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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

concordanze di «quasi»

nautoretestoannoconcordanza
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denso, con una panna quasi gialla; oppure tavolate di
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aveva sentito un’apatia quasi cinica; poi aveva preso
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più sofferenza. Conosceva, ormai, quasi tutti i letterati e
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Tuttavia, vestendosi, si sentiva quasi allegro, o, per lo
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il letto; e fu quasi spinto a buttarcisi sopra
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smovevano sotto i piedi. Quasi tutti gli usci degli
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possibile patire la fame. Quasi, perciò, gli pareva inutile
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solito, lo esaltava; affascinandolo. Quasi era lui che andava
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e la sincerità fossero quasi la stessa cosa; e
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si alzò dalla poltrona quasi per seguirle e accarezzarle
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che l’aria fosse quasi irrespirabile, e pensò se
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gioia, e gli chiese quasi lacrimando: ¶ — Ma se tu
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angoscia come di aver quasi turbato la sua giornata
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senza odiarla; anzi francamente, quasi con amicizia. Vi trovava
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mai; con una ostinazione quasi metodica; sicuro e lusingato
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un senso di vastità quasi altezzosa. ¶ Passando per la
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piovere; ma smise subito. Quasi sentì correre la pioggia
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istantaneamente. Stette lì, allora, quasi ad aspettare ch’ella
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mentre sopra le ciglia, quasi dentro gli occhi, gli
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se ne andò. ¶ Rasente quasi tutti gli usci, c
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il Quirinale alto e quasi invisibile nella notte. ¶ In
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Attese con ansia acre, quasi disperata. Ma, quella larva
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egli vedeva sembravano scolorirsi, quasi illividite; con un senso
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stessa rapidità. Ne aveva quasi un desiderio da farlo
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compensate da certe lucidità quasi magiche, tanto egli pensava
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aveva preso un’evidenza quasi tattile. Egli pensava che
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Quantunque non ci fosse quasi nessuno pareva che il
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Roma sembrava più grande, quasi infinita; con le campagne
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I suoni delle campane, quasi irriconoscibili, spersi e mescolati
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la sua anima intonava quasi con una placidità solenne
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Pietro, la più lontana, quasi nella nebbia rosea; come
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E rise con amarezza; quasi con afflizione. La bocca
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improvviso, con una dolcezza quasi angelica gi mise una
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gli occhi l’automobile, quasi avesse dovuto vederla precipitare
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scesero a bevere; ma, quasi da per tutto, affondavano
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roso dal suo assillo quasi febbrile; e avrebbe fatto
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campagna era deserta e quasi piana; come se fosse
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con le foglie inaridite, quasi gialle; e dal pedano
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il frullio delle ali. Quasi ad ogni passo, su
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prendeva un senso soltanto quasi lubrico; e gli pareva
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Intanto, scelsero un caffè: quasi di fronte a Piazza
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a Piazza S. Carlo. Quasi tutti i tavolini erano
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due che parevano amanti, quasi nascosti da un vassoio
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Dario. ¶ E Dario era quasi per ringraziarlo, quando si
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occhi di un marrone quasi nero e belli. ¶ Era
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un piacere troppo forte: quasi aspro. Perchè egli non
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le sponde, le vetrici, quasi dello stesso colore dell
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benchè fossero radi e quasi in fila. Dopo il
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e d’un turchino quasi violaceo. ¶ La luna, che
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provava un benessere prima quasi fisico e poi, un
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andò per Roma, ritrovando quasi senza volere quasi tutte
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ritrovando quasi senza volere quasi tutte le strade dove
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gli dava un rammarico quasi doloroso. Lampeggiava da dietro
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pini e i cipressi, quasi senza nessun colore, lungo
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Il cuore gli batteva, quasi si schiantasse come il
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i capelli: si sentiva quasi pungere dalla sensualità. ¶ Quando
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dalle tempie. E stette quasi due giorni, senza risolversi
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risuonava sempre più forte; quasi lo assordasse. Non vedeva
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persisteva qualche motivo; sottile, quasi tagliente; come un filo
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suo desiderio; e andava quasi tutti i giorni con
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più vivo, ed egli quasi lo rimpiangeva; perchè, forse
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rivedere il Giachi; e quasi se ne scordava. In
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il Papi lo guardava quasi per provocarlo; facendosi pallido
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innanzi gli si mutò quasi in odio. Ma ne
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soffriva e gli pareva quasi una crudeltà che un
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stesso, con quel viso quasi sconvolto, come sempre; con
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fichi nani erano spuntati, quasi da per tutto, tra
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si sforzava di sorridere; quasi con un desiderio cupo
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puntigli della gelosia; fin quasi al dolore. Se amava
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vi dette una occhiata quasi di sgomento: non poteva
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Albertina, per quanto fosse quasi contrariato di pensare a
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un arco scendeva fin quasi a metà dell’altare
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cocchiere, nascosto dalle ghirlande, quasi affondato dentro; e, dietro
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d’essere passato attraverso quasi tutti gli eventi che
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Quantunque Roma lo avesse quasi sempre corrisposto, non poteva
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sentimenti istintivi un’esistenza quasi indipendente; giustificata volta per
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bocca; ed ambedue cercavano quasi istintivamente di non vedersi