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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, City, 1999

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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da mettersi, la camicia quella rossa, e il vestito
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da capo, la camicia quella blu, il vestito lungo
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cosa. ¶ – Dimmi. ¶ – Quel posto, quella tavola calda... ¶ – Sì... ¶ – Pensavo
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un po’ entreranno da quella porta un gigante e
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stavano vedendo in realtà quella donna scomporsi e rallentare
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po’ più grande di quella di Eva Braun. Aveva
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L’impressione generale era quella di una casa signorile
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che ti dico, figliolo: quella buca ha un nome
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buca ha un nome: quella buca si chiama Premio
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disfatta di un’illusione, quella che voleva armonicamente intrecciate
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le fisionomie dei giocatori quella, solenne e rassicurante, di
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non era anche muta, quella? ¶ – Sì. ¶ – Gliel’avete detto
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la precisa ragione che quella è la cosa numero
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era solo lei, e quella cucina. Prese i fiori
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che puoi fare. Anche quella Casa Ideale, quel giorno
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non c’era più quella meraviglia di quando l
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avevi vista da fuori, quella sensazione non c’era
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di colpo, e in quella idiota casa lì. Ma
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un po’ da vergognarsi. Quella era una stupida Casa
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quello. Così loro studiarono quella macchina, e il gioco
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ad avere appiccicata addosso quella lancinante meraviglia dolorosa, e
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che ho risentito addosso quella sensazione... Mi pare di
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Così vanno le cose. ¶ 5. ¶ Quella storia del western, tra
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talvolta sparire qualcosa, in quella direzione – rovi, animali, un
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dall’inizio alla fine. ¶ – Quella è un’altra storia
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è un’altra storia. ¶ – Quella è una storia che
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dire, per me è quella cosa lì. ¶ – ... ¶ – Anche se
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in mezzo a tutta quella scuola, e Shatzy pensò
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Lasciala stare, è matta quella. ¶ – Ma che cazzo vuole
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dietro Shatzy. ¶ – Ma senti quella. ¶ – Lascia perdere, dài. ¶ – LI
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in fine, se proprio quella / forse è quella la
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proprio quella / forse è quella la porta unica per
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altra bella scena era quella del menu. Dentro il
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diceva Shatzy – la puzza. Quella è importante. Devi tenere
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No. ¶ – Sono famose, per quella storia. Funziona così. Loro
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di cuori? ¶ – Gli piace quella carta. Ci dev’essere
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faceva ridere da matti, quella storia di arrotolare la
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Non era tanto per quella storia della carta, era
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Me la ricordo ancora, quella carta. Tutta sporca di
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E VACCI PIANO CON QUELLA ROBA, CRISTO! ¶ – Ha il
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cosa sarebbe? ¶ – Quello cosa? ¶ – Quella televisione. ¶ – È una radio
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la gola, ma in quella posizione certo non poteva
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occhi di traverso e quella bava che non la
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non fosse stato per quella mania di non starsene
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ragazzo, proprio su tutta quella bava, e iniziò a
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incazzato come una bestia. ¶ – Quella non è boxe, Larry
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mano, la mano sinistra, quella con cui sparava. La
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per sveltire la pratica, quella vera e altre tre
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il cuore di tutta quella tragedia era che in
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un problema, prima, con quella ragazza muta. Era una
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le donne dissero che quella era una puttana non
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Sei. ¶ Allora ti raccontava quella storia. ¶ Pat Cobhan ride
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inusuale nitore in una, quella nota come lezione n
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il problema era portare quella porzione di mondo a
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una percezione parente di quella cinematografica, ma è immediata
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che lui fosse di quella genìa, la peggiore di
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tolta quell’acrobazia percettiva – quella ammattita escursione oltre qualsiasi
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un qualche infinito – tolta quella pionieristica avventura della sensibilità
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elettrizzata dall’idea che quella sia stata una rivoluzione
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soprattutto le donne belle. Quella donna si staccò dal
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al college, subito dopo quella storia orrenda della madre
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capito, lui, di tutta quella storia. Nessuno osava mai
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LÌ? ¶ La voce era quella di Shatzy. Veniva da
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mi misi a salire quella scala, e quel che
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CRB, per via di quella storia di Mami Jane
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L’unica cosa è quella lì. Mi sa che
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è successo, e noi quella palla non siamo mai
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andiamo mai a prenderla, quella maledetta palla? Lui ha
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altro? ¶ – I gemelli e quella storia della falsa Gioconda
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cera, perfettamente uguale a quella vera, finisci per aspettarti
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ma allora c’era quella mania della plastica, tutto
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non amava parlare di quella storia, e anzi adesso
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modello vecchio, poteva prendere quella. Aveva tutti i nomi
