parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
1
2015
è spaccata in due? Quella che viene prima o
2
2015
che viene prima o quella che viene dopo, verrà
3
2015
E poi quale vita? Quella che viene prima o
4
2015
che viene prima o quella che viene dopo, verrà
5
2015
viene prima, verrà, con quella calottina da astronauta, prima
6
2015
pare, come quando aveva quella calottina da astronauta che
7
2015
dopo e non in quella che viene prima, mentre
8
2015
in quel punto, in quella frattura di faglia? Chi
9
2015
girando la testa da quella parte, dai loro inginocchiatoi
10
2015
sei?” hanno gridato verso quella luce...» ¶ Sento venire dei
11
2015
greggi, arrivano fino a quella stalla. E allora io
12
2015
ho vista anch’io quella stella!» lo interrompe all
13
2015
Ma che cosa sarà quella luce? Sarà una stella
14
2015
ancora per un po’ quella torcia che si muoveva
15
2015
faccia che spuntava da quella calottina da astronauta. E
16
2015
faccia mi sembrava come quella di una famosa donna
17
2015
Magi arrivano fino a quella piccola stalla, col loro
18
2015
tutto lo spazio di quella piccola stalla, si prostrano
19
2015
se guarda, con tutta quella luce che non si
20
2015
persone in silenzio, in quella piccola stalla, alcuni pastori
21
2015
poi dovevamo deporre in quella mangiatoia il nostro bambino
22
2015
bambino appena tracimato in quella mangiatoia, non solo da
23
2015
bambino appena tracimato in quella mangiatoia.” “Ma perché?” chiede
24
2015
quale stella ho visto? Quella che veniva prima o
25
2015
che veniva prima o quella che veniva dopo, verrà
26
2015
quale Vostok 1 ero? Su quella che veniva prima o
27
2015
veniva prima o su quella che veniva dopo, verrà
28
2015
testa vibra, attraversata da quella rasoiata. ¶ Un istante dopo
29
2015
ripete un’altra volta quella strana voce, afona. ¶ Deve
30
2015
gli risponde Dio, con quella sua voce che non
31
2015
Da quale morte? Da quella che viene prima o
32
2015
viene prima o da quella che viene dopo?» ¶ «Da
33
2015
che viene dopo?» ¶ «Da quella che viene prima e
34
2015
viene prima e da quella che viene dopo, verrà
35
2015
prima e ultima tentazione, quella della resurrezione! E allora
36
2015
forte, c’è sempre quella mano che sembra rovistare
37
2015
umanità?” mi chiedeva. “Per quella che viene prima o
38
2015
viene prima o per quella che viene dopo, verrà
39
2015
che viene da dietro quella maschera che luccica un
40
2015
ne stavo affacciato su quella voragine fosforescente nelle città
41
2015
testa è tutta dentro quella matassa densa d’incenso
42
2015
avvampando. ¶ E poi in quella dell’angelo, che non
43
2015
E poi, addirittura, in quella di Dio, che non
44
2015
sua bocca c’è quella feritoia orizzontale della maschera
45
2015
ostia anche lì, in quella fenditura immobile che non
46
2015
Ci lanciamo tutti da quella parte, ammassati. ¶ Si sente
47
2015
perché era proprio da quella parte che salivano quei
48
2015
uccellagione, e poi attraverso quella radura dove c’è
49
2015
prima, mentre uscivamo da quella città di confine tra
50
2015
che venivano giù da quella discesa e parcheggiavano una
51
2015
mangiare anch’io, in quella trattoria in mezzo alle
52
2015
Scendevo anch’io lungo quella stessa discesa fra i
53
2015
dietro, di traverso anche quella, per chiudermi ogni via
54
2015
non mentre scendevo lungo quella interminabile scala nel quartiere
55
2015
prima stanza, poi in quella dopo... Io credevo di
56
2015
fa il buio da quella che fa la luce
57
2015
che forse era proprio quella stessa persona che stavo
58
2015
tra le mie braccia quella meravigliosa ragazza col vestito
59
2015
alla fine ci sono quella curva ad angolo retto
60
2015
fianchi delle montagne, in quella luce che cancellava ogni
61
2015
di luce. ¶ “Sì, sì, quella è Bindra!” mi dico
62
2015
arrivavi alla fine di quella salita e ti trovavi
63
2015
viene prima o in quella che viene dopo? Adesso
64
2015
