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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Lettere d'una viaggiatrice, 1908

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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morali e sociali, da quella virtù collettiva e attiva
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la carità umana, a quella virtù personale e solitaria
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innamorati, tutti abbiamo sentito quella cosa orrenda, che è
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è possibile, innanzi a quella possente poesia della grandezza
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suggestione indefinita di tutta quella tristezza, non varrà a
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con passo ritmico, verso quella mirabile piazza di Spagna
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malinconicamente eleganti, come è quella di san Sebastianello; in
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Camera Alta e in quella dei Comuni. Tutti costoro
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volentieri, dopo tre anni, quella dimora di antica bellezza
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perchè non abituati a quella glaciale e rigida analisi
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e per giornate, a quella febbre della creazione che
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dunque, ingiuriare e vituperare quella donna di genio che
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L’arte moderna in quella mirabile città, ove ogni
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L’arte moderna, in quella stupenda città, ove a
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cielo? Audacia, audacia folle, quella di voler fare, non
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provano, nel loro spirito quella crisi atroce del dubbio
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altra parte della umanità, quella che ancora cerca una
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dei paesi nordici, con quella dei paesi meridionali, guardate
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di una duplice beltà, quella che veniva dall’armonia
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dall’armonia esteriore e quella dell’armonia interna, ognuna
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pure efficace, come era quella di Albert Durer, ora
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nella sala inglese, in quella Inghilterra così grande, nel
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della nostra fantasia e quella di lord Ribblesdale è
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storia d’amore che quella di Romeo e Giulietta
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di Verona, non è quella di Giulietta? Che importa
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Che importa, se sia quella, poichè una è, qui
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alberi e di fiori quella che è creduta l
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e basta aver letto quella magnifica e giovanile incoerenza
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bianca, quel cappello, con quella piumetta che v’indica
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sereni, sorridenti, come se quella musica, quel canto fossero
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Italia, al principio di quella deliziosa riviera di Ponente
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particella italiana, travolta in quella moltitudine babelica, trasportata verso
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bellissima riviera ligure, da quella Sampierdarena, che meritò il
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la propria gioia, da quella molle canzone del mare
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in quel silenzio, in quella solitudine. Soggiungerò che il
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Guglielmo, l’agonia di quella grande anima di principe
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in una stanza qualsiasi, quella a lui destinata, a
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quell’ombra e in quella immobilità, che guariscono da
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vita fisica e per quella immaginativa, una città piena
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della bellezza naturale con quella della vita quotidiana, è
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vanno. E, così, in quella sala vasta e non
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ci facemmo trasportare da quella battaglia di fiori tanto
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il primo verso di quella Nina di Pergolese, che
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le anime sentimentali sarà quella seconda maniera con cui
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le anime dolenti, sarà quella Serenatella mesta, di cui
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frasi musicali, vi è quella bellezza triste e affascinante
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sois triste! E, a quella purissima dolorosa musica, in
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cui si tiene, correttamente, quella grande folla di giuocatori
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nel vasto hall, cioè, quella sala dei passi perduti
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alle nove di sera, quella folla feminile che giuoca
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servitore in livrea di quella o quell’altra casa
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spirito di corpo, per quella solidarietà regale che ha
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una corona, simile a quella impressa sulle monete di
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Corsica, il nome di quella Corsica, natia, dove la
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non ancora inondato da quella folla cosmopolita, che ondeggia
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il Secondo Impero: e quella lettura facea aleggiare un
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la principessa di Galles, quella principessa May di cui
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così tenera la leggenda, quella cara creatura che, un
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trascorsa, e preparare pacificamente quella dell’anno venturo. Il
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chi ha dato tutta quella che aveva, tanto peggio
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la loro toilette, nè quella delle loro donne, e
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loro donne, e neppur quella delle donne altrui. Credete
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mano a mano, in quella strada miracolosa, che raddrizza
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e si trasforma in quella cosa che domina, sola
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caratteristica. E tutte hanno quella espressione avida e raccolta
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brucia loro il sangue, quella espressione di desiderio folle
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che cerca di nascondersi, quella espressione frettolosa, affaccendata, preoccupata
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spettacolo così attraente! Tutta quella giovinezza in tante modeste
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tante modeste vesti, tutta quella leggiadria adornata con pochi
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via dell’Arcivescovado, in quella Cité, dove sono aggruppati
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ogni giorno, davanti a quella lugubre esposizione! Il numero
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quaranta persone, innanzi a quella vetrina: gente di ogni
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vita febbrile, rivedo solo quella chioma biondo castana, arruffata
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frutto: sapere che è quella tale pietanza. ¶ Farla da
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della sera; quando in quella tale ora della giornata
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la esistenza nostra e quella della folla si moltiplicasse
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pesavano, forse puerilmente, su quella folla raccolta nel l
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e flessuosa persona, salvo quella la cui carrozza non
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bei laghi di argento, quella cui vibra il rimpianto
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finite per addormentarvi, in quella rustica scatola, sufficiente per
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La colonia più importante, quella del Delapierre, varia da
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non è forse anche quella dei castelli mediovali, che
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è la sua idea, quella, egli sfida l’abisso
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un fantasma alpino, in quella notte? L’ombra del
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tenera ed emozionante, in quella immensa solitudine, in quella
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quella immensa solitudine, in quella casa sconosciuta, dove ognuno
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così meschino, innanzi a quella forza, a quell’imponenza
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a quell’imponenza, a quella maestà e a quel
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camminando come sonnambuli in quella stretta via che costeggia
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si velano, si dileguano. Quella che provate innanzi al
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impressione vivida e complessa, quella che vi penetra, che
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quell’altezza e di quella grandezza, che vi volle
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in questa stagione, di quella frenetica legione di alpinisti
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circondano la cima eccelsa, quella che si chiama la
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dell’alba purissima, o quella delle trasparenze mattinali, o
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delle trasparenze mattinali, o quella calda meridiana, dove par
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sue nevi eterne, o quella più fredda e più
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viventi e tangibili di quella eroica, indimenticabile avventura, che
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sua bandiera, che è quella della Sua Casa, che
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Sua Casa, che è quella dell’Italia. ¶ SANTUARII ALPINI
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strada, in silenzio , con quella pazienza e quella costanza
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con quella pazienza e quella costanza muta, che sono
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guarda la Francia, e quella di occidente l’Italia
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è giunto a liquefare quella neve, e fra quindici
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poveri, che bussano a quella porta ospitale e sono
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non poteano seguirli, per quella via. Altri viaggiatori sceglievano