Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

temer sempre d'offendere quella che credeva la parte

parte, egli pure, di quella grande coscienza che accolse

la sua gran voce. Quella voce per loro era

una morte eroica come quella incontrata, al ponte dell

mestizia è pari a quella della sua voce concitata

istrumenti ¶ Pietosa, e a quella, con alterna vece, ¶ Sposato

futile buffonata del caso. Quella sua tempra d'acciaio

detto, e certo non quella dei fortunati che possono

sè un frammento di quella scintilla divina. Se da

e non circoscritta come quella del verme, innalzava gli

egli non depose mai quella sua severa mestizia. ¶ * ¶ * * ¶ Con

Pisa, lo riveggo in quella sua camera di via

fidi, seduti intorno a quella tavola verde: egli si

mi donò manoscritta in quella sua camera a Pisa

ferrata, abbandonando per sempre quella vigorosa famiglia di cavalieri

l'impressione provata ripassando quella soglia dopo tanti mesi

ove la famiglia, in quella esemplare del dottor Asquini

sta in faccia a quella del lupo? Stai al

affettuosa, fedele; è tutta quella casa di provincia, ove

di patriarcale onestà. In quella casa si ha un

spazio, o esser su quella nave di cui si

belle, lo porterà su quella nave fino a Marsala

il suo cuore a quella medesima ira per cui

spasimo son cagione a quella povera donna sì brutta

del Miserere cantati da quella moltitudine, empivano la campagna

è nei passi seguenti: ¶ "Quella bella chiesa del quattrocento

quale profonda tristezza, come quella dell'autunno dopo la

nè dell'Etna, ma quella del borgo piccolo e

se non fosse stata quella gran paura dei carabinieri

tenente, quel pelo rosso, quella faccia che neppur il

ora dove vado? A quella casa laggiù. Mi ha

pareva una fanciulla. Ma quella faccia, quel petto, quei

quelle parti; ma a quella che lì come stavano

monti: le donne come quella erano sangue di feudatari

lupo nè un ladro. ¶ Quella voce e quella faccia

ladro. ¶ Quella voce e quella faccia erano oneste, e

Vede là? Là in quella foce di monti, quel

ma che biscia è quella che ha le zampe

paese, e che di quella donna c'era invero

schignazzavano: una paura come quella notte non l'ebbi

la caccia del diavolo; quella che fanno per dannazione

Vado a cavallo" rispondeva quella che avevo adosso... Non

a pigliar diletto in quella testa strana. ¶ - Del resto

silenzio da cui usciva quella fresca figura di giovane

pigliare in casa da quella povera gente, gli era

America, nel momento che quella bella fanciulla era spuntata

contento anche lui! Che quella ragazza non fosse sua

sempre dinanzi agli occhi quella bella fanciulla. ¶ Ma nel

forma di pecora anche quella volta. "E le hai

feci? Misi nello schioppo quella manata di piombo dell

mira. "Ubbriaco non ero quella notte, no. E tutti

mai. Quei suoi figli, quella sua nuora, beati! essi

essi dormivano, russavano. Nunzia? Quella, già, era l'innocenza

che ammazzai, cos'è quella che ho vista qui

che ho vista qui... quella che era con voi

si fa, fate ricomparir quella strega... ¶ - Ve lo dirò

dolce nell'animo come quella voglia: raggiunse il vecchio

dei luoghi e di quella gente: - perchè non vi

solo ai poveri diavoli... ¶ Quella faccia, quelle parole, quel

Anna, entrando fiera in quella briga: - e voi credete

ce ne sono... ¶ A quella scossa d'ingiurie, Pilo

in quel tal prato, quella tal domenica, grullo, grullo

sua figliola, sposa in quella casa. Sfogata si era

a casa, ridotto in quella maniera. Solo quando i

sola, che sempre raccontò quella fandonia per far ridere

nessuno era morto in quella casa; lo spruzzarono d

Signore! che ingiustizia era quella che avesse a morir

anima, nella solitudine di quella povera casa quasi selvaggia

si sentiva legato a quella famiglia, a quella casa

a quella famiglia, a quella casa, a quei boschi

E che bella memoria quella d'essere passato quassù

magari quel tale o quella tale potranno essere stati

avevan fatto, che in quella cassa lasciata là dentro

che fossero nel borgo, quella gente aveva già tessuto

che mostro, fantasticando a quella maniera; se l'osteria

del borgo. Entrando da quella porta, mirando la tavola

saluti, e le dirò quella cosa allegra, sai bene

d'una carretta; e quella carretta, nella sua mente

rocce, dove aveva goduto, quella volta, con Pellegro, gioie

Pellegro più non tornava? Quella volta che lo aveva

potè ancora pensare che quella voce aveva gridato così

guardando di striscio, finchè quella gente fu tutta passata

sessant'anni e con quella creaturina fatta cristiana, era

il suo poderino con quella sua casetta nera; una

mutato in gioia per quella figliola, ch'egli aveva

a morire. Ma da quella volta la gente le

cosa è stato di quella bestiona. Bestiona io, però

campar più guari. Da quella volta non la persero

