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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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rapporto con Cora è quella di un amore, in
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questa casa ammobiliata come quella di un notaio di
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con il rapporto fisico: quella semplicità o meglio rozzezza
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affettuosi, di mostrare insomma quella simpatia cui hanno diritto
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durante gli eccessi di quella tale nottata. Cora era
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agivano questi personaggi era quella stessa Roma in cui
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avessi paura di ammettere quella particolare verità alla quale
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aggiungere altra falsità a quella che già esisteva. Allora
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Non c’è soltanto quella cosa tra un uomo
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se non c’è quella cosa, non c’è
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e gonfi, simile a quella di un frutto spaccato
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lei era la morte, quella delle danze macabre affrescate
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vita tutta diversa da quella che avevo menato finora
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pareva tuttavia preferibile a quella della veglia; e perciò
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ho già parlato, anche quella imprevista, della castità. Non
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di donna poteva essere quella che si amava perché
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stabilito fra me e quella che tuttora consideravo come
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Ho pensato che proprio quella falsa compostezza degli elogi
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fondo al corridoio, era quella della nostra camera, di
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più piccolo soprammobile; in quella camera, forse perché era
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camera, forse perché era quella in cui viveva, lei
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tranquillanti e, imprevista, tra quella varia farmaceutica, una ciotola
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entrato. Al contrario di quella di Cora, la stanza
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mi ha portato in quella casa.” ¶ “Quale casa?” ¶ “La
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è successo realmente in ¶ quella circostanza?” ¶ Mi ha guardato
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un’altra Baba da quella che adesso ti sta
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un’altra Baba da quella che, poniamo, due anni
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è successo realmente in quella circostanza.” ¶ “Lo sa quella
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quella circostanza.” ¶ “Lo sa quella Baba lì.” ¶ “E tu
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farsi vedere. Così, per quella volta, Cora si è
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in fondo, contentarsi di quella prima volta e rinunciare
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che cosa è successo quella seconda volta?” ¶ “Quasi niente
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cosa è successo dopo quella prima, o meglio quella
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quella prima, o meglio quella seconda volta?” ¶ “Cora ha
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la sua storia e quella di Cora e ha
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altra Baba, diversa da quella che in quel momento
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Dopo che cosa?” ¶ “Dopo quella decisione di Cora, che
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è tanto comune.” ¶ “Ma quella era un’altra Baba
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non c’è che quella cosa lì e nient
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Cora credeva soltanto a quella cosa lì.” ¶ “Quella cosa
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a quella cosa lì.” ¶ “Quella cosa lì non è
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seria. Io... non sono quella di sei anni fa
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forse non sono neppure quella di un’ora fa
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non è già più quella di adesso, dopo che
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di non essere più quella di sei anni prima
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uomo”, né “chiunque”; ma quella ben precisa persona che
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di quale morale? Di quella così torbida e ipocrita
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insignificante era in fondo quella giusta, proprio per il
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la cosa immaginata e quella realmente accaduta? E invece
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la cosa immaginata e quella realmente accaduta, almeno per
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il mio diario, è quella che corre tra la
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propria della menzogna e quella propria della verità. Quest
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invenzione e non già quella della somiglianza tra la
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la tua storia e quella di Edipo. E soltanto
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tragedia non sarebbe che quella dell’ambizione e dell
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di Edipo è invece quella di un’ignoranza volontaria
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Edipo non sembra essere quella che va riserbata ai
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e agli incestuosi, ma quella che si può immaginare
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spiegazione psicoanalitica come da quella tradizionale, poteva sembrare arbitraria
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una targa simile a quella del portone ma più
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andati?” ¶ “In casa di quella tua amica, come si
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non era neppure esatto, quella cosa la facevo di
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si fa per forza quella figura lì.” ¶ “Va bene
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amare di nuovo in quella maniera.” ¶ “Non ho più
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una notevole somiglianza con quella di un cane da
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grigio, forse acciaio, e quella inferiore di una materia
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la bottega accanto a quella dei tabacchi. È una
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che non succederà che quella sola volta.” ¶ “Andiamo per
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non si verificherà che quella sola volta, e così
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Che è successo di quella ragazza?” ¶ “Credo che si
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La sua macchina era quella bianca, no?” ¶ Mi aspettavo
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dire, mitemente: “Sì, era quella. Ma non è successo
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chilometri. La pioggia, dopo quella prima fioritura come di
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Cora avesse affittato proprio quella casa lì e non
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fondamentale emanava infatti da quella costruzione troppo grande e
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macchina ti accompagnerei. Ma quella mi sa che per
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mi ferma, proprio come quella sola coscienza di cui
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valida da opporre a quella dolcissima e struggente tentazione
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e le domando: “Ma quella catenella... Da quando porti
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catenella... Da quando porti quella catenella?” ¶ Abbassa gli occhi
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idea della schiava come quella di un certo tipo
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proprio di fronte a quella stessa donna. Baba è
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peggiore, in fondo, di quella scoperta e franca. Così
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presto mi sono addormentato. Quella notte Baba non è
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E la tosse?” ¶ “Oh, quella, è proprio diminuita.” ¶ “Il
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la mano, ho preso quella di Cora, ho esitato
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casa di appuntamenti.” ¶ “Ma quella non era la villa
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è vero che tra quella Baba e te non
