Francesco Muzzopappa, Affari di famiglia, 2014

dove fosse saltato fuori quella specie di fotomodello. Perché

caratteristiche della fase precedente: quella del rospo. ¶ Purtroppo la

poesia indetto dall’ANAS. ¶ Quella delle strade? ¶ Associazione Nazionale

arte c’è rimasta quella che credevo essere una

questo. ¶ È forse per quella raccomandazione ai Guzzini? ¶ No

cuore! ¶ E pensi che quella sia la «donna migliore

ti renderai conto che quella donna è solo un

di un purgante da quella di un assorbente interno

con le poppe finte, quella del giornale. Capisci? Il

un portamento regale, non quella mantide religiosa ingobbita in

sono un idiota»? E quella patacca di sugo sulla

non parlare poi di quella volta alle Antille, quando

ora, per favore, portami quella stracciatella del discount. E

non mi piace... ¶ Preferisce quella indicata con la penna

sguardo è incollato su quella pistola che ciondola morbida

là del parabrezza vedo quella che il ragazzo, con

finocchio? ¶ Non ho nemmeno quella. ¶ Una frolla di pasticceria

aria di appartenere a quella categoria di trovatelli brutti

tre fratelli disoccupati, di quella rapina in Abruzzo, di

rapina in Abruzzo, di quella volta in Sardegna, e

Sardegna, e come dimenticare quella volta in Liguria. E

Stelle, in particolar modo quella in cui la Loren

di mente ripeterebbe mai quella battuta del bum due

secondi per capire che quella donna potrebbe innamorarsi solo

che sia sottratto a quella specie di giunco mammelliforme

che ci intimorivano con quella lettera, be’, si sbagliavano

della benzina. E tra quella gente, la tanica più

Fifì al guinzaglio di quella vacca. ¶ Stringo gli occhi

corre rischi. ¶ Invece niente. Quella specie di salmone incapace

messa delle undici e quella delle tredici. ¶ Seguo ogni

sembra far parte di quella schiera di casi umani

mi dica, cos’è quella cosa che ha sul

è fatta proprio così quella fottuta casa: tutta di

chiede il ragazzo indicando quella specie di topo. ¶ Sì

di Lavinia? ¶ Lava come quella del vulcano. ¶ Guardiamo un

mani giunte. ¶ Certo che quella Coprova, miss, è proprio

solo provi ad aprire quella fottutissima bocca ti sfondo

tempo con le cazzate. Quella puttana deve morire di

scomparso dal radar. E quella donna non manca di

e vedrai, vedrai come quella puttana scappa a gambe

c’è un tappo. Quella ragazza bionda. ¶ Quindi? ¶ Bisogna

tonica. ¶ Minacciamo di morte quella fottutissima troia! ¶ La Schweppes

la minacciamo per bene, quella stronza cagherà il diamante

crede che spedire a quella puttana un coretto di

Amedeo mi portò su quella giostra con le grandi

che mi attrae è quella in vernice di Yves

nemmeno un filo di quella dannata voce? ¶ E finita

spalline. Nessuno ricorderà più quella vecchia donna che una

totale, limpida, appartiene a quella schiera di miracoli che

e poi la TV. Quella, soprattutto. ¶ Magari la frase

la tensione. ¶ La conoscete quella di Pierino? ¶ Quale?, chiedo

Nemmeno una volta? ¶ Nemmeno quella. ¶ Non ci credo. ¶ Ci

corti, sorriso commosso, con quella punta del labbro pronta

buttati. ¶ E come mai quella palestra nella Sala dei

per cui... ¶ E così quella donna è andata via

ha altra vita che quella degli altri. ¶ Finita la

sua mano attorno a quella del suo Romeo, mi

commissariato... ¶ Esatto. Era con quella Ludmilla... ¶ Amore, ti prego

interviene Emanuele. Non chiamarla «quella». ¶ Quella va più che

Emanuele. Non chiamarla «quella». ¶ Quella va più che bene

di preoccuparsi per lui, «quella» stava lì a rimirare

oggetti dati in pegno. ¶ Quella donna è una gioia