vicino alla signora Camilla. Quella sì, che fu una

sole schiacciava, sedeva a quella sua maniera; e stanca

Arcangela. ¶ - Sapete, Arcangela, che quella vostra malattia vi ha

vecchia, non pareva più quella. Tra il pianto e

per mettere in carta quella corbelleria che essa stava

sera stabilita pel matrimonio. Quella sera il priore stava

allora appunto, - sicuro, è quella bestia! ¶ - E chi sposa

Fuori, fuori! ¶ E tutta quella gente corse giù per

fosse fermata, avrebbe vista quella stessa turba arrivar pentita

a gruppi, a coppie, quella gente se ne andava

casupola d'Arcangela, su quella costa laggiù, se vi

d'Arcangela, dato a quella vecchia, non sarebbe parso

avrebbe creduto; che cuore quella donna! Ma che padre

del Miserere cantati da quella moltitudine empivano la campagna

fabbro, quel fabbro di quella notte c'era e

non fu vista più. Quella stessa notte passò i

saliva, pensava ghignando che quella poca terra dove il

stata tanto cara a quella povera morta. ¶ - Signoria, se

muro muro, entrava in quella bella chiesa parrocchiale del

si faceva piccino in quella sua panca; adesso aveva

di quel silenzio, di quella solitudine che aveva tanto

fine inginocchiarsi a fare quella penitenza che don Giosafatte

quelle lastre, e dopo quella una seconda, una terza

male! Ma insomma poi, quella penitenza!... Quante ne hai

stupefatto, quasi impaurito. Come? Quella fanciulla appena un po

di essere io stessa quella treccia, e da allora

dentro sè stesso, su quella più facile a sfogar

della signora Emerenziana, vide quella faccia falsa pel vano

pensò al male che quella trista studiava di fare

una volta, passando per quella via con suo padre

odioso la figura di quella signora Emerenziana, che poco

menato un colpo contro quella volta azzurra, che sarebbe

lui. Ah! ¶ Appunto con quella visione guadagnava il ciglio

spazio, o essere su quella nave di cui si

la loro gran pace. ¶ Quella pace discese anche nel

mondo dei dolori di quella sorte? ¶ Povero Foresto! Non

voce. Bisogna dire che quella volta era uscito dopo

che volle mettersi a quella bella vita di marinaio

forse suo bisnonno; perchè quella dove stava era la

aveva sentito dire che quella era la scena della

ma sempre aveva amato quella povera lastra di ferro

Un'infanzia quasi come quella di tutti, in quei

quei suoi quattro amici! Quella sera già tanto lontana

qualche mese d'inverno, quella volta aveva dichiarato di

là vicino, eco di quella sentita tanti anni prima

la prima sera che quella sua gioia v'era

e cogli amici. Ora quella testa era già stanca

Gli pareva che tutta quella trasformazione fosse una specie

diceva il dottore, ammirando quella faccia. - Ma mio figlio

amico, vedendo che in quella via non era stato

quell'atrio, quello scalone, quella prima sala lunga, quelle

Asquini passò in fretta quella e una e due

mi viene in mente! Quella sera, tanti anni fa

Sì, dev'essere così: quella forse per quel che

sincerità di vita in quella folla? Ma anche nel

che gli toccasse proprio quella dove una volta aveva

si coricò pensando a quella sera così lontana, a

sera così lontana, a quella giovine bella di cui

dovesse avere, somigliante a quella del padrone che era

si era fatta di quella di lui. Stanco mutò

e non gli pareva, quella giovine non poteva avere

erano stati presenti a quella scena, ne aveva ancora

Dov'era adesso tutta quella gente? Portata dal vento

senza sapere il perchè. ¶ - Quella è mia moglie... te

il dottore, che in quella litania detta dall'Offlaghi

intenerire dalla compassione per quella misera vita, soggiunse: ¶ - Ma

di quindici anni in quella bottega, non è lui

gli hanno dato moglie, quella bella giovinetta; l'ha

dare una sposina come quella! L'avesse veduta che

nel ricordo, laggiù... in quella lontananza di tempi! Li

cortesia. ¶ L'Asquini guardò quella bella testa di doge

tra gli arredi di quella stanza. L'Asquini la

L'Asquini la conosceva quella fotografia, n'aveva a

nella saletta, e in quella per anni e anni

dice, che uomo Terenzi; quella donna gli andava in

viveva! Tre giorni sono quella donna venne fuori a

per farlo cadere su quella donna come una rovina

che è venuta in quella carrozza che abbiam sentita

suo comodo, ma a quella maniera no... ¶ - Povero Lantieri

anche lui; per esempio quella comasca di cui a

due sere innanzi, in quella del suo focolare. Allora

nel suo letto. Con quella testina sul guanciale pareva

a sè come in quella notte una creatura innocente

che al suono di quella parola gli si ficcasse

del letto, vicino a quella del suo figliolo, e

lo sapevan tutti: in quella casa i coniugi s

paese, ecco là a quella voltata la casa dove

che il padrone fosse quella sera così dolce. Intanto

cambiando quasi voce; tutta quella mia gente se n

