Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

o per l’altro quel periodo non vada per

tutto a posto. ¶ In quel momento avrei dovuto prendere

qualunque cosa potesse spezzare quel silenzio nauseante, invece rimasi

nella voce. ¶ Silenzio. ¶ «Ghezzi? Quel Ghezzi? Il responsabile marketing

lo è. Almeno per quel che mi riguarda, soprattutto

terra e mandò a quel paese la signora Ferrara

tutto sul tavolo. A quel punto succede il pandemonio

è stato Giovanni. Per quel che mi riguarda, la

saputo che proprio in quel periodo stavano indagando su

coprire la vergogna per quel figlio scapestrato. È che

sempre di sorpresa. ¶ Comunque, quel pomeriggio sul divano terminò

sei tutta matta». ¶ A quel punto Flor mi ha

che non si contragga quel muscolo!» esclamò infine, scoppiando

cambiato specialista. ¶ Comunque in quel bagno tentai di resistere

solo, prima o poi, quel lavoro non era per

maniero. ¶ Purtroppo, però, anche quel periodo ricco di soddisfazioni

lasciai appallottolato sul tavolo, quel giorno lontano, al secondo

sentire più grande di quel che ero. ¶ Perciò allungai

non potevo saperlo, ma quel gesto mi aveva appena

sono lasciati?» ¶ Annuii. A quel punto decise che era

appena comunicato che da quel momento in avanti nella

perché a me, in quel periodo, mamma piaceva molto

soddisfatto della vita. Per quel che mi riguarda, il

gli avrebbe dato. Ma quel furbone di mio fratello

più buffa è che quel punto sono io. Grazie

di dimenticarla, di cancellare quel passato inglorioso. Se avesse

che va bene?» ¶ Annuii. ¶ «Quel disadattato irresponsabile» starnazzò Renata

lo avrei mandato a quel paese e ora, forse

chiacchiere sterminate e da quel po’ di cannabis che

pane nell’olio di quel che resta dell’insalata

davvero sei consapevole di quel che fai? Davvero stai

po’ d’erba. In quel periodo Orlando era il

tradimento di Giulia. In quel breve periodo, spodestato senza

ci è dato scovarle. ¶ Quel fatidico pomeriggio avevo accettato

di nuovo in campo!» ¶ Quel giorno, un altro personaggio

perbenismo; Mario, perché in quel modo gran parte delle

dalle risate, mandava a quel paese gli insegnanti e

a pallone e basta!» ¶ Quel giorno finì la mia

sorrisi. Disegnando entravo in quel mondo bizzarro e mi

arrivati al dunque, a quel che sapevo e che

fossimo il risultato di quel che eravamo da piccoli

colpa non è sua, quel bambino non poteva averne

fondo le sensazioni che quel posto mi regalava, perciò

vennero a Napoli né quel Natale, né i successivi

testamento, vi dono oggi quel che vi devo e

farmi vivere con serenità quel che mi resta da

zampe? Che dici, in quel caso potrebbe salire sul

di essere lì in quel momento, davanti al televisore

sparatutto. ¶ Impossibile studiare con quel diavoletto che nella stanza

a Worms, che era quel giochino di vermi che

Matilde, che fino a quel momento si era adeguata

Ma poi, chi è quel tipo? Chi lo conosce

è maggiorenne, può fare quel che vuole.» ¶ «Flor è

parlò. «Niente, è che quel Samuele è un tipo

scale in lacrime. A quel punto Raffaele Gargiulo fu

poco da scherzare, Erri, quel che sta facendo tua

proprio a niente. In quel periodo avevo problemi ben

la sua severità. ¶ Per quel che riguarda l’eredità

di ogni altra, in quel periodo, occupava le mie

Fatto sta che da quel momento è iniziata la

Giovanni, e nonostante da quel pomeriggio dovessi cercare una

nulla di male in quel che stavo facendo. Almeno

qualcun altro mi dicesse quel che andava fatto. ¶ Dopo

preso alla lettera anche quel consiglio. Una volta, pressoché

che gravidanza, a noi quel vino avrebbe portato solo

Tesoro, la situazione, per quel che mi riguarda, è

stavo per mandarlo a quel paese, lui e la

ricevere gesti d’affetto, quel mio allargare le braccia

nascita di Flor. Da quel momento Rosalinda cambiò e

avuto tua madre...» ¶ A quel punto sbottai: «Pa’, non

