Angelo Galli, Canzoniere, 1459

spontasse suo telo? ¶ Ah, quanto lieve si conseglia altrui

nol dire, o lingua, quanto seria el bene, ¶ ché

che vivo et sano. ¶ Quanto el cuor pote, Amor

crede, ¶ amaro dicto, Amore, ¶ quanto sei dolce nella prima

pien de honestade, ¶ et quanto sono a remirar vezosi

io tel potesse dire, ¶ quanto me struggo per te

altrui, qual magior ladro, ¶ quanto 'l girar del bel

de farme degno ¶ de quanto bene el sol giù

ben veder la pòi ¶ quanto la sia penosa dentro

tanto più a me, quanto più bramo, ¶ che sol

tosto, ma durasse tanto ¶ quanto quella durò d'Adam

tanto è bella cosa ¶ quanto reten de lei sua

signore insegna ¶ non denegar quanto è giusto el prego

nostro mortal metro ¶ descriver quanto posson su li dei

fianchi la mia vita. ¶ Quanto senno era, inanze a

odor de rose tante ¶ quanto de dolce labra; et

tanto ben se dice, ¶ quanto meglio, oimè, dir se

agli obscuri panni negri ¶ quanto bene ha qui el

de me tanto chiamata ¶ quanto cum lingua ferrea non

te vedute, se non quanto ¶ haristi del mio mal

despietato velo ¶ che cuopre quanto bene han gli occhi

stanco, ¶ anze amor cresce quanto più s'envecchia. ¶ Italia

ch'arderisti poi tu quanto hora io ardo. ¶ Per

et de Fortuna, ¶ che quanto bene el mondo in

ella è più sdegnosa ¶ quanto più vede sua beltà

costumi. ¶ Fusti sol bella quanto tu se' pia, ¶ o

poi se rischiara; ¶ e quanto sia quel ben che

m'aproda el sol quanto ad un ceco ¶ facesse

viso ¶ tanto più vero quanto più m'adentro; ¶ lì

io, occhi mei cari, ¶ quanto piacer pò darme el

che tanto t'amo ¶ quanto mai fesse alcun socto

non fo depincto mai quanto 'l bel viso ¶ mentre

che men si move quanto più gli aguardo, ¶ ma

heimè, che tanto ponno ¶ quanto a rapire el cor

e i venti; ¶ unde, quanto più penso esserne privo

tanto poss'io stare ¶ quanto che pesce in terra

Per quella medesima cagione. ¶ 172 ¶ Quanto più vive l'homo

sua forza ¶ el foco, quanto el foco l'acqua

che più vi bramo quanto più vi furo, ¶ o

el mondo orbo infelice, ¶ quanto i begli occhi de

sofferisco in pace: ¶ che quanto più per te dolor

le sorde orechie, ¶ che quanto più la sequo più

avesse poco innanze. ¶ Ah, quanto spesso io me farebbe

invidia fo pur vostra!». ¶ Quanto fra l'altre fe

canto ¶ donna mai porse, quanto in nel bel viso

Fatto per la gilosia. ¶ 211 ¶ Quanto me fosse alor duro

poi per refrescarmi, ¶ et quanto più lontan me fo

et più me fugge quanto più la sciego. ¶ Ben

el mondo tanto bene ¶ quanto sol quel che vincer

donque questa donna amare ¶ quanto si gli aconvien, quanto

quanto si gli aconvien, quanto la merta, ¶ era bisogno

la terra basciando. ¶ Mira quanto va sopra el naturale

mostra integri: ¶ apreglie tanto quanto n'esca un raggio

el suo bel viso, ¶ quanto quel più, chi intrasse

che lei ci nasconde ¶ (quanto esser denno purissime et

questo non poria dir quanto. ¶ Se le scoperte èn

suoi aventurati honesti panni, ¶ quanto serian liali ivi gli

beleza: ¶ hanno sol tanto quanto lei ne presta ¶ et

verun luoco asciucto. ¶ Ah, quanto m'era el pianger

et soavissimo restoro, ¶ et quanto m'era più che

ascolti, ¶ se tu pòi quanto penso apresso a Dio

pianto me remova; ¶ ché quanto piango mi dilecta et

tempo ognor mancando, ¶ ma quanto più m'atempo, men