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Andava tutto vagamente storto, quella sera, pensò. Poi si
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che ti attrae in quella roba lì, nella roulotte
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Già. Diesel. ¶ – Sarebbe? ¶ – Sai quella storia che mi hai
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mi hai detto tu? Quella storia che lui vorrebbe
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macchina non ci sta, quella storia lì. Me l
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dammi la manina, DAMMI QUELLA MANO, ecco, brava, morbida
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signorina Shell? ¶ Oppure era quella specie di stanchezza. Come
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mai vista può essere quella dell’idiota di turno
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dalla mia sedia, sempre quella, in seconda fila, la
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scritto, faceva ridere. Per quella storia del padre avvocato
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lui piaceva. La boxe. Quella che aveva conosciuto lui
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il mondiale, la corona: quella era un’altra storia
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vedeva lui le cose, quella era una storia da
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l’aveva già vista quella cosa lì: ce l
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Sobilo, Parker, Morgan Bluman... quella è gente che ti
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imparato, ma è così. Quella boxe non esiste, se
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avevano una faccia come quella. Ma non gli veniva
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dire anche qualcosa su quella ragazza silenziosa. Ma non
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che scherzava su tutto, quella volta faceva dannatamente sul
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avere molta pazienza con quella ragazza. Doveva rimanere calmo
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riuscito a liberarsi di quella maledetta roulotte. Erano mesi
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la porta ed entrare quella ragazza. ¶ – È lei il
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prof. Bandini – è evidentemente quella di essere, al contempo
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quanto possa sembrare agghiacciante, quella mano era dolce, e
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dio, sembrava dolcissima, tutta quella stanchezza e quell’infelicità
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ai silenzi, a tutta quella merda lì. Funzionava. A
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che si avvicinava a quella bambina e iniziava a
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se stessi, dunque) immediatamente quella casa regredirebbe a fragile
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nella rassegnazione di sapere, quella casa, inabitabile. Abbiamo case
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e da fuori guardi quella casa, potrà passare un
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gli unici veri, ma quella curiosa urbanistica del destino
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ti viene in mente quella domanda, chissà come sto
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ha detto? ¶ – Quando? ¶ – Adesso, quella storia delle case. ¶ – Non
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ho detto? ¶ – Ha detto quella frase. ¶ – Quale frase? ¶ Discesero
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l’ha presa Shatzy quella camicetta orribile? – chiese Diesel
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un pugno decente da quella specie di ballerino sfiatato
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Così, quando venne fuori quella storia di Larry, e
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voglio più sapere di quella roba, ho chiuso col
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vuoi andare, ragazzo, da quella parte c’è il
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di ricordarsi dove porta quella pista, e quanti chilometri
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è il deserto da quella parte, vuoi morire da
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bene? ¶ – Credo di sì. ¶ – Quella è una cosa importante
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uno scherzo? ¶ – Credo. ¶ – Forte, quella ragazza. ¶ – Sì. ¶ – Salutamela. ¶ – Va
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l’ombra freddo cane quella volta che c’era
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coda dell’occhio è quella che legge i piedi
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male io Poreda vram quella volta a Saratoga forse
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E poi ha detto quella cosa del seminario. ¶ – Volevi
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giro. ¶ – Ciao Shatzy. ¶ – Ciao. ¶ Quella mattina finì vicino alla
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vicino alla scuola Renemport, quella che aveva tutt’intorno
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convertendo in cerimonia comunitaria quella che sarebbe iperbole isolata
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le tue domande, insegnami quella calma e il gesto
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Così guardavano, rapiti da quella scheggia ritmata di assurdo
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protestare, benché sottoposto a quella atroce tortura, alcune volte
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volte anzi irragionevolmente godendone. ¶ Quella lì era una di
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lo schifo che faceva quella gomma masticata. Alcuni cercavano
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hai un’idea chiara, quella non è un’idea
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fu l’origine di quella idea e controllare, laggiù
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un genio onesto. ¶ Poi, quella volta, finì che il
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con la verità, e quella magia delle idee, magnifiche
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mani, sulla pelle di quella ragazza, una pelle che
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gli regala, insieme a quella camicetta che si apre
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la smetteva più con quella storia che era una
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invece si è scelto quella solitudine vertiginosa, che non
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significare questo per lui, quella vertiginosa solitudine e questa
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rapinando al suo destino quella necessaria dose di riconoscimento
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lei e... ¶ – VUOLE CHIUDERE QUELLA SUA BOCCACCIA DI MERDA
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vuole per caso chiudere quella sua boccaccia di merda
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sempre dietro, nella borsa, quella con su scritto Salva
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voglia di far leggere quella roba a qualcuno, ma
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mia ex moglie, no?, quella era un’idrovora di
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per così dire, in quella operazione che è l
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tutto quanto, il Nobel, quella faccenda lì, non puoi
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viene solo in mente quella storia dei fiumi, se
