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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017

concordanze di «quel»

nautoretestoannoconcordanza
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le braccia, pesava niente quel picciriddo, lo portò nel
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cose sembravano diverse e quel tipo di struggimento se
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e pietroso. ¶ Fu in quel periodo che abbandonò la
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urletti garruli. ¶ A Mario quel gioco di bambini sembrò
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in tempesta. Una cosa quel pomeriggio gli fu chiara
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tra le labbra. “Succeda quel che deve succedere” pensò
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fino a farle male. Quel desiderio brutale lo spaventava
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padre, una giovinezza spensierata. Quel matrimonio bianco che non
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il desiderio di essere quel che era e non
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anche miei.” ¶ Era bastato quel piccolo margine di autonomia
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Sembrava imbarazzata e contrariata: quel figlio non era certo
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È tutto vero. Passi quel Vella, mastro muratore, lui
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desiderò di farlo sparire quel porcellino roseo con la
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casa, entrò proprio in quel momento ed ebbe l
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picciridda s’abbrucia». ¶ Insaponava quel corpicino tondo e roseo
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aveva tenuto a precisare. Quel fagottino che gli dormiva
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pentì della propria durezza: quel povero carabiniere era solo
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un’espressione contrita per quel figlio maschio che non
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difficoltà i suoni di quel quartiere senza requie. Il
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bocca e aspettò che quel formaggio morbido si sciogliesse
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diventata il loro rifugio. Quel fagottino morbido lo gratificava
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ritorna!» Ninetta, esasperata da quel silenzio, acchiappò la bambina
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Un uomo sbucò in quel momento dalla vicina fonderia
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da cavallo e interruppe quel flusso di sguardi: «Posso
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desiderò di morire in quel momento, sarebbe stato un
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Perse la testa per quel ragazzo. L’amore era
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Le dispiaceva rinunciare a quel frutto tardivo ma sugoso
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Don Ciccio Rizzo in quel periodo ebbe bisogno di
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Non lo dovevo lasciare quel povero nipote mio che
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si è fatto avanti quel napoletano basso, con le
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ricordare l’emozione di quel momento. Usava gli oggetti
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capiva il senso di quel discorso. ¶ La brina inumidiva
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persino di me, di quel bambino che non sono
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Ti avevo sottovalutato, con quel culo secco e quella
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La guerra in Vietnam, quel piccoletto agli Esteri che
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stato modo di rintuzzare quel cafone, perché all’improvviso
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bisogno di soldi.» ¶ «Con quel vestito elegante?» chiese Melina
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e si scusò per quel comportamento da sbirro. ¶ L
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e mariti lontani. ¶ In quel periodo le Sette Fate
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e scosse la testa. Quel basso era peggio della
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a chiamarla così, e quel richiamo aleggiava come un
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i compiti, correva in quel cucinino a rimpinzarsi di
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era sembrato ottimo. ¶ In quel calderone di razze, la
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a venir fuori da quel ghiaccio fuso che sembrava
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sgherri si accanirono su quel corpo già martoriato come
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in bianca schiuma. In quel mare che conosceva bene
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lui, come si permetteva quel miserabile sottopanza. Ebbe uno
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accesa, serviva a riempire quel nuovo, avvilente silenzio. ¶ Era
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con una lieve insofferenza: quel ragazzino piagnucoloso era così
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neanche una goccia di quel miele. ¶ Capitolo 19 ¶ «… tante, troppe
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aveva insegnato, e da quel punto di vista era
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dai capiddi.» ¶ Anche Melina quel giorno si era vestita
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Melina, sei meravigliosa. Con quel vitino sottile che hai
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ma si pentì di quel complimento. “’Nzà mà il
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Lei si schermì. ¶ In quel momento Maruzza fece un
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disse lui distratto, in quel momento aveva occhi solo
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per lei e in quel momento la teneva stretta
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labbra sfuggenti. Fu in quel momento che, nel conflitto
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riferendosi al marito. ¶ In quel momento sopraggiunse la terza
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mamma. Il contatto con quel corpo quasi sconosciuto le
