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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Gianluca Morozzi, Dracula ed io, 2019

concordanze di «quel»

nautoretestoannoconcordanza
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la vista e fissa quel pezzetto di metallo per
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il sole sorge su quel venerdì 24 agosto, Jadel Piva
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potuto guastargli l’umore, quel giorno. ¶ La prima: essere
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ad aver ragione di quel ragazzo dallo strano colore
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non voler morire, in quel pomeriggio assai poco assolato
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della plebaglia che sbranava quel succulento dono, nonché innaffiare
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aperto o era chiuso, quel luogo? ¶ Insomma: mentre baretti
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bevve a piccoli sorsi. Quel mosto quasi nero aveva
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appuntamento nel diciottesimo secolo. Quel giorno ero morto, seppellito
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eri tu.» ¶ «Be’, perché quel giorno ero morto io
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usato in onore di quel bravo scrittore. Ho incaricato
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fosse di moda in quel periodo hipster. ¶ Non soffriva
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irascibili, Dracula avrebbe spaccato quel nastro a mani nude
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finto certificato, per giustificare quel pezzo di metallo conficcato
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nel vicolo di Mezzo, quel pertugio tra antichi palazzi
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in gabbia. Ma sotto quel rumore, ad ascoltare bene
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che parola antica, in quel ventunesimo secolo! – aveva fatto
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lirica. E invece, in quel momento, lo era. ¶ Perché
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ridono». Le pareti di quel palazzo erano spesse, per
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non dover fingere che quel mostro del Corvo non
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chi era a produrre quel rumore: Diana. Con quei
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volta, per autogratificarmi in quel momento difficile. «Sono d
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pseudoreligiosa. Avete in casa quel librone vendutissimo dal titolo
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prima. E che con quel libro dal fastidioso ma
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In ogni caso, anche quel sequel con le tre
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davvero, non cambiare mai, quel che sei è qualcosa
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e io, confuso da quel nuovo e inedito compito
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in Mentalità Pratica. ¶ «Ma quel posto, fammi capire, chiude
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fumetti li odia». ¶ A quel punto mi aveva guardato
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deciso di apportare a quel luogo un tempo impersonale
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la macchina del caffè. ¶ Quel particolare mattino, Fausto era
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e ordinaria, fino a quel giorno, la sua vita
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che avrebbe avuto. Su quel divano lei e suo
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si erano trasferiti in quel bell’appartamento da coniugi
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partita a scacchi secolare, quel piacevole svago, era diventata
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vetrina e guardavo, sì, quel tripudio di ciambelle, ma
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rumori corporali prodotti da quel mostro ricolmo di birra
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passato per caso da quel negozio di ciambelle – avevo
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nella rete sbagliata. ¶ In quel momento c’erano dentro
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E farebbe qualcosa per quel persistente odore di formaggio
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un tono all’ambiente. ¶ Quel giorno c’era anche
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mi faceva sospettare che quel quotidiano stesse coprendo una
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fare l’aperitivo in quel posto dove pisciano nel
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via solo quando uscirà quel libro maledetto!» ¶ «Ma ha
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dico, allora possiamo fare quel che ci pare, no
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ha voluto pubblicare neppure quel malato di mente del
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delle relazioni sociali, in quel prestigioso locale nel cuore
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vignetta e l’altra, quel che fanno è raffigurato
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bassista extralarge. Lobo, in quel momento assente per vili
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del suo lavoro ufficiale. Quel lavoro che è collegato
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periodo della loro frequentazione! Quel momento in cui la
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fosse mai entrato in quel posto. Va bene, erano
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serpente. ¶ Io, stordito da quel profumo, osservato da Ringo
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conosciuti.» ¶ «Eh», era tutto quel che ero riuscito a
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molto volentieri.» ¶ «Allora, vedi, quel che voglio dire è
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in tempesta, come in quel film di Depardieu, quello
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sì. ¶ Il finale di quel colloquio editoriale si era
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abitato. ¶ Chissà chi era quel vecchio. Sul campanello c
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Diana. ¶ La Betty, dietro quel visetto da cantante dei
