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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ludovico Antonio Muratori, Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino al 1749, 1749

concordanze di «quella»

nautoretestoannoconcordanza
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1749
cardinale di San Giorgio quella magnifica funzione, a cui
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1749
con esso andò a quella volta. Il vescovo ebbe
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1749
fece alcune paci in quella provincia, tolse a Maghinardo
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1749
sentire una sollevazione in quella città fra i conti
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1749
perciò ad uscire di quella città, e restarono burlati
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1749
Pietro Ruffo, conte di quella forte città, ed uno
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1749
di Bazzano. Si sostenne quella guarnigione, composta di quattrocento
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1749
furono i combattenti di quella dei Doria e Spinoli
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1749
affatto dal dominio di quella città. Di torri e
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1749
Piperno. Entrò egli in quella provincia sul fine di
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1749
mare. Signoreggia tuttavia in quella terra con titolo principesco
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1749
e rifugiossi fuor di quella città nel convento de
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1749
Cronica Estense e da quella di Cesena, in quel
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1749
la maniera di forzar quella terra alla resa. Allora
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1749
fece spianare dai fondamenti quella città, privandola d'ogni
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1749
campo di sotto a quella città, e di ritirarsi
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1749
di Sicilia, e massimamente quella di Chiaramonte. Presentatosi ancora
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1749
mano senza spendere sangue quella città. Ribellaronsi pure altre
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1749
egli la signoria di quella città. Se ne fuggirono
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1749
ed età, venuti a quella divozione. Ed in questo
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1749
di voler condurre in quella città prigione il generale
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1749
Messina, di modo che quella città s'era omai
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1749
appellato anche Filippone, e quella di Manfredi da Beccheria
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1749
di concordia scacciarono da quella città la parte guelfa
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1749
cominciate molto prima. In quella città si divise in
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1749
a' quali premeva che quella città stesse ferma nel
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1749
Frescobaldi, i Bianchi in quella de' Cerchi, tutte e
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1749
si praticavano allora in quella città; ma giacchè non
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1749
diede il papa, fu quella di passare a Firenze
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1749
per dar sesto a quella disunita e fluttuante città
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1749
nera, cioè guelfa di quella città; la quale, venuta
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1749
gara delle fazioni di quella città, cioè tra i
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1749
promettendogli il dominio di quella città. Non si fece
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1749
Cronica di Parma che quella città fu presa da
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1749
Vercelli, cacciò fuori di quella città la parte de
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1749
lui nel dominio di quella città Bartolommeo suo primogenito
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1749
potenza del Visconte con quella dello Estense, facile loro
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1749
medesimi Visconti. Così venne quella città alla ubbidienza d
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1749
ed altrettanto fece ancor quella di Tortona. Perchè si
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1749
di Lucca, e in quella città signoreggiava la parte
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1749
portarono allo assedio di quella città, guastando tutto il
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1749
oste sopra Cesena, assediarono quella città, saccheggiarono tutto il
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1749
fu il danno di quella città, e fu incolpato
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1749
i più potenti di quella città, un dì levarono
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1749
all'improvviso entrarono in quella città Guglielmo di Nogareto
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1749
Fece la famiglia sua quella resistenza che potè; ma
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1749
Ognissanti. Si trovò a quella funzione Carlo II re
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1749
Guazzalotti, potente famiglia di quella terra, ed altri Guelfi
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1749
sepoltura nella cattedrale di quella città; ma, secondo il
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l'accennar qui brevemente quella di Catalogna, perchè essa
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1749
fu il fine di quella strepitosa impresa, per cui
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1749
di Capri, e poscia quella di Procida, dove lasciò
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1749
tempo appunto che anche quella città correva pericolo di
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1749
e calò non poco quella del conte d'Artois
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1749
