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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

concordanze di «quel»

nautoretestoannoconcordanza
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adattare la vista a quel buio. Poi, pian piano
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se li ricordava, in quel momento, i documenti del
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era aria respirabile in quel posto. ¶ «E va bene
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Gli piaceva tutto di quel ristorante, non solo la
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suo lavoro. Gli piaceva quel casino. Pensava che tutto
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casino. Pensava che tutto quel melting pot sarebbe scoppiato
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c’era logica in quel comportamento. Soprattutto, non erano
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non tanto da giustificare quel rigurgito di ottimismo che
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bevuto tanta birra. Con quel caldo, un bagno di
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vedere niente. Mandare a quel paese Ghinassi gli sarebbe
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metodi investigativi proprio da quel somaro di Alvarino Mostocotto
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signor Ribonskij, continui. Dopo quel cocktail avete cominciato a
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aveva una passione per quel quadro, o meglio no
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idea tutta sua di quel quadro. Era orgoglioso delle
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non riuscì ad associare quel nome a una faccia
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Come poteva essere che quel contadinone massiccio fosse anche
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di servizio. Pensò che quel viaggio a Formello era
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in cantina a bere quel bicchiere di vino che
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lo stesso Searle». ¶ A quel punto, Bertone gli avrebbe
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fermare l’afa e, quel che è peggio, senza
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commissario Bertone che, a quel punto, avrebbe forse dovuto
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e non aveva esperienza. Quel commissario poi, muto, triste
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si era visto nessuno… Quel che è peggio, gli
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persona che aveva combinato quel macello. Ha aperto la
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testa, la plausibilità di quel ragionamento. Fu Pizzo a
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fragile – sulla soglia di quel mattino romano che non
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l’avesse sorpreso in quel momento, il medico legale
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un’occhiata ravvicinata a quel corpo senza vita. Notò
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istanti sarebbe arrivato anche quel fetente di Ghinassi. Se
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o tre boccate di quel gas infuocato e si
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dato un’occhiata a quel quadro misterioso di cui
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e poi capì: era quel fregio rosso fuoco sulla
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tanta violenza stava in quel quadro enigmatico e bellissimo
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non doveva aver gradito quel dietrofront improvviso e maleducato
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scoperta?». ¶ «No, signor commissario…». ¶ Quel signor suonò a Bertone
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per Ribonskij. E lui? Quel viaggio a Madrid non
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non aveva alcun senso, quel colloquio non aveva senso
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poco a poco ritornava quel sentirsi inadeguato, quel vedersi
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ritornava quel sentirsi inadeguato, quel vedersi sostanzialmente inetto che
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dirà papà?) e poi quel ripiegare su posizioni mediocri
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Si era mandato a quel paese da solo. Senza
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per un po’, in quel salone tetro, a rimuginare
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la Pantasima, e cioè quel pupazzone di cartapesta che
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repentino, quanto inutile, verso quel pupazzone che, come un
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de Roelas. Ma come quel quadro fosse finito nelle
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Poi si mandò a quel paese e si sforzò
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comunque, perché sparire in quel modo? ¶ Era un rompicapo
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Insomma, commissario Bertone, per quel che ci risulta, Alberto
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amico che, invece, in quel momento, avrebbe voluto baciarla
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se dar corso a quel principio di erezione o
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ripensò a Bertone, a quel poliziotto stropicciato che veniva
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i sensi, amen. Era quel telefonino spento a mandarlo
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ormai doveva entrarci in quel museo, se non altro
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sensato da riferire a quel rompiballe di Cardoso. In
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buone ragioni a segnalargli quel quadro. Quello che non
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sua figlia. ¶ Ma se quel pittore fosse stato Velázquez
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meningi gli frullavano. ¶ Se quel pittore era Velázquez, il
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Un altro minuto in quel museo e avrebbe chiesto
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lo stava pedinando, ora quel qualcuno non era più
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collega spagnolo piuttosto che quel vuoto esistenziale. Tornare in
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caos dei nottambuli. Aggirò quel minareto gigante che è
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che serviva correre in quel modo? Per andare dove
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perso l’equilibrio in quel momento, sarebbe caduto a
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che se avesse mantenuto quel ritmo sarebbe sprofondato presto
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lo servì. ¶ Una bomba. Quel vino era più forte
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hanno un loro cimitero». ¶ Quel discorso sugli ebrei e
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di bagagli. S’infilò quel vecchio canovaccio da cucina
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faticava a respirare in quel tunnel stretto con la
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più messo piede in quel posto. Picasso ebbe l
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Aronne. ¶ Picasso, fino a quel momento sospinto da una
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la scena. Quindi, in quel momento, Bertone era l
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cui si trovava in quel momento l’osservatore Bertone
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verso la fonte di quel rumore, ma i comandi
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reali di Spagna. Ma quel riflesso è contrario a
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vita stava lasciando rapidamente quel corpo massiccio, gli occhi
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era un genio, mentre quel… ¶ Picasso tornò per l
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di vagamente maligno in quel modo di ridere che
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mondo l’esistenza di quel quadro, avrebbero ammazzato Aronne
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poteva sopportare. ¶ Bisognava nasconderlo, quel quadro. Ma ci voleva
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Natoli, D’Amico trova quel rompicoglioni del commissario Bertone
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aveva spinto a fare quel gesto: il segreto di
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impaziente. E poi, in quel momento, non riusciva proprio
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guardarlo chiedendosi chi fosse quel matto che fuggiva in
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matto che fuggiva in quel modo dal Periodo Blu
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e due gli artisti. Quel quadro, infatti, era di
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c’erano dubbi. Eppure, quel guazzabuglio, restituiva magicamente tutte
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degli altri visitatori, in quel momento, si curava di
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avessero fatto a condurre quel macchinone nel cuore della
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fosse servito in origine quel locale. Scorse anche il
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del museo non contemplava quel servizio tanto utile. Era
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nascosto di Velázquez. In quel salone stava anche la
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Moraes?». ¶ Il cerimoniere (o quel che era) attese qualche
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era diventato vagamente mellifluo. Quel «caro» poi, suonava proprio
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avrebbe potuto resistere a quel festival di miasmi insopportabili
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forza della disperazione. ¶ Da quel punto di vista, poteva
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carburante. Doveva allontanarsi da quel posto nel più breve
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incompetente avrebbe detto che quel ciarpame era senza valore
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spinosa. In mezzo a quel groviglio di rettili, galleggiava
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avrebbe fatta a scalare quel Golgota. Era allo stremo
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aria mandando in cenere quel che restava del professor
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e tornò a fissare quel che restava di un
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Alvarino alle prese con quel guazzabuglio di Velázquez, Picasso
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domanda di Giuliana, a quel punto della conversazione, era
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Nessuno faceva caso a quel signore di mezza età
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teneva le mani di quel mostro anziché mandarlo a
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È un avvertimento a quel poveraccio del genero. Il
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per la seconda volta quel giorno, andò a posare
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sentivano a loro agio. Quel colloquio era la migliore
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sia del vero in quel che dice e accetta
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la bocca aperta su quel vuoto. ¶ «Mio genero ha