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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

concordanze di «quando»

nautoretestoannoconcordanza
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aveva creduto; e proprio quando non aveva nè meno
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aveva pensato sul serio, quando studiava la musica, che
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pigliare a pugni. Anzi, quando gliene indicavano qualcuno, arrossiva
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io? ¶ — Non ti capisco. Quando si vuol bene da
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come una pacificazione quieta. Quando non aveva nè meno
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a fare lo stesso. ¶ Quando fu a metà di
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aspettava ch’egli parlasse. Quando invece alzò la testa
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Una fumava, e, di quando in quando, si vedeva
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e, di quando in quando, si vedeva il fuoco
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Ed egli, allora, pianse. ¶ Quando si destò, mancava poco
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più vivi del passato; quando la memoria si liberava
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segno della sua nevrastenia; quando tutte le cose ch
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e il ricordo di quando s’era innamorato ritornava
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sopra gli orecchi. Di quando in quando, lo guardava
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orecchi. Di quando in quando, lo guardava di sfuggita
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io sento ora! ¶ E, quando egli si fu calmato
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di seguito, senza interruzioni. Quando i suoni nascevano, egli
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a un concerto gigantesco. Quando non scrisse più era
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delle buche della facciata. ¶ Quando fu in cima, si
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a Dio bastasse. Ma quando si alzò, non era
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gran delitto; e trasaliva quando, all’improvviso, gli passava
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forza di amarla. Solo quando la zia gli aveva
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aspettare era meglio. E quando Dario gli rispondeva che
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di divertirmi, forse! ¶ — Ma, quando, sono entrato, però, sembravi
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che gli fece bene: ¶ — Quando? ¶ — Ieri sera. ¶ — Lo vedrò
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mai le unghie; soltanto quando la moglie ce lo
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e nel naso come quando era invasato da qualche
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tagliava come una prepotenza; quando, alla fine, deve scoppiare
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per fare più presto. Quando giunsero a Porta del
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che s’intravedevano meglio quando veniva un lampo. Ma
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ricordò di Dario soltanto quando se lo vide accanto
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trovarsi solo; all’albergo. Quando s’era sfogato a
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dunque, per tornare come quando lo aveva conosciuto! Ella
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di rose? ¶ Si sovvenne quando, di giugno, l’aveva
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tremolanti; come un filo quando è stato avvolto e
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sentì sicuro altro che quando fu lontano dal caffè
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era troppo fitta; e, quando c’era una carrozza
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E disse: ¶ — Accidenti a quando siamo entrati dentro al
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la testa, sarei contento. Quando sarà venuta l’ora
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era quasi per ringraziarlo, quando si sentì mettere una
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madre è tanto contenta quando sa che sono piaciuto
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in fondo alle strade, quando egli si meravigliava di
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sempre dolce. Proprio come quando le dispiaceva che suo
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e gli rispose: ¶ — Da quando ami me. ¶ — Perchè me
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il rimorso, le gridò: ¶ — Quando sarai tornata in te
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T’ho detto che quando sarai tornata in te
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rete una valigia. E, quando il treno riprese la
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pace che voleva trovare. ¶ Quando giunse, le parve impossibile
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una tela di ragno quando la mattina è umida
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quasi pungere dalla sensualità. ¶ Quando se n’era innamorato
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qualche usignolo faceva sentire, quando si chetava, il silenzio
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anche nelle lontananze; e, quando s’accorse che la
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genere e stando attento quando poteva essere il momento
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incapace di quietarsi! ¶ Ma quando, tre giorni dopo, incontrò
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ancora conoscere a fondo. ¶ Quando scorse i pioppi, lungo
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le prime impressioni, di quando era tornata, le sembravano
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cosa. ¶ Si ricordò, appunto, quando aveva sognato, qualche anno
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sempre lontano da Roma, quando le stelle già scintillavano
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che si amavano! Ma quando si chiese perchè non
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restava vuota; ed egli, quando l’orchestra attaccò, vi
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le dicesse la cameriera quando, nella sala da pranzo
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vassoi in mano. ¶ Soltanto quando fu un’altra volta
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giorno. Si riaddormentava soltanto quando era convinta di questa
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guardò senza nessuna curiosità. ¶ Quando escì fuori, nel viale