parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
1
1920
così? Il crepuscolo di quella bella giornata di marzo
2
1920
una casa uguale a quella dov'egli era; con
3
1920
passeggiata e del club: quella che preludeva ai pranzi
4
1920
sera era il meglio. ¶ Quella sera la prospettiva del
5
1920
sua madre aveva comprato quella casa, abitavano lì, non
6
1920
po' troppo centrale, forse, quella via Maria Vittoria, presso
7
1920
col suo giardino, con quella architettura falsa di cottage
8
1920
vita s'era rivolto quella domanda e s'era
9
1920
e s'era confessato quella preoccupazione. Ma adesso gli
10
1920
quasi un'emozione. Davvero quella donna lo turbava? Ricordava
11
1920
sotto il domino, in quella sera di veglione al
12
1920
uno dei tratti di quella donna singolare: una leggera
13
1920
palco? ¶ Egli conosceva benissimo quella voce, ma in quel
14
1920
da quegli occhi, da quella voce, era da loro
15
1920
in quell'ambiente, in quella temperatura, pareva esso sbocciare
16
1920
morbidezza ondulante, metteva sotto quella testa, forse un po
17
1920
un istinto, di serietà. ¶ Quella donna lo interessava; non
18
1920
più nel suo cuore quella impressione di un vuoto
19
1920
irridersi... Ma come mai, quella donna, che pur dicevano
20
1920
volgare e tozzo, in quella placida attesa di buona
21
1920
Era la sua giovinezza, quella donna comune che era
22
1920
delle sue membra diminuiva quella superiorità, ne faceva quasi
23
1920
della casa, come se quella persona fosse un riposo
24
1920
di essersi lasciata sfuggire quella parola che il suo
25
1920
riconosceva sua madre in quella intrusione occulta in tutti
26
1920
lasciava completamente libero. Pure, quella libertà, Marco sentiva sempre
27
1920
suo grado subiva spesso quella dominazione. Egli non era
28
1920
dei moventi inconfessabili? E quella sera, premuto dal gelo
29
1920
saprebbe... ¶ Bardosi fiero di quella sua mansione al Circolo
30
1920
particolare concreto, a rievocarle. Quella sera, l'alito del
31
1920
ella si distingueva per quella signorilità, per l'eleganza
32
1920
era una piccola operaia, quella, con quel viso di
33
1920
abitudini onde usciva... ¶ Così quella prima passeggiata verso la
34
1920
verso la piazza Vittorio, quella sosta di un attimo
35
1920
Lungo Po deserto, in quella sera tepida di marzo
36
1920
resto, la sua sensualità, quella sensualità che per l
37
1920
voluttà concorde... ¶ Così passò quella prima primavera del loro
38
1920
sua piccola amica da quella schiavitù... ¶ Un giorno, invece
39
1920
estranea la tristezza di quella fine di settembre che
40
1920
ella parlò più di quella domanda di matrimonio quando
41
1920
ella? Che meditava? Perché quella duplicità? ¶ L'indomani mattina
42
1920
incidente lo sviò da quella meditazione: l'arrivo di
43
1920
felicità più grande di quella che avrebbe potuto dare
44
1920
la prima volta a quella porta... ¶ Poi che il
45
1920
parve che sì, tanto quella Giovanna, come ardente di
46
1920
volgare, era diversa da quella che aveva amata... Un
47
1920
po' di vergogna per quella imposizione materna gli restava
48
1920
era mostrata inquieta di quella irruzione: egli aveva provato
49
1920
cercato. Ti vuol bene quella bimba... ¶ Quando lo vedeva
50
1920
addentro nella intimità di quella piccola famiglia così lontana
51
1920
sempre qualche cosa a quella donna. Inconsciamente, malgrado la
52
1920
sentì più tenero verso quella figliuola di una madre
53
1920
soppannava ogni suo pensiero. Quella sera, il colloquio con
54
1920
Poi, il senso di quella inutilità lo riprendeva. Come
55
1920
degli altri ambienti. E quella sproporzione lo ferì un
56
1920
mano gli si porse, quella di Andreini. Solo il
57
1920
fece un passo verso quella parete. ¶ – Un ritratto di
58
1920
tra loro. – Diciotto anni! ¶ Quella cifra empì il cuore
59
1920
la sera del veglione: quella mano l'aveva tenuta
60
1920