non si potè aprire quella porta in tutto, fu
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1749
un monte di pietre quella terra. Bernardino da Polenta
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1749
avere tenuta mano in quella trama, e ne fece
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1749
e venne per liberar quella rocca dall'assedio; prese
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1749
prigioni molti nobili di quella città, e fra gli
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1749
le famiglie potenti di quella città. Ma mentre egli
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1749
occupato il dominio di quella città; s'era guadagnata
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1749
divisa in molte fazioni; quella dell'arcivescovo Ruggieri degli
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1749
entrò nel governo di quella provincia, e tenne un
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1749
prese varie terre di quella provincia; ma, accorso il
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1749
potessero i Siciliani espugnar quella città, ed il re
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1749
de' più potenti di quella città, indispettito egli, per
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1749
per suo successore in quella dignità Pietro Gradenigo, che
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1749
gente, ma spogliata. In quella barbarica carcere stette languendo
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1749
proclamato signore perpetuo di quella città. Nè mancarono novità
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1749
milizia e con tutta quella di Cremona, e con
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1749
e signore perpetuo di quella città. Ed ecco come
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1749
abbandonava il governo di quella città: pena che parrà
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1749
per metter pace fra quella città e Malatesta da
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1749
privò di ogni onore quella città. Portossi ancora nel
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1749
tutte le fortezze di quella riguardevol città. Ostasio e
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1749
ogni altra fortezza di quella città. Anche i Manfredi
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1749
quanto oro potè per quella sacra spedizione. Per attestato
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1749
pose l'assedio a quella città, e nel dì
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1749
in Tiro, ed, abbandonata quella città, si ritirarono in
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1749
re di Francia, facesse quella rinunzia, il re Carlo
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1749
rimettersi in possesso di quella terra. Per valore eziandio
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1749
rimediare al bisogno di quella provincia, dove già s
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1749
i principali concorrenti a quella corona. L'arcivescovo di
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1749
Giovanni. Cavalcò Matteo a quella volta con assaissime squadre
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1749
fazioni per capitano di quella città per cinque anni
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1749
erano i grandi di quella contrada avvezzi a signoreggiare
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1749
Maghinardo, che comandava in quella città, fatto un dì
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1749
paesi. Fu ben assicurata quella città, ed avendo i
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1749
sotto le mura di quella città nella festa di
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1749
di notte e saccheggiò quella città. Lo arcivescovo menato
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1749
aveano più senno in quella repubblica, e congedarono con
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1749
ricevere un podestà da quella città, laddove in addietro
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1749
sacco lasciarono quasi tutta quella città in preda alle
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1749
da Polenta capitano di quella città, e Ramberto suo
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1749
egli creato podestà di quella città. Nell'autunno ancora
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1749
per anche consecrato, fu quella di annullar tutte le
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1749
quiete e pace in quella città. Nel dì 5 di
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1749
Non volea passare per quella città, perchè allora sottoposta
99
1749
ossia de' fuorusciti di quella città. Il conte Ubertino
100
1749
usciti, per rientrare in quella città: il che costò
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1749
fino alle porte di quella città, in tempo che
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1749
due miglia lungi da quella città, l'armata bolognese
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1749
Ravenna, perchè, entrato in quella città, se ne fece
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1749
fu all'assedio di quella città, ma con poco
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1749
onore fu ricevuto in quella città, e solennemente giurata
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1749
notte, addosso, e da quella rovina restò sì mal
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1749
dicea daddovero, laddove da quella de' Torriani molti non
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1749
Castel Gualtieri, fu ricuperata quella terra, e condotti quei
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1749
somma di danaro a quella città. Assaliti per istrada
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1749
tutta la milizia di quella città, e ducento cavalieri
111
1749
Mantova, colla cavalleria di quella città corse a Verona
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1749
arcivescovo e signore di quella città. Nel mese di
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1749