ancora. «Mi staccavo da quella fila di vesti e
65
2015
viene prima o da quella che viene dopo?» ¶ «Io
66
2015
viene prima e da quella che viene dopo, tracimerò
67
2015
viene dopo e in quella che viene prima. ¶ «Neanch
68
2015
seminario. Sto già vedendo quella stradina di sassi che
69
2015
ricopriva il cielo come quella del fegato... ¶ Sono davanti
70
2015
macchinetta sulle loro nuche, quella dell’altro prefetto, ci
71
2015
O forse sono in quella sala giochi che c
72
2015
continuavamo a soffiare contro quella pallina di ping-pong
73
2015
stava già parlando di quella nella vita che viene
74
2015
della nuova costruzione, a quella della chiesina che c
75
2015
costruzione, si vede già quella della chiesina. ¶ Il Gatto
76
2015
corso per molto su quella macchina truccata del Sempio
77
2015
del Sempio, inseguiti da quella pattuglia di cacciatori di
78
2015
c’è quasi più, quella che qui fa il
79
2015
Gatto guarda fisso da quella parte, non mi risponde
80
2015
non c’è più quella Suora Nera che metteva
81
2015
come io sto guardando quella dell’altro seminarista, che
82
2015
seminarista sta andando da quella parte. ¶ Il Gatto non
83
2015
si stanno dirigendo da quella parte, anche quello con
84
2015
parte a parte da quella rasoiata. ¶ Siamo arrivati davanti
85
2015
mi giro appena da quella parte. ¶ Non vedo il
86
2015
se si risorge da quella che viene dopo, allora
87
2015
Da quale morte, da quella che viene dopo o
88
2015
viene dopo o da quella che viene prima? E
89
2015
anche dalla vita, da quella che viene dopo e
90
2015
viene dopo e da quella che viene prima, verrà
91
2015
lucido, girando con attenzione quella farfallina di metallo. ¶ Usciamo
92
2015
non ho potuto ricevere quella dei morti, non potrò
93
2015
nella mano sinistra con quella di destra. Lascia cadere
94
2015
Dei. “Quale vita eterna? Quella che viene prima o
95
2015
che viene prima o quella che viene dopo? Perché
96
2015
quale Parola, se anche quella è spaccata in due
97
2015
continuando a correre da quella parte. ¶ Entro nella camera
98
2015
dopo e non in quella che viene prima?» ¶ «Nelle
99
2015
andavano a inabissarsi in quella sterminata città seminale, e
100
2015
smerigliati del corridoio e quella alta e nera dello
101
2015
camera, e poi in quella dove ci sono il
102
2015
viene prima o in quella che viene dopo, anche
103
2015
dico. «Che cos’è quella polvere bianca?» ¶ «È farina
104
2015
scaletta. Ha già superato quella porticina di legno dal
105
2015
entrare, io sono solo quella che porta i doni
106
2015
improvviso, la sua mano, quella che non sorregge il
107
2015
pesci ci sono in quella vasca, ci saranno?” mi
108
2015
prima e non in quella che viene dopo, verrà
109
2015
della rampa, prima di quella porticina di legno che
110
2015
comincio a correre da quella parte. “Perché suona come
111
2015
camera, e poi in quella del corno da caccia
112
2015
voce, non capisco quale, quella di mia madre, oppure
113
2015
della camera dello Ziò, quella con il corno da
114
2015
notte della notte, non quella del giorno?» ¶ «Siamo andati
115
2015
tentoni l’interruttore di quella lucina che faceva ancora
116
2015
anche l’altra porticina, quella dello stanzino della caldaia
117
2015
questa qui e anche quella della caldaia sono rimaste
118
2015
la vecchia caldaia con quella nuova, per poter continuare
119
2015
abbiamo ballato insieme in quella casa cantoniera, le vedrai
120
2015
viene dopo e in quella che viene prima.» ¶ «Ma
121
2015
cercando? Che cos’era quella mancanza, che cosa sarà
122
2015
verso l’altra stanza, quella del corno da caccia
123
2015
del corridoio e a quella della mia stanza e
124
2015
infilando il dito in quella ruotina e facendo un
125
2015
vedo niente, sento solo quella vocina che mi continua
126
2015
i tuoi piedini su quella seggiola scalcagnata e poi
127
2015
mia camera e da quella della spada e del
128
2015
sentivo niente, sentivo solo quella vocina che parlava dal