nella conversazione, mentre, intorno, quella degli altri si annodava
61
1920
parole il ricordo di quella sera speciale, già così
62
1920
a sua madre... Ma quella curiosità forse involontaria, e
63
1920
curiosità forse involontaria, e quella ironia, forse inesistente, lo
64
1920
facilmente la noia di quella vita arida e non
65
1920
man si chiariva, in quella luce: l'eterno mistero
66
1920
bassa il senso di quella comunanza. ¶ – Dove? ¶ Ah! Ella
67
1920
pareva difendersi male contro quella simpatia istintiva. E Marco
68
1920
soltanto. Poi mutò idea. Quella casa che sua madre
69
1920
ragazza, era venuta a quella commedia che non avrebbe
70
1920
del suo sorriso. Decisamente, quella ragazza aveva in ogni
71
1920
voltar gli occhi da quella parte. E fu stupìto
72
1920
allora gli parve che quella partenza fosse una posa
73
1920
E la tristezza di quella bella figuretta mancante laggiù
74
1920
undici regolarmente. Forse anche quella sera la troverebbe addormentata
75
1920
non scaldava già più... Quella era la casa, quello
76
1920
una voce uguale a quella con cui l'accoglieva
77
1920
se la vista di quella mano scarna e fredda
78
1920
occhi l'aspetto di quella stanza triste, egli mormorò
79
1920
forse come presa in quella influenza, in quella atmosfera
80
1920
in quella influenza, in quella atmosfera. Ma Marco, di
81
1920
precisarsi nel silenzio di quella istanza triste, la preghiera
82
1920
profonda parve passare in quella voce materna, usa al
83
1920
partire? Un attimo, in quella stanza fredda e triste
84
1920
compiacenza: prima di tutte, quella di essere ammirata, desiderata
85
1920
così quell'apparenza e quella realtà di franchezza, che
86
1920
vista giudicata così; poi, quella sera, quasi un istinto
87
1920
alcuna intenzione di tradirlo. Quella energia sempre vigile la
88
1920
Remo deliziosamente soleggiata, in quella primavera che già quasi
89
1920
piena di gente, in quella «stagione» che già quasi
90
1920
comuni, quali impresse di quella maschera cosmopolita che troppo
91
1920
recavano in carrozza, percorrendo quella strada di Taggia che
92
1920
ella era fatta per quella cornice. Non pareva più
93
1920
e gli occhi di quella vista marina. E un
94
1920
pareva veramente mettere in quella lunga galleria di poltrone
95
1920
di Torino, tale in quella strada quasi rupestre, dove
96
1920
Andreini... Come lo chiama quella vecchia francese... ¶ E Noemi
97
1920
riconosce. Una figura come quella. Una figura splendida! ¶ Ginevra
98
1920
invece che forse, a quella piccola landa selvaggia, in
99
1920
statua. La paragonò a quella della signora Almieri, e
100
1920
ora nel crepuscolo per quella bella strada triste e
101
1920
si sentivano piene di quella indefinita gioia di vivere
102
1920
sempre le sorprese, con quella dannata genìa delle donne
103
1920
d'una ragazza; di quella Noemi, per esempio... ¶ Scese
104
1920
luoghi. E tutto, in quella sera, in quell'ambiente
105
1920
Anima? Nuova? Forse che quella ragazza ne aveva? Quella
106
1920
quella ragazza ne aveva? Quella ragazza che sorrideva adesso
107
1920
rianimato. La solitudine tra quella folla gli pesava. Cercò
108
1920
in quell'attesa, in quella fiducia dell'amore inspirato
109
1920
quell'ombra e in quella fragranza. L'amore o
110
1920
pentì di averlo pensato. Quella voce non accennava al
111
1920
si trovava lì in quella stanza piccola e allegra
112
1920
atmosfera, l'ambiente di quella piccola stanza? Non certo
113
1920
e irregolare, avesse tratta quella caratteristica... Mistero del mondo
114
1920
voleva interrogare, profittò di quella pausa di silenzio. ¶ – Bella
115
1920
come fuggito, solo, dopo quella sera... Era partito l
116
1920
esistenza che non fosse quella del suo piccolo ambiente
117
1920
in un attimo: in quella specie di voracità che
118
1920
rimpianto gli venne, di quella somiglianza che sarebbe cresciuta
119
1920
inebriato più che da quella di San Remo. Inebriato