si portarono ad assediar quella città. Ma venuto Raimondo
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1749
entrata de' Lambertazzi in quella città, e la lor
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1749
de' Torriani e di quella città. Fu guerra eziandio
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1749
Parma, per maggiormente condecorar quella funzione: il che ci
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1749
si cominciò ad udire quella detestabil invenzione di gastigo
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1749
fu inoltre pubblicata in quella città la scomunica contra
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1749
perchè il popolo di quella terra si era suggettato
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1749
niuna delle città di quella provincia, da Pisa e
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1749
celebre l'orditura di quella sì strepitosa rivoluzione. Con
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1749
alcuni dei cittadini di quella città, perchè gli dessero
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1749
narrati nella Cronica di quella città. Per attestato della
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1749
perirono nella fossa di quella città, si contò Tibaldello
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1749
città per difesa di quella. E perciocchè Buoso da
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1749
sino alle porte di quella città. Non mancò già
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1749
Catalani assalirono sì vigorosamente quella guarnigione, che parte ne
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1749
sua solenne entrata in quella città. L'esempio di
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1749
accettato per successore di quella corona, giacchè il re
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1749
Inghilterra, padrone allora di quella città. Chi restasse vincitore
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1749
giugno in vicinanza di quella città; tuttavia non si
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1749
offerta, furono cacciati da quella città tutti i Lambertazzi
133
1749
ed ogni fortezza di quella città, e spianarne le
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1749
prese la signoria di quella città. Tollerabile riuscì dipoi
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1749
di altri Pugliesi. Fecero quella resistenza che poterono i
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1749
con durar due giorni quella commozion di plebei. Arrivato
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1749
tentativi del marchese sopra quella città, sua patria. Fu
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1749
dalla Rosa signor di quella terra cogli usciti venne
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1749
anche al porto di quella città con balestrare, ingiuriare
140
1749
e perchè questi fecero quella difesa che poterono, attaccarono
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1749
di sessanta nobili di quella nazione. Ricobaldo, che fioriva
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1749
Carlo in vendetta di quella di Manfredi e di
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1749
morte del re Carlo quella di Martino IV pontefice
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1749
portato a Perugia, giacchè quella città umiliatasi era rientrata
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1749
a sessanta mila combattenti; quella di Bologna a quaranta
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1749
la vettovaglia, forse prendevano quella città molto sbigottita. Arrivati
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1749
disponeva per cavalcare a quella volta, sorpreso da subitaneo
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1749
di spada quasi tutta quella numerosa guarnigione, con incoraggirsi
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1749
dall'infame sfrenatezza di quella gente. Se costoro si
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1749
la venuta de' Franzesi quella fu che cominciò ad
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1749
data la signoria di quella città ai Torriani suddetti
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1749
Vercelli era governatore di quella città Paganino fratello parimente
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1749
Parmigiani fecero oste, presero quella terra e menarono assai
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di Poggibonzi, entrarono in quella terra: perlochè il maliscalco
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di vettovaglia, si arrendè quella terra con buoni patti
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1749
governo e freno di quella sempre inquieta città; e
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1749
l'interdetto posto a quella città (già erano quattro
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1749
beffarlo e a torgli quella città. Il Continuatore di
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1749
eziandio fece uscire da quella città il conte Ubertino
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1749
da Monforte signore di quella città, arrivarono ventisei galee
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1749
parte ghibellina, e seguitarono quella della Chiesa, con prendere
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1749
la volubil fede di quella gente è una febbre
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1749
piene d'oro da quella impresa. Spedirono anche i
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1749
deplorabile schiavitù, peggiore che quella de' Barbari. Abbiamo dagli
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1749
e tornò ad esercitar quella carica per mezzo d
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1749
ch'essa arrivò in quella città nel dì 10 d
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1749
Piacenza infestava non poco quella città. Raunarono i Parmigiani
168
1749
fra gli uomini di quella terra e i Parmigiani
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1749
San Donnino, smantellarono affatto quella terra, con distribuirne gli
