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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il re bello, 1921

concordanze di «quel»

nautoretestoannoconcordanza
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ammettere soverchia importanza a quel fatto soprannaturale, e non
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aprì gli occhi con quel terrore rassegnato ch'hanno
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sul limpido cielo di quel Regno, una nube che
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Ludovico, e venivano a quel modo prese le decisioni
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era il regolatore di quel pugno, e faceva colla
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mesi in punto da quel giorno benedetto vide la
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tardò a nuovamente esultare quel popolo sapendo che un
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fu chiamata Geltrude. ¶ *** ¶ Da quel giorno si oscurò la
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attratto a carezzarle per quel dolce istinto paterno che
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fiorì una rosa per quel giorno e fu la
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cielo gli sia messo quel piede sopra le spalle
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quante volte volle poi quel popolo che i graziosi
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mai sentirsene satollo. E quel popolo che aveva trascorsa
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per il disagio di quel momento senza scorgere più
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di quelle parole, di quel contegno così inaspettato, sentendo
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che morsi deve dare quel boia! Guardalo, ce ne
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e dolci, dove arriva quel ragazzo con quegli occhi
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stringeva sempre addosso freddolosamente quel solito mantello bianco così
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il pistillo del fiore, quel piccolo segno che aveva
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Ma afferrato poi da quel delirio che dal balcone
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c'era dentro a quel bottone? Lo volete proprio
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tramonto della sua giovinezza, quel giovine che poteva avere
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vita serena aveva avuto quel tramonto di fuoco ed
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buone ragioni per fare quel passo senza solennità alcuna
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che le persone di quel gruppo vennero in chiesa
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individuo avere fatti a quel certo momento tutti i
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volontà, gli sarà costato quel piccolo foglio di laurea
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finale della vittoria di quel concorso, l'affermazione suprema
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girare la testa a quel galantuomo, e i quali
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non vi sembra che quel campagnolo lo volesse direttamente
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quali pressi intendeva sistemarsi. Quel commissionario assicurato sul conto
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ma dover passare per quel salotto dove quelle signore
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più la sera con quel terzo incomodo.... Quando glie
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abituar la faccia a quel saluto, o cercarsi un
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in brava gente. Anche quel facchino, che galantuomo! Rimaner
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volesse ad ogni costo quel benedetto pezzo di carta
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andava a rifascio. Antonio, quel caro, quel bravo, il
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rifascio. Antonio, quel caro, quel bravo, il buono, il
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sposa! Ma dove pescare quel demonio di marito? E
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inveterata di pensare a quel benedetto paese tutte le
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causa che l'alimentava. ¶ Quel pezzo di diavolo grasso
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solide spalle e su quel ben costrutto torace. ¶ Egli
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alzare il prete, e quel torrente di parole non
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della sganasciatissima parrocchia di quel povero villaggio, senza di
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altezzosa noncuranza. Perchè poi quel bel pesciolino giallo lucente
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egli ai piedi di quel letto e non capiva
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cane! ¶ — Eh?... Il cane? ¶ — Quel canaccio color tabacco, colle
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ancora così estranea a quel suolo. ¶ — Un cane! — gridò
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a vederlo passare, tutto quel popolo era diventato funerale
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si puntava, si lanciava. — Quel buon uomo è stato
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rimase negli annali di quel popolo il fatto più
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che infin dei conti quel funerale non aveva nessun
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al pensiero di scomporre quel volto perfetto, Fanny stessa
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segnò sul suo libro quel tempo che certi beniamini
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la sua risposta in quel momento era la firma
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riaccese. L'avvicinarsi di quel giorno metteva una certa
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faccia.... quei capelli.... E quel giovinetto così educato.... pensava
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anni ho io?... E quel tipo che c'ha
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Vede l'asta a quel terrazzo? Un consolato. ¶ — Austria
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sotto i piedi con quel tipo in casa, irata
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giustificare di averlo a quel modo salvato, il mariolo
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per nulla accorto a quel modo come mi era
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ti avrà giudicato severamente quel bravo giovinotto! ¶ — Ma già
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assiepato di rose. In quel giardino una volta dentro
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la tranquilla felicità di quel padre e il miglior
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suo brutale istinto. ¶ Da quel giorno la sua faccia
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consolazione e gioia di quel buon uomo ch'era
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si era illuso, a quel povero imbecille; quale era
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mia cara Elena che quel vostro marito è veramente
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quella casa, eppoi per quel mezzo le piccine potrebbero
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le mie bambine.... ¶ In quel momento dimenticò il suo
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figura apparve proprio in quel momento. ¶ — Dove vanno? — Essa
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da quelle quattro manine.... ¶ Quel giorno essa aspettò ma
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cammino. Se fosse vivo quel brav'uomo del colonnello
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creatura non fosse di quel galantuomo. Si è mai
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la ragazza sentendo in quel cincischiare la sua mano
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prole, sissignori, io e quel valentuomo c'intendevamo come
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ancora una vena di quel sangue? Credete ch'io
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saputo farlo rispettare io, quel povero baggiano! La mia
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s'ella è carina quel demonio! Che avrà in
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di fracasso d'intorno quel flagello di donna? ¶ La
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Che cos'è mai quel pandemonio di città? Tutta
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dell'opera sua. E quel sorriso, intendiamoci bene, non
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diritti; questo vuol dire quel suo risolino: «Ah! voi
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precisamente ch'ella permette quel suo rapido sorriso: «Ah
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esclamare. Ebbene, amici miei, quel dabbenuomo, assicuratevi, non fu
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accolto pure freneticamente da quel popolo; quindi ebbe principio
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amare lacrime di dolore quel terreno che aveva un
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splendente di divina bellezza. ¶ Quel nome di Rosina era
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morbide voluttuose sfumature di quel fiore? E nella figura
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stata felice di fare quel sacrifizio, e rendere tutto
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dopo una bufera di quel genere. ¶ La signora Costanza
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Eppoi chi le compra quel boccone da mangiare? Ha
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nella sua casa, in quel tempo, queste persone. ¶ Un
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di ottener nulla da quel satanasso. ¶ La quarta ed
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no, serena dinanzi a quel fatto naturale, guardava con
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guardava con occhio calmo quel corpo esanime, e su
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paura di addormentarsi in quel luogo, aveva paura di
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recarsi al lavoro. Era quel primo movimento frettoloso dell
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bocche parevano volere inghiottire quel vecchio che continuava il
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a Roma dove abitavano; quel giorno nella loro casa
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e la madre di quel fanciullo e niente altro
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rivestivano, si stringevano in quel fracasso d'inferno. ¶ L
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qualcosa di fossilizzato a quel calore si disfaceva in
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per la spavalderia di quel tipo disse secco secco
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due curve mostruose di quel povero torace rilucevano ai