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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «quel»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
servo. ¶ S'io son quel Marcovaldo ch'esser soglio
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1483
come sarai valente ¶ e quel ch'a Chiarïella manderai
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1483
scura, ¶ e dèttono a quel corpo sepultura. ¶ Ma una
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1483
morisse, ¶ al conte chiese quel gigante ancora: ¶ che se
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1483
Così fussi egli Orlando, quel cristiano ¶ c'ha tanta
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1483
per tuo conforto, ¶ che quel gigante giace in terra
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1483
fece per arte apparire ¶ quel che bisogna con sua
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1483
tu non sai ¶ che quel c'ha morto il
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1483
il gigante pagano ¶ è quel ch'è teco; e
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1483
di questo smemorato: ¶ per quel che fussi non si
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1483
bontà piena, ¶ madre di Quel per cui si canta
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1483
raccomandòe. ¶ Or questo è quel che la donzella brama
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1483
debbe; ¶ tu uccidesti adunque quel gigante: ¶ la vita al
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1483
ho tanto sentito ricordare ¶ quel cavalier ch'Orlando è
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1483
crederrai ch'io sia quel desso. ¶ Io mi parti
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1483
vo' che 'ntenda ancor quel ch'io ragiono: ¶ se
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1483
padre tosto, ¶ e dice: - Quel sergente, poveretto, ¶ si morrà
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1483
banda, ¶ ch'ubbidir dèe quel che 'l signor comanda
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1483
truovomi in prigione, ¶ e quel che stato ne sia
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1483
negromante, ¶ e che cristian quel fusse intese saldo ¶ che
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1483
dolor la mente stolta. - ¶ Quel savio vecchio disse: - Noi
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1483
contento a quello, ¶ per quel c'ha fatto a
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1483
tuo gonfalonier qui fia. ¶ Quel traditor non vo' qua
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1483
tale, ¶ qual fosse per quel sogno gliel lasciava; ¶ onde
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1483
con allegra fronte, ¶ a quel che gli sognò disse
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1483
fe' tante Mongibello: ¶ are' quel colpo gittati giù mille
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1483
sono in Pagania. ¶ Sarà quel ch'esser può: franco
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1483
al suo gentil saluto ¶ quel che gli parve che
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1483
rintoppa: ¶ or questo è quel che come zolfo o
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1483
schiaccia! ¶ Se dà in quel muro una coppia di
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1483
sentiti gli avea. ¶ Ma quel pagan, come vide il
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1483
e lunatico, ¶ e so quel che sa far colla
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1483
e che co' morsi quel bravo destriere ¶ e colle
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1483
ch'aveva recato; ¶ e quel cavallo umìle è diventato
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1483
drento alla porta; ¶ ma quel caval se n'andava
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1483
l'arien come cani ¶ quel signor tristo d'ogni
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1483
cominciò questa degna orazione: ¶ Quel vero Iddio che fece
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1483
maggior frutto, ¶ adorian tutti Quel che morì in croce
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1483
so grado ¶ ch'a quel ribaldo rompesti la testa
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1483
Rinaldo, udendo ciò che quel dicea, ¶ a Gesù Cristo
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1483
ispanda; ¶ che si ricordi quel ch'ella ha promesso
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1483
e disse al padre quel che scrive il prenze
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1483
che campeggiavan ben con quel colore, ¶ certi balasci e
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1483
il falcon salvatico e quel domo, ¶ e l'un
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1483
volare a schiera, ¶ e quel che va dinanzi par
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1483
appresso; ¶ e 'l pappagallo, quel che è daddovero, ¶ ed
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1483
come sol dell'acqua quel si pasca, ¶ e tratto
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1483
prima drento; ¶ e se quel suda sta a vedere
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1483
effetto, ¶ e non mutar quel ch'una volta hai
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1483
giustizia abbi suo dovere; ¶ quel che bisogna a tutto
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1483
Astolfo, tanto ardire ¶ con quel ribaldo tristo, scelerato ¶ venire
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1483
or mi perdona, ¶ per quel Gesù che perdonò a
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1483
e degno conte, ¶ per quel ch'io feci già
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1483
debbo con tante onte, ¶ quel traditor ch'è pien
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1483
parte molta gente preme. ¶ Quel traditor di Gan per
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1483
avvolgea: ¶ or questo è quel ch' 'Astolfo assai dolea
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1483
sua grazia e zelo. ¶ Quel c'ha fatto per
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1483
gli altri assai lodar quel suòi. ¶ Non ti ricordi