Ora senti che storia. Quella volta che capitò qui

si trovava alzato. E quella sera era già quasi

quelle malinconie, brontolando contro quella sciocca di Lucrezia, che

Ma dovevo lasciare che quella povera donna andasse a

nel focolare. Ma in quella, di colpo fu spezzato

ginocchioni sulla soglia di quella porta, proprio come avrebbe

fece la dote a quella Lucia che correva rischio

essere nominata; credo che quella persona fosse l'Ebreo

già stato sentito da quella povera gente, e riconosciuto

patire, e che tutta quella sera non s'aveva

quali aveva perdonato. In quella guerra aveva toccato ferite

più bene di prima. ¶ Quella notte adunque il signor

sempre a cavallo. E quella volta andava su d

messo a sedere. ¶ Allora quella birba di barbiere, cominciò

non disse nulla di quella storia dei baffi se

suo sogno disordinato di quella notte, il signor Saul

E dire che senza quella mala azione del Galateri

e s'immaginava come quella famigliola doveva essere felice

sanno comprar gioie come quella che egli sentiva in

li troncò tutti. Per quella gente semplice, un morto

sue carità fu, come quella dei suoi baffi, dimenticata

giovani che vi stavano, quella bellissima ch'egli, il

e si rimproverò di quella mala gioia dell'animo

moglie un pensiero di quella sorte, glielo avrebbe perdonato

pensando che a levargli quella malinconia ci sarebbe voluto

tornare? Sapeva bene che quella sera si doveva fare

quel saluto senza aver quella gaiezza che sempre le

un poco seccato da quella nebbiuzza che Valeria aveva

qualche ragione di fargli quella domanda, si mostrava quasi

piacere a pensar a quella ragazza, ma che appena

tuttavia, riconoscendosi immeritevole di quella pronta sottomissione di Valeria

mi sarò ingannata, ma quella sera che nacque mi

difendendosi dalla visione di quella bella montanina, che ora

s'era incontrato con quella ragazza, poteva parere una

alla quinta generazione, forse quella cui appartenne il primo

venuto da poco in quella residenza, ma se ne

non veduto, c'era quella sera anche un conte

a letto a sognarle. ¶ Quella sera il discorso s

dottor Crisante, irritato per quella sciocchezza, mentre gli faceva

egli che ha perduto quella che aveva ed era

per un parere di quella sorte era più al

un anno. Non sapeva quella saetta che gli poteva

i barattoli, far fare quella vetrina nova, mandar nel

giunto a casa, e quella parola "fenici", forse per

nella farmacia di Saverio, quella lingua sporca di Crisante

il fatto suo a quella linguaccia: io non temo

si lasciò levare da quella maldicenza solitaria per pensieri

appunto si era sentito quella bellissima creatura ancor vagante

stesso. La vista di quella bellezza non gli faceva

guardava anch'esso verso quella parte, e cominciava a

onestà sdegnosa, o per quella timidezza che la miseria

che le cose di quella sorte tutti le dicono

che pareva sentisse di quella contentezza modesta di chi

dato dal dottore a quella casetta c'era tutta

ma insomma chi in quella storia aveva sofferto di

dir peggio. La vedete quella casetta là tra quei

non domandar mai chi quella giovane fosse. Del resto

Vedete quei pini su quella vetta? Là con quella

quella vetta? Là con quella giovane passammo delle giornate

da sua madre, in quella villetta là, per finirla

vecchia anch'essa. Ebbene, quella signora mi ferma, fa

lei, ma quell'altra, quella... ne domandi, potrebbe anche

le donne fossero come quella e di mogli non

morire senza che conosca quella che sarà la madre

della saletta, Crisante rivide quella tal faccia di giovane

che Crisante aveva detto quella tal sera nella farmacia

fuori ed entrava in quella camera, allegro molto, con

e il dolore di quella scena; onde aveva detto

s'era trovato a quella festa in campagna, con

fatta, su questa e quella, magagne che allora cominciava

tutta una finzione. ¶ E quella sera che a veglia

rispetto per la famiglia! Quella doveva essere stata una

io, sì - pensava - ma quella povera Primavera? Mandò il

nascosto gli avesse gridato quella parola; e allora sentì

ho detto da Saverio quella sera, e m'ha

com'era, forse... ¶ In quella giungevano nel borgo ch

videro passare stupirono di quella novità; ma il capitano

al dottore, cui da quella tal sera non aveva

alzato il bastone contro quella insolente. Poi seguitò: ¶ - Portate

il cuore di gioia! Quella sera egli non le

sta in faccia a quella del lupo? Stai al

Io andai fuori di quella stanza mordendomi le mani

come mi fece male quella compassione in presenza di

padrone gli disse: ¶ - Tu quella giovane la devi lasciare

trentacinque anni prima, da quella tal signora, e gridò

si fosse abbandonato in quella miseria di vita. ¶ - Mi

teneva d'occhio. Passeggiò quella volta un poco, ma

a poco a poco quella donna gli fece dimenticar