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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pino Cacucci, Nahui, 2005

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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ardire, signora... è lei quella che chiamano El Fantasma
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imbarazzato. ¶ “So chi è, quella poveraccia,” aggiunge lei senza
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il poeta ha osservato quella bocca nella memorabile fotografia
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chiunque la chiamasse Carmen. ¶ Quella notte il poeta Homero
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europea. Un’ascesa inarrestabile, quella del giovane cadetto Manuel
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sbriciolava: a dieci anni, quella creatura era troppo sviluppata
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poteva sentire attrazione per quella bambina, carne della sua
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sulla poltrona preferita, rassegnato: quella notte non sarebbe comunque
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tiranno dello stesso Huerta. ¶ Quella notte il ministro Mondragón
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Gli era stato comunicato quella mattina. Poteva essere una
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diceva che meritavano rispetto. Quella gentuza, quei miserabili, avevano
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famiglia, sapendo che in quella lingua soltanto lui poteva
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Soltanto lei, quell’indemoniata, quella sgualdrinella, quella figlia indecente
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quell’indemoniata, quella sgualdrinella, quella figlia indecente e ingrata
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di matrimonio che oscuri quella di Luz Huerta, voglio
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tre. Volevo andarmene da quella casa, e volevo soprattutto
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La morte fisica o quella civile. E concluse: “Ora
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a premere il grilletto, quella donna inutile è svenuta
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Mi ha fatto pensare, quella frase: in effetti, avrei
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con questo e con quella, disinvolti e appagati in
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a ritirarsi proprio in quella direzione. Esausti e storditi
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idea di convivere con quella tribù infestata da bambini
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di abbandono girovagando in quella città estranea e per
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sarebbe diventato padre. ¶ Neanche quella volta avevo provato qualcosa
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Non potevo essere io, quella matrona informe. Sembravo mia
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raptus di violenza su quella creatura indifesa. I familiari
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Lei dovrebbe saperlo, che quella è da rinchiudere in
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generale contrasse la mascella. “Quella è mia figlia,” sibilò
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di carpire brandelli di quella concitata discussione, non venne
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parola di generale contro quella di un pervertito. Morto
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per San Sebastián, in quella carrozzina dalle ruote alte
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quel volto contratto e quella mascella serrata erano la
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delicatezza: pensava davvero che quella donna fosse l’assassina
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di un’intera vita. ¶ Quella sera Carmen non si
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di ospitare un museo. Quella notte, rientrato alla Merced
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sfida, l’ennesima di quella vita che viveva come
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con il mento in quella direzione. ¶ “Mi prendi in
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esplorare altri vulcani. Ma quella volta si salvò e
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di pari passo con quella sociale. ¶ Nel 1910 Porfirio Díaz
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una chiassosa differenza con quella dei compassati pittori spagnoli
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senza timore di Dio. Quella stessa immagine che lui
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Oltre vent’anni dopo quella notte fatidica del 22 luglio
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padre compreso. Certo che, quella sera, riuscii a calamitare
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ricordo come si chiamava, quella stucchevole matrona. E dire
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femmes era pari a quella di grande muralista. Le
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la passione precedente. Da quella sera, per esempio, Carmen
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non fosse stato per quella mano che si portò
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vorrei possederti qui, su quella panchina, o sul prato
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intuire quanto fosse infelice quella coppia. Lei radiosa, esuberante
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impartire una lezione e quella inferiore da satiro con
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appena una vestaglia, con quella prodigiosa chioma d’oro
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voglia di correre su quella distesa di pietra assolata
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reagii. Mi tenni dentro quella sensazione indefinibile, un misto
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Merced. Troppo presa da quella passione, anzi travolta e
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risentimento, e pensava a quella pendeja di sua sorella
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capito subito, se solo quella sgualdrina di Carmen fosse
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Obregón, che aveva pronunciato quella serie di crudeltà con
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avrebbe messo tre mesi, quella lettera, a giungere in
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che hai assorbito in quella famiglia! Tutto lo schifo
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metropoli – il meglio di quella nascente metropoli – che aspirava
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braccia, mandando al diavolo quella specie di satanasso che
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la figura della Notte... quella per cui posava la
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sua assenza. Apparteneva a quella puttanella pelosa con le
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cancellare il ricordo di quella notte umiliante. Il senso
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e tornò a leggere quella sorta di sgangherata poesia
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rimbalzava sullo stipite, e quella vocina scema, insultante, cristallina
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delle umiliazioni, liberarsi da quella malsana sensazione di sporcizia
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della pistola, volevo incrinare quella sua strafottenza invulnerabile, ma
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a crederlo, vedendolo, con quella mole imponente, ma Diego
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capito subito che, almeno quella volta, l’avevo fregato
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immune dal fascino che quella bellezza esposta irradiava. Nahui
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individuale e collettiva, e quella era la Città del
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realizzando una vera rivoluzione, quella che incrinava pregiudizi consolidati
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rigoglioso e sensuale di quella Hollywood falsamente disinibita. ¶ A
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di qualche estasiato spettatore. Quella volta, giunta davanti a
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non lasciarono la capitale. Quella volta pensò di aver
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si affrettò ad allontanare quella stessa feccia di cui
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a smentire illazioni – compresa quella che stesse per farsi
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una fine nel nulla, quella di Nellie Campobello. Si
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che lei aveva cambiato quella di nascita. Si parlò
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affascinata, all’inizio: tutta quella gente che si muoveva
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stessa prigione di sempre: quella che relegava la donna
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essere mai salita su quella?” le chiese indicando il
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l’intelligenza brillante di quella donna – poté solo intuirla
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rivedremo mai più, e quella bottiglia te la scolerai
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mese che trascorse da quella sera, e ogni volta
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da molti anni a quella parte – le ricordava suo
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piacere del contatto su quella pelle di pesca imperlata
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si alzava e raggiungeva quella schiena nuda, si chinava
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per il meglio, in quella fine d’anno del
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di abbandono che emanava quella figura patetica: trasandata, i
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trasformato nell’immagine di quella povera derelitta. Eppure, non
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Fu Nahui a tramandare quella versione eroica sulla mortedel
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contro, al chiuso di quella cella Rodríguez Lozano realizzò
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Messico degli anni venti. Quella città che era tornata
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ho uno specchio, in quella topaia dove vivo adesso
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di una presenza familiare, quella della nipote Beatríz, figlia
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questi sconosciuti a visitare quella dimora perennemente in penombra
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riferisco alla vera libertà, quella del comportamento quotidiano, della
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che, come lei, condivisero quella stagione e furono le