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1483
sai ben che, se quel guida a morte ¶ Astolfo
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1483
il manigoldo è Gano: ¶ quel che t'ha fatti
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1483
era venuto per vedere ¶ quel che veder non vorrebbe
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1483
assalterai. - ¶ Or questo è quel ch' 'Astolfo passa il
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1483
traditore e rubatore, ¶ e quel che tu fai a
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1483
core abonda ¶ che con quel poco vigor che gli
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1483
cognobbe: ¶ or questo è quel dolor che 'l cor
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1483
che in ogni modo quel morissi. ¶ Diceva Astolfo: - Omè
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1483
non posso ¶ risponder, traditor, quel che tu meriti ¶ de
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1483
saldo: ¶ non senti tu quel tumulto e le gride
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1483
intendo a Carlo far quel ch'è dovere; ¶ come
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1483
per far di te quel che vorrà ragione. - ¶ Diceva
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1483
ribaldo, ¶ ognun gridava: - Fagli quel che merta! - ¶ Non si
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1483
tutta la città tutto quel giorno ¶ cercato fu di
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1483
si vide uscire. ¶ E quel che più mi dà
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1483
afflitto e doloroso, ¶ di quel color ch'è l
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1483
santo, ¶ che 'nterpetrar dovessi quel che sia; ¶ e parmi
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1483
rossi, ¶ e disse: - Orlando, quel che detto m'hai
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1483
assai più avventurato ¶ che quel ch'a Roma riportò
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1483
Maganza, ¶ dicendo: - Consigliato da quel fui. - ¶ Quivi alcun giorno
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1483
perché tu vedi ben quel ch'e' m'ha
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1483
certo boschetto ¶ presso a quel fiume, appiè d'un
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1483
si pensò che Rinaldo quel sia: ¶ uscì del bosco
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1483
corte. ¶ Or questo è quel ch'a Rinaldo dolea
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1483
Carlo Mano. ¶ Rinaldo pur quel che seguissi aspetta, ¶ e
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1483
contento ¶ e molto a quel mestier pareva destro, ¶ e
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1483
Baiardo, ¶ e fece cose quel dì con Frusberta ¶ che
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1483
spegneva. ¶ Prese la terra quel giorno a suo agio
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1483
al palagio. ¶ E fu quel dì Rinaldo incoronato, ¶ ché
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1483
ragiona, ¶ perché egli aveva quel dì fatte cose ¶ ch
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1483
e' fu condotto in quel paese, ¶ sentì che gran
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1483
suo ragazzo: ¶ - Chi è quel poltonier che tiene il
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1483
testa col brando, ¶ e quel pagan gittava a capo
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1483
un altro scudiere: ¶ - Piglia quel - disse - e drento qua
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1483
il fer gigante ¶ di quel che vide in un
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1483
mondo si fa ricordare, ¶ quel ch'ha fatto costui
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1483
questa! - ¶ Rispose Orlando: - Sia quel ch'esser vuole, ¶ che
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1483
ogni campagna. ¶ Questo è quel dì che ti convien
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1483
ischiacciar la testa a quel pagano; ¶ Meredïana gridava: - Non
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1483
e duolsi molto di quel caso strano. ¶ I saracin
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1483
frotta. ¶ Ed Ulivier facea quel che far suole; ¶ ma
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1483
maladetta, ¶ e tristo a quel ch'aspettava Altachiara, ¶ che
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1483
Ulivieri ed Orlando ¶ morti quel dì migliaia già di
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1483
parte. ¶ E' rispondieno a quel che gli minaccia: ¶ - Fuggiàn
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1483
nostra corte, ¶ a tradimento quel Rinaldo fello ¶ o 'l
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1483
tradimenti. - ¶ Disse Rinaldo: - Ascolta quel ch'io dico: ¶ per
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1483
triegua, ¶ e poi ciascun quel che gli piace segua
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1483
Egli è pur ver quel che si dice al
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1483
poi si rida ¶ di quel che troppo a Fortuna
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1483
a Fortuna si fida. ¶ Quel ch'io promissi, baron
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1483
stuolo: ¶ Carlo non sa quel che seguìto abbiamo; ¶ però
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1483
le risa tenere ¶ veggendo quel c'ha fatto il
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1483
spada; ¶ e volsesi a quel servo Ruïnatto, ¶ e disse
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1483
il fatto andòe, ¶ e quel che per camino intervenisse
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1483
presto: ¶ - Io ti dirò quel ch'io ne so
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1483
raccontò come e' trovò quel vecchio, ¶ e come poi
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1483
un leo silvano ¶ per quel che scrisse il roman
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1483
a Montalbano ¶ e disse quel che Orlando avea risposto
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1483
