Raffaello Barbiera, La principessa Belgiojoso, 1902

Trivulzio; motto superbo che quel superbo guerriero non meritava

bastardella„, il veicolo di quel tempo, in uso presso

Preghiera, comica pittura di quel tempo in cui le

vuole fosse stata in quel posto la dimora di

con animo d'eroe. ¶ Quel palazzo rimase opera incompiuta

in un'ala di quel palazzo. E fu là

del suo Mattino, punge quel controsenso e l'usanza

Alessandro Pajna direttore di quel carcere, del cappellano Felice

vista la musica di quel genio gentile, che gioiva

d'una donna leggiadra “quel mento aguzzo che alla

sentimenti del passato, che quel canto ha evocati, che

porta il nome di quel borgo, non ne è

di secolo in secolo. ¶ Quel Carlo Barbiano non risveglia

che s'avvicina a quel gentiluomo seducente, lo ama

voce di basso che quel grande maestro lo vuole

Emilio inclinava, veramente, in quel tempo, ai busti, alle

vivere segregato e a quel sentire originale che trapela

Belgiojoso; e fu lui, quel fiero poeta delle Fantasie

umiliato, infaticabile lavoratore; e quel Robustiano Gironi, bibliotecario di

sacri della vita. Ma quel recesso di Merate sembrava

per la forza di quel sentimento nobilissimo, relazione continua

pure avea fatto in quel torno di tempo l

Cristina nel viaggio elvetico. ¶ Quel compagno era l'amico

nominato nel precedente capitolo. Quel signore, un bergamasco, si

impiego d'istitutore di quel giovane patrizio. ¶ Il Beltrame

fu accettato; e da quel momento ha seguìto la

neppur l'ombra di quel memorando ballo in costume

l'imperatore d'Austria. Quel ballo rimase memorando per

manda al presidente di quel Governo un inviato speciale

che la Svizzera a quel tempo nobilmente volea compiere

rilasciare alla pericolosa principessa quel visto sul passaporto della

a Milano? è ancora quel Pietro Dolce; ch'era

allora cadde vittima di quel tristo. ¶ La principessa, intanto

riva del mare. In quel casino, abitato da famiglie

segretario, che infiorava a quel tempo le strenne di

lo chiamava spesso con quel titolo, quando con fidi

con rozza scrittura, da quel marchese, racconta che, in

perdette il portafogli di quel ministero, ed io venni

stigma. ¶ Arrivando a Milano, quel tristo si cambia nome

figliuolo è malaticcio; eppure quel padre crudele lo fa

polizia ha scelto appunto quel luogo: là, infatti, il

reità eran tanti per quel patriota, cuor di bronzo

di Napoli, che, a quel tempo, dimorava a Genova

Milano nel 1783, vigoreggiava a quel tempo nel meglio della

Doria al collo, incontrò quel signore e rispose ai

il quale, forse, in quel momento, chi sa? coniava

diceva il Doria, in quel fratello uno spergiuro della

ricerche sulla fine di quel tristo; ma invano. Non

e il Torresani denunciava quel caffè al tribunale perchè

fatica a ravvisare in quel pandemonio il giovane vessillifero

conte, per ordine di quel tribunale, viene arrestato, non

giudici, confermava quanto su quel giovane emissario della principessa

d'Adda, rapito di quel volto e di quelle

ebbe condanna; ma da quel momento più stretto si

spirito. Rimasta vedova di quel principe meridionale Carlo Pietrasanta

Ah! con qual premura quel disgraziato riferiva al Torresani

nome di Anna! ¶ Mentre quel Luigi subiva il processo

di silenzioso mistero; e quel silenzio, quel mistero accrescevano

mistero; e quel silenzio, quel mistero accrescevano il suo

esiste. Scommettiamo! ¶ - Che cosa? ¶ - Quel bel pasticcio, che ho

sicuro dell'esistenza di quel vocabolo: ¶ - Accettato! ¶ E il

passeggiava sovente solitario in quel giardino. “Fu là (scrive

sollevamento che dovea mettere quel duca stesso a capo

giammai riconoscerà. E con quel libero atto, ei comincia

via Clichy, accanto a quel magnifico museo e a