non so' forte qui quanto convensi. ¶ Per gli splendori

sancta, ¶ damme forteza qui quanto ho audatia, ¶ a la

né gravi né puliti ¶ quanto convensi a così alto

baldanza. ¶ Ma humilmente et quanto se rechede ¶ ad un

ha poi gran torto. ¶ Quanto oro fu giamai socto

sete, ¶ anzi più cresce quanto più rauna. ¶ Ditelo, o

i doi gran paduani, ¶ quanto altro sancto mai miracolosi

nocivo, ¶ o spirto prompto quanto presto cade, ¶ quel più

furioso. ¶ Al gran psalmista, quanto gli convenne ¶ gridar cum

per natura cresce amando: ¶ quanto più l'ami, più

questo stil tene, ¶ che quanto el bene è grande

io ¶ amare el possa quanto vuol ragione ¶ et del

et tanto de' amare ¶ quanto magior riceve el benefitio

scaldare el core, ¶ ché, quanto più ferventemente s'ama

vista». ¶ Dir non potrebbe quanto li fu grato ¶ la

porte, ¶ cum tanto honore quanto io ti contemplo ¶ da

homo? Hor lo sentenza, ¶ quanto el sia giusto et

el sia giusto et quanto el sia devuto. ¶ Tu

el sancto «et mira quanto agrada ¶ el pianger a

et senza rio. ¶ Ah, quanto fa ben lui, si

pigliasti; ¶ et poi perché quanto persona alcuna ¶ io so

che te dimostri come, quanto et quale ¶ fo quel

giù calla el stil quanto più sale. ¶ Venia sì

la santa croce dependeva. ¶ Quanto era bella tucta questa

bella tucta questa gente, ¶ quanto splendeva et quanto era

gente, ¶ quanto splendeva et quanto era divina ¶ arenariase a

ben mi costa caro, ¶ quanto ben suoi sian labil

et spetiosa margarita, ¶ che quanto pò s'aita ¶ vender

et participe d'elle, ¶ quanto el beato el mal

mio morir dattene pace. ¶ Quanto piacer de la mia

dura ¶ nel miser mondo, quanto gli è magiore. ¶ La

io tel comando ¶ per quanto amore in vita me

che per lasciar lui ¶ quanto venisti al cel disconsolata

tu el mortal viver quanto è breve? ¶ Morto sei

facte de rosciate ¶ et quanto acto reale in lei

forsa ne rimase scemo. ¶ Quanto sei prima de virtù

degni de portar corona. ¶ Quanto el sol scalda, quanto

Quanto el sol scalda, quanto Giove tona, ¶ nulla parte

vinceracte el mondo tucto quanto. ¶ Se Cesar fo colui

re, tanto se gode ¶ quanto per tuo amore altrui

de non haver mostrato ¶ quanto su puote qua giù

el suo stil deretano ¶ quanto è più de l

tanto honor te serva ¶ quanto mai fesse a Cesaro

cui natura mostrar vole ¶ quanto ella puote in noi

ella puote in noi, quanto ella vale ¶ et quanto

quanto ella vale ¶ et quanto è poco quello accidentale

dolce et già noto quanto Italia gira, ¶ la fama

al più supremo honore, ¶ quanto ben fa se lui

pur legge et note ¶ quanto in donna Amor sia

sì racto al sei, ¶ quanto i son breve a

amante ad inganno commossa, ¶ quanto la mia, che me

presa et riscossa. ¶ Ma quanto più la bella semidea

né tanto mai sonora ¶ quanto la tua, de cui

a tanto alto parlar quanto conviensi ¶ di questa donna

pur sirò scusato tanto quanto ¶ devuto è d'ubidire

dia possa et voler quanto ho audatia. ¶ Mandato da

tanto è el ben quanto più scotto et ardo

t'acorge ¶ a lamentarte quanto mal tu fai! ¶ Ma

sentisti l'amoroso strale ¶ quanto è suave, et dolce

non se po dir quanto ¶ et, se l'alma

versen questi occhi, ¶ ché quanto è grande el duol

trove star peggio. ¶ Ma quanto el è magiore el

dona, ¶ et però tucto quanto gli 'l lasso io

segno ¶ d'ogne beltà quanto donna che viva, ¶ però