che l'ha ammazzare ¶ quel traditor di Rinaldo d
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1483
scrive loro ¶ che fu quel vecchio ch'e' trovò
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1483
se' falso veramente, ¶ e quel che ci ha mandato
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1483
che ci ha mandato quel lïone ¶ è il vero
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1483
a voi procede, ¶ per quel ch'io veggo omai
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1483
farne parola; ¶ ed Ulivier, quel ribaldo ghiottone, ¶ colle mie
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1483
in tal modo trattarlo. ¶ Quel ch'io ti dico
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1483
saracina. ¶ Questo non è quel ch'egli are' creduto
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1483
vostra; ¶ questo non è quel che promisse il conte
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1483
ha fatto mancamento, ¶ per quel ch'io sappi, o
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1483
savio Namo, ¶ dicendo a quel: - Tu non hai buon
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1483
o Fialte famoso, ¶ o quel superbo antico Campaneo? ¶ Da
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1483
battaglio giù piomba, ¶ che quel Vegurto si faceva un
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1483
E parve, nel cader quel torrïone, ¶ ch'un albero
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1483
sien di me contenti. ¶ Quel dì ch'io presi
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1483
tagli ¶ se non è quel ch'a Caradoro ha
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1483
brieve e soluta orazione ¶ quel che far debba del
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1483
stima. - ¶ Carlo gli piacque quel che Gan dicea, ¶ e
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1483
segno ¶ d'onore a quel che l'arà meritato
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1483
in piazza per veder quel che faciéno. ¶ Ricciardo aveva
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1483
Quanti ne scontra Rinaldo quel giorno, ¶ tanti per terra
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1483
cavaliere adorno ¶ sempre teneva quel dì fiso gli occhi
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prestanti ¶ d'aver vinti quel giorno non si vanti
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1483
a parlare: ¶ - Tu se' quel traditor che nostra corte
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pagherai lo scotto ¶ di quel che hai fatto, con
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1483
sapiéno ¶ di corte, e quel che i paladin faciéno
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Ben debbe godere or quel traditore! - ¶ Diceva Orlando: - E
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fe' cristiano: ¶ questo era quel famoso Lïonfante ¶ che prese
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1483
forte, ¶ e' v'è quel valoroso e franco Uggieri
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1483
ha la morte, ¶ e quel famoso e degno Berlinghieri
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1483
fallanza ¶ a tradimento uccider quel signore, ¶ e mancò troppo
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1483
d'Inghilterra: ¶ - Ascolta, Lïonfante, quel ch'io dico. ¶ Pel
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1483
accompagnarlo alla cittate. ¶ Era quel Lïonfante un uom discreto
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ch'avea condotto là quel popol fello. ¶ Gano in
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1483
ventura vide indosso ¶ a quel corrier ch'egli aveva
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1483
Gano ¶ ond'egli avessi quel vestire strano. ¶ Gan gli
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1483
l messaggier, tornando, ¶ per quel ch'io intesi, ché
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1483
e trassegli di dosso quel vestire. ¶ Vera cosa è
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1483
e non credette a quel ch'Astolfo scrisse, ¶ perché
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1483
contro Astolfo inanimato ¶ per quel che fe', che non
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a dire, ¶ e Salamon, quel che par lor di
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1483
guardo ¶ se tu se' quel cavaliere arrogante ¶ che mi
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1483
sopra lo scudo, e quel pagan piegossi. ¶ Il saracin
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1483
e disse: - Se' tu quel baron villano ¶ che così
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1483
o prestante. ¶ Non so quel che tu di', rugiada
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1483
tu mai Rinaldo o quel marchese ¶ ch'ha tanta
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1483
di ridere ¶ pensando, cavalier, quel che tu hai detto
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1483
fino alla carne andò quel colpo crudo; ¶ e perché
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1483
fracassato e zoppo, ¶ a quel che vuol la giustizia
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1483
ginocchion lo fe' star quel che volle ¶ colle ginocchia
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o in Levante; ¶ e quel che sopra tutto m
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1483
in un deserto, ¶ subitamente quel lïon silvano ¶ da lor
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1483
cagion così fuggito; ¶ ma quel Signor ch'è in
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1483
buona fanciulla ¶ e pregar quel che si faccia più
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1483
tanto ardir, matto villano? ¶ Quel che tu di' nol
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1483
la vendetta far di quel Mambrino ¶ ch'uccise il
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1483
astuto ¶ Fieramonte, e veggendo quel morire, ¶ venne a Rinaldo
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1483
e intese ciò che quel pagano ha detto, ¶ e
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1483
che molto sarebbe util quel battaglio. - ¶ Faburro in questo