magnifico museo e a quel giardino pieno di cari

Mamiani di poter conoscere quel giovane italiano, chiamato da

a trovarlo, talvolta, a quel desco; ed è al

inno Ausonio: ¶ ........ O da quel suol venuto ¶ Bello e

Souvenirs) introducendosi in tutto quel candore faceva un effetto

uomo la lasciava in quel momento, il predicatore in

adorato Chopin, con tutto quel mondo d'artisti pieni

la stessa canzonetta gioconda.... ¶ Quel certo Didier era il

Milesi poco esultò in quel centro d'agitazione: il

se, nei colloquii con quel Sommo, ei non avesse

le bozze del Primato; quel libro che avea squilli

volo per Parigi, a quel centro procelloso d'intelletti

la conchiusione? ¶ “Concludo che quel che ho già letto

incredulità passò invano attraverso quel cuore, colle letture dei

una lapide. Bisogna notarlo. ¶ Quel libro che, secondo il

avevano forse sentito predicare quel santo africano sulle rovine

non di rado lasciava quel porto e gli scolari

Chi poteva immaginare in quel giovane il futuro generale

virginità, la purezza. ¶ In quel periodo di esaltazioni religiose

come Ofelia; e con quel carico fantastico discendeva le

dovea succedere intanto di quel cuore di poeta, il

musica doveva essere di quel Joseph Lanner, viennese, che

grazia! Quale eleganza in quel corpo! I suoi occhi

tocchi di penna, ecco quel profilo di fata spoetizzato

figure femminili, che in quel tempo si dividevano l

animo di Cristina Belgiojoso. Quel poeta era tedesco e

Ma che cosa diceva quel biglietto?... ¶ La principessa avea

Il quale, veramente, da quel perfetto sfruttatore che era

a questa birichinesca occupazione quel sorriso, che dava alla

uomo. Non dimenticherò mai quel volto. Era uno di

pensavano i poeti di quel tempo, quando s'immortalavano

splendeva del riflesso di quel sorriso; quello era forse

ultimo canto innalzato da quel limpido genio, la cui

Francesco Mignet; e di quel nobile spirito ella serbò

pur la mostra di quel ritratto volea essere testimonianza

Belgiojoso. Evocato da me, quel nome risvegliò nel vegliardo

della pedanteria, può imitare quel drammaturgo della storia, quel

quel drammaturgo della storia, quel coloritore? ¶ Terenzio Mamiani nel

Mario. ¶ Eccellente patriota anche quel Mario!... Amico del Mazzini

al delicatissimo tocco di quel Faust del piano; ma

le sacrosante ragioni di quel popolo degno d'augusti

entendez-vous par là?... Quel est le principe, pour

quale impressione profonda desta quel ritratto nell'animo di

francese, Augusto Desplaces, descriveva quel ritratto in rima, mentre

istrappare il nostro segreto. Quel ritratto passò a Milano

principessa chiamava teneramente sorella) quel ritratto illuminava tutta una

principessa, che aveva scelto quel giorno per le riunioni

principe di Metternich; proprio quel Faraone dell'assolutismo, che

l'interpretazione delle leggi.... quel Rossi nato a dirigere

grandi, finirono coll'infastidire quel grande; e poichè al

tre giornali la pubblicarono. Quel Frignani avea avuta avventurosa

piangendo all'estinguersi di quel cuore a lei religiosamente

monde, era moglie di quel Boigne che durante il

egoismo, compiono dinanzi a quel Dio da esse tante

liberissimi costumi femminei di quel tempo. Non mostrava alcun

spettro, ed entusiasta di quel carattere indomito, se ne

la vita parigina di quel periodo passa, trasvola nei

Croix de Berny, introdusse quel ritratto, che assicurò al

sollevò a Parigi in quel tempo. ¶ Una mattina, si

era buono; non meritava quel dolore. Il solo fratello

idolo suo; là, in quel recesso solenne e solitario

egli manifestò per lei quel disprezzo con cui Alfredo

David Henry Prior) che quel dramma altro non era

potrebbe neppur intravvedere in quel Giorgio Dudley, pari d

