Antonio Moresco, Gli increati, 2015

nascosto, di notte, in questa città di confine tra

mamma!» le dico io, questa volta. «Vieni. Andiamo a

dolcezza. ¶ La guardo, in questa luce seminale buia: è

e morte e per questa guerra mondiale tra i

non come qui, lungo questa scaletta buia dove stiamo

l’emozione, anche se questa volta mi sto fermando

qui, al buio, lungo questa scaletta, io e te

perché è in atto questa tracimazione universale di vita

vita e morte e questa guerra, perché tra i

che mi sorride, lungo questa scaletta fredda e buia

della sua veste. ¶ «Ecco, questa è per te!» mi

nel buio che fa questa luce buia, piano piano

piccolo sposo, ¶ spero che questa lettera possa attraversare la

si è inclinato da questa parte. Ho ancora la

dibatteva e gridava in questa casa buia, sotto le

parte della scaletta, ma questa volta non è un

perché la vista di questa bambina dalla testa circondata

perché la presenza di questa bambina che è appena

di bambina tracimata in questa casa buia dove anch

per l’emozione in questa casa buia, in questo

tracimata anche lei in questa casa, in questo mondo

quasi senza vedere attraverso questa casa tracimata e inventata

dall’altra parte di questa tavola dove ci siamo

tracimati, molto emozionati, in questa luce seminale buia, in

luce seminale buia, in questa casa lesionata dal sisma

nuovo la mano, in questa casa buia, nel mondo

vicino a me, in questa luce buia, nel buio

fa caso a noi, questa notte.» ¶ Mi tolgo anch

mi sveglio qui, in questa casa, è sempre notte

che saranno passati da questa stanza, mio padre o

provo a dirle io, questa volta, con enorme emozione

si vede in tutta questa luce buia, in mezzo

Ecco, la porta è questa...» le sussurro, nel buio

fuori dai cardini, mentre questa qui e anche quella

a muoversi è solo questa spessa e tenera pelle

siamo tracimati qui, in questa casa, nel mondo. Ma

immobile, in piedi, in questa legnaia nera, nel mondo

può vedere qui, in questa legnaia buia, in questo

fiati appena tracimati in questa legnaia buia, nel mondo

e la testa da questa montagna nera e inclinata

sarà?» ¶ Mi guarda, in questa legnaia buia, dal nostro

tremenda mancanza? Perché sentivano questa tremenda mancanza, se quello

sotto l’urto di questa tracimazione universale e di

questi colpi e di questa guerra, e anche il

per mandare via tutta questa polvere nera, e anche

largo in mezzo a questa cascata di nuove biglie

guardare in basso, in questa luce buia. ¶ «Ma è

quando sono tracimato in questa casa, nel mondo, ho

verso questa fondazione e questa tracimazione che viene dopo

inventata.” ¶ «Che città è questa?» provo a domandare a

dopo e fondata prima?» ¶ «Questa città è Mantova, sarà

tracimato, tracimerò? Che sia questa la giovinezza? Che sia

Ma che giovinezza è questa, sarà? È la giovinezza

come fa a esserci questa città che viene dopo

emozione, senza respirare, in questa schiera tellurica di tracimati

sempre più vicina di questa città tracimata e turrita

tracimati che ha spazzato questa immensa pianura attraversandola da

che è entrato in questa stessa piazza alla testa

perché è in atto questa tracimazione universale di vita

morte e vita e questa Terza guerra mondiale tra

forse, alle porte di questa città appena indovinata e

questo? Che vita è questa? Che cosa sono tutti

lontano, dall’alto, tutta questa città appena indovinata e

tetti. ¶ Mi stacco da questa porzione di strada e

seminali che scorrono sotto questa città, nel profondo. Imbocco

correre e a tracimare. “Questa è via Fratelli Bandiera

in un vicolo di questa città non ancora indovinata

gli ultimi passi in questa colla seminale di mondo

spalancato e sfondato. ¶ “Ma questa qui è la mia

fuori dai cardini, a questa casa diroccata e piena

seminale di neve. ¶ “Forse questa casa è stata colpita

che è rossa, in questa luce fioca che arriva

Continuo a salire, in questa lontana luce, senza fiatare

del mio respiro in questa voragine fredda, gelata, la

istante a guardarla, in questa poca luce, in questo

Arrivo nella cucina. Anche questa vuota, deserta, la stufa

ricordo, me lo ricorderò: questa era la portella dell

dell’ascensore portavivande, e questa la camera verde, la

per l’avvicinarsi di questa guerra mondiale tra vivi

sonore saranno attraversate da questa tracimazione e da questo

ogni angolo lontano di questa casa, seminerà.” ¶ Provo ancora

inventate le pareti di questa casa e poi quelle

questo enorme silenzio e questa enorme e silenziosa tracimazione

che c’è in questa grande casa buia e

nel silenzio e in questa poca luce buia, comincia

dall’altra parte di questa grande stanza e del

dentro la vita in questa città di confine tra

e i rimbombi di questa Terza guerra mondiale tra

sempre di più a questa casa. ¶ Anche mio padre

vita e morte per questa universale tracimazione. ¶ «Tutta la

la mia voce, in questa cucina che trema sempre

io allora uscirò da questa casa buia, assediata, dopo

seminali che scorrono sotto questa città e che li