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1749
diroccate le muraglie di quella città, e quanti cristiani
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1749
famiglia. Peggior condizione fu quella di Buoso da Doara
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1749
la resa. Fu diroccata quella fortezza, ed egli ritiratosi
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1749
di due fortezze in quella città, ed esaltò la
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1749
sopra il popolo di quella città, e ricuperò poscia
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1749
a ricevere in cielo quella corona ch'egli amò
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1749
torre il dominio di quella città ad Obizzo marchese
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1749
coi nobili fuorusciti di quella città. Il perchè trattarono
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1749
pregarono di trasferirsi a quella città. Ma egli continuò
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1749
quota di galee per quella sacra impresa. Ma perciocchè
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1749
quest'anno scacciati da quella podesteria per opera di
181
1749
parte de' Guelfi di quella città, e cagion fu
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1749
nobili ghibellini usciti di quella città, perchè lasciati alla
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1749
predicatori. Ma insorsero in quella città gravi discordie fra
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1749
fazion contraria introducesse in quella città Obizzo Estense signor
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1749
banditi e confinati di quella città, col pretesto di
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1749
de' Romani, senza attendere quella del tuttavia vivente Alfonso
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1749
per fare dispetto a quella dei Lambertazzi, la quale
188
1749
ita all'assedio di quella città. Frappose il valoroso
189
1749
suoi uffizii per quetar quella guerra; ma non vi
190
1749
dei Ghibellini usciti di quella città, siccome pontefice amator
191
1749
ducento uomini di armi, quella città cadeva nelle mani
192
1749
sino alle porte di quella città, e gli Astigiani
193
1749
trovò come assediata da quella di Manfredi. Bertoldo marchese
194
1749
e l'altre di quella contrada, eccetto che Andria
195
1749
di gran bene a quella nobil città. Quivi ancora
196
1749
Manfredi all'assedio di quella città, a cui furono
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1749
di fuori, venne ancora quella città alle mani di
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1749
mettere il piede in quella città, prese molte precauzioni
199
1749
sangue, de' borghi di quella città. Nel giorno seguente
200
1749
fu gittata addosso a quella macchina, che il fuoco
201
1749
Verona. Lo stesso fece quella ancora di Cologna. Tirarono
202
1749
ad apparire distinta in quella città, e tutti i
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1749
in Piacenza. Si reggeva quella città a parte Ghibellina
204
1749
comandava alla metà di quella città, siccome ancora a
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1749
lo stato allora di quella città. Il solo fra
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1749
d'avere in pugno quella nobilissima città. Ma si
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1749
e, portatosi colà, ripigliò quella terra; e tutto quel
208
1749
dice più. Era spedita quella illustre città, se a
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1749
fiamme i borghi di quella terra, si ridusse a
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1749
a Vicenza per liberar quella città dal presidio postovi
211
1749
tirannia, non inferiore a quella del fratello. Però quel
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1749
giunse alla signoria di quella città. La sola città
213
1749
ostinata in non voler quella pace che l'altre
214
1749
fece eleggere signore di quella città dal popolo, lasciando
215
1749
coll'esercito andò sotto quella città, nè solamente costrinse
216
1749
divenne egli padrone di quella città. Ciò non ostante
217
1749
digiuna. Ma non così quella di Toscana. Perchè i
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1749
venuti a oste contra quella città, un dì avendo
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1749
a sì cruda voglia; quella bella città era sull
220
1749
riserva di Lucca, tutta quella provincia trasse a parte
221
1749
si diede fine a quella orrida tragedia. Obbliarono in
222
1749
le dissensioni civili in quella città fra non poche
223
1749
Manfredi; e, portatosi a quella volta Federigo, ossia Festo
224
1749
scacciato dalla signoria di quella città. Fu rimessa la
225
1749
e Pelavicini fuorusciti in quella città. ¶ Anno di ¶ Cristo
226
1749
solamente furono ammessi in quella città, ma insieme con
227
1749
di poter entrare in quella città, dove probabilmente aveano
228
1749
fu di esibire a quella di Francia il regno
229
1749
forzata ad uscire di quella città. I Sanesi, che
230
1749
Beatrice sua moglie, siccome quella che ardeva di voglia
231
1749
Oberto fecero oste sopra quella terra, e non men
232
1749
intero dominio anche di quella città. Parimente in Verona
233
1749
addietro avea godute in quella città, vi potè rientrare
234
1749
a campo, e riebbero quella città, con ispianarvi dipoi
235
1749
il più potente di quella città, non solamente ne
236
1749
Urbano, poco fidandosi di quella instabile cittadinanza, meglio amò
237
1749
appena fu giunto in quella città, che diede fine
238
1749
Modena si tirò dietro quella di Parma. Ivi ancora
239
1749
fiera tempesta che obbligò quella flotta a staccarsi da
240
1749
altri principi venuti a quella gran città. Sbalordito rimase
241
1749
in varii casi di quella maledetta discordia. Erano pubblici
242
1749
in più parti a quella terra. Il marchese, stando
243
1749
Este. S'impossessò di quella terra Eccelino, e ordinò
244
1749
a far fabbricare in quella città un castello con
245
1749
commesse da lui in quella città. ¶ Per vendicarsi i
246
1749
al medesimo pernicioso influsso quella di Brescia, dove si
247
1749
colpa de' quali perdè quella città molte castella e
248
1749