129
2015
per l’emozione. «Su quella rivista che mio padre
130
2015
imperatore mogul Shan Jahan, quella per cui ha costruito
131
2015
che apriva per me quella balia dei nobili che
132
2015
prima e non in quella che viene, veniva dopo
133
2015
dentro la morte da quella della morte dentro la
134
2015
lontano da lui, in quella casa buia, perché non
135
2015
sua caviglia circondata da quella corona luccicante di campanelli
136
2015
ci siamo allontanati da quella città di confine tra
137
2015
corpo continuava a spingere quella piccola macchina leonardesca in
138
2015
vita che viene dopo quella che viene prima, verrà
139
2015
non sei più in quella casetta dove arrivavo tutto
140
2015
forgiate.» ¶ Mi lancio da quella parte, da dove sta
141
2015
penombra rischiarata appena da quella lama di luce che
142
2015
i vivi, anche di quella del cacciatore di morti
143
2015
è dopo, non in quella che c’è prima
144
2015
prima e non in quella che c’è prima
145
2015
il cuore in gola quella musica lontana che veniva
146
2015
acqua che rovinava, in quella infinita notte, in quell
147
2015
che viene prima! ¶ «Come quella notte in cui ruotavamo
148
2015
ci ruotavamo attorno costeggiando quella muraglia dipinta, tu con
149
2015
facevano rumore, io su quella bicicletta dal freno senza
150
2015
che viene prima di quella che viene dopo, e
151
2015
vittoria inglese a Helgoland, quella tedesca al lago di
152
2015
battaglia della Somme e quella degli altipiani italiani, Gorizia
153
2015
o in collasso, in quella gelatina di terra liquefatta
154
2015
viene dopo e non quella che viene prima, centri
155
2015
genetico della nuova cellula quella mutazione chiamata morte, come
156
2015
in mezzo a tutta quella vegetazione tracimata dalle acque
157
2015
e non ancora in quella che viene dopo, mentre
158
2015
su questo pianeta, su quella macchinina piena di sacchi
159
2015
e poi c’era quella villa abbandonata e deserta
160
2015
le pareti, e poi quella piccola casa nera con
161
2015
piccola casa nera con quella vecchia custode folle che
162
2015
di Tantalo il suppliziato, quella che oltraggiò Latona e
163
2015
e il fiore in quella immensa solitudine seminale piena
164
2015
sospeso, solo io e quella spropositata presenza seminale tracimata
165
2015
viene dopo o è quella che viene prima? E
166
2015
enormi fiori freddi in quella solitudine seminale, tirando quei
167
2015
che viene prima e quella che viene dopo, se
168
2015
per la mente, per quella cosa tracimata che ci
169
2015
dopo e non in quella che viene prima, correrò
170
2015
E poi c’era quella grande chiesa dalla facciata
171
2015
io mi sedevo su quella poltrona enorme che girava
172
2015
specchio? Di chi è quella testa che sta venendo
173
2015
primo Sputnik... E, soprattutto, quella piccola casa che veniva
174
2015
di più quando in quella casa, in quel casino
175
2015
e poi entravo in quella piccola bottega bianca, gelata
176
2015
fronte c’è ancora quella grande caserma dei carabinieri
177
2015
Non c’è più quella neve, non c’è
178
2015
dell’intonaco della parete, quella dello stanzino della caldaia
179
2015
viene prima o dentro quella che viene dopo? Ma
180
2015
grande, della cucina, con quella sbarra di ferro che
181
2015
viene dopo o da quella che viene prima, verrà
182
2015
immediatamente. ¶ “Oh, no, no! Quella no, quella no!” ¶ Continuo
183
2015
no, no! Quella no, quella no!” ¶ Continuo a camminare
184
2015
suono, nessuna voce, da quella parte. ¶ Faccio qualche passo
185
2015
Signorina!” mi dico. “È quella vecchia cieca e inferma
186
2015
la mia mano da quella della Signorina, che continua
187
2015
E porta al fianco quella lunga spada ricurva nel
188
2015
di finto marmo, sarà quella cosa enorme, quel sacco
189
2015
parso. Ma perché ha quella pistola? Con la divisa
190
2015
cosa con una mano, quella che non trascina il
191
2015
sua camera da letto, quella dove dormiva con mia
192
2015