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1483
tutti i terrazzani ¶ a quel che credon Fieramonte sia
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liberati gli ha da quel crudele ¶ e fatto a
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1483
torna a vedere; ¶ e quel par di Rinaldo il
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1483
stanco. ¶ Ch'è di quel paladin ch'ogni altro
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1483
marchese possente; ¶ e presto quel che fussi s'avvisorno
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1483
troppo dabbene, ¶ e fece quel ch'a' suoi par
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1483
contòe. ¶ Astolfo fece a quel messaggio onore; ¶ e poi
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1483
tutti consiglio e parere ¶ quel che si faccia di
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1483
ed ha con seco quel famoso conte ¶ Orlando, che
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1483
e distrutta. ¶ Faburro è quel che 'l tradimento fe
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1483
Quando il pagan sentì quel ch'egli ha detto
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1483
lacrimando ¶ dicea: - Fratello, ascolta quel ch'io dico. ¶ Dove
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1483
sua ventura; ¶ e fece quel che potea, il fraudolente
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1483
facìa ¶ dicendo: - Ove è quel traditor ribaldo ¶ Gan da
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1483
facìa; ¶ ma dubitò di quel che gli bisogna, ¶ dicendo
191
1483
o busa. - ¶ Meredïana a quel sanza dimora ¶ rispose: - In
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1483
dama: ¶ or questo è quel che gli tolse ogni
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1483
in resta. ¶ Non domandar quel che facea Baiardo, ¶ con
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1483
pareva tardo, ¶ anzi pareva quel dì Vegliantino. ¶ Rinaldo aveva
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1483
vedea riscaldato, ¶ e cognosceva quel che sapea fare ¶ il
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1483
guarda battaglio che ha quel compagnone. - ¶ Disse Rinaldo: - Noi
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1483
fatto certanza. - ¶ Carador ricognobbe quel suggello ¶ del conte Gan
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1483
signore, ¶ sappi, re Carador, quel ch'è palese: ¶ che
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1483
mondo è grande». ¶ Era quel re pien d'alta
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1483
magnificenzia. ¶ Quando Rinaldo intese quel ch'è scritto, ¶ ringrazia
201
1483
afflitto; ¶ disse: - Tu vedi quel che Gano ha detto
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1483
qualche inganno fabricare, ¶ e quel baron tel vorrà rivelare
203
1483
Chi sa chi sia quel guerrier del lïone? ¶ Pel
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1483
saluta. ¶ Orlando rispondea cortesemente ¶ quel che gli parve risposta
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1483
baron, grato, ¶ per veder quel che non ha pari
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1483
dama: - Tu m'innamorasti ¶ quel dì che insieme provamo
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1483
la lancia ¶ e con quel colpo l'elmo mi
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1483
a Carador: - Séguita avante ¶ quel che vuoi dir dopo
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1483
tuoi ¶ e perdonasti a quel che gustò il legno
210
1483
alcun ch'uccidesti in quel bosco. - ¶ Disse Rinaldo: - Egli
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1483
l'altro da Montalban quel buon guerrieri ¶ ch'aveva
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1483
Sappi che Dodone ¶ è quel che venne preso al
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1483
e dè' saper per quel che faccia questo: ¶ tu
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1483
ito alla cittade; ¶ e quel prigion doveva esser Dodone
215
1483
per far vendetta, ¶ e quel dïavol con quel suo
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1483
e quel dïavol con quel suo battaglio ¶ alla mia
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1483
par, Caradoro, da vedere ¶ quel che fa il campo
218
1483
core. ¶ Morgante avea mangiato quel che vuole, ¶ un gran
219
1483
per ammazzare il gigante quel giorno. ¶ E già pel
220
1483
capo spiccòe, ¶ e poi quel capo a un altro
221
1483
lezzo. ¶ Quando Morgante vedeva quel salto, ¶ parve che 'l
222
1483
d'un urto tra quel popol fello ¶ che più
223
1483
sì gran colpo fu quel che gli diede ¶ ch
224
1483
are' voluto morire in quel giorno. ¶ Meredïana pigliava la
225
1483
adorno. - ¶ Or questo è quel ch'ogni cosa scompiglia
226
1483
quando egli assaggion di quel suo picciuolo; ¶ ma dà
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1483
quando impiccar mi volea quel villano. - ¶ In questo tempo
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1483
Fortuna crudele. ¶ Cercato ho quel che cercar suol chi
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1483
non ci consente. ¶ E quel gioiel terrai per ricordanza
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1483
tal cortesia! ¶ Quando sarà quel dì quando fia questo
231
1483
quando fia questo? ¶ Or quel che non si può
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1483
col popol mio, con quel che c'è di
233
1483
battaglio era tratto ¶ e quel che fussi saper vuol
234
1483
sanguinosa ¶ a questo modo quel dì terminorno, ¶ come nell
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1483
o chi sarà più quel che la conforti? ¶ Tu
236
1483
Il messaggier vuol far quel ch'è interesso: ¶ sùbito
237
1483
signor da Pontieri, ¶ di quel che m'hai promesso
238
1483
magni. ¶ Gan gli donò quel che promesso avea, ¶ e
239
1483
Giugnendo a Carlo Man quel Mattafolle ¶ fe' come matto
240
1483
e' gli ebbe detto quel che volle, ¶ e' cominciò
241
1483
senti' della tua passïone. - ¶ Quel disse forte, e quest
242
1483
gl'incresca: ¶ amore è quel ch'a vederti lei
243
1483
le mane, ¶ ch'avea quel guanto Rinaldo fe' fare
244
1483
fatica di bocca. ¶ Ma quel lïon ch'egli avevan
245
1483
orrore e maraviglia ¶ veggendo quel c'han fatto i
246
1483