di Romani a Viterbo, quella città ritornò all'ubbidienza
249
1749
tempi la cristianità per quella che bolliva tra l
250
1749
da Piacenza podestà di quella città, rappresentando loro i
251
1749
assedio, o per soccorrere quella terra; ma non potè
252
1749
non albergava in lui quella religione nè quel senno
253
1749
armata d'Enzo e quella de' Milanesi, e dall
254
1749
a Gorgonzuola. Accorsero a quella parte due delle porte
255
1749
s'erano ritirati in quella città. Vedremo che anche
256
1749
uscita de' Guelfi da quella città. ¶ Anno di ¶ Cristo
257
1749
ai cardinali soggiornanti in quella città. Ma questo esercito
258
1749
tenendo buona intelligenza in quella città, nel dì 16 di
259
1749
Parmigiani si trovavano in quella città; e fu ubbidito
260
1749
altri degni personaggi di quella nobilissima casa. Gli assegnò
261
1749
da Federigo. Tenne forte quella città per quindici giorni
262
1749
avea più dominio in quella provincia, anzi neppur vi
263
1749
città di Parma. Perchè quella di Reggio tuttavia stava
264
1749
per procedere ostilmente contro quella terra e distruggerla. Ma
265
1749
legato del papa da quella città, ed anche i
266
1749
Donnino s'incamminò a quella volta. Arditamente, benchè con
267
1749
Genova patria sua. Trovò quella città in gran festa
268
1749
affari il pontefice in quella città lo spazio di
269
1749
di Lodi. Nata in quella città discordia fra due
270
1749
papa l'interdetto in quella città, perchè allora si
271
1749
contra di Capoa; ma quella terra senza fare resistenza
272
1749
re all'assedio di quella città nel dì primo
273
1749
esercito si portarono contro quella città. La presero e
274
1749
un generale assalto a quella città nel dì 25 d
275
1749
di tre paghe a quella nazione che prima v
276
1749
di mine fu espugnata quella città, e che, entrato
277
1749
egli la state in quella città. Poscia nel dì
278
1749
la speranza di forzar quella città alla resa, spedirono
279
1749
Giovanni Moro, governatore di quella città, il più ricco
280
1749
Pisa, non volle accettar quella sentenza: il che fu
281
1749
nobili e popolari di quella città; e che fu
282
1749
ogni mala usanza in quella città. Come il popolo
283
1749
fazion ghibellina esistente in quella città, e a questo
284
1749
paese; assediò, ma indarno, quella città; venne a' suoi
285
1749
anch'esso pruova di quella crudeltà che egli seguitava
286
1749
sottoposte. Spedì egli a quella volta un gagliardo esercito
287
1749
l'usurpato possesso di quella contrada. Ma perchè non
288
1749
avvicinò anche egli a quella città, e quivi formò
289
1749
marchese, principe sì potente, quella bella preda, avrebbe saputo
290
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milizie per difesa di quella città. Dovette essere il
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prima di novembre in quella città; ma restò differita
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da Rho podestà di quella città, e i suoi
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mancò di portarsi a quella città. Da lì a
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che nel popolo di quella città si rinvigorì la
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scomunicar i rettori di quella città. Bolliva intanto, anzi
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mirabile il vedere in quella giornata comparire al sito
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de' migliori cittadini di quella città. Altri poi cominciavano
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autorità in pregiudizio di quella del sommo pontefice, con
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lor disegni di soggiogare quella città. Diedesi pertanto il
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a rinforzar di viveri quella terra. Intanto papa Gregorio
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disposti alla difesa di quella città. Godifredo Monaco scrive
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bravi giovani, con appellar quella la Compagnia de' forti
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Cesario del Modenese, diedero quella terra alle fiamme. Ceuta
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genovesi mercatanti tenevano in quella città molto avere, si
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l'ampia eredità di quella nobil casa, e passato
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che scampo restava a quella sacra corte contra di
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presente. Non mancava in quella città il suo partito
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Guglielmo de Andito (oggidì quella nobil famiglia è chiamata
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Ma era tutta sfasciata quella città per l'antica
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e trasportato poscia a quella di Martorano, quivi nell
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a Cremona per consolar quella città tanto a sè
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uscì in campagna con quella gente che potè raunare
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della città, e per quella breccia uscì dipoi. Aperto
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cavalieri in aiuto di quella città. Perciò defraudato delle
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ito a Marcheria, ricuperò quella terra, con uccidervi molti
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sedizione il popolo di quella città. E intanto moltiplicavano
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cinque miglia presso a quella città. Contra d'essi
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Nel febbraio venne a quella città per nuovo podestà
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mise ne' ferri tutta quella guarnigione (e v'erano
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ebbe a man salva quella nobil terra. Allora fu
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agosto strinse d'assedio quella città. ¶ Fra i popoli
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di Piacenza. Forse è quella che viene accennata da
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di mano ad Eccelino quella città, promettendo di dargli
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non minor popolazione che quella di alcune città, passò
