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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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certo punto ha incrociato quella di Arminio Geronimo? Presto
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serata, nonostante d’improvviso quella stanzetta al quarto piano
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mio papà. Solo che quella sera di uomini nelle
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al piano terra, in quella che una volta doveva
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Pino, anche a me quella sera era salita nel
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più. Scappò di casa quella mattina e dopo un
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Geronimo fa parte di quella categoria di persone che
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carne ormai fredda. ¶ Purtroppo quella stretta, avvenuta quasi un
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fra i paletti di quella chiesa sconsacrata. Persino Arminio
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appresso a Manuel!”. ¶ Se quella sera mi avesse mandata
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spesa meglio e, soprattutto, quella di altre persone potrebbe
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prima causa. ¶ “La vedi quella donna?” fa lui all
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quasi tutte donne!” commento. ¶ “Quella con la coda di
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è sistemato sulle sue. “Quella? A prima vista non
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metterti dalla parte sbagliata. Quella donna è una cattiva
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femminile, o perché in quella figura rivedo la mia
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si dice convinto che quella non sia una buona
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un bambino? Se davvero quella donna fosse un’inetta
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avventurosa (se non altro quella del mio), che almeno
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che ormai assomiglia a quella di un marziano, e
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un neomelodico. ¶ “Senti, ma quella signora che è venuta
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da te...” ¶ “Quale signora?” ¶ “Quella bionda, col giubbino viola
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lei, e di certo quella mica si prende i
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ritrovo a ridere di quella adolescente che andava avanti
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sembra di essere tornata quella ragazzina paurosa, costretta a
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Carmen, Claudia ha ricevuto quella telefonata di lavoro che
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bocca spalancata. ¶ “E chiudi quella bocca, che qua dentro
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letto.” ¶ “Stai parlando di quella specie di mappina aggrovigliata
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ma tutte le sere quella tazza era lì, ad
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Lo avevo visto riempire quella borsa così tante volte
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tutto l’amore che quella vecchia donna aveva saputo
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dissolse com’era venuta. ¶ Quella storia mi ha insegnato
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colori e sorrisi in quella speciale domenica, un trionfo
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ci caricasse, lui arrotolava quella che all’epoca pensavamo
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ogni modo, ho conosciuto quella donna e ti posso
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io. La sicurezza è quella cosa che ci fa
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Pozzi sembra divertirsi; con quella sua aria da stronzo
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alcuna intenzione di fregare quella donna e suo figlio
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stato?” ¶ “Niente...” ¶ “Ià, dici.” ¶ “Quella ragazza, Livia...” ¶ “Eh...” ¶ “Mi
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Fratellì, benvenuto nella vita, quella vera degli adulti, che
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scetati, la fiducia è quella cosa che non ti
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ma la derivazione è quella, e io non mi
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la casa, che è quella dove sono cresciuta, nella
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te stanno scemunenn’ in quella chiesa, lo sai?” prorompo
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davanti all’ingresso di quella fottuta scuola. Questo è
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Questo vi insegnano in quella cacchio di chiesa tutto
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figlio vuole sposarsi con quella donna, si sposerà, e
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proprio una bella serata quella”, e conclude con un
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prendere la strada principale, quella che tutti ci consigliano
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mi rivedo bambina, su quella spiaggia lontana scolorita dal
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vita, certo, ma di quella già disfatta.” ¶ Vittorio Guanella
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sbucato alle mie spalle. ¶ “Quella donna di cui le
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che la gente comune (quella che trascorre un’infanzia
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denti e una sigaretta, quella ce l’aveva sempre
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io lo guardavo, con quella faccia appuntita piena di
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stata felice, come se quella piccola marmocchia con le
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educato e gentile in quella famiglia sopra le righe
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possa essere figlio di quella donna...” ¶ “Bah, per fortuna
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tempo contribuisce a formare quella specie di gomitolo di
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mi sembra simile a quella napoletana. Per fortuna lui
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di rilievi, a ricordare quella delle oche direbbero molti
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soprattutto, in se stesso. ¶ Quella luce è l’unico
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fare il cascamorto con quella, che è un cane
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arriverà anche per me quella mattina, però so anche
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la loro vita per quella dei figli, salvo poi
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vita piena, forse non quella che mi ero immaginato
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sulla cappa. “Chi è quella signora della foto in
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la voce che sembrava quella di un uccellino che