120
1920
questa stava cedendo a quella e che i suoi
121
1920
un timore retrospettivo... Se quella gli serbasse rancore? Se
122
1920
La marchesa di Caminetto: quella del nome che non
123
1920
il piccolo ridicolo di quella vanità inferiore stingeva sempre
124
1920
demerito, a lusingare abilmente quella vanità che doveva servirgli
125
1920
come per intonarsi a quella mondanità. Marco ricordò la
126
1920
amore. E trovò in quella convinzione come una pace
127
1920
diventare un assiduo di quella veranda, di quel salotto
128
1920
cose intorno, adattando a quella cornice una figura di
129
1920
dimensioni; troppo umili in quella pretesa. ¶ All'ombra della
130
1920
non avesse atteso che quella dichiarazione per esserne certa
131
1920
quanto più addentro in quella breve vita che tanto
132
1920
rimessa. Noemi guardò da quella parte, e disse alzandosi
133
1920
si vada di sopra? ¶ Quella specie di patto inconscio
134
1920
averla vista a teatro quella sera. Ella s'incupì
135
1920
sua idea, avendo notato quella espressione in lei un
136
1920
E Noemi usciva da quella domanda anch'essa malconcia
137
1920
tal'altra ritrarsi da quella, come paurosa già e
138
1920
tali. Ammirava in lui quella attività di vita energica
139
1920
iniziale, di poter amar quella; o almeno di ottenere
140
1920
almeno di ottenere con quella un'avventura? E che
141
1920
sì: perché ormai di quella nuvola lontana non si
142
1920
Che c'era? Ma quella visita non lo incuriosiva
143
1920
E che cos'era quella cosa «enorme» che tutti
144
1920
sostanziali, le qualità inutili, quella colpa toccava il limite
145
1920
gli parve che su quella faccia insignificante s'imprimesse
146
1920
la delicatezza dell'onestà, quella che non vale molto
147
1920
ancora ignorante, per lui? Quella bocca si atteggiava inconsciamente
148
1920
espressione che non era quella temuta. Era una specie
149
1920
fanciulla agitarsi, come se quella storia fosse di quelle
150
1920
È una cosa grave quella che ha fatto? Una
151
1920
diranno a mezza voce: Quella povera ragazza! ¶ – No! No
152
1920
riposa un attimo. In quella bella mattina tutto era
153
1920
verde, in solitudine, in quella strada di Valsalice, che
154
1920
bevve con gli occhi quella gaiezza che si lasciava
155
1920
svolgeva davanti il quadro: quella solitudine montana empìta delle
156
1920
in un senso reale quella esaltazione quasi cosmica e
157
1920
stata? Che era stata quella donna, da cui Noemi
158
1920
sogno e di ardore, quella grazia di fiore immaturo
159
1920
forse sapeva, prestavano a quella piccola miniatura come il
160
1920
ricordò di aver sognato quella vicinanza a S. Remo
161
1920
erano mai stati in quella fine gloriosa di maggio
162
1920
nel profumo persistente di quella scala ove una femminità
163
1920
ringraziò. ¶ – Oh Marco! – esclamò quella, dal suo posto, prevenendo
164
1920
ella si credeva lecita quella piccola bugia... Quante altre
165
1920
marchesa parve leggermente imbarazzata. ¶ Quella che c'era nata
166
1920
visita... ¶ – Dagli Almieri? – proseguì quella implacabile. ¶ – No! – rispose Ernestina
167
1920
fastidio di Marco cresceva. Quella amicizia frivola, proffertagli in
168
1920
A piedi! ¶ Poi continuò: ¶ – Quella sarà difficile da collocare
169
1920
Che si nascondeva dietro quella fronte alta e ormai
170
1920
quel giogo, di infrangere quella dominazione... ¶ – Ha bisogno di
171
1920
alla sua ribellione. E quella ribellione parve, per un
172
1920
è passato rapido, dopo quella domenica indimenticabile! Un mese
173
1920
d'impareggiabile? Lo stupisce quella permanenza in campagna di
174
1920
piccole, frivole. Tutte, meno quella del suo amore... Ma
175
1920
per andar là, che quella donna gli porge. Non
176
1920
sentì un brivido. Ah quella voce! Pura, profonda, d
177
1920
d'un sortilegio. Come quella voce vibrava! Veramente ella
178
1920
in quelle parole, in quella immagine; vi cadde dentro
