Hans Tuzzi, La belva nel labirinto, 2017

Gabriel Robernilsen de Rocha quel poeta non l’aveva

giorno, Gabriela di notte. Quel fisico che lo rendeva

invece, oh, proprio in quel momento aveva incrociato due

pagare, certo! ¶ «Zio...» ¶ Liquidò quel pirla dell’Emidio con

ormai libero pensionato in quel di Santa Margherita Ligure

il brigadiere, che in quel momento, le occhiaie di

il Grieco non era quel che sembrava, e non

quella che ha ucciso quel poveraccio». E mentre D

dei marsigliesi, avrebbe a quel punto commentato l’agente

tutto e aveva definito quel caso «sull’orlo del

A lui, invece, divertiva quel misto insolente, l’icona

lui era difficile valutare quel bene tradotto in lire

vestito da donna. A quel punto avevo perso le

D’Aiuto, intuendo che quel guarro asqueroso, qualsiasi cosa

mano è sua». ¶ Da quel buon punto di partenza

nascosto al pubblico proprio quel particolare, la Luna e

sa a cosa serve quel ciondolo? Non credo, non

dall’improvviso apparire di quel bel giovanotto. Bello, sì

ritornava, dopo aver infornato quel bel tipino di mezz

fondo» aveva detto, «se quel cretino della Carlussi non

Se ricordo bene, in quel giorno, nel 1066, Guglielmo il

lui. «Ho tanto di quel sonno arretrato che se

dovremo controllare i domestici. Quel Dusan sembrava scosso ma

di Glauco Stracuzzi a quel... quel... sì, insomma, la

Glauco Stracuzzi a quel... quel... sì, insomma, la Carlussi

di Glauco Stracuzzi da quel Carlo Bindi. «Ma senza

la vita dà sempre quel che spetta, ma sempre

Lo davano 13 a uno, quel cavallo. Bella quota. Di

ne intende di cavalli, quel signore?» ¶ «Chi? Il ragionier

cierto ch’è piccolo, quel buco, per starci in

Sarai mica geloso di quel povero nano gòbo?» ¶ «Eh

che lo dové catàr quel sassìn». ¶ «Così» disse Bonaria

Non hai pietà per quel morto, vero?» ¶ «No, ti

e come ridesti a quel tocco avevano fatto per

significava, tutto ciò? Contemplarono quel secondo cadavere con distaccata

Gelide le labbra. Era quel freddo, la morte – ma

loro spalle consegnando formalmente quel figlio alle fredde solitudini

parole di lei. «Da quel che lei dice, e

i poliziotti sapevano che quel modello di Browning era

la mattinata. Insistere? Per quel che ne sapeva, l

No, nessuna telefonata, né quel giorno né dopo. Sì

di capire chi è quel genio che domenica in

genio che domenica in quel Commissariato non ha collegato

poi con un altro, quel Bianchi, no, Bindi dal

l’interruzione, «rivolteranno tutto quel che c’è da

concentrati sui casi sospesi: quel prete, è un omicidio

entrata, vita stentata. Beato quel fiolo che ga so

era anche a Napoli, quel brutto proverbio. «Ti dico

Bene, uno scarto da quel dolore altrimenti insostenibile. Avanti

vita continuava. Anche per quel padre? ¶ «Vede, c’è

Ma al momento, per quel che abbiamo potuto appurare

Uccidendo mia figlia? In quel modo? No, non mi

Importa invece che in quel lavoro umile, di taglia

la netta sensazione che quel Bellani non c’entri

lo assicura Elisa per quel che può valere». ¶ Melis

di commercio e di quel prete, don Tomat». ¶ «E

Se prima mi spieghi quel callipigio». ¶ «Callipigio, dal bel

è della logica in quel che dici, Corrado: ma

della via, che in quel tardo pomeriggio di giugno

riscoperto e abusato: intrigante – quel piccolo ingranaggio dello Stato

piccolo ingranaggio dello Stato, quel funzionario di Pubblica Sicurezza

debiti di gioco, per quel che si era potuto

han sempre abitato in quel quartiere, chiedi agli amici

Ascolta, Achille: dicci tutto quel che sai e che

con chi vai e quel che fai. Noi stiamo

normale per chi fa quel lavoro. ¶ «Saran stati loro

e lui non sopportava quel suo continuo inzigare Lambiase

