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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, 1920

concordanze di «quel»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
la voluttà perversa di quel lungo tormento, l'irritazione
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aveva dato que' gioielli, quel riso, quella sua bellezza
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una certa paura di quel denaro ch'ella giocava
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accenderle in mia vece quel fiammifero, esattamente, che le
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Entrò nelle sale in quel punto un personaggio veramente
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convertirle in carta francese quel ragguardevole mucchio di gettoni
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Cristina ed erano venuti quel giorno stesso da Biarritz
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la maggiore naturalezza, in quel pomeriggio domenicale, un paio
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seguaci di Lord Brummel, – quel magnifico Lord il quale
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smilzi adolescenti, facevano su quel tumulto scoppiare fontane di
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mano crocifiggere agli spalti quel branco di forsennati macellai
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forsennati macellai. ¶ Ma dopo quel giorno lontano, – che ancora
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dolce collina tua) – dopo quel giorno lontano, quanti e
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di San Sebastiano appariva quel giorno in tutta la
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bavosa ed insanguinata. ¶ Accadde quel momento di silenzio con
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argento, non formava su quel fuso perfetto la più
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si chiama la vita... ¶ Quel toro fu prodigioso: quattro
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gli eroi. ¶ Certo in quel momento egli aveva paura
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agile, attento, era sì quel Riccardo Torres che vidi
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toro; e correva con quel movimento ritmico, tortuoso, al
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tentennante, riuscì a divellere quel ferro che non aveva
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che non avevan ucciso. Quel fantastico padiglione di migliaia
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e desiderarla, rappresentava in quel momento una cosa inevitabile
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amare, non lei, ma quel suo dolce abito così
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distratto, poich'era venuto quel giorno per applaudire Bombita
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Di cavalli ne lasciò quel toro due morti e
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ferite. L'altro era quel Gallo che sapeva congiungere
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attimi d'incontestabile paura; quel Gallo che aveva addestrato
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di sole. ¶ Usciva in quel mentre l'ultimo toro
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mancò la prima volta quel suo colpo di spada
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restìo, che forse in quel pallido giorno di commiato
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Lord Pepe capitando fra quel nugolo di cugine. ¶ Una
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di Miramar, imprigionato in quel cofano di cristallo a
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nostro cuore disperso, in quel colore d'aria distante
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essere così fredda, su quel seno maravigliosamente caldo, ch
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avviluppata nei drappi di quel velo pieno di fiamme
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dagli assonnati ballabili di quel pianoforte in sordina. ¶ Sì
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perché mai come in quel momento avrei saputo prendervi
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poor dear friend?... ¶ In quel beato sonno l'anima
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farsi da lei perdonare quel sonno poco diplomatico, il
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muro e profittava di quel lungo atto per fare
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danzatrice zingara. ¶ Allora, da quel fino intenditore di danze
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ed il ventre a quel modo non era già
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che Pastora Imperio aveva quel genere d'insolente bellezza
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indulgere alle piccole vostre. ¶ Quel teatro si chiamava Teatro
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per caso, davanti a quel mare così calmo, sentisse
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momento a passeggiare su quel terrazzo romantico. La notte
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giù, lungo il porticato. Quel suo mantello verde non
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il passo, inciampare in quel gradino invisibile che porta
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i nonni; e morì. Quel baritono, l'anno dopo
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con Pastora Imperio... ¶ In quel punto la birra finì
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ridomandarle se avesse in quel momento un amante che
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vi desidero; ascoltate bene quel che dico: non vi
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mi fa pensare a quel senso di tepore, di
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Non so perché, in quel momento la immaginai qualora
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lieve il peso di quel corpo da mettere nella
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indiavolata Baldwin?... È ancora quel ch'io vado investigando
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l'avarìa fino a quel sentimento ancora in voga
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né voi a me. Quel ronzìo del proiettore sembrava
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la sua impassibilità. In quel momento era più che
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potenza della vita medioevale. ¶ Quel treno lungo, sottile, snello
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miccia d'una mina, quel treno pressoché ingioiellato, carico
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divengono che fermate frettolose, quel treno dove corrono tutte
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Lord Pepe rappresentava in quel momento l'uomo che
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l'avesse veduto in quel perfetto abito da grand
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avevano fedeltà; ma in quel momento era triste; io
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piccole figure tracciate su quel delebile scenario, grotteschi eroi
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intreccio, il dialogo di quel vecchio libretto d'opera
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la sua pericolosa innocenza. Quel giorno era venuta in
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tutta una bottiglia di quel Pomméry extra-sec che
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di cielo divenne in quel momento azzurra. Ma era
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Je ne vois pas quel plaisir cela puisse te
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vino biondo, sommerso in quel profumo di capelli odorosi
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ogni pensiero della vita, quel tremore dell'anima e
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non afferrabile, nasceva tra quel caldo silenzio. Era forse
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Direte allora di me quel ch'io penso d
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di tutte le anime, quel nulla, che ogni cosa
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periodico; ma purtroppo in quel mese a Bilbao non
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arabeschi d'amarene. ¶ In quel frattempo scoversi nel periodico
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più nuova, era tuttavia quel lentissimo fiume. ¶ Per contemplare
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improvviso ci avvinse. ¶ «Madlen, quel che può esser musica