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fatto un’esperienza, precisamente quella di andare sotto una
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E che sensazione è quella di essere un oggetto
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non c’era che quella cosa lì.” ¶ “Quale cosa
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cosa lì.” ¶ “Quale cosa?” ¶ “Quella che era successa, o
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mano da Cora in quella casa. Ma il cane
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quindi ha detto: “Vedi quella macelleria con l’insegna
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qualche distanza, vedi laggiù quella panetteria, ebbene, proprio lì
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già detto che in quella casa si sarebbe incontrata
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che cosa voleva dire quella frase di Cora?” ¶ “Quale
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alluso a lei. Ora quella frase era bastata a
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di aver fatto tutta quella commedia davanti allo specchio
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ha detto: ‘non fare quella faccia lunga, per uno
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la sua casa e quella di Cora. Ha soggiunto
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Cora. Ha soggiunto: ‘ma quella cosa c’è?’” ¶ “Quale
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che lo scopo di quella conversazione non era quello
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miei calcoli, doveva essere quella della stanza dalla cui
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era ancora nata, e quella che camminava per le
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una chiesa barocca e quella intonacata di rosso e
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la mia situazione e quella di un film giallo
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appendicite.” ¶ “Tutti possono avere quella cicatrice lì, anche una
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che cosa?” ¶ “Ossessionata da quella cosa. Mi capisce?” ¶ “No
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alla signora Cora: ‘Lei quella cosa lì la guarda
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a mani giunte a quella cosa, e magari si
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un modo per strappare quella maschera impura e crudele
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case! case! case! In quella stamberga c’era un
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discesi e andati in quella casa. Non c’era
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cosa è successo, dopo quella prima volta?” ¶ “Oh poi
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fai che pensare a quella cosa?” ¶ “Lo sa o
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ma non sono più quella di una volta”; e
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dovuto chiedergli niente. Fu quella l’ultima volta che
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per andare a vedere quella casa a Sermoneta.” ¶ La
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romanità molto diversa da quella di un tempo. Il
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suo ritorno a casa quella mattina e fosse rimasta
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mi sarei informato e quella mattina stessa ho telefonato
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questa strada non fosse quella dove avevo abitato, bensì
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la tua casa?” ¶ “Come quella lì, su per giù
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Un altro mostro. Ma quella non la vedremo, si
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e appesantita e allargata quella inferiore. La fronte pareva
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in modo più razionale. Quella palazzina era uno spreco
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in apparenza, ma, sotto quella dolcezza, gelosa fino alla
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che l’ho fatto. Quella carogna, quella iettatrice, quella
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ho fatto. Quella carogna, quella iettatrice, quella schifezza, quella
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Quella carogna, quella iettatrice, quella schifezza, quella delinquente Quando
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quella iettatrice, quella schifezza, quella delinquente Quando penso che
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pensato più. Ma adesso quella stanza mi serve. Voglio
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in direzione opposta a quella della torre di guardia
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ragazzo, io avevo osservato quella roba dove allora si
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uniforme e indistinta di quella insignificante normalità che io
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mi fa piacere che quella che tu chiami sistemazione
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la sua posizione con quella di poco fa sono
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mia, ma anche in quella di molta gente che
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parte del caporedattore e quella dell’amico, ha scelto
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voce molto diversa da quella di Baba: acre, ineguale
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ineguale e impaziente, mentre quella di Baba aveva un
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me. Prevedo che farò quella cosa e poiché sono
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Per che fare?” ¶ “Anche quella cosa se, come hai
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che non sono che quella cosa lì. Che fuori
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lì. Che fuori di quella cosa non sono niente
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trasformazione del bacio da quella cosa innocente che era
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era altrettanto inautentica di quella che a suo tempo
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aveva fatto fare, a quella dei campi nazisti e
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minacciosa, un po’ come quella del beccaio che tiene
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che ho riconosciuto per quella di Cora; questa ha
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rassomigliasse nei particolari a quella di Cora, ma perché
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anche se innocenti, da quella di Cora, niente, voglio
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che si vedrebbe soltanto quella cosa lì: il vestito
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capezzale di Cora, in quella stanza che mi ripugna
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sono affacciato. ¶ Forse Cora quella sera si era sentita
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assente dalla stanza; tuttavia quella voce che borbottava nel
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costrizione. D’altra parte quella gente se n’era
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Baba e di Cora quella sera, o meglio la
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mancava ed era precisamente, quella di cui si era
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più probabile pareva essere quella della vendetta di un
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maschera alla faccia di quella stessa realtà, ogni volta
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la data che portava quella lettera?” ¶ “No, non credo
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la prima volta in quella casa; ho pensato che
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forse avvenire anche senza quella che tu chiami la
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E cioè?” ¶ “Ero scappato quella prima volta, nella casa
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come volevo far credere, quella che ispira un’illusione
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si è soggiaciuti; bensì quella che può provocare una
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diversa. ¶ Cominciando dalla seconda, quella che conferma la realtà
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La prima faccia, invece, quella che nega la realtà
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processione di quattro macchine, quella dei becchini, quella dei
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macchine, quella dei becchini, quella dei genitori di Cora
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dei genitori di Cora, quella di Santoro e la
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e disfatte, non è quella di lei viva, sempre
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occhi così azzurri, ma quella di lei morta, gialla
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benevolmente concedere al libro quella stessa attenzione, che, come