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stare in affitto in quel, scusa se mi esprimo
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e annotare con precisione quel che bevevamo senza barare
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ciao... l’ho comprato, quel posto! Ho fatto un
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dei giovani sposini. ¶ A quel punto l’Orrido mi
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sollevato alcuni interrogativi. ¶ Per quel tempo, pur senza averne
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in aeroporto. ¶ A volte quel corpo estraneo lo lasciava
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non è un raffreddore. Quel che si prova nell
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chiunque si trovasse in quel momento nei paraggi. ¶ «Infine
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definitiva.» ¶ «E qual è quel numero?» ¶ Dracula aveva sospirato
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ha svelato. Ho cercato quel numero maledetto in tutti
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quasi a punta. ¶ Henna quel giorno indossava una maglietta
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era il doppio tatuaggio. Quel tatuaggio che sbucava ogni
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emergeva nella sua totalità quel giorno sotto i pochi
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assicura che un giorno quel documento perduto lo troverà
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da casa sua. ¶ «Ma quel concorso a cui hai
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allora. Mi è piaciuto quel racconto sulle api killer
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gonnellina che usciva da quel vecchio, quattrocentesco cortile. ¶ Vladimir
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ora potresti buttar giù quel vino in un sol
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nessuno. ¶ Si sentiva strano, quel giorno. In certi momenti
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Parizade, bellissima anche in quel momento di tortura inumana
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un importante esperimento. Sappiamo quel che succede se un
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Camazotz con il pennello. «Quel pipistrello bruttissimo e, permettimi
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c’era il Primo. Quel che restava della sua
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qualche istante a capire quel che stava vedendo. Gli
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ora esporrò l’ovvio, quel che tu stesso puoi
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pur di non vedere quel che fu costretto a
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occhi, mentre moriva in quel modo lento e atroce
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anima di lei lasciò quel supplizio, quel corpo devastato
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lei lasciò quel supplizio, quel corpo devastato, il salone
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finì, e con essa quel viaggio nei terribili ricordi
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meno che... ¶ Anche in quel caso Dracula si interrogò
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ripetendo: «Com’è simpatico quel ragazzone, che brava persona
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il lutto e sopportato quel lievissimo assalto sonoro che
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gliene dico quattro a quel maleducato!» mi aveva annunciato
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di quell’uomo strano, quel Vladimir. ¶ L’angolo tra
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giro. ¶ Ai tavolini di quel circoletto nel sottosuolo c
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Alcuni dei soci di quel club esclusivo erano seduti
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rosso piuttosto sospetto. ¶ A quel punto avevo domandato: «Vladmir
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Lajos. Lo scopo di quel canuto insegnante è portarsi
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già surreale non fosse quel posto. ¶ «Io... Signore, mi
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dose di ironia.» ¶ «Dracula? Quel Dracula?» ¶ «Molti si sono
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davvero queste storie?» ¶ In quel momento, un’altra figura
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il mondo del fumetto, quel Dracula lì, non solo
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Certo. Più bevo, più quel che sento e che
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con quasi assoluta certezza quel che è successo. Il
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e sentito. Credi che quel Valerio Breda voglia far
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O che lo voglia quel Galeazzo Bentivoglio? Per cui
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io mi ricordo ancora quel che ho visto e
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messo a bere tutto quel vino bianco, a parte
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del dito medio. ¶ In quel momento, in uno slalom
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state ben attenti a quel che fa il vostro
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senza che potesse vedere quel teatro di abominazioni contro
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e vi aggiungo che quel belloccio di Charlie Hunnam
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e si avvicinò a quel trio il più possibile
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portato la proprietaria di quel culo a vette di
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aveva tenuti svegli durante quel soporifero pareggio. ¶ Ma questa
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Cristina Piovaschi abitava in quel palazzone tondeggiante in via
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sentire uno sparo in quel deserto.» ¶ «Ed è morta
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di giornate estive. ¶ Ma quel lunedì 27 agosto avrebbe riservato
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era importato più niente ¶ Quel lunedì la città si
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da fuori», e in quel momento era arrivato il
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il momento muto, «e quel concorso a cui dovevi