mani e piedi in questa distesa di biglie. «Che

c’è scritto in questa poca luce seminale che

cosa, dall’umidità di questa casa tracimata e disabitata

soffice e bianca. ¶ Ma questa è neve! ¶ Sta nevicando

i suoi passi in questa zona di confine tra

che cos’è tutta questa neve che cancella il

nuziale indistinguibile da tutta questa neve seminale che cancella

delle sue tempie in questa abbacinante massa seminale di

all’altra, indistinguibili in questa garza di luce, e

però pensavo: “Che sia questa la giovinezza? Che sia

la giovinezza? Che sia questa la vita? Che sia

la vita? Che sia questa vicinanza a qualcosa di

vita e morte, su questa distesa seminale di neve

viene prima: “Che sia questa la giovinezza? Che sia

la giovinezza? Che sia questa tracimazione di morte e

e morte? Che sia questa vicinanza a qualcosa di

poi c’è tutta questa neve seminale che sta

vita alla morte in questa universale tracimazione di vita

portano all’ingresso di questa torre o se è

fragore seminale di tutta questa ressa di corpi in

tracimazione, negli androni di questa torre, lungo le scale

uno dall’altra in questa tracimazione universale di vita

le cavità verticali di questa torre, e poi in

fermarsi? Che torre è questa se non si arriva

caricando sempre più di questa luce che non si

si vede. ¶ «E allora, questa volta, non ci perderemo

lontana la cima di questa torre da cui ci

non si sente. «È questa tracimazione di morte e

arrivare al termine di questa tracimazione e di questo

e a precipitare in questa pioggia seminale di stelle

città dei vivi, in questa guerra dove ormai non

fronte alle spese di questa nuova e mondiale e

abbracciando e avvinghiando in questa loro prima e ultima

nel mondo investito da questa tracimazione finale di vita

altro l’annuncio di questa inaudita scoperta che sconvolgerà

bianco che emana da questa lacerazione di faglia, che

solo il bagliore di questa fiumana di corpi tracimati

luminosa del mondo e questa inconcepibile posizione eretta che

linea curva dell’orizzonte, questa continua perdita d’equilibrio

continente dei morti, in questa narrazione e in questa

questa narrazione e in questa tracimazione di morte e

vivi, eravamo tutti dentro questa tracimazione universale e questo

sono? Cos’è tutta questa fila e questa fiumana

tutta questa fila e questa fiumana silenziosa di corpi

è il suono di questa neve seminale che si

un argine insieme a questa folla muta di tracimati

questo è inverno, se questa è neve e non

continuando a camminare in questa colla seminale di mondo

a guardare, verso tutta questa indistinguibile colla di luce

di luce configurata e questa voce indovinata e inventata

vicino a te verso questa fondazione e questa tracimazione

dei morti investito da questa immane vibrazione e tracimazione

e tracimazione e da questa incontenibile onda seminale che

per essere investite da questa universale tracimazione di vita

la Musa. «Prima che questa falda di terra sospesa

volto. ¶ «Che cos’è questa cosa?» provo a domandare

vicino a me in questa fiumana di morti che

correndo al buio in questa poltiglia di bandiere e

il volto fasciato da questa carezza nera, nell’intercapedine

vicino all’origine di questa immensa tracimazione e di

incernierata a te tramite questa sterminata cerniera di morti

volto tutti fasciati da questa garza buia di bandiere

le piazze morte in questa inimmaginabile guerra che si

cominciano a scorrere lungo questa inclinazione e questo salto

arrivata al culmine di questa universale tracimazione. ¶ E tra

mai sentito prima e questa musica senza note dei

la nostra morte, in questa prima e ultima guerra

ultima guerra e in questa universale tracimazione!» ¶ Tutto il

niente. Non capisco se questa massa morbida che mi

dal mio corpo tutta questa lordura morta!” ¶ Continuo a

passare di corsa in questa nube di pioggia morta

cominciare a distinguere in questa oscurità e in questo

piccolo corpo nudo in questa enorme estensione buia che

suoi ordini, anche in questa suprema battaglia tra vita

a salire, come se questa altissima torre che avevo

sotto l’urto di questa tracimazione e di questo

miriadi di fronti di questa guerra che viene combattuta

sporgo a guardare, da questa altezza vertiginosa, nel buio

ogni impercettibile mutazione in questa luce nera, ogni sfrangiatura

continente dei morti per questa tracimazione universale e questo

buio «io scenderò da questa altissima torre, piano piano

pioggia, al termine di questa battaglia mai vista prima

dai morti? Come sarà questa prima e ultima guerra

all’infinito. “Che sia questa la morte?” mi dicevo

lo sto portando con questa jeep a visionare le

questo sisma e da questa tracimazione di vita e

verso l’alto, verso questa pioggia di corpi che

muovendo in mezzo a questa selva di corpi in

parte, da solo, in questa pioggia nera, nel vento

riprendendo a correre tra questa selva di corpi appesi

tracimata, completamente sola, in questa pioggia nera, in questo