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volte più lunga di quella che farebbe se andasse
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dire, cosa volevo dire?, quella storia dei fiumi, sì
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curve da schifo come quella di Couverney, ma dovessi
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importa se io da quella parte non ci sarei
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forza, porca puttana di quella eva. ¶ Pausa. ¶ – Sai che
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in certo modo, naturale. ¶ Quella mattina Gould se n
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che brulicano come vermi quella terra di corpi e
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il clinch, adesso (fottiti quella testa, bastardo), fase dell
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non staccare... ¶ – È vera quella storia? ¶ – Che storia? ¶ – Lo
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la storia dei fiumi, quella faccenda che se un
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scuola, allora venne fuori quella faccenda del genio. Gli
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un genio. Usarono proprio quella parola. Genio. Risultò che
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cosa che puoi improvvisare, quella di parlare con tuo
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potesse crescere studiando, perché quella era la sua strada
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ogni tanto sembra davvero quella di una volta. Ridiamo
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di chiedergli cos’era quella storia che lui era
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era proprio completamente, insomma quella faccenda lì. Poi pensò
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le avrà pur detto. ¶ – Quella cosa dei soldi. ¶ – E
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quello che voleva, che quella era casa sua, e
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misero d’accordo per quella faccenda dei soldi. Poi
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La musica era sempre quella lì, la faceva Shatzy
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rossa di Closingtown era quella delle sorelle Dolphin. ¶ Per
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sentirla, Shatzy, quando spiegava quella faccenda. Diceva che bisognava
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stupidamente prima. Diceva che quella era la mia malattia
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esattamente così che iniziò quella faccenda. Per caso. ¶ Phil
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Sale e scende in quella rete incomprensibile di ruote
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crederà anche lei a quella storia... ¶ – Non c’è
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coglioni a tutti con quella storia del West. Aveva
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lui. Era affascinato da quella gente. Aveva imparato la
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Non avevano trovato niente. Quella notte, a casa loro
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a Bird, e a quella storia di lui che
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alla stufa. ¶ – Cosa successe quella notte fra Arne e
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voleva. Disse che se quella doveva essere la fine
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a te... Arne Dolphin, quella immensa canaglia bastarda di
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fatto un bambino. Ma quella è una storia strana
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voglio sapere, portate via quella ragazza, non voglio più
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pace, che ci fa quella ragazza qui?, portate via
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ragazza qui?, portate via quella ragazza, io la odio
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andò in malora per quella faccenda del furto. Dissero
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avrà provato a dettargli quella mattina, come ogni mattina
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uno spettacolino, ai tempi. ¶ – Quella storia del fante di
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serissimo. ¶ Com’è che quella pistola prima era nella
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serissimo. ¶ Com’è che quella pistola è di nuovo
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strizza gli occhi su quella carta scivolata fuori dal
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dalla vita qualcosa. Ma quella volta c’era poco
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si era affezionato a quella ragazza, rappresentava qualcosa, per
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dice Phil Wittacher. ¶ – Con quella faccia da bambino? ¶ – Già
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Anzi. Hai aspettato. E quella notte il tuo momento
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del tuo cavallo leghi quella di tuo fratello Arne
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avrebbe dovuto vincere proprio quella volta? Aspettavano te morto
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tua testa, attaccata a quella sella. Ma era di
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Ma era di Arne, quella testa. ¶ L’uomo in
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della combinazione per aprire quella cassaforte? ¶ – Non mi interessa
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romperlo ho bisogno di quella combinazione. ¶ – Tu sei pazzo
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riuscirono a trovare fu quella storia che lui aveva
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canzoni poteva suonare per quella cifra. Lui fece due
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invecchi... non esiste più quella cosa dello stupore, non
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giovane, non è più quella cosa là. Per questo
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ha significato per te? ¶ – Quella non è una bella
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una cosa. Prima di quella quarta ripresa, te la
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fa saltare i nervi, quella faccenda... mi spiace, Dan
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darmi la frecciatina. beh, quella volta mi metto a
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altra volta, ed è quella l’ultima immagine che
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avevano lasciato la pelle... quella era boxe pesante, Mondini
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orgoglioso... forse c’entra quella storia della fame, era
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a pensare solo a quella cosa, che non aveva
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ripensato, e sai che quella storia è vera?, se
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poi veniva fuori sempre quella storia di dove essere
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mai venuta in mente quella faccenda, non credo di
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la palestra, quel mondo, quella gente. ¶ – Se mi manca
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è una storia finita, quella... non è che ci
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e l’idea era quella di saltare la corda
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lì al ritmo di quella corda, e col rumore
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non dire stronzate, spegni quella roba... ¶ – Okay, okay... ¶ – Poi
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Così si mise anche quella volta a calcolare e