Giovanni Verga, Nedda, 1874

divampare con sfacciata petulanza. Quando mi fui iniziato ai

faceva sbuffare la fiamma. Quando tutte furono stanche, venne

una cosa assai amara, quando si ha una povera

Ella faceva da manovale, quando non avea da trasportare

è nelle masse, anche quando questa giustizia danneggia gli

accanto ai genitori, e quando il genitore è ricco

La sera del sabato, quando fu l'ora di

timide e le deboli. Quando il fattore le ebbe

Nedda camminava sollecita, e quando le tenebre si fecero

si stancasse di seguirla. Quando passava dinanzi ad una

la via al fattore quando egli tornava tardi alla

alle sere d'estate, quando, con la più bella

nei meriggi della canicola. Quando fu ai primi alberi

si cavavano il berretto. Quando Nedda l'udì per

sagrestano e le comari. Quando Nedda ebbe acconciato la

non si mosse, e quando sulla strada vicina passarono

lagrimoni agli occhi. ¶ Infine, quando lo zio Giovanni se

curato la sgridò forte quando la domenica successiva la

mese e la domenica. Quando le fanciulle, vestite dei

coltri. ¶ E l'indomani, quando aprì la finestra, vide

Tutt'a un tratto, quando fu in vista della

disse lo zio Giovanni quando fu sulla strada, la

vuole, dopo la messe, quando avrò da banda quel

tutta rossa e frettolosa. ¶ Quando fu per svoltare l

più la parola, e quando andava a messa non

e non si muoveva. Quando finalmente se ne andò

tornò indietro derelitta. ¶ Adesso, quando cercava del lavoro, le

bambina rachitica e stenta: quando le dissero che non

e coi baci, e quando s'accorse ch'era