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tornato ad Este, ricuperò quella terra, ma non già
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fu fatto all'udir quella parola dominio. Il podestà
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tutto il popolo di quella città gli fu cagione
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la terra senza fatica; quella rocca e il castello
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l'armi sue a quella volta. Passò per Merignano
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v'era di forzar quella città alla resa. Si
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cavalleria e fanteria di quella città andò verso la
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Rinieri conte di Cunio, quella città capitolò la resa
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comune di desistere da quella impresa, perchè aveano comandamento
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imprese l'assedio di quella città. Trovandovi una gagliarda
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cessò il pericolo di quella terra. Abbiamo dagli Annali
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tal terrore mise in quella città, che tosto si
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de' Buondelmonti, entrò in quella città la divisione, e
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Guelfi, e chi a quella de' Ghibellini. Ricordano fa
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chi questa e chi quella fazione. Scrive Galvano Fiamma
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marciò anch'esso a quella volta. Non ommise diligenza
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d'Italia intervenne a quella gloriosa impresa. Dalle memorie
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annoverare cadauna città di quella marca. ¶ Anno di ¶ Cristo
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Venne perciò a restar quella casa coi soli Stati
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potea bastare ad estinguere quella guerra senza metter mano
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crociati, colla presa di quella città in faccia all
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ed assegnatagli in dote quella terra. Da ciò si
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popolo d'inviare a quella funzione. Così, ottenuto il
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mirabili fortificazioni intorno a quella città; e, lasciatala da
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religiosi già piantati in quella città. Abbiamo da Girolamo
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Augusto creò conte di quella provincia Goffredo conte di
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quindici dì dimorati in quella terra, ebbero agio di
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contro Imola con ridurre quella città ad accettar la
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loro il non molestar quella città, e a questo
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rendere, per mano di quella canaglia perdè miseramente la
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nella piazza maggiore di quella città, con determinare che
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la maggior parte di quella città distrutta. Il re
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dalle sue milizie. Era quella forte terra difesa da
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da' fondamenti fu distrutta quella terra, e gli abitanti
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nobili suoi amici per quella impresa, ch'egli concepiva
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e pare che riavesse quella ricca città; ma nel
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in campagna contra di quella terra. Non furono lenti
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in quest'anno per quella città Giovanni di Brenna
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necessitato a partirsi da quella città con passare ad
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di Gerusalemme; e in quella città si celebrarono solennemente
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po' di dominio in quella città. Si ricoverò il
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se fosse durata a quella città, perchè dall'università
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comandò ai popoli di quella contrada di accompagnarlo coll
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di bastioni e fosse quella città per dispetto de
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attaccatosi il fuoco a quella città, la ridusse quasi
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di loro, e nominatamente quella dello Studio e degli
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sopire qualche discordia in quella città. Dagli Annali di
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l'avea spogliato di quella parte del regno di
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giogo de' Saraceni. In quella città, secondo le Croniche
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III, un'insoffribil crudeltà quella di Federigo, di avere
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il vero principio di quella grandezza, a cui a
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di Eccelino aveva in quella città la sua fazione
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distorre i Trivisani da quella oppressione. Poichè ne riportarono
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de' Milanesi si quetò quella discordia. ¶ Anno di ¶ Cristo
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a Gaeta, e, costretta quella città alla resa, vi
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concordia col sultano, accettò quella capitolazione che piacque al
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in pieno potere di quella città. Venne in quest
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due miglia lungi da quella città. Anche la Cronica
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l'assedio, lasciò bloccata quella città, e se n