a Milano non penetrava! Quel governatore era il conte

rassegnarsi per forza a quel viaggio interminabile, salutati appena

quella dama; ma, in quel tempo, l'orgoglio era

distribuiva innumerevoli beneficenze, ¶ Con quel tacer pudico ¶ Che accetto

legge una descrizione di quel medagliere, com'era allora

si stancava d'ammirare quel giojello rotondo, che constava

rarissimi; non era tutto quel ricco insieme di fiori

Ma non alligna in quel cuore neppure una favilla

paesi così fertili, su quel suolo così ricco, può

osteria a beverne di quel buono. ¶ Ecco, ora, il

strano insieme, che presenta quel falso muratore.... Il tamburino

che corresse. Ella attribuì quel rotolìo, quel cupo rimbombo

Ella attribuì quel rotolìo, quel cupo rimbombo, a fenomeni

fiducia e d'amore. Quel concorso d'Italiani, che

a Parigi, dove, in quel Collegio di Francia, era

opera Maometto II) musicò quel veemente inno di guerra

La principessa abitava, in quel momento, nel castello di

Czartorisky, polacca, moglie di quel principe Adamo Czartorisky che

dà un'idea di quel tempo. Mentre il signor

figlio. I particolari di quel naufragio (i poveretti viaggiavano

è mortalmente atterrito vedendo quel cadavere, dinanzi al quale

è sepolto nel cimitero?... ¶ Quel cadavere, d'un uomo

degli eventi, del caso. ¶ Quel Gaetano Stelzi era un

la morte distruggesse rapidamente quel volto, ordinò a un

greco. Il direttore di quel giornale era amico della

farti una visitina in quel delizioso e, per me

Cristina.„135 ¶ Abbiamo detto che quel podere, laggiù, si chiamava

suonati. Di chi sarà quel bamboccio? ¶ Gli specchi nell

Deux Mondes. Ma con quel lavoro prezioso di lima

nessun fiore. E in quel castello, addormentato nella sua

i vecchi diplomatici di quel momento storico conoscono meglio

bella signora polacca di quel nome. Tante irregolarità d

Inghilterra: la lasciò in quel giardino, e disparve. L

è la biografia di quel vecchio mondo, orribilmente scandalezzato

con questo o con quel partito, con questi uomini

Lazzati, da Giuseppe Finzi.... quel salotto, focolare d'agitazione

occulto amico dei nostri. ¶ Quel grande, sventurato idealista, s

Napoleone III avea fissato quel giorno per impadronirsi della

ore due pomeridiane di quel giorno stesso, proclama con

occhiali, tanto impassibile era quel volto; pure, di tratto

all'ordine dei Barnabiti quel villino, testimone della sua

qualche aneddoto grazioso di quel gentiluomo raffinato e di

d'amore; specialmente in quel bacino di Blevio, che

Giorgio IV d'Inghilterra!... Quel topazio di sposo nella

Giovanni di Bellagio, in quel fulgido bacino della sorridente

collo della boccia medesima. Quel bocciuolo si prolunga nell

il vantaggio di perdere quel calore e quell'acrimonia

me surprit beaucoup. ¶ Ma quel fuoco gittava le ultime

inesorabili leggi della natura, quel fuoco non volea spegnersi

la nebbia di Londra. Quel filosofo si avvicinava al

essere uno scherzo di quel burlone di Gioacchino Rossini

vero piaçer!... ¶ Per fortuna, quel tempo xe andà!... ¶ (Che

ma adesso so tôr quel che vien; ¶ No me

più idoneo ad ottenere quel risultato, e perciò la

la profetessa. Quanti, a quel tempo, profetavano come lei

fine, un fulgido compenso!... Quel giorno che salutammo Roma

giorni; e si avvicina quel terribile al quale non

contenta quando apprese che quel libro era uscito incensurato

forse, a Locate; in quel borgo, che ora dal

Trivulzio, antichi feudatarii di quel territorio, si chiama Locate

il 1848 e il 1871, fra quel giorno in cui tutta

oblio, profondo oblio, coprì quel nome fino al punto

uomo senza pagarlo. In quel mentre, gli fu detto

resi subito conto di quel che faceva, ma per

alle due esuli; ma quel denaro, per via, passando