che conosci ben che quel dragone ¶ non apparì qua
247
1483
poiché sprezzata son da quel villano; ¶ ché mai più
248
1483
come il re Carador quel messo manda ¶ e la
249
1483
prima intese ¶ che in quel paese avea mandato Orlando
250
1483
briglia; ¶ se fussi Orlando, quel ch'ha tanta fama
251
1483
costoro; ¶ e che parea quel guerrier del lïone ¶ un
252
1483
nascosto; ¶ e la condusse quel bendato arcieri, ¶ per veder
253
1483
dolente; ¶ e intese ben quel che 'l suo caso
254
1483
e come Amore è quel che lo consente; ¶ e
255
1483
Lasso, quanto fui contento ¶ quel dì che morta l
256
1483
Non si può tòr quel che 'l Ciel pur
257
1483
camina ¶ e non sa quel che gli sare' discaro
258
1483
pur si lasciò cavalcare, ¶ quel vecchierel come e' fussi
259
1483
nulla par che con quel vecchio avanzi, ¶ che sempre
260
1483
son fornito. - ¶ Rinaldo guarda quel caval sì bello ¶ e
261
1483
e le ritorte ¶ con quel baston, co' piedi e
262
1483
alano. ¶ Dodon, che vide quel diavol cadere, ¶ diceva a
263
1483
tanto ch'un tratto quel baston l'ammacchi. - ¶ Colui
264
1483
chi crede nel Vangelo! ¶ Quel baston pare un albero
265
1483
a nona ¶ Rinaldo e quel dïavolo incantato: ¶ Rinaldo gli
266
1483
lo suona. ¶ Un tratto quel baston è giù calato
267
1483
fatta gran disputazione ¶ come quel fatto andassi del bastone
268
1483
o mezza la mazza. ¶ Quel maladetto e ruvido e
269
1483
che e' diguazza ¶ arrandellò quel tronco come pratico: ¶ dètte
270
1483
stupefatto. ¶ Disse Rinaldo: - A quel sasso mi mena, ¶ Ulivier
271
1483
sasso della fromba: ¶ are' quel colpo ogni adamante rotto
272
1483
crede. ¶ Le schegge di quel sasso a mille a
273
1483
non ebbe Ettorre o quel famoso Achille ¶ quanto ha
274
1483
tutto fesso per lato quel ghiottone ¶ dal capo insin
275
1483
a molti essemplo sia quel mostro. - ¶ Poi colla punta
276
1483
cosa disse, ¶ come in quel sasso stava un uomo
277
1483
fiume Balaì; ¶ e leggesi quel diavol dello inferno, ¶ come
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1483
gran quantitade: ¶ quivi è quel Manfredon che gli fa
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1483
fuggivan per paura ¶ di quel lïon, sanza dir lor
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Questo debbe esser - dicean - quel barone ¶ ch'è appellato
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1483
vi dirò, famosi cavalieri, ¶ quel che 'l mio cor
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un sonaglio. ¶ Se con quel cavalier vi desse il
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1483
chiederete. - ¶ Era presente a quel Meredïana, ¶ ed una ricca
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1483
dicea: «Se tu farai ¶ quel che dicesti, re, tu
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non si può dir quel ch'un amante faccia
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1483
baron di valore, ¶ per quel ch'io il meno
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1483
qualche cosa a legar quel lïone, ¶ poi proverremo e
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1483
e la spada ¶ per quel ch'ha fatto il
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1483
così vuole; ¶ e da quel giorno in qua ch
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1483
caso avvenne ¶ che Lïonetto quel campo assaltava, ¶ e inverso
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1483
assettando, ¶ e guarda pur quel che faceva Orlando. ¶ Orlando
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1483
strada. ¶ E Lïonetto in quel tempo giugnea, ¶ ch'aveva
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1483
raccomando, ¶ ché non are' quel colpo fatto Orlando. - ¶ Poi
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Trivigante! ¶ Sappi ch'a quel famoso giovinetto ¶ non fu
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tutto sbigottito, ¶ e maladia quel dì che di sua
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facea gran lamento. ¶ Bastò quel pianto per infino a
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mi vergogno ¶ a dirvi quel che la mente bisbiglia
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A Ercol s'agguagliò quel ciuffalmosto, ¶ o cavalier di
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vedrai come egli scuffia, quel ghiottone, ¶ che debbe come
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1483
udire ¶ e non gustar quel che diceva quello: ¶ non
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come un arlotto. ¶ Ma quel sergente a chi fu
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governato. ¶ Poi governò, dopo quel, Vegliantino ¶ ch'avea con
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una spanna. ¶ Sùbito cadde quel famiglio in terra ¶ e
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vostra oppinïone. ¶ Dirovvi prima quel che s'appartiene, ¶ e
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contendere. ¶ Io ti dirò quel ch'io ne 'ntendo
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Ma come piacque a quel Signor divino ¶ ch'aiuta
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di Millone; ¶ e come quel che è giusto paladino
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compassïone, ¶ e in su quel monte andò a trovar
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1483
si convertìe ¶ e con quel conte Orlando se n
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iscritto: ¶ se vero è quel che l'abate m
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1483
E intendo di provar quel ch'io ti dico
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turba pazza. ¶ Rinaldo tanti quel dì n'affettava ¶ che
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Durlindana, ¶ tu dèi pensar quel che facea di loro
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1483
saper t'è caro ¶ quel che tu di', tu
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1483
farò sempre al cantar quel ch'è dovuto. ¶ Cristo
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1483
vedere Orlando: ¶ «Quando sarà quel dì, famoso conte», ¶ dicea
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il vede, ¶ ma che quel fussi drago ancor non
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un fuoco appiè di quel poggetto: ¶ gente debbe abitar
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1483