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sopra, menassero soccorsi a quella città, quando penavano a
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si mettesse in testa quella corona. Par dunque più
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Arrigo all'assedio di quella fortezza, e, quivi stando
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lui elezione, e riprovò quella di Filippo Suevo, allegando
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questa occasione per abbattere quella che oggidì si chiama
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Borgo San Donnino. Apparteneva quella nobil terra, non so
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stava alla difesa di quella terra un buon corpo
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Innocenzo questa cabala, siccome quella che escludeva lui dal
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talmente strinsero e combatterono quella città, che fu astretta
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lor signoria, ossia a quella del papa. All'anno
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per dar soccorso a quella guarnigione, restarono prigioni, e
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tale autorità, che superò quella dello stesso Marquardo. Riccardo
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Dandolo, insigne doge di quella repubblica. Infine tu risoluto
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mala intelligenza fu presa quella città e messa a
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comandando la restituzione di quella città. Ma Bonifazio marchese
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mangani cominciarono a tormentar quella terra, e dare il
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basso popolo, che fece quella resistenza che potè. Ne
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terra e di mare quella regal città. Murzulfo dopo
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Questo onore toccò per quella volta a Tommaso Morosino
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loro assegnata in dominio quella città, vennero in parere
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fratelli. Ritennero per sè quella città, e il lasciarono
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ecclesiastici e laici di quella città, e toccò ai
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ne unì per soccorrere quella città. Dichiarato generale di
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città. Dichiarato generale di quella flotta, da Messina passò
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Siracusa Alemanno conte di quella città, diede addosso ai
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i Bolognesi, e in quella sola città durò per
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della guelfa tanto in quella città, che per tutta
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fu richiamata in città quella plebe che n'era
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1749
Ma poca durata in quella sconvolta città ebbe la
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dire, governatori perpetui di quella città, siccome del partito
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di Eccelino, cacciò da quella città tutti gli aderenti
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finchè ebbe vita, in quella città. Ho ben io
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una piena balia sopra quella città e suo distretto
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Reggio, all'assedio di quella terra furono i Mantovani
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volle chiedere o ricevere quella contribuzion di danaro che
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sino alle porte di quella città. Non andò più
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dunque l'investì di quella marca, che abbracciava allora
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speranza fondava egli su quella di Filippo re di
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e Roberto conti di quella città. Venne alle sue
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mettere l'assedio a quella città. Durò questo sino
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in quest'anno fu quella d'indurre l'abbate
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io credendo che riducessero quella terra in fortezza, poichè
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Verona vollero intervenire a quella dieta. Ma i Milanesi
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e la plebe di quella città. Arrivato in Germania
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misero a sacco tutta quella contrada. Presero anche il
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s'erano impadroniti di quella contrada. Potè egli solamente
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buon esercito, marciò verso quella marca, dove gli convenne
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1749
messo in buono stato quella signoria, quando la morte
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perchè troppo vi crebbe quella del ghibellino Salinguerra, siccome
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1749
Fra i patti di quella pace vi dovette entrare
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lui lettere scritte in quella città nel dì 12 di
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Cremonesi non intervennero a quella suntuosa funzione, l'ebbe
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riteneva tuttavia come arcivescovo quella chiesa, nè volle, per
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l'imperadore, intervenir a quella funzione, Gotifredo patriarca di
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altri vescovi assistenti a quella coronazione, sospeso dai divini
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tutta la Campania, cioè quella che apparteneva al romano
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si miravano baldanzosi fra quella gente. Però Dio volle
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l'assedio. Era perduta quella nobil città, se per
