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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «quel»

nautoretestoannoconcordanza
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rovine, cápita all’umanità quel che cápita ad ognuno
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ad essere burberi, e quel petto quadrato sul quale
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fare i conti di quel poco che, sospirando, si
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Ritrovare questo equilibrio è quel che io, esagerando, chiamo
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Governo, oggi nessuno sa quel che può capitare domani
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col fiocco verdone; e quel beato faccione rossiniano, cogli
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Solo chi aveva costruito quel cantiere e gli scafi
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industria di Nestore bastò quel poco raccolto. Un giorno
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per la prima volta quel sorriso di rispettosa compassione
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che aveva libere da quel suo po’ di scuola
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dei nuovi crociati. ¶ Ma quel che disse e fece
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e molto meglio di quel che capiscano sè stessi
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o per un’ora, quel personaggio. E tutto finisce
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l’uomo che su quel poco che ancóra possiede
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ora mangiarono più di quel che alle loro feste
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questo è troppo. ¶ Da quel momento cominciò una discussione
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a noi, – si chiese quel valentuomo la sera del
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al morale, ma in quel punto il cameriere prestatoci
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si lamentasse almeno di quel signore e di quel
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quel signore e di quel servito. Niente: continuava pure
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e a permettergli invece quel borghesissimo annuncio: “Il signor
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di lasciare al pranzo quel tanto di grasso e
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dottore. Lo sciopero sarà quel che sarà. Lo sciopero
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placato nella soddisfazione per quel che ha ottenuto. Non
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vero. Vigiliamo noi. Guardi quel ritratto che ella giustamente
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prenda tutti e due. Quel bravuomo li tiene nel
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ricordi parola per parola quel tuo discorso? Ma un
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strade e pei campi. Quel capolega era affetto da
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per settimane ad udire quel suo eterno russare di
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non nasconderti niente di quel che ti possa ajutare
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trovo per confidarti che quel famosissimo pranzo meglio mi
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per là credetti che quel grido volesse dire nella
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uova rotte precipitate in quel tramestio giù da una
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usci socchiusi, avevano spiato quel fuggifuggi, nessuno osò imitare
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parole, d’ajutarla in quel salvataggio: – Capirai. La casa
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rammento che proprio in quel pomeriggio mi capitò di
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decomposizione. Pure ad assistere quel gemente scheletro di suo
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si poteva dir morto. Quel tesoretto rubato a rischio
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donnette in fuga con quel po’ di bottino che
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chiesto che, per prudenza, quel fiero telegramma glielo ribattessero
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nemico più forte di quel che s’era calcolato
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nostri più deboli di quel che s’era preveduto
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terreno più difficile di quel che era segnato sulle
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aumentando i prezzi di quel che avevano salvato e
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avevano salvato e di quel che avrebbero recuperato. I
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rapinatori più spaventati, tutto quel che vollero, dalle suddette
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dozzina e, anche a quel prezzo, beato chi le
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sacra mensa per riscuotere quel tanto di perdono come
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ricomposta, immemore di tutto quel che le è capitato
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d’un’ora ammiriamo quel trio soddisfatti. Che ne
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amore, che è poi quel che conta. La differenza
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il rischio di perdere quel che possiede e che
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anzi spalancando su tutto quel roseo i suoi grandi
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aveva detto, sempre a quel che si narrava, ch
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dottore ci raccontasse tutto quel che sa.... – Non sapeva
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continuò la lista di quel che s’era tolto
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era tanto affetto in quel lungo sguardo che pian
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Appena fui sulle scale, quel gesto involontario mi dispiacque
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Dove s’incontrarono dopo quel giorno i due amanti
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povero sottoprefetto che in quel momento era un giovane
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so quale paesotto di quel poco di Trentino che
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amplificazione delle delizie di quel paradiso avvenire (domani finisce
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può essere offeso da quel che avviene nel letto
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non cadere di seggio. ¶ Quel giorno in soffitta, tra
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ingenui. Alcuni sostengono che quel loro colorirsi pelle e
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qualcosa di simile a quel che fa la provvidenza
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induce in pensieri religiosi. Quel delicato profumo, dolce ma