trasferirmi nell’altra stanza, quella con le poltrone maciullate
193
2015
sussurro. «Che cos’è quella cosa?» ¶ «È l’arcobaleno
194
2015
mondo?» ¶ «La luce è quella che sale da quell
195
2015
sospesi nell’aria, lungo quella linea della seggiovia che
196
2015
si vedeva niente, in quella valanga d’acqua e
197
2015
in un punto di quella lunga fila silenziosa di
198
2015
in ogni punto di quella lunga fila di seminaristi
199
2015
altre voci, levandosi da quella lunga fila che dondolava
200
2015
dalla parte emersa a quella sotterranea di queste città
201
2015
che sono entrato da quella porticina nera, e poi
202
2015
quelle porticine nere e quella porticina nera da cui
203
2015
e mi trascinano verso quella enorme costruzione nera e
204
2015
unica guerra possibile è quella tra vivi e morti
205
2015
fatto a scendere da quella torre, da solo, mentre
206
2015
in fondo prima che quella interminabile scala si sconnettesse
207
2015
sconnettesse, e che tutta quella voragine ascensionale collassasse e
208
2015
da una parte, e quella camerierina che lo imboccava
209
2015
e il camino con quella portella e quella barriera
210
2015
con quella portella e quella barriera di fuoco tra
211
2015
a Gor’kij, in quella villa!» ¶ «Ci sarai.» ¶ «Ma
212
2015
quello che succedeva in quella sala, oltre il velo
213
2015
Ma allora tu sei quella camerierina, quella che sembrava
214
2015
tu sei quella camerierina, quella che sembrava una camerierina
215
2015
aprivano la porta di quella sala e restavano a
216
2015
rivoluzione dei morti e quella dei vivi, perché le
217
2015
unica vera rivoluzione è quella dei morti, l’unica
218
2015
l’unica insurrezione è quella della morte dentro la
219
2015
spostavo alla guida di quella macchinina che correva per
220
2015
mano verso di me, quella che non stringe il
221
2015
sfondando, le pareti di quella cosa che i vivi
222
2015
potesse sfondare e che quella percezione incontrata o inventata
223
2015
adesso sei qui! E quella percezione di spazio che
224
2015
mia famiglia sterminata in quella cantina...? Che ho vissuto
225
2015
ore in mezzo a quella mandria reale portata al
226
2015
uscita di nascosto da quella cantina, e che abbia
227
2015
bussare alla porta di quella villa dove c’era
228
2015
i morti, immobilizzato su quella carrozzella? Perché ogni cosa
229
2015
morte viene prima, mentre quella dei morti è in
230
2015
mio corpo inondato da quella massa liquida che veniva
231
2015
dopo e non di quella che viene prima.» ¶ Le
232
2015
bambina dei morti.» ¶ «Tutta quella gente in chiesa, quel
233
2015
altra casa, lontana da quella dove tu eri tracimata
234
2015
capiva cosa conteneva, dentro quella cabina dalle pareti arancione
235
2015
quel piccolo movimento apparente, quella piccola allucinazione che avete
236
2015
delle sue dita bruciate quella grande ostia e operava
237
2015
si vede. ¶ E intanto quella figura bianca che non
238
2015
tracimazione del mondo, come quella notte che nessuno faceva
239
2015
avevano portato via anche quella, era finita ormai chissà
240
2015
vicino all’altra in quella notte d’estate, nella
241
2015
vero che c’era quella lucina! Si allargava e
242
2015
notte, sul pavimento di quella piccola officina, contro un
243
2015
studio dove aveva intercettato quella cosa che avevi scritto
244
2015
per le emozioni di quella interminabile notte, e poi
245
2015
mia cella, perché io quella notte ero già uscita
246
2015
L’ho servita io, quella messa di Natale! E
247
2015
diavolo, e tutt’intorno quella chiesa buia, quel mondo
248
2015
soffocare dentro di sé quella sua tremenda risata, e
249
2015
le braccia, non con quella stupida fettuccia metrica che
250
2015
a parte la chierica, quella rasoiata, quando aveva dovuto
251
2015
barriera verticale del parabrezza, quella su cui stiamo correndo
252
2015
nel buio, come se quella e solo quella potesse
253
2015
se quella e solo quella potesse essere la sua
254
2015