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signore. Guidò Saladino sotto quella città il vecchio marchese
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giunto il pontefice in quella città, quivi caduto infermo
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sacro suo corpo in quella cattedrale. Che vacasse la
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E perchè non perisse quella povera gente, e non
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Tiro, che unita a quella di Corrado marchese di
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ad Azoto. Presa fu quella terra dai cristiani, fatto
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per erede presuntiva di quella corona, mentre sappiamo che
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Trovavasi in grave perplessità quella corte, e convocato il
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cavalli; e scopertasi nemica quella gente, non passava giorno
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Federigo che si espugnasse quella città: il che fu
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continuarono essi a ristringere quella città, tuttochè bloccati da
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moglie, ma non con quella fretta che avrebbono desiderato
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Ascoli. Ad assediarlo in quella città venne il conte
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prese una porta di quella città; fece macello di
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al suo governo in quella troppo disunita e tumultuante
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propria consecrazione, per ritardar quella di Arrigo, e guadagnar
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Clemente III aveva abbandonata quella città al volere del
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ciò non ostante, diede quella terra alle fiamme: esecuzione
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a Napoli, e trovata quella nobil città preparata alla
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testimonianza del Rossi, tenea quella chiesa allora Guglielmo arcivescovo
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gente cristiana che assediava quella città, con essere anch
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fatte nelle mura di quella città, che fin qui
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star più lungamente in quella dimestica guerra, e perchè
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con poco frutto di quella cristianità. Fra l'altre
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e tre giorni dopo quella brutta scena obbligò la
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sbarcato con pochi, prese quella via che potè. Ebbe
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di tant'altri, in quella occasione ricevuti non pochi
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essere a parte di quella preda, con aver fissata
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grossissimo riscatto. Adduceva egli quella gran ragione, che un
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degli Scannabecchi vescovo di quella città, e con lode
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de' Genovesi. Non volle quella città far lunga resistenza
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Guglielmo marchese ad assediar quella ricca e nobil città
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settembre; tempo in cui quella città era già pervenuta
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ambizione, e più da quella dell'interesse, era passato
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di lui ingresso in quella città ci vien descritto
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altri danni inferirono a quella nemica nazione, della quale
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rimise in buono stato quella sì discorde città. Fra
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partito de' Guelfi in quella città. Da lì innanzi
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aveva avuta mano in quella cospirazione, e talibus alloquiis
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ad un nobile di quella città, e sapendo che
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in Guglielmo marchese di quella contrada, per le di
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certo, brutta scena fu quella dell'uscita di Federigo
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profonde fosse fu cinta quella nascente città, ed essere
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entrandovi or questa or quella, chi per ricuperare la
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le città confederate con quella di Milano, cioè le
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che distrussero da' fondamenti quella città, ancorchè fosse in
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che desolò varie città. Quella sopra tutto di Catania
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Federigo, e gli cedette quella città, con riceverne in
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cui pure egli riconosceva quella città, e con assolvere
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farsi del partito in quella città, mandò nel presente
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esposizion d'Amico e quella de' legati greci, licenziati
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creduto una medesima famiglia quella de' Torriani milanesi e
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una gran carestia in quella città. Tornarono ancora in
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di Ravenna, succedette in quella chiesa Gherardo, il quale
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imprese l'assedio di quella capitale. Fu allora dai
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e il comandante di quella città inviò persone apposta
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Scio, s'impadronì di quella città e dell'isola
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cacciò la peste in quella flotta, e cominciò a
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pestilenza, di modo che quella dianzi sì fiorita e