179
1920
Chi le ha dato quella voce che pare una
180
1920
e quasi nel sangue quella voce. E talvolta una
181
1920
istante l'immagine di quella donna che aveva creduto
182
1920
pietra? Ernestina, anzi, a quella rivelazione, non l'aveva
183
1920
avrebbe trovata, se non quella sera, l'indomani o
184
1920
sperare o no? Ma quella era così oscura! Oscura
185
1920
lei, a lei, in quella notte calda, odorante. Poi
186
1920
ella non indugiò più: ¶ – Quella domenica... Ricordi? Ho capito
187
1920
in piena gioia da quella tema di dolore. Per
188
1920
star male, star peggio: quella parte del suo cuore
189
1920
momenti... Soltanto, di recente, quella sera in cui lo
190
1920
si alzò, scese. ¶ Oh! quella luce bianca, come irreale
191
1920
Che voleva dirgli? Perché quella gravità, perché quell'indugio
192
1920
di Marco. Come se quella confessione, che fatta in
193
1920
il suo affetto, verso quella donna fredda ma onesta
194
1920
anni, lui, aveva subìto quella schiavitù, lui, amandola, senza
195
1920
per lui, invece, in quella camera che la morte
196
1920
anni... E lo sapevo... Quella donna non mentiva, non
197
1920
Ora no, almeno; almeno quella no! ¶ Come un fremito
198
1920
tanto angoscioso terrore in quella invocazione che Marco sentì
199
1920
laggiù quel castello vuoto, quella cappella di famiglia, piena
200
1920
Non aveva osato? Anche quella delicatezza lo colpì. Fece
201
1920
viso cereo e ardente. Quella rivelazione si saturava di
202
1920
tristezza, l'orrore di quella parola grave: «Padre», mormorata
203
1920
assumere il peso di quella vita già crescente, con
204
1920
le prove? Come provare quella paternità? E se anche
205
1920
la sua felicità e quella di Noemi? Sciocchezze! Paure
206
1920
si buttò indietro. In quella povertà, in quella nudità
207
1920
In quella povertà, in quella nudità di stanza da
208
1920
impulsi ignoti ma incoercibili, quella necessità di sapere e
209
1920
Ancora? Eppure quel turbamento, quella ostilità... ¶ – Mi ha detto
210
1920
Era capace di tutto quella donna! E non ho
211
1920
cuore. Qual follìa era quella? Perché gli si drizzava
212
1920
acqua perché arrivi finalmente quella più fresca, a dissetarvi
213
1920
la bimba, nulla per quella donna!». ¶ – Laurina cresceva. Tu
214
1920
contento.... Sarebbe contenta anche quella buon'anima di tua
215
1920
nero. E allora, per quella traccia visibile, il senso
216
1920
gli ultimi argini a quella tenerezza che voleva travolgere
217
1920
si riprecisò. Risentì, in quella notte che troppo somigliava
218
1920
pietà dolorosa... E a quella domanda, a quello sguardo
219
1920
luce misteriosa, pallida come quella di certi paesaggi nei
220
1920
le sue riflessioni durante quella notte... ¶ Dall'agosto era
221
1920
sentito confusamente sempre: adesso, quella sua solitudine lo schiacciava
222
1920
era stato suo. Ma quella calma non era ancora
223
1920
aveva pensato quel giorno, quella sera, in riva al
224
1920
dispone a pranzare malinconicamente, quella sera, ecco un viso
225
1920
suo silenzio; prodotto da quella piccola causa, come una
226
1920
E di fronte a quella specie di fatalità che
227
1920
più intensa vita a quella pace ignava che sembra
228
1920
quando è disopra in quella camera ignota e remota
229
1920
ancora, quanti anni? Dopo quella tregua, dopo un'altra
230
1920
E adesso soffriva di quella gelosia fisica che è
231
1920
febbre, il dubbio: poi quella sera, quella sera ardente
232
1920
dubbio: poi quella sera, quella sera ardente e fatale
233
1920
ancora un sussulto. E quella voce! quella voce! ¶ Il
234
1920
sussulto. E quella voce! quella voce! ¶ Il treno rallentava
235
1920
rise di sé, di quella idea. Ma nello scendere
236
1920
quell'aria fredda, in quella solitudine chiara? ¶ Perché il
237
1920
passi, in fondo a quella salita, e poi vedrebbe
238
1920
E Marco avvolto in quella solitudine pensò d'un