fatto qualche passo lungo quella stradina che scendeva a
255
2015
i tumulti, e poi quella notte, quando avevo trovato
256
2015
vista mentre stavi sotto quella macchina durante i tumulti
257
2015
miei capelli che ostruivano quella porticina nella parete prefabbricata
258
2015
riempivano quasi del tutto quella piccola prigione prefabbricata. “Io
259
2015
continente dei morti, per quella continua tracimazione di lettere
260
2015
l’economia sommersa sia quella dei morti, sulla produzione
261
2015
che sia mai esistita, quella dei morti, qualcuno che
262
2015
agenzia pubblicitaria dei morti, quella che ha trattato la
263
2015
prima ma dopo, tutta quella cosa che i vivi
264
2015
finito? Che stazione era quella? In quale regno mi
265
2015
morti viene prima di quella dei vivi, che i
266
2015
Mi avvicino irresistibilmente a quella testa e a quella
267
2015
quella testa e a quella bocca che mi sta
268
2015
è successo tra noi, quella notte, quando eri vivo
269
2015
solo che sto guardando quella parete colossale di corpi
270
2015
la morte?» ¶ Sento anche quella voce ridere piano, se
271
2015
Provo ancora a guardare quella muraglia nera che scende
272
2015
appena inventate e fondate. ¶ «Quella volta, di notte, in
273
2015
volta, di notte, in quella città dei vivi, col
274
2015
notte, col treno, in quella località sconosciuta, dei vivi
275
2015
notte, da soli, in quella immensa solitudine del mondo
276
2015
sussurra un’altra voce, quella di prima «arrampicati su
277
2015
occhi. ¶ «Che cos’è quella cosa?» domando, nella nuvola
278
2015
ricordo! È successo durante quella interminabile notte, quando ero
279
2015
volto, mentre scendevo costeggiando quella muraglia di corpi che
280
2015
mano, nel bagliore di quella materia liquida che rovina
281
2015
nuvola il corpo di quella bambina india che hai
282
2015
e già inabissati, verso quella cuspide che sporge più
283
2015
vedere. ¶ «Che cos’è quella cosa?» sento che la
284
2015
vivi una città come quella!» le dico, le grido
285
2015
fondo, nelle viscere di quella città seminale che si
286
2015
un’informazione diversa da quella originale provocando nel patrimonio
287
2015
genetico della nuova cellula quella mutazione che è stata
288
2015
negli sterminati meandri di quella immensa città seminale fosforescente
289
2015
intorno a me tutta quella vita dentro la morte
290
2015
buia della stanza, in quella località deserta durante i
291
2015
passi che camminavano in quella solitudine e in quell
292
2015
la vita e da quella che viene prima.» ¶ Non
293
2015
unito a noi in quella disperata corsa dentro la
294
2015
tutte quelle luci e quella folla di morti. La
295
2015
Sprofondavo sempre più in quella vita morta e mi
296
2015
ne accorgeva, che tutta quella folla stava camminando sull
297
2015
infinita del mondo, per quella continua irruzione e tracimazione
298
2015
scannato, le sue implorazioni. Quella stanza buia dalla tappezzeria
299
2015
su cui era coricata quella povera vecchia cieca infinitamente
300
2015
vedevo di notte, in quella sconfinata separazione e in
301
2015
era stata saturata da quella violenza e da quella
302
2015
quella violenza e da quella lacerazione e da quella
303
2015
quella lacerazione e da quella profanazione. Quel silenzio dove
304
2015
nel continente dei vivi quella lacerante risata e quel
305
2015
tavolata del refettorio. E quella Suora Nera che saliva
306
2015
notte di tumulti in quella città rastrellata, alla testa
307
2015
fin dall’inizio in quella membrana trasparente di faglia
308
2015
il mio corpo in quella zona deserta e separata
309
2015
morto assolutamente solo, in quella giornata livida, fredda, dove
310
2015
solo, al freddo, in quella enorme solitudine del mondo
311
2015
cuore della fiamma, in quella luce bianca che cancella
312
2015
mondo e neanche dentro quella della letteratura della vita
313
2015
dei vivi e di quella dei morti? Se anche
314
2015
