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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, 1920

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
della sua nudità, in quella sala calda, gremita, nel
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que' gioielli, quel riso, quella sua bellezza inesorabile. Aveva
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gloria del vincitore Ateniese. ¶ Quella sera in Londra pareva
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in un apposito paniere quella ricchezza disordinata, gettò al
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camerieri, sturando bottiglie, aizzavano quella voluttà artificiale. Si amerebber
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è la strada maestra quella che mai conduce verso
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chiaccherìo. La corrida celebre, quella dove Bombita prenderebbe il
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lentamente, con soste, per quella bianca scalinata. ¶ Ciarliere, incipriate
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la mia pietà era quella d'una femminuccia, e
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davanti allo spettacolo di quella gente infinita. Poi volse
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che una sola difesa: quella di rotolarsi a terra
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paventava l'idolatria di quella immensa gente, davanti alla
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là in mezzo, tra quella bianca voragine di facce
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La sua fatica era quella di scordarsene, di non
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sottrarsi al fascino di quella teatralità, mentre invece Lord
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che più non finiva. ¶ Quella brutta ricca gente colore
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dava un piccolo ricevimento, quella sera, nei giardini di
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che là indietro, in quella musica del nostro cuore
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guardavo le sue mani. ¶ Quella mani mi facevano sentire
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le tue rose mandavano, quella sera, o felice Monte
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la camera vostra da quella ove tra poco si
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Madlen; l'occasione è quella che a noi manca
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occasione, piccola e fortuita, quella che divide gli uomini
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odorosa e lieve, come quella che voi ora pettinate
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sedia lontana. Ma in quella posizione acrobatica un de
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rotolare sigarette frammezzo a quella pazza gioventù. ¶ Lord Pepe
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Lord Pepe, trascurando affatto quella di Madlen; senonché le
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più infernale danza è quella che porta il nome
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a Piccadilly rappresentava per quella pazza Inglese un freno
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accadde ch'io pure, quella sera, sentissi vagamente il
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di un abbaglio sorprendente, quella era, dalla fronte al
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mi rimase alcun dubbio: quella era Pastora Imperio. ¶ Ma
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avevano affatto per me quella truce ombra che ben
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era una fortuna impareggiabile quella di poter conoscere Socorrito
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strinse la mano di quella che fu per un
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con la Sevillana, in quella notte calda e profumata
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mai veduta prima di quella sera, e cosa faceva
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non era punto complicata. Quella soverchia erudizione delle donne
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La Virgen del Rosario, quella buona e timida Vergine
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è mai l'esattezza quella che mi attrae, ma
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vincere, amo desiderare. In quella musica dei sensi, che
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la mia vita e quella di altre creature: questo
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avventura. Dítemi chi era quella donna. ¶ – Semplicemente una donna
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esattezza, la vostra avventura. Quella imitazione poteva per lo
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llama Pompon, chiquita. ¶ Ambedue, quella sfacciata e l'altra
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sua dolce persona, tra quella penombra, si raccoglieva contro
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la tentazione più forte. Quella sera voi eravate veramente
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focoso e docile. In quella fragilità sentivo scorrere una
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crede un altruista e quella che va in letto
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nostri più remoti figli quella sera torneranno a casa
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alle caviglie cosparsa di quella indefinibile seduzione che si
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nella fisionomia di Madlen quella sottile ironia tutta particolare
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e semplice, come se quella partenza definitiva non dovesse
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del «Mediterraneo lago francese» quella simpatia che il giovine
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della vita nostra, di quella nuova e transitoria bellezza
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è sempre l'immaginazione quella che dà le gioie
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educazione, il senso di quella giusta misura in tutte
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un'abitudine nazionale come quella di giocare al Lotto
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come gli Inglesi hanno quella di bene giocare al
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opera della natura e quella dell'uomo. Una ondata
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Litzine, non lontana da quella di Madlen; ma difficile
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sollevando furiosi disordini tra quella ricchezza buia ed incendiata
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di elettricità. ¶ Litzine raccolse quella stupenda capigliatura come si
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camera di Madlen posai quella borsa nella poltrona di
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quell'amor sensuale, da quella tendenza verso l'amplesso
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medesime, ed appartenevano a quella dinastia della bellezza che