queste grotte. - ¶ Egli era quel serpente maladetto ¶ che getta
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1483
d'Ulivier volea fuggire, ¶ quel di Dodon si volge
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messo, ¶ e increbbegli di quel lïon, che perde ¶ a
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tanto che presso a quel drago l'ha porto
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trasse con Frusberta a quel dragone, ¶ e mancò poco
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diè forse mille. ¶ E quel lïon lo teneva pur
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Come e' fu morto quel fiero dragone, ¶ balzato il
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1483
il sentiero osservare; ¶ ma quel lïone appunto sa i
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1483
morto Rinaldo vedremo ¶ da quel serpente, e tardi giugneremo
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Ulivier, non temere ¶ che quel lïon ti facci dispiacere
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Sappi che morto è quel dragon crudele, ¶ e liberato
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1483
burrone; ¶ ognun voleva far quel che bisogna ¶ per aiutarti
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del suo destino; ¶ e quel lïone innanzi va soletto
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col guanto, ¶ e fu quel pugno di tanta potenza
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dove si vede colassù quel fuoco. - ¶ Allor tutti smontaron
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sopravvenne la manna ¶ e quel gigante ha perduta la
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ingannato è chi inganna: ¶ quel bacalare, Ulivier, ti percosse
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1483
le fosse. - ¶ Disceson di quel monte alla pianura, ¶ e
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1483
madre e sposa ¶ di quel Signor che ti dètte
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1483
e d'ogni cosa ¶ quel dì che Gabriel tuo
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1483
stata questa istoria, a quel ch'io veggio, ¶ di
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1483
stendardo, ¶ che si voleva quel dì coronarlo: ¶ questo è
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1483
disparte: ¶ dispiacquegli di Gan quel che diceva, ¶ ma molto
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1483
Gano; ¶ ma Ulivieri in quel mezzo si mise ¶ e
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ben venuto sia. ¶ Di quel ch'io ho, volentier
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non ti volle aprir quel monachetto: ¶ così intervien chi
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1483
che piovon di sopra quel monte, ¶ che gettano Alabastro
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lo guarrebbe del restio; ¶ quel sasso par che di
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al mio caval con quel cantone. - ¶ Disse l'abate
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vi lascerai la vita. ¶ Quel Passamonte porta in man
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1483
gli aveva, dove sta quel Passamonte; ¶ il quale, Orlando
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come e' giunse a quel, gridòe: ¶ - Che pensi tu
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pensi tu, ghiotton, gittar quel sasso? - ¶ Quando Alabastro questo
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1483
l'anima tua arà quel vero Iddio ¶ che ci
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virgine pulzella. ¶ Se cognoscessi quel Signor beato ¶ sanza 'l
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1483
ché debbe ognun voler quel che vuol Questo, ¶ ed
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si posson conturbare, ¶ ché quel che piace a Dio
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mia mente pura ¶ a quel Signor che m'ha
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1483
tuo desio ¶ rivolga a quel Signor con giusto zelo
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oprar nol crede. ¶ Avea quel luogo d'acqua carestia
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Gli altri porci, veggendo quel percosso, ¶ si misson tutti
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1483
porci morti e con quel vaso pieno, ¶ maravigliossi che
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1483
con le campane là quel campanile. - ¶ Disse l'abate
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mano, ¶ e disse a quel molto discretamente ¶ che vuol
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1483
perito: ¶ non so mostrarvi quel che drento sento, ¶ tanto
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per me buon merto ¶ quel vero Iddio, quello eterno
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1483
t'ha vinto ¶ di quel che in questa camera
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1483
nipote o consobrino ¶ di quel Rinaldo, uom tanto principale
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1483
e l'ombra ¶ per quel peccato dell'antico pome
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1483
ma il gambo a quel cappello è troppo lungo
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1483
migliaia di pagani. ¶ E quel re Carador n'ha
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1483
le gente armate ¶ in quel paese là dove e
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1483
ben per al presente; ¶ quel che ci resta, faren
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modo si divide. - ¶ Ma quel demon lo facea disperare
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1483
Tu lo sentirai. ¶ Convienti quel gigante battezare, ¶ poi a
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taglierei la coda a quel Minosse, ¶ se come questo
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1483
pelerò la barba a quel Caron, ¶ e leverò della
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1483
di Flegeton ¶ e inghiottir quel Fregiàs con un boccone
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1483
corrier tosto ciuffa, ¶ cioè quel che mandava il traditore
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1483
povero e mendico; ¶ e quel ch'io ho fatto
