassero di lui. ¶ Quando le scorgeva di lontano
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si avvicinava sicuro; come quando andava a riposarsi in
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le bucce di pomodoro quando le donne ripulivano le
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Era sempre meglio di quando moriva di fame in
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letti e nessuno vuoto. Quando lo fecero lavare e