Grazia Deledda, Leggende sarde, 1894

del giovine, all'altra quella della fanciulla. Ciò non

di tanta rovina, oltre quella innocente dei due giovani

il diavolo. E in quella notte spirò un vento

dai venti. In origine quella croce era di ferro

Castel Doria; e specialmente quella dell'ultimo principe. ¶ Pare

era stata ricompensata da quella strana gente, ma l

ora i discendenti di quella donna sono fra i

artista chiese informazioni su quella casetta arcana; ma nessuno

notte ad origliare presso quella finestra e sentì solo

chiesa. Era simile a quella dell'arazzo, ed era

e il germe di quella delle generazioni future. ¶ Può

più degli altri in quella danza infernale, e non

un'ultima grazia, tranne quella della vita, i tre

stata una donna allegra, quella notte provava una grande

a guardare, e vide quella povera palma di piede

teneva sempre rinchiusa in quella stanza remota, nella quale

pregare, ma tosto ricomparve quella Celeste Signora, che ora

grazia, come si chiama quella città?". ¶ Il pescatore non

la caccia all'oca; ¶ Quella città laggiù si chiama

amore. ¶ Lasciata sola in quella campagna deserta e silenziosa

fu la padrona di quella casetta verde nascosta fra