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delle vigne di Galaad, quella che diede il suo
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la cortigiana di Mágdala, quella che i citaredi cantavano
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le donne di Galil, quella che non sapeva liberarsi
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de' suoi fulgenti braccialetti, quella che tentava di sé
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rimarrebbe sepolta, addormentata, in quella femminile promiscuità. ¶ I loro
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delle sue stelle primaverili, quella gentile «midinette» preistorica, dai
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ricercare la costola perduta, quella pettegola signorina Eva, che
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storia del genere umano quella fraschetta incorreggibile poteva benissimo
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di smeriglio, rispondeva con quella voce modulata che riesce
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pesava l'irritazione di quella vita artificiale, di quella
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quella vita artificiale, di quella vita prestigiosa e logorante
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bottiglie di Sciampagna, in quella vita ove tutto brucia
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per unica sua meta quella di scendere un pendìo
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sempre, là indietro, in quella bianca distanza... forse non
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nella eccessiva luce di quella mattinata sfolgorante. In me
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urto, la potenza, di quella inebbriante velocità. ¶ La miss
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nemmeno degnarvi di guardare quella povera piccola gente. ¶ Litzine
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dopo. Chi era mai quella terribile Doña Elvira, con
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antipatia que' marciapiedi popolosi, quella gente verbosa e pigra
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storia della sentimentalità universale. ¶ Quella passione che si trova
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ne dite voi di quella mezzana insopportabile che i
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del secolo, dobbiamo posseder quella parte ch'è di
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amore. Provo con voi quella sensazione che sta intorno
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retrocedere per liberarsi da quella crudele morsura. ¶ Vi riuscì
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la loro generazione come quella di perfetti assassini, questi
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vittoriosa, poi questa e quella di nuovo sopraffatta; due
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riuscì a liberarsi da quella stretta ed a rizzarsi
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io viva, potrò dimenticare quella insanguinata sembianza d'animale
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furia d'entrambi e quella dei loro partigiani così
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sanguinario palpito intorno a quella formidabile agonìa. ¶ Inglés cercava
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forma inattesa del vizio, quella di passare immacolata su
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anima profondamente offesa da quella fredda e brutale realtà
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la sua bocca rossa, quella prima sera, mentre stava
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illeso dal mio desiderio, quella oscura febbre del suo
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ama, e persino in quella che solamente si desidera
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la propria vita in quella che nasce; la vera
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le mie dita in quella fontana miracolosa. Ma insieme
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reduci dall'altra vita, quella che alza la coppa
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La più desiderata era quella che meglio cantava nei
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meglio cantava nei cori, quella che a dottrina il
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del secolo entrava in quella pia solitudine; nulla fuorché
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quasi con dolore, sotto quella forza temibile. Poi andava
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diacono Ader, aveva notato quella sua devozione; spesso, nel
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la pascolatrice di Bartrès, quella che dormiva sul pagliericcio
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celesti; poi sempre udiva quella voce calda e calma
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il delirio di Cristo; quella che a lei trascinerebbe
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mentre guardava, e mentre quella bianca velocità passava, non
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distante, simile forse a quella del diacono Ader, simile
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del mugnaio Soubirous, a quella che sui duri ciottoli
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di tutte le vallate! Quella che ogni giorno parla
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dalle inesorabili esperienze di quella vita senza catene che
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ancora una ebbrezza ultima: – quella di sentirvi crudelmente gaudiosa
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la sottile ironia di quella voce tranquilla, con cui
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e rimise in ordine quella fibbia che osava prendersi
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dubito. ¶ – E sarà probabilmente quella famosa attrice del Vaudeville
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irsuta e malvagia come quella d'un Fariseo. ¶ Io
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in sé qualcosa di quella sua razza cattolica ed
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fra tutte le ciprie, quella che odora di natural
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fra tutte le pettinature quella che manca di ferro
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di Lourdes, frammezzo a quella densa folla che sempre
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sottana, l'Arciprete sfiorò quella di Litzine, ch'era
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grandi sollevatori d'uomini, quella forza di fedeltà nel
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e nell'anima loro. Quella che dice: «Io debbo
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debbo godere nel tormento;» – quella che dice: «Io debbo
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unicamente si udiva, in quella immensa marea di cristiani
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s'impossessava di me. Quella medesima demenza che portava