parlare della mia infanzia. Quel che è stato è

Avrei potuto mandarlo a quel paese, invece rimasi lì

scrittura di allora su quel piccolo contenitore pieno di

a tendermi la mano quel giorno lontano di trentasette

quella stanzetta ammuffita? In quel caos, e voglio essere

sé la domestica di quel periodo (una cingalese durata

livido. ¶ Per farlo sparire, quel livido, mi sono servite

troppo. Mai come in quel momento sentii la mancanza

iniziò il solito balletto. ¶ Quel pomeriggio avevo appuntamento con

Scusami, è che...» ¶ In quel momento aprì la porta

ammutolì. ¶ Non potevo sapere, quel giorno, che la mia

Pari, che fino a quel momento stava riempiendo la

come possono averlo fatto quel padre e quella figlia

occhi e non sento quel che dice. ¶ «Erri?» ¶ «Sì

le chiamava papà. Per quel che mi riguardava ero

seno, visto che in quel periodo, dopo la scuola

con te: se odi quel bimbo, hai qualche problema

Che è successo?» ¶ A quel punto mamma pronunciò una

vita più complicata di quel che è. Un problema

universo e nel tempo. ¶ Quel pomeriggio ¶ Tornando alla rivelazione

E ti ricordi di quel pomeriggio?» ¶ Eccoci. Sapevo che

poi saremmo arrivati a quel pomeriggio. ¶ «Sì» sussurro, e

lei mi trattiene. A quel punto mi sembra di

torna di nuovo a quel pomeriggio di quasi trent

scrocchiare sotto i denti quel che rimaneva di un

occhi lucidi. ¶ E in quel «di più» Rosalinda scorse

linguistiche della famiglia ¶ Insomma, quel giorno di quindici anni

domanda-risposta. ¶ «Già.» ¶ A quel punto ero anche pronto

di chi fosse davvero quel figlio.» ¶ «In che senso

hai parlato con nessuno?» ¶ «Quel giorno mi sverginò e

mai stata» disse, anche quel giorno. «E poi i

riportato alla realtà: a quel punto sapevo che mai

non è vergine!» ¶ A quel punto la domanda mi

strada, forse perché, da quel che si diceva in

la sua amante e quel corpo di cui non

mi rimane, ma in quel momento Clara bussa alla

e lo abbandonai in quel posto sperduto. Quello che

sulla sua guancia, a quel nascondiglio segreto che nessuno

si parlò anche di quel viaggio e della Spagna

mie fantasie, fino a quel Natale, tutto era rimasto

non ho potuto: perché quel giorno scappò via. Ma

cosa più importante di quel Natale. Dopo pranzo, mentre

con gli occhi seguivo quel vecchio «fuori di zucca

si proteggono a vicenda. ¶ «Quel vecchio fuma lo stesso

ancora stato possibile. Perdere quel soffio equivarrebbe a perdere

la testa, e in quel piccolo gesto rivedo quello

un soffio. ¶ E in quel soffio trascorriamo gran parte

capire quanto mi emozionavano quel suo regalo e la

in un incidente stradale. Quel giorno sarebbero dovuti partire

sgocciolare l’acqua. Poi quel modo di piegare lo

vuoi proprio sapere, da quel punto di vista è

di quanto pensi...» ¶ A quel punto il mio stomaco

Matilde impari a usare quel programma assurdo che usi

e insegnale a usare quel software per psicopatici». ¶ Era

restasse senza fiato. A quel punto gli rubavo il

stretto contatto per tutto quel tempo e lei accettò

sul marciapiede. Solo a quel punto aveva riposto la

Vabbè» si intromise Matilde, «quel che è fatto è

fantasiosa bugia propinare a quel segugio di Renata Ferrara

per Il Mattino. In quel periodo, mamma mi chiamò

essere così stupido. Per quel che riguarda Gambino, be

non accadde. ¶ «Ma, ormai, quel che è fatto è

mai pensato che ricordasse quel giorno. «Davvero?» ¶ «Già. Come

commercio. Solo che a quel punto i poveri genitori

quello di Rosalinda. ¶ Insomma, quel sacrosanto diritto mi è

negato, e anche in quel caso ho finito per

le scelte, anche per quel che riguarda le domande

a casa. ¶ E in quel gesto avevo infine trovato

vederti venire al mondo. ¶ Quel giorno, amore, te lo

e la mandai a quel paese, lei e i

del bambino. «Lui è quel fagiolo lì» dice, e

ciò che conta è quel che rimane nella nostra

ho paura di perdere quel formicolio nella pancia che