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1483
lui, ¶ che non sa quel che beneficio sia, ¶ non
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1483
tormento: ¶ questo non è quel che 'l signor mio
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1483
amor mi sforza a quel ch'io dico: ¶ riconoscete
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1483
partì da Chimento, ¶ tutto quel giorno seco ha sospirato
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1483
di buon talento ¶ con quel battaglio che è duro
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1483
vi vo' ragguagliare ¶ di quel che forse per voi
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1483
lui. - ¶ Abbraccia Orlando poi quel fraudolente, ¶ e, innanzi che
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1483
sen va con Falseron quel maladetto, ¶ ed avea l
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1483
a quello: ¶ - Gallerana farà quel ch'ella debbe ¶ di
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1483
ben venuto, ¶ e così quel da ch'io l
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1483
e - Francia! - ¶ E' pareva quel giorno veramente ¶ che tornò
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1483
quivi Ganellone, ¶ acciò che quel dïavol tentennino ¶ tentassi Gan
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1483
il gran popol pagano, ¶ quel traditor che le sa
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1483
la sua degna orazione: ¶ Quel vero Iddio che fece
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1483
sapea ch'ogni virtù quel doma, ¶ e che doveva
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1483
presso a Siragozza, ¶ per quel ch'io udi' già
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1483
è loro: ¶ beato a quel ch'abbracciato arà l
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1483
che tu se' pur quel Gano antico ¶ a cui
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1483
sospeso, ¶ e non mostrassi quel che drento è piatto
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1483
gentilezza tacer volse ¶ di quel che in verità spesso
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1483
la trappola guidarlo ¶ volea quel traditor malvagio e fello
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1483
e' gli ebbe tocco quel zimbello, ¶ non bisognò più
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Ma miracol non è quel che il Ciel vuole
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e non sapeva ignun quel che si facci, ¶ tanto
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1483
Anselmo seco. ¶ Questo è quel conte Anselmo che si
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1483
e disse: - Intendi ben quel ch'io ti dico
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1483
vero; ¶ poi ti dirò quel che mi par tu
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rimanere ¶ tutti annegati in quel mar della rena, ¶ e
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ore o più che quel demòne ha detto, ¶ e
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Runcisvalle fia tradito, ¶ e quel che fece il traditor
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1483
s'io non penso, ¶ quel che debbe seguir di
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a me par, per quel ch'io intendo e
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veggio, ¶ che s'apparecchi quel ch'io dico e
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io dico e peggio. ¶ Quel che Gan con Marsilio
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1483
credo ch'e' sia quel ch'egli è sempre
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necessitate ¶ convien che sia Quel che tutti adorate: ¶ un
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è causato. ¶ Questo è quel Padre e quel Monarca
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è quel Padre e quel Monarca antico ¶ c'ha
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qualche angelo discreto: ¶ se quel primo Motor ch'ognuno
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più Miccael ¶ che Lucifer quel giusto Sabaòt, ¶ e non
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altro danna: ¶ questo fu quel che ci ha dannati
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si dispera. ¶ Ché, se quel Savio non rispose allotta
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1483
allotta, ¶ quando Pilato domandò quel ch'era ¶ la verità
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1483
che tutto appaia a quel Motor davante, ¶ da cui
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rubrica ¶ e riservata a quel Signor giocondo, ¶ sì ch
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1483
giusto e vero è quel Signor di sopra, ¶ come
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principali, ¶ e non sapea quel che quaggiù detto hanno
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d'aver fatto parer quel che non sia: ¶ chi
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1483
questo. ¶ Dimmi al presente quel che fa Marsilio. - ¶ Disse
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Ricciardetto ha seco, ¶ per quel ch'io veggo, un
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1483
il convito: ¶ ognun dicea quel ch'egli avea sentito
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1483
elmo in faccia ¶ dicea: «Quel garre e bestemmia e
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1483
cristiani all'assalto, ¶ per quel ch'io v'ho
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1483
ch'io non veggo quel che far più deggio
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1483
opre sue sante ¶ uccider quel crudel nimico ed acro
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andranno. ¶ Non dubitar, ché quel che vuole Iddio ¶ non
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nell'altro vi dirò quel che arà fatto. ¶ Cristo
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Cristo vi scampi da quel Fuligatto! ¶ CANTARE VENTESIMOTERZO ¶ Deus
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trovava ¶ dove si sta quel Fuligatto solo, ¶ e picchiò
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gli rispose Spinardo a quel tratto: ¶ disserra un dardo