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fuoco della divina comunione, quella medesima demenza entrava sottilmente
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miserabilità. ¶ Volevo sottrarmi a quella prigionìa, sfuggire a quella
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quella prigionìa, sfuggire a quella contaminazione, tornare indietro, verso
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Maddalena... ¶ E tu sei quella che tiene me prigioniero
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al Calvario; tu sei quella che risorgesti nel cuore
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un attimo d'interruzione, quella voce lamentosa e monotona
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del Miracolo. Ed era quella opaca voce dei mercanti
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di averli spremuti; era quella voce inesorabile, sotto la
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di tutte le opere, quella che alimentava l'insaziabile
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la stella d'oro – quella che fa cadere la
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sola chiara ed inevitabile: quella del cimitero. ¶ Il calcolo
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disciplina conta nell'infinito, quella che si riduce ad
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una sola cifra è quella che in tutto e
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sala del bigliardo e quella del bar non erano
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gli si confondeva con quella dello starter, mentre i
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sogno e di transumanazione, – quella che più induce alle
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creino la necessaria medianità, quella specie di attesa tremante
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e le cosce di quella rotonda pernice, prese a
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Pepe, di non ledere quella innegabile priorità che in
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una gran bella cosa. Quella sua manìa di tenere
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giallo, non poteva soffrire «quella francesina», come la chiamava
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bene in casa nostra, quella civetta che Dio la
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mio guanciale... ¶ Dormimmo. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ¶ In quella stanza era un trofeo
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volesse indovinare se avevo quella mattina l'anima pura
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io stavo scrivendo su quella tavola nuda, ruvida; egli
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Né io potevo dimenticare quella notte già lontana. ¶ Ho
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fresca, più ilare, in quella vecchia provincia. ¶ E troppo
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con parole imprecise. Ma quella sua voce calda, lenta
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Mi ricordo che faceva quella sera un terribile vento
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Noi due sole, in quella nitida sera di Marzo
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le stelle, a chiudere quella porta spalancata. ¶ Entrai nella
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amante si dà... ¶ E quella voce mi penetrava nelle
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pervertivano gli adolescenti e quella dei linguacciuti liberti che
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non meno scientifica di quella che governa i miracoli
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nominare folle o giusta quella tentazione che l'uomo
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bianco fiume di Bernadette quella sera cantava, come nel
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sorella dell'altra peccatrice, quella che disse una sera
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da ogni desiderio e quella di godere il più
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alla cortigiana di Mágdala, quella che non sapeva liberarsi
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occhi, già pieni di quella erroneità ch'è fuori
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non più dimenticabile. Mai quella chiesa infiammata uscirà dalla
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il nodo che avvinceva quella ricchezza disordinata, quel mantello
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danzatrice di Mágdala, ma quella che disse una sera
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vedevo, nel celestiale dirupo, quella che un tempo chiamavasi
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barlume di ceri e quella nebbia di sacra fuliggine
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un vero intriso di quella ricerca d'amore ch
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via più fraterna è quella del pianto. Nella sua
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femmina del terrestre amore, quella che non sapeva liberarsi
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Uomo di Galil, è quella che oggi ancora sentiamo
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e posseduta di me, quella sera che noi vedemmo
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stessa non eravate più quella d'una volta, ma
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si andava condensando su quella orrenda fiera di carne
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di carne lacerata, su quella convulsa demenza di anime
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prati della grigia contea, quella mattina piena di sole
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giurerebbero d'averlo veduto. Quella carne così spietatamente incisa
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gli uomini lontano da quella che sarà in eterno
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disgiungersi «le due strade» – quella del terrestre amore si
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sua purezza non infranta. ¶ Quella che a me non
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forse la nostra è quella che passa nel cuore
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le tue rose mandavano, quella sera, o felice Monte
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la tentazione più forte. Quella sera voi eravate veramente
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penserò all'altra peccatrice, quella che in te confusi
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abbaglianti come l'estate, quella che disse una sera
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Mágdala: – Giuda Iscarioth... ¶ In quella camera vecchia, fra quelle
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per me la forestiera, quella che ha smarrito un
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la peccatrice di Mágdala, quella che ha smarrito un
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amica dei centurioni prepotenti, quella che disse una sera