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si dice senza sapere quel che si dice, dalla
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un disonesto che in quel posto non poteva durare
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quei due, truccati a quel modo. Ma quelli soffrivano
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e finendo di staccarsi quel che gli restava di
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centinaja di lire e, quel che più conta, un
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sapevo se volesse con quel “nostri” annunciarmi una condanna
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porre le mani su quel cappello riuscì a frenarsi
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la sua calma e quel tanto di senno che
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macchinisti e fuochisti dentro quel loro nero capannone a
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protesta; e Nestore in quel momento arringava i compagni
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in cui teneva chiuso quel po’ che gli restava
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che lo offendeva era quel ritornello d’abbasso la
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anima vecchia. ¶ Giungeva in quel punto la madre di
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A momenti l’applaudivano, quel farabutto d’un disertore
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e andò in collera. Quel velo era nuovo, le
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accigliato e solenne. A quel “Mosca cieca”, chiese spiegazioni
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ripercussioni internazionali che a quel colpo potevano succedere, si
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d’essere stanchi di quel suo scontroso silenzio. Sentivo
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snella, bruna, incipriata e, quel che più dava gusto
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strada per far tacere quel fragore mortale. ¶ Il parapiglia
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E il nodo è quel giro o quei giri
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in chiesa, Micio. ¶ Da quel momento tutta la mia
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boccuccia di latte su quel bronzo logorato dai baci
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che agli altri, per quel davanzale del petto, l
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ottenere l’exequatur a quel santo uomo di monsignor
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mani; io m’ero, quel giorno in soffitta, condotto
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accingevo a meditare su quel problema e già lo
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valigetta di cuojo. ¶ In quel punto il sindaco mi
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profumato sapone: ¶ — Hanno veduto quel signore lungo che è
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del sindaco Pópoli. A quel nome non battè ciglio
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altri. ¶ (Oltre che con quel tenente egli se la
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molto migliore di me. Quel sigaro non tira. Prendine
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Parli chiaro, parli chiaro. Quel che lei chiede fa
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l’anticamera. ¶ — Le raccomando quel telegramma, – osai ripetere lasciandolo
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esterno era abolito da quel diluvio. Mi pareva d
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al mio unico figliolo, quel pensiero non mi sconvolse
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ti fossi trovato in quel punto davanti. ¶ Ma sì
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pensieri convergevano meglio di quel che possa, o lettore
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Il sottoprefetto faceva tutto quel che poteva per calmarsi
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mantenere ad ogni costo quel che possiede; e più
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due contadini. Ma in quel punto entrava Margherita col
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se avessi dovuto in quel punto confessare a Nestore
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città non sapeva bene quel che avveniva e contro
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opinioni si potevano in quel giorno manifestare? Ecco il
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occhi si fissarono verso quel punto, da cui per
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la folla ha pudore. Quel sindaco che le riappariva
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il profondo significato di quel gesto del loro capo
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mentre egli inveiva contro quel fantoccio e, noncurante della
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quella stagione e con quel sole Pascone non poteva
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orgogliosa la testa e quel pennacchio di capelli e
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mi dica chi è quel giovane biondo che passa
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se anche Pascone, con quel solo occhio che per
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consorte, pareva che in quel momento mi ballassero attorno
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come l’avevo veduto quel giorno in piazza per
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altri fascisti dovevano in quel giorno di mercato giungere
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che sono pel toro quel che è la lingua
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quelli urli e da quel trambusto gridare: – I fascisti
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della stazione, e su quel bianco trotterellava tranquillo accanto
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non entrare. Digli tu quel che sai, e poi
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su carta della Camera quel che gli avevo narrato
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accorgersene cogli anni. Ma quel che più lo angosciava
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e ad aspettare pazientemente quel che succederà domani m
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commendator Pópoli perchè in quel torno di tempo egli
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può fare di me quel che si vuole. Ma
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del mondo, e riceveva quel che si meritava. Un
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chiedermi i particolari di quel colpo da maestro. E
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io mi sentivo furbo: quel che è peggio, m
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chi fa per burla. – Quel giudizio non lo rinnego
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molto all’Italia. Ma quel che per adesso mi