tempo per scappare mentre quel poveraccio, già accoltellato a

non fosse stato per quel raccapricciante rogo si sarebbe

sempre persi laggiù, verso quel fazzoletto di verde urbano

archeologia e nelle fiabe. ¶ Quel giorno, poi, le due

il Figlio unigenito di quel Dio silenzioso aveva dovuto

per la prima volta quel parrocchiano. E tuttavia, volle

non frequentava nessuno di quel giro. Almeno, per quanto

Ma cos’ha fatto, quel povero vecchio?» ¶ Rassicurata, l

che la miée sa quel che fa el so

rune, che rientra in quel guazzabuglio di pseudomiti dove

cercare nella memoria: «Viganò, quel rappresentante accoltellato e bruciato

si presta facilmente a quel valore così importante per

cercare, quei pervertiti o quel prete di frontiera, e

solo un travestito di quel giro avrebbe potuto vedere

significato. Significano altro da quel che dicono. La loro

di don Tomat è quel piccolo ras, Nicola Palma

Stracuzzi? Eh? Il padre? Quel Buonanno?» ¶ «Senti a me

armato di un travicello? Quel magistrato onesto e scrupoloso

telefonata anonima, nemmeno dopo quel 5 agosto che vide una

Non siamo mica in quel film con Enrico Maria

bocca il ricordo di quel vino ischitano, il Perrazzo

degli Arcani». Unanimi, però, quel lunedì mattina i cronisti

La Curia, stando a quel che ha scoperto D

sempre più convinto che quel prete lì mica l

MM? E cosa significa quel 28 settembre?» ¶ «Almeno questo adesso

una vittima designata. E quel 28 settembre? Hai detto che

Monaco. Scampare alla morte quel 28 settembre fu uno degli

Stracuzzi» osservò Iurilli. ¶ «Per quel che ne sappiamo ora

sguincio la complicità di quel cliente fulvo di pelo

quanto volonterosa. «Guardi, a quel’ora, minuto più minuto

chi è, cosa...» ¶ «Con quel nome, come può immaginare

portato via granchè da quel poco cervello. «Era su

La scuola finiva proprio quel giorno, il 15 giugno, gli

un pensiero gentile, con quel che sta succedendo». ¶ Lui

intendi per chiesa? In quel caso è un culto

d’ogni latente barbarie: quel bigottismo – oportet ut scandala

Palazzo Barberini. Ma di quel mondo poco piaceva, all

criminale di guerra da quel branco di ipocriti che

già detto che io quel... come si chiama... non

Presidenza della Repubblica, per quel che poi vale questa

saldezza dell’avvenire è quel retaggio dei nostri padri

Volevo chiedergli qualcosa su quel povero morto: chi era

dottor Villa. Nessuno con quel nome lavorava per la

dottor Villa. E in quel piano c’entrava qualcosa

gli uomini dovrebbero essere quel che sembrano. ¶ E invece

sguaiata. ¶ «Ecco, quello è quel figghiu di sucaminchia della

fine della mattinata di quel venerdì 17, non avevano cavato

ai piani alti di quel condominio di via Moscova

compare, era andato a quel losco appuntamento, di notte

aveva già confermato come quel pomeriggio di venerdì 5 giugno

con nuovi giochi. Poi, quel che si dicono fra

scoccate le due di quel pomeriggio del luglio 1863. Le

lo stesso, pensando a quel pugno di uomini trafelato

di terza fila da quel che restava di un

brusco movimento scosse via quel ricordo: «Hai comprato un

Italia. Perché, sì, in quel mondo pronto a buttar

da sempre soffriva di quel suo nome da X

secondo tecnico. ¶ Melis fissò quel che l’uomo teneva

chi può dirlo, in quel sottobosco?» ¶ «Non sappiamo nemmeno

Germana, laggiù? Laggiù, in quel cuore di tenebra? ¶ Seguirono

spossato. E lì, incredibile, quel bel ragazzo. Lui, lì

di sicurezza. Perché, sì, quel cinema la platea l

fiutava ora questo ora quel faggio, marcando coscienziosamente il

pronta, in Italia, a quel distratto perdono che è

come si erano detti quel mattino lui e il

frequentati, che restava? Per quel che ne sapevano loro