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soltanto gli attori di quel programma, be’, abbastanza orribile
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forse lo dovrei lasciare.» ¶ Quel momento era stato bellissimo
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momento era stato bellissimo. ¶ Quel momento era stato sublime
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a un tavolino di quel postaccio, avevo scorto a
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limiti continuando a camminare. ¶ «Quel tizio si vuole candidare
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ti sei incammellato su quel cacchio di orologio?» ¶ «Non
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suo cugino, e in quel garage posso lasciare la
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una moto abbracciato a quel mostro di centoventi chili
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essere una citazione di quel film? Il serial killer
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Cazzo, lo devo vedere, quel castello! In ogni caso
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gli orari elastici di quel locale, possiamo parlare del
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che suona insieme a quel povero vecchio? Non possiamo
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in dieci, e a quel punto, con un uomo
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quant’ero lucido in quel momento avrebbe potuto anche
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basilica. Vi avviso che quel che faremo stanotte potrebbe
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difendersi dai barbari, e quel che era fuori, come
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ci eravamo accomodati in quel locale fatto di una
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scossa elettrica conseguente a quel contatto mi aveva fatto
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dedica anonima, e io quel libro, dopo, lo stavo
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un piccolo brivido per quel gesto. Al quale, in
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Elisabetta, sappilo: io sono quel tipo di uomo che
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e disperarsi una ragazza. Quel tipo di uomo che
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spingerla, cominciò a raccontare quel che non aveva mai
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la testa, no? In quel momento, tu non capisci
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tu non capisci. In quel momento non razionalizzi. Stai
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e mi piace, ma quel che mi aveva fatto
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una piccola parte di quel piacere inarrivabile. Ma il
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anziché ribellarmi, anziché dirgli quel che avrei detto a
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ancora più insopportabile di quel che già mi aveva
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Lajos in particolare, di quel loro dialogo sul tetto
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avevo messo in mano quel che restava dell’eredità
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era tutta colpa di quel vecchio panzone defunto, che
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molto lusingato, ma in quel momento, davanti alla targa
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lettere alte mezzo metro – quel che per fortuna era
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diverso dalle pagine girate, quel mercoledì 29 agosto alla Batcaverna
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Sì, è molto bello quel finale, e poi c
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entrasse nessun cliente in quel preciso istante. Tenendo il
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Henna aveva guardato stupita quel vecchissimo modello di cellulare
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il piano di sopra. «Quel ragazzetto insopportabile ha detto
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Se perdo la ragione, quel che faccio è azzannare
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Fermina Gutierrez. Leggi bene quel che è inciso sulla
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tutto...» ¶ «E non ricordi quel che dice il demone
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era una targa, su quel particolare monumento... i versi
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bello addormentarsi acciambellato su quel culo». ¶ Amy sta dicendo
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ricordo di Lajos Detari, quel bravo calciatore». ¶ Tutti si
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a seguire con apprensione quel viaggio sotterraneo. ¶ A mani
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del tunnel, ma in quel momento avevo sentito l
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Lo ammetto: fino a quel momento, nonostante tutto, una
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hai rischiato grosso. In quel momento non facevo troppe
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le tue braccia.» ¶ A quel punto, be’, non lo
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di accenno di bacio, quel suo abbraccio talmente incoraggiante
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di riferire a nessuno quel che ho visto, in
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proprio mentre sto leggendo quel che dice WhatsApp. ¶ Lobo
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Non te ne pentirai.» ¶ Quel che mi fanno fare
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eccitazione e rassegnazione per quel che ha in mente
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Ho fatto credere a quel mentecatto di Vincenzo che
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nel mondo reale, ma quel che vedo è di
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per lì ho pensato quel che ti ho detto
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oro c’è in quel semplice Moleskine?» ¶ «Sì, ora
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taccuino. Ovvero, grazie a quel vecchio pazzo che odio
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scoppierà una guerra. ¶ Per quel giorno, conto di avere
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sembrava brutto. ¶ «Come spiegherai quel che ti è successo