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per proteggerlo da tutta quella merda con la quale
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resto, potesse vivere in quella specie di bolla piena
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di me cos’era quella sensazione, lo sfrigolio lento
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me e loro. Perché quella parola, carabinieri, non la
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frattempo cercavo di ingoiare quella strana sensazione, lo sfrigolio
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una luce asettica, come quella degli ospedali. Mi sono
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decido di cacciare infine quella specie di spina che
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nostra, la mia e quella di Antonio, che si
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lei al mio fianco, quella donnina alla quale non
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faccia ciò che pensai quella mattina e tutte le
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faccia ancora parte di quella fetta di umanità che
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forza di picchiettare su quella dannata tastiera, ti sfila
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esistenza a tamburellare su quella dannata tastiera in attesa
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E poi hai descritto quella donna come se fosse
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pazza. ¶ “Vuol dire pioviggina, quella pioggerellina che non finisce
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tirargli uno schiaffo su quella faccia da cartone animato
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non per me, per quella donna, che già è
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dove l’aveva sentita quella parola, però diceva proprio
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tentare di parlare con quella testa di cazzo, convincerlo
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La signora Bonavita?” ¶ “Carmen... quella che abita qui dietro
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marito.” ¶ “Statte accorta con quella gente, Lù.” ¶ “Lei com
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a che fare con quella gentaglia!” ¶ “È lavoro,” dico
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risponderei che è proprio quella cosa nella quale a
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piedi, e pure di quella chiazza di umidità sotto
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soprattutto ad Antonio; come quella volta che scoprì un
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uno sopra l’altra. Quella notte ci addormentammo giocando
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quanto brevissima passione. ¶ Anche quella sera le cose andarono
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e al perché di quella dannata scena alla quale
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ci fa soffrire. ¶ Da quella sera sono passati venticinque
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fatto una promessa, però quella sera stessa l’accartocciai
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perché quel foglio giallognolo, quella frase spiegazzata e macchiata
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innaffia il viso e quella gialla del porto che
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senso di protezione per quella creatura, la stessa forza
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che di famiglia in quella cucina c’era ben
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non eravamo pronti per quella vita, nessuno dei due
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ottime pizzette. Io adoro quella con i funghi! Tu
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risponde: “A me piace quella con le patatine e
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attaccato sulla porta di quella che un tempo era
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e gli spiegai che quella era stata la casa
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stagliò la dura realtà, quella che i bambini sono
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dei figli. Nemmeno più quella strana sensazione di protezione
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po’ più storta di quella di altri compagni, anche
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ci devi fare con quella casa, Luce? Era una
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nostra relazione mediocre. Ma quella sera nella curva di
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e me ne andai. Quella notte mi avvicinai al
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un’altra volta con quella gente, ti ammazzo, lo
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Ma non eri tu quella alla quale piaceva l
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ballo; eravamo soli in quella grande stanza con il
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non sapevo nulla di quella novità e non avevo
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c’era futuro in quella relazione, che non riuscivo
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stati loro a portarmi quella vecchia foto scolorita che
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a farme bailar come quella sera della mia gioventù
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posto. Mi dirigo in quella che è stata la
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inebetito. ¶ “Intendo dietro a quella scrivania che un tempo
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affinché il figlio di quella coppia abbia una vita
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risponde lui, “e chiudi quella dannata porta, che nessuno
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Ciao, Manuel.” ¶ “Che è quella faccia? Hai avuto la
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un attimo, penso a quella cosa lì che di
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stesso incredibile tepore di quella piacevolissima sensazione antica, che
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e di perdermi in quella lenta musica che sembra
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di nuovo insieme in quella cucina, di nuovo a
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identico a papà. E quella verità mi ha costretta
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e poi sarei io quella che non è capace
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vostra parte, schiaffatevelo in quella capa tosta che vi
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che ti riportano a quella sensazione, hai voglia a
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sono trovato davanti, con quella sua facciulella sorridente. L
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si stringe attorno a quella di mia madre. Poi
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Nenné, allora, famme capì... quella idea di partire è
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me ne sono andato. Quella mattina le dissi che