è in confronto a quella delle formiche che si
315
2015
è di fronte a quella degli uccelli giganti del
316
2015
degli uomini vivi? Tutta quella cosa che loro chiamano
317
2015
occhi, vogliono far entrare quella che credono la loro
318
2015
solo provare a dire quella piccola cosa, che posso
319
2015
provare a dire solo quella piccola cosa, in confronto
320
2015
corsa, ho sentito venire quella vocina... Mi sono arrestato
321
2015
cui avevo sentito venire quella vocina. La porta non
322
2015
era stata lesionata anche quella dalle ultime scosse di
323
2015
dei vivi e di quella dei morti. Si stavano
324
2015
se gridavo, gridavo, in quella ressa di corpi nudi
325
2015
Per venire consumato da quella radiazione che viaggia alla
326
2015
una velocità superiore a quella del suono? Per diventare
327
2015
bruciati vivi dal napalm, quella gelatina incendiaria che si
328
2015
Non si sente più quella voce. Non sento niente
329
2015
continente dei vivi, in quella villa, a Ducale, quando
330
2015
sia la sua sposa, quella destinata a lui, solo
331
2015
della porta, abbagliato, in quella villa deserta, in quel
332
2015
sue vaste labbra. ¶ «Sei quella puttana africana che chiamavano
333
2015
fianco in mezzo a quella catastrofe di pareti verticali
334
2015
e ha avvolto con quella i nostri due corpi
335
2015
inclinato che inclinava da quella parte anche il mio
336
2015
fitto rischiarato appena da quella lucina accesa sotto un
337
2015
disperata, la più incantata, quella che porterà tutta l
338
2015
di suoni morti, tra quella ressa di corpi in
339
2015
suono di finimondo da quella poltiglia di figure agglutinate
340
2015
Siete già scesi da quella macchina buia gremita di
341
2015
varca la soglia di quella stanza che si illumina
342
2015
dietro di me tutta quella massa di morti allineati
343
2015
io al buio in quella colla di morti. Non
344
2015
conto improvvisamente. ¶ Guardo, in quella luce che emana dal
345
2015
strabismo. ¶ «Allora eri tu quella ragazza che fotografava i
346
2015
i morti, e poi quella che mi ha accolto
347
2015
verso di me, in quella piccola stanza rischiarata dalla
348
2015
luce. ¶ «E, prima ancora, quella ragazza che si cotonava
349
2015
di ghiaia, i viali, quella villa che c’era
350
2015
tempo degli Esordi, dove quella mattina prima ancora dell
351
2015
incontrati di nuovo in quella casa cantoniera abbandonata dove
352
2015
ancora che tu passassi quella notte insieme a me
353
2015
Dirce e poi a quella con il lettone e
354
2015
a vederci dentro tutta quella enorme matassa spezzata resa
355
2015
tua fasciatura fosforescente, come quella notte in cui credevi
356
2015
hai sentito anche tu quella vibrazione, da qualche punto
357
2015
dalla tua stanza a quella dello Ziò, col suo
358
2015
ai tuoi occhi, in quella villa deserta, in quella
359
2015
quella villa deserta, in quella stanza dove non ero
360
2015
rimasti completamente soli, in quella luce che metteva a
361
2015
sta accalcando al buio quella ressa di morti. ¶ «Ma
362
2015
l’ultima volta avevi quella vecchia macchina fotografica su
363
2015
nell’aria, o in quella cosa che c’è
364
2015
cosiddetta materia, anche di quella in pensiero, della clonazione
365
2015
si accumula la posta, quella dei morti e quella
366
2015
quella dei morti e quella tracimata dei vivi. C
367
2015
guarda nel buio, in quella stanza appena accarezzata dal
368
2015
guardo anch’io, in quella stanza buia, a uno
369
2015
padre priore, che anticipa quella di Gesù dopo la
370
2015
Smetto di respirare, su quella sedia che scavalca la
371
2015
per uscire? Dov’è quella per entrare? Poter ritornare
372
2015
dentro? Falla finita con quella pantomima della morte con
373
2015
serrata nella morsa di quella fascia annodata sopra la
374
2015
altro, in piedi, dentro quella tomba nera, senza vederci
375
2015
precedente sepoltura, oppure di quella nuova che ci sarebbe
376
2015
c’era qualcuno sopra quella croce tutta imbrattata di
