Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

grassi, o giorni fortunati, ¶ quando e' poeti si trovorno

voce d'un ranocchio ¶ quando montar la rana s

suo propio linguaccio; ¶ ché quando alcuno d'elli cantar

i' canto, e nondimeno, ¶ quando Turpino divertisce altrove, ¶ de

diremo come, quale e quando ¶ e di qual padre

di lira ¶ crede sonar, quando col cul suspira. ¶ 30. ¶ Ma

uopo d'arco; ¶ ché, quando cessa il mondo esser

erbette e fiori carco, ¶ quando 'l Sol entra l

addolorra; ¶ i' dico novo, quando che mai prove ¶ non

sa mia diva Caritunga, ¶ quando talor col sguardo torto

carco di vin còrso, ¶ quando a Parigi il strepito

si provolve. ¶ 37. ¶ Re Salomone, quando Namo vide ¶ sepolto in

limaca far si sòle ¶ quando s'encontra a chi

caduti in quel torniamento, ¶ quando vide 'l figliuolo, che

gli altri il contumace); ¶ quando che chiar vi faccio

le calcagna ¶ dell'inimici, quando a tondo a tondo

trovar già? ¶ Quest'è: quando a l'oscuro non

un gran Signore! ¶ E quando annebbia gli occhi, senza

era in piazza giunto, ¶ quando Rugier, avendo l'ale

mai polve cosí ratto, ¶ quando riceve la bombarda il

non che un matto. ¶ Quando la turba lunge ebbel

vide ai feraresi piani, ¶ quando, la biscia entrata ne

ch'una cicada ¶ muove quando sul palo il cui

O insidioso aspetto muliebre, ¶ quando che piaccia a gli

spera e quindi pave, ¶ quando tornar a sé Frosina

sprezza de l'onde, quando Amor è in poppa

gelo ¶ non temo piú, quando questa sol una ¶ grazia

già movea la bocca, ¶ quando a la porta venne

alto Genitore vòl che, quando ¶ scorre 'l vivace sangue

presto alcun mi chiame, ¶ quando quel sasso for del

d'ira, di rabbia, quando mi rammento ¶ una Taís

bisognoso ¶ a l'uomo, quando 'l ventre scarca e

gelo, ¶ ma la staggion quando le viti belle ¶ son

e maledir il Ciel quando non piove, ¶ esser fallaci

Gianni, Iacomo e Simone, ¶ quando alleluia trasser di litigio

lume a la sorella, ¶ quando pel vento che 'n

trasse al primo Cao, ¶ quando 'l lascivo Paride et

tenea per cosa certa; ¶ 31. ¶ quando Raimondo (ché Raimondo detto

venne a la finestra; ¶ quando la dongelletta paventosa ¶ del

braccio, il come, il quando ¶ nacque 'l fanciullo mentre

la grotta, e Berta, quando ¶ lo vide con quel

la radice sia disfatta. - ¶ 65. ¶ Quando Rainer intende d'un

mentozzo in terra giuso, ¶ quando vien tratto al banco

onde guadagnasi la pelle. ¶ Quando a scarcar il ventre

un ciacco pingue ¶ parea quando di giande pieno scopia

che le mani; ¶ e quando uscir volean de' soi

gole, ¶ col color stesso quando spunta il sole. ¶ 30. ¶ Lor

visu, verbo et opra, ¶ quando che 'l Salvatore ci

un mezzo porco rivoltava. ¶ Quando 'l coco venir appresso

quel dal pisso, ¶ ché quando l'uno piglia, l

già giú d'alto, ¶ quando privollo Dio de l

a la veritade; ché quando d'altra materia non

alora odioso e reprobo, quando la vita e' costumi