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allungando il capo oltre quel corpo stacciuto: non voleva
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il cielo una vertigine. Quel colpo in testa aveva
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congresso in tv e quel 25 novembre 1968 ascoltò trepidante il
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passato. Il soffermarsi su quel che è avvenuto sin
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evitare, senza più ripensamenti, quel vuoto politico che, alla
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la democrazia…» ¶ Fu in quel momento che squillò il
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ultime parole: «… niente di quel che è umano dunque
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senso di gratitudine verso quel ciccione fulvo che ferendolo
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delicatamente la cicatrice traslucida: quel marito pallido e ferito
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doloroso stupore che in quel mandamento carabinieri e polizia
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sua mente e, dopo quel pomeriggio, cominciò a osservare
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era qualcosa però in quel racconto che non le
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d’istinto, ma da quel momento cominciò a intrattenere
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del corpo, che da quel momento in poi avrebbe
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figli. Il maschio da quel momento diventò nella sua
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piace” si era consolata. ¶ Quel pomeriggio si erano così
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ragazza si sciolse in quel contatto che percepiva delicato
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Al tramonto, sfinite da quel tira e molla, entrarono
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comprese le autorità. ¶ In quel triste maggio del 1972 c
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Mario era soprappensiero, ma quel pugno a mezz’aria
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solo il peso di quel terribile segreto. Ma parlarne
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marito era entrato in quel preciso istante. ¶ «Ti ricevi
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in piazzetta. ¶ Melina adorava quel microcosmo di esseri umani
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cugino del festeggiato. Anche quel legame millantato faceva parte
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amici, per via di quel suo parlare chiaro e
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Maruzza, perché entrò in quel momento. «Sono nati i
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aggiunse la panna su quel sugo rosso cupo, mentre
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media. ¶ L’inverno di quel ’73 se ne andò presto
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suora che fino a quel momento aveva declamato Petrarca
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ottenere, una reazione. Da quel momento cominciò fra loro
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qualcosa di più su quel malessere che le impediva
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altezzosi. Era lì, in quel quartiere elegante, che avrebbe
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non fosse stato per quel dolorino al fianco destro
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labbra attaccate ai seni, quel fiato caldo che le
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ramo spezzato. Stefano a quel punto aveva cominciato a
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in un labirinto sconosciuto; quel suono ligneo rimbombava come
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si era chiesta e quel dubbio ce l’aveva
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Non mi vengono». Ah, quel verbo, mai una volta
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aveva a morte con quel tossico che l’amica
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tuttavia si sentiva tranquillo, quel groviglio di vicoli e
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in tutte le città, quel problema riguardava tutti anche
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molti non ne parlavano. ¶ Quel giorno Maruzza tornò con
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ne poteva più di quel clima teso. Decise allora
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di abbracciarla, di darle quel regalo che per orgoglio
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mente nessuna commisurata a quel comportamento da buttana. ¶ «Da
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ho conosciuto. Al mercato, quel giorno di maggio, mi
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ritrovò le sensazioni di quel giorno in tutta la
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sentita violata e, da quel giorno, sottomessa come una
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il marito, che in quel momento si sentì definitivamente
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tanto in tanto. In quel clima opprimente le tre
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ancora sulla sua quotidianità. ¶ Quel pomeriggio la ragazza si
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vedere in giro con quel mezzo vecchio e di
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sparire nell’aria, come quel filo di fumo che
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infilava nel letto. ¶ Capitolo 36 ¶ Quel primo gennaio 1978 Mario, alzandosi
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si vede al mattino, quel 1978 cominciava proprio male. La
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trovato a via Caetani. Quel corpo accartocciato su se
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Don Rizzo, vero?» ¶ «Pensa quel che vuoi» rispose l
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Maruzza dalla finestra vide quel sacco vuoto tra i
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lei, di ricongiungersi a quel corpo di cui era
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catoio di Mamma Africa. Quel quartiere era come le
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lei la Madonna per quel giorno speciale. ¶ Dietro, una
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fratellino che si godeva quel corpo che a lei