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è possedersi, non è quel fatto volgarissimo che perfino
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che esce dalla vita. Quel melodrammatico amore, del quale
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dalla gioia feroce di quel mortale combattimento. Le lor
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per un profano, intendere quel che accadeva, ossia valutare
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incontrarsi e mordersi tra quel velo di sangue, dovevano
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mi dava tormento; conoscerei quel piccolo grido che i
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presso ciò che desideriamo. Quel che più ci tormenta
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davanti allo sciupìo di quel denaro che le crudeli
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febbre del suo grembo, quel tesoro di ebbrezza non
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costoro appartengono spesso a quel numero d'ingenui che
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divenuta un'altra. Ma quel primo le permise di
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vi ricordate, ancora, Madlen, quel vostro elegantissimo Lord Pepe
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terra di Francia, era quel giorno tutta scapigliata, le
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della guelfa Contea. ¶ Guardavo quel forte castello, pensavo ai
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scure come ghiande. A quel tempo Lourdes era una
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da ogni miserabilità. ¶ Allora quel Divino Folle usciva dalle
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d'un'adolescente. ¶ Ora, quel giorno, il fuoco stava
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era in mezzo a quel grande inverno; il fiume
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sua di pascolatrice, tra quel fragore immenso della solitudine
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ciclamini. ¶ Ed anche allora quel fiume leggero correva sotto
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rumore ogni giorno saliva. ¶ Quel mugnaio, adirato, parlava di
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le inestirpabili «Categorie» di quel loico atroce che fu
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su la soglia di quel medesimo negozio e teneva
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Lord Pepe, tutto vestito quel giorno di uno smorto
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tastandoli e pesandoli, con quel gesto particolare che hanno
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disse «lady Madlen» con quel tono protocollare e declamatorio
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ad abbracciarla con effusione. Quel nostro parlar così forte
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piccini, che davano a quel rinchiuso un puzzo di
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des Grecs». ¶ Passò in quel momento un Arciprete, seguito
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tutta la mia ordinazione. Quel povero Cyprien! Si gloria
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ha poi fatto gustare, quel povero Cyprien, un suo
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mentr'ella doveva partire quel giorno stesso per le
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interessante, perché Litzine, dopo quel giorno così pieno di
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ma silenziose, governavan tutto quel mare di cristianità, quelle
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di miracolo, e fra quel mare di umana gente
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freddo peso inerte in quel mare di umiltà; scendevo
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inganno che adunava tutto quel gregge alla fontana medicatrice
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di eterno pioveva su quel sacro anfiteatro di monti
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Niente affatto, Jo!... In quel momento passava Lord Pepe
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degli avvenimenti umani accade quel tanto che deve accadere
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la caveza! ¶ Ma in quel frattempo l'illustre Joe
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permesso di trattare a quel modo, appioppandogli una dietro
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una solitaria pernice allietava quel rifugio di scarni gallinácei
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faccia pallida gli davano quel segno di forza che
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di vita giovine in quel nostro vecchio Castello, dalle
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ricominciò a ridere. Dopo quel giorno Lord W., mio
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stesso la ragione. Ora, quel giorno, io dovevo costruire
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vecchio James, che in quel pomeriggio un po' caldo
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allora, senza bene intendere quel che facevo, d'un
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forza m'avvinsi a quel suo braccio nudo. La
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la sua presenza, per quel che v'era d
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pure. Si taceva. Tra quel silenzio sentivo nascere in
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corpo tremare, allora prendeva quel libro, lo apriva, sempre
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non potevo star ferma; quel rumore, quello splendore, si
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lei, a me... ¶ In quel momento entrò Odette. ¶ Chiusi
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vergogna della irredimibile servitù. Quel parlar grave della gente
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per l'esistenza, tutto quel trascendentale senso dell'uman
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la sua crocifissa anima, quel che restava in terra
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del miracolo, e sarei quel monaco del quale talvolta
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fate in noi scendere quel che ogni spirito cerca
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i nostri occhi vedano quel che i nostri orecchi
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Non so perché, in quel momento la immaginai qualora
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lieve il peso di quel corpo da mettere nella
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ori de' suoi tabernacoli quel senso dell'eterno e
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avvinceva quella ricchezza disordinata, quel mantello biondo e buio
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Sorgente; le fisionomie, tra quel barlume di ceri e
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cercare su la terra quel Dio che doveva risuscitarli
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Dio che doveva risuscitarli, quel Dio di tutte le
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perfetta colpa. ¶ Davanti a quel mare di folla cristiana
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la lor carne martoriata. Quel che non poteva lo
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del diácono Ralph... ¶ E quel frate guardò, la folla
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a potere per tutti quel che poté nella terra
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sentirsi immune davanti a quel mare di contaminazione, o
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di adergermi davanti a quel cerchio di disperazione, per
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tozzo di pane. Ma quel pane che ognuno voleva
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a Dio. Tutto, in quel mondo soprannaturale della fiera
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tratto, nel mezzo di quel recinto macabro che pareva
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mura stinte, penserò a quel giorno di pioggia sul
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Non so perché, in quel momento t'immaginai qualora
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sparente nella notte infinita... ¶ Quel treno lungo, sottile, fatto
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specchi e d'elettricità, quel treno pressoché ingioiellato, carico
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trop vite épuisés... ¶ A quel tempo il signore Lord