377
2015
la morte. E poi quella lancia che frugava dentro
378
2015
dentro il mio corpo, quella spugna imbevuta di fiele
379
2015
provato a dire a quella voce che mi parlava
380
2015
nera. Sono scaturito da quella fenditura. Fuori era tutto
381
2015
ho chiesto, riconoscendo in quella donna nera che singhiozzava
382
2015
spostavo in preda a quella leggera perdita di conoscenza
383
2015
passo dopo passo in quella notte che non finiva
384
2015
dopo avere percorso tutta quella strada a piedi, nel
385
2015
non c’è più quella luce che rendeva indistinguibile
386
2015
staranno scortando fino a quella grande sala dove mi
387
2015
dopo, e poi in quella che viene prima, e
388
2015
sotto le vesti di quella ragazza che scendeva la
389
2015
per il parco con quella zampa rossa di gatto
390
2015
attorno al parco su quella bicicletta senza freni, e
391
2015
sull’altare, e poi quella della massa di Ducale
392
2015
ti ho incontrata in quella casa cantoniera dove era
393
2015
allora che festa era quella? Che ballo era quello
394
2015
sangue, alla fine di quella scaletta slittata, nel punto
395
2015
buttato sul pavimento, in quella villa crollata, e tu
396
2015
fatta di nuovo balenare quella notte a Dresda, mentre
397
2015
nella tua mente, in quella che credevi essere la
398
2015
il nostro arrivo in quella reggia, in questa reggia
399
2015
sotto le vesti di quella meravigliosa bambina che ti
400
2015
luce, e poi in quella voce che interrogava ostinatamente
401
2015
vesti di Benno, in quella sede oscurata...» mi sta
402
2015
mentre ero vicino a quella sconosciuta, una notte, di
403
2015
che cos’era allora quella massa che divampava, a
404
2015
chiedendo da qualche parte. «Quella dove sapevo e sentivo
405
2015
di infinitamente diverso da quella di creazione e di
406
2015
ecco dove stava portando quella scaletta dai gradini che
407
2015
dov’era già allora quella coppia che nessuno riusciva
408
2015
nelle strade buie di quella città dei vivi, di
409
2015
guardando gli occhi di quella meravigliosa ragazza che mi
410
2015
buttato sul pavimento, in quella villa demolita dagli immortali
411
2015
Dov’è finita tutta quella distruzione portata nel mondo
412
2015
torturavano nelle sue sale quella sventurata bambina, l’imbocco
413
2015
ci siamo affacciati a quella torre nella città di
414
2015
proposto l’immortalità, in quella reggia!» ¶ «Perché allora ti
415
2015
prima l’uomo in quella forma perché mi è
416
2015
dopo un’altra voce, quella del primo uomo. ¶ «Ma
417
2015
suoi piccoli piedi tutta quella apparizione profumata e calda
418
2015
nel tuo.» ¶ «Ma allora quella che se ne è
419
2015
posato la mia bocca, quella cosa che specchiandosi nella
420
2015
creava. ¶ «Che cos’è quella cosa?» le ho chiesto
421
2015
creata! Non c’è quella cosa dentro il mio
422
2015
sulla linea dell’orizzonte, quella della morte, abbiamo cominciato
423
2015
ho create proprio perché quella era una creazione e
424
2015
incontrario. ¶ È entrata in quella grande casa buia reggendo
425
2015
fuori dal cortile di quella villa dove ci eravamo
426
2015
invasa dai calcinacci, in quella stessa villa lesionata dal
427
2015
non so se in quella villa o in un
428
2015
in due, che anche quella cosa che i morti
429
2015
anche che, proprio perché quella cosa era spaccata in
430
2015
forse, potevo essere io quella cruna. Ero io. Quando
431
2015
duplicati, c’era solo quella disperata separazione e duplicazione
432
2015
che la realtà fosse quella cosa che si era
433
2015
messa dei vivi e quella dei tracimati, mentre nella
434
2015
i miei gesti in quella liturgia esplosa, i vostri
435
2015
e del mondo. ¶ “Come quella volta che stavo camminando
436
2015
come esplosioni. ¶ “Che sia quella reggia dove sono entrato
437
2015
è il laringectomizzato e quella è l’Interfaccia e
438
2015
duplicazione e si presentava quella mutazione chiamata morte e
439
2015