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1483
Chiedi pur merzede ¶ a quel Signor che la grazia
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mai non fu quanto quel dì gagliardo; ¶ ma e
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Frusberta: ¶ a mosca cieca quel tratto faceva: ¶ tristo a
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lor via diritta. ¶ Tutto quel giorno cavalcato aviéno ¶ per
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1483
col corno, ¶ e suona, quel che chiama, quanto puote
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d'una antenna. ¶ Dirén quel che seguì nel nuovo
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cani: ¶ e tu sarai quel desso e' tuoi pagani
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hai richiesto, ¶ e conferi' quel che non era onesto
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se appresso a te quel savio tiensi, ¶ fa' che
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come pratico e discreto, ¶ quel «Non mandare altra risposta
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già vecchio; ¶ era passato quel sì ardente caldo, ¶ e
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è peggior mal che quel da sezzo. ¶ Intanto le
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Ascolta un poco, Gano: ¶ quel dì che Bianciardin ti
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ogni specchio. ¶ Così fussi quel giorno stato il sezzo
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mal contento! ¶ Questo è quel dì che Maddalena adora
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matto! ¶ Io ti farò quel che tu cerchi un
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ceri, ¶ e tristo a quel ch'aspetterà il batacchio
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Or non sono io quel desso ¶ c'ho fatto
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1483
gittava la lancia ¶ come quel dì che tu n
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1483
proverremo questi compagnoni ¶ con quel battaglio e con questi
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balena una costa, ¶ e quel ch'al partir disson
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giù basso, ¶ chi sarà quel che sotto a lor
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tabaccava e sdrucciola; ¶ e quel fantin, come chi spesso
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del Poeta: ¶ «sempre a quel ver c'ha faccia
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sortilegi ¶ non posson far quel che non può Natura
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qualche fine, ¶ acciò che quel potessi i farisei ¶ confonder
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ma voler si convien quel che 'l Ciel vuole
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1483
dïavoli. ¶ Or ti dirò quel che Ulivier m'ha
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fece sanguinosa; ¶ e da quel giorno poi lo imperatore
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tanti n'uccide di quel popol pazzo. ¶ Sempre in
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Bene è questo caval quel Vegliantino, ¶ acciò che error
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biade ¶ si piegono a quel vento c'ha più
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1483
più l'altro e quel giù cade, ¶ così par
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cerchio; ¶ ma tristo a quel che non fa la
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1483
morire; ¶ e non sai quel che di te dèe
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non pare onesto. ¶ Di quel che molte volte ragionamo
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Namo ¶ che mai da quel ch'è giusto non
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il fin gli mosterrà quel ch'ella ha fatto
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ogni giorno ¶ acciò che quel se n'andassi onorato
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non pareva che fussi quel desso: ¶ sì che e
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come amico in mezzo quel si mette ¶ a trattar
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si vuol ricordar di quel che piace; ¶ e perché
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ricaccia ¶ sùbito drento e quel lïone abbraccia; ¶ ed abbracciati
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abbi morto: ¶ così di quel lïon preson conforto. ¶ Dilïante
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diceva questo savio saracino ¶ - quel ch'io ti dissi
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tutto orpello; ¶ guarda se quel ch'io dico è
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tempo è d'accettar quel c'hai promesso, ¶ e
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ch'Uliva piansi; ¶ e quel ch'io fe' nella
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Rinaldo: - Ed io sarò quel desso. ¶ Intanto qui la
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del core ¶ di far quel che poi fece, il
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ti prometto. ¶ Or nota quel ch'io dico, Dilïante
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tu fingessi non sapere: ¶ quel cavalier ch'Orlando ha
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ch'uccise il Veglio, quel gigante, ¶ mi par poco
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abbi qui invitati, ¶ e quel che disse Rinaldo mi
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che Gano è un quel c'ha tradito ¶ tra
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1483
tu vorrai. - ¶ Rispose Dilïante: - Quel voglio io; ¶ e s
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ci avete liberati ¶ da quel malvagio e superbo lïone
496
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Orlando ne vanno, ¶ con quel lïon nelle bianche bandiere
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furia e 'l romore, ¶ quel dì ch'a Gerosolima
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1483
era gagliardo. ¶ Poi domandò quel ch'era di Rinaldo
499
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tradimenti, e non sia quel che soglia: ¶ fa' che
500
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ch'io ti dica quel tristo del vero? ¶ Io