gli pesava nella tasca quel dodicesimo Arcano maggiore, l

Ma, sa, con tutto quel trambusto... Sembrava quei documentari

aveva venduto Randall di quel modello, di recente. La

Se vuoi, sì. Ascolta quel che mi scrive uno

per la guerra vale quel che dice Goethe – la

ponevano, abitualmente, creature di quel tipo? L’ipotalamo è

povero angelo, morire a quel modo...» ¶ Iurilli taceva e

visto o sentito Petra, quel venerdì, e nessuna era

noto. Era come se quel venerdì quei due non

di Stato, sommerse, su quel tratto di tangenziale, dalla

Perché i Palle Bigi quel venerdì avevan lasciato Milano

e la consapevolezza che quel punto laggiù esisteva, ineluttabile

diceva la Vitti in quel noiosissimo film di Antonioni

il neonazi a tutto quel guazzabuglio di assurdità appena

enorme rabbia compressa in quel corpo. ¶ «Ma no, mi

aiuto, poi han visto quel poveretto e io ho

due...» ¶ A Malighetti, per quel che valeva, sarebbe stata

un destrimane. Proprio come quel poveraccio nel cinema a

torvo. Toccava a lui, quel ruolo ingrato. ¶ Con l

commissario Iurilli, ignorando che quel personale pensava la stessa

D’Aiuto: o meglio, quel che ne restava dopo

da parte dei milanesi, quel nome greve di delitti

imprevedibili, e lui detestava quel compito: annunciare a chi

stata la nascita di quel figlio, a spezzarle la

l’indignata sorpresa accendeva quel rosa in porpora. ¶ «Ma

chilo per risparmiare – con quel ch’eran costati i

da Baggio – un borgo, quel di Baggio, se ne

sarebbe venuta più, per quel giorno. Giorno? Ancora un

piani, così peculiari di quel regista, escludevano le asettiche

era stata dal professore, quel pomeriggio. ¶ Non riuscì a

i marinai intenti a quel gioco strano e suo

del palazzo aveva confermato: quel giorno non aveva visto

metodo di studio. Sa, quel salto di qualità da

sa, un professore, di quel che combina il cuore

verde terra dei buoni, quel piccolo fragile meraviglioso pianeta

Non so se capisce quel che voglio dire». ¶ Iurilli

di fregare qualcuno. E quel qualcuno era lui. Alta

ma era ferrato, sapeva quel che diceva; suo fratello

certo?» mormorò alla fine quel poveretto. ¶ Fuori Milano scorreva

né i colleghi né – quel che più conta – i

perfettamente coscienti di come quel messaggio potesse risultare frutto

che si doveva fare – quel poco che si poteva

qui, a studiare con quel suo compagno di classe

sempre» lo aveva interrotto quel povero padre, la voce

rispondergli, se non ripetendo quel che Tolstoj aveva scritto

raggio d’indagine, in quel caso, era corto. Sentiva

Ma oggi sì, dopo quel che è saltato fuori

cameriera ha confermato, per quel che vale». ¶ Melis picchiettò

gli assassini hanno spedito quel messaggio. Ma cosa faceva

che sanno più di quel che dicono» concesse a

ucciderlo?» ¶ «Chissà. Forse in quel momento avevano esaurito le

di muto, rassegnato rimprovero? Quel che l’anziano mistoterrier

con il pene cattura quel che sopravvive nel maschio

tuttavia, per un ateo quel senso di inutile erudizione

feci l’esempio di quel romanzo di Musil? Ecco

terra sui pneumatici, per quel che poteva valere, o

che curiosa coincidenza di quel libro, venduto negli Stati

States, subito prima che quel delitto avesse luogo. Ma

assistito dal suo avvocato. Quel che lei dice viene

ucciso?» ¶ «Sì». ¶ «Né in quel giorno, né in altri

altri?» ¶ «No, né in quel giorno né in altri

a Petra, solo a quel colpo partito per sbaglio

guardò con affetto, amava quel suo uomo così semplice

Già, come siamo? E quel che siamo, buoni o

non inficia in nulla quel «no, non si deve

i figli bambini di quel professore. E i parenti

e malati, laggiù, in quel cuore di tenebra, in

cuore di tenebra, in quel plesso del mondo, l