poi anche Benno, in quella sede deserta...» riprendo a
440
2015
le luci spente, in quella sede che continuava a
441
2015
te dalla cima di quella cattedrale di schiuma...» ¶ «Ma
442
2015
e te, giù da quella barriera di schiuma...» riprende
443
2015
comprensibili all’interno di quella spaccatura e di quel
444
2015
fin dall’inizio in quella che percepivano come la
445
2015
la prima volta in quella villa sepolta dalla neve
446
2015
da emiplegia, immobile su quella carrozzella, che credeva di
447
2015
la stava portando in quella che viene dopo, con
448
2015
Anastasia Romanova scaturita da quella montagna reale di fucilati
449
2015
poi è ricomparso in quella sede oscurata» riprende a
450
2015
dentro la morte, in quella riunione di fondazione che
451
2015
la materia visibile e quella oscura, la formula di
452
2015
infinitamente piccolo e di quella dell’infinitamente grande... Che
453
2015
per l’emozione. «In quella stanza buia, mentre da
454
2015
morti...» ¶ «Quale materia, se quella che i morti e
455
2015
materia visibile è dentro quella oscura, anche la materia
456
2015
dentro...? Dentro cosa? Dentro quella increata?» ¶ Si interrompe. ¶ «Lo
457
2015
colpo, si è levata quella voce, nel buio...» mi
458
2015
ha domandato all’improvviso quella voce, quella vocina, nel
459
2015
all’improvviso quella voce, quella vocina, nel buio, una
460
2015
fuoco. ¶ «Di chi era quella voce che non si
461
2015
viene prima, non in quella che viene dopo» dice
462
2015
guarda, mi sorride ancora. ¶ «Quella che c’è da
463
2015
che viene prima di quella che non c’è
464
2015
mentre lì vicino, in quella zona di confine tra
465
2015
il meraviglioso corpo di quella bambina tracimata e impiccata
466
2015
che viene prima, in quella reggia?» le sussurro ancora
467
2015
Ci siamo incontrati in quella reggia perché ci stiamo
468
2015
ho potuto abbracciare in quella reggia con tutto il
469
2015
pulsavano come cuori, in quella reggia che poggiava su
470
2015
io scorgevo in tutta quella luce il biancore delle
471
2015
li ha portati in quella lontana città seminale sprofondata
472
2015
abbracciato a te, in quella reggia sprofondata nelle viscere
473
2015
il tuo lanciafiamme in quella reggia tumorale dei vivi
474
2015
la morte, per liberare quella donna avvolta nella carta
475
2015
lo stesso signore di quella volta che sono arrivato
476
2015
le luci nere di quella città che non si
477
2015
E c’era anche quella ragazza in abito da
478
2015
occhi divorati da tutta quella luce immortale, fino alla
479
2015
e di sale, in quella grande sala dove tutti
480
2015
contro gli specchi, in quella luce che divorava la
481
2015
a parlare da dietro quella raggiera di luce e
482
2015
e della tua vita, quella creata e quella increata
483
2015
vita, quella creata e quella increata.» ¶ Lo guardo, lo
484
2015
suole delle mie scarpe quella neve seminale che si
485
2015
sentivo solo, certe volte, quella vocina orientale che cantava
486
2015
mia porta, non da quella interna, anche se non
487
2015
di Corvetto, correremo su quella soprelevata da cui si
488
2015
di luci mute radiografate, quella vagina spalancata dove si
489
2015
buie, roventi... Ma allora quella là è Bagdad!» ¶ «No
490
2015
a velocità che rasentava quella della luce nei grandi
491
2015
dopo credendo che fosse quella che viene prima, e
492
2015
linea ferroviaria, se anche quella non arderà come una
493
2015
è rimasta in piedi, quella mattina. Tutte le altre
494
2015
Saranno quelli tracimati in quella guerra oppure in questa
495
2015
scomparivano nella notte, in quella solitudine disperata della vita
496
2015
Passavo a fianco di quella casa cantoniera buia e
497
2015
non capivo se per quella troppa luce seminale che
498
2015
fuori di spalla da quella luccicante fessura di metallo
499
2015
balconcino, mi affacciavo a quella voragine suicida, mi affaccerò
500
2015
spaventoso macello e a quella rigenetizzazione nella vita e