ancora di più a questa vocina che mi continua

me!» continua a dirmi questa piccola voce roca di

detto lui. “Sta’ tranquilla, questa è una corda forte

buio. ¶ «Non la vede questa bambina impiccata? Non li

a un certo punto, questa parola? Creazione... Ma che

E come potrebbe distinguersi, questa cosa, dalla distruzione? Come

non è altro che questa tracimazione universale di morte

sempre più bianco, per questa assenza totale di luce

morti, in mezzo a questa tracimazione di vivi e

uno dall’altra in questa continua tracimazione che strappa

macchia d’olio per questa continua fondazione e invenzione

che viene prima, anche questa reggia. Noi siamo dentro

reggia. Noi siamo dentro questa universale tracimazione che sta

molto l’urto di questa percussione e di questa

questa percussione e di questa tracimazione. Anche questa reggia

di questa tracimazione. Anche questa reggia. Io ti porterò

basso al centro di questa gola che sprofonda sempre

flutti che precipitano lungo questa gola vertiginosamente inclinata, fino

Smetto di respirare, in questa massa liquida fosforescente. ¶ «Ma

muovendo qualche bracciata in questa materia liquida fosforescente nel

di fronte a sé questa plaga fosforescente che si

come fuscelli immobilizzati in questa corrente che viene prima

verso l’origine di questa tracimazione e di questo

insieme a lei, in questa corrente densa, nel buio

rovesciandosi sul dorso in questa materia seminale fosforescente, mentre

i loro flagelli in questa materia sempre più agglutinata

ciechi che serpeggiano in questa corrente densa nella saturazione

prima...» ¶ «Com’è forte questa corrente!» le sussurro, le

affluenti che scendono lungo questa gola da ogni punto

mio corpo avvolto in questa nube seminale sempre più

mia mano. Sprofondo, in questa materia seminale densa, in

scola il velo di questa materia seminale fosforescente nel

verso il fondo, in questa fosforescenza in cui siamo

al mio fianco da questa massa che sta diventando

nostri corpi scorrono in questa guaina di luce fosforescente

le gambe nude, dentro questa saliva primordiale che per

dietro il velo di questa saliva seminale che ci

nebulizzazioni di acque, era questa stessa massa seminale già

ai piedi ribollenti di questa nuova cascata con la

a nuotare incernierati in questa corrente che adesso scorre

loro piccoli denti in questa materia seminale soffice, piccole

Adesso dobbiamo strapparci da questa corrente che ci ha

e due braccia, in questa melma seminale che si

nostri corpi sta scolando questa velatura seminale fosforescente, tutti

due in piedi su questa cuspide di città sprofondata

verso l’abisso, da questa pista di atterraggio per

aspettando l’annuncio di questa scoperta per poter forgiare

staccare gli occhi da questa visione nera che attraversa

continuo a guardarlo da questa torre che a poco

sulla cima piatta di questa torre che oscilla sempre

cui spunta ormai solo questa massa di metallo nero

Scorgo appena, seduto in questa carlinga buia, il bagliore

virare per allontanarsi da questa barriera d’aria seminale

cercano di strapparsi da questa colla seminale che sta

riuscire a trascinare tutta questa massa di metallo imbozzolata

liberare le pale da questa guaina e poi riprendiamo

testa, nel buio. «È questa oscillazione di città intere

terra?» ¶ «No, non è questa, non è solo questa

questa, non è solo questa» mi risponde, girandosi verso

questo crescente clangore è questa. Anche di questa vibrazione

è questa. Anche di questa vibrazione e di questa

questa vibrazione e di questa oscillazione e di queste

questo immenso buio, in questa città che oscilla, in

e abbassarsi di corpi questa oscillazione di intere città

e si innalza in questa immane tracimazione di vita

la morte. Sto costeggiando questa parete verticale che non

ferma, mentre corro su questa stretta strada a tornanti

da cui viene anche questa voce, però mi pare

di prima «arrampicati su questa muraglia di corpi, arriva

lontano, in fondo a questa smisurata gola a strapiombo

se è poi aria questa densità di mondo e

i miei piedi in questa inconcepibile estensione del mondo

ci eravamo riempite in questa percussione e tracimazione universale

spostando in mezzo a questa nube prensile di giovani

Corro a perdifiato lungo questa scalinata dai vasti gradini

ormai all’interno di questa reggia e che continuo

mio, anche se in questa reggia si vede tutto

lungo la scalinata, in questa reggia, incernierati, avvinghiati, perché

me! Ti farò vedere questa reggia dove non sei

luce in luce. In questa reggia dove sono tracimata

vicino a me, in questa luce nera che mangia

anche i pavimenti di questa reggia e le sue

poi sprofondano ancora?» ¶ «Perché questa reggia, i suoi pavimenti

attraverso le sale di questa reggia.» ¶ «Ma quando è

ho inventato e fondato questa reggia per te, perché

vedo. ¶ «Perché vivi in questa reggia?» ¶ «Perché sono la

ho inventato e fondato questa reggia per poterti incontrare

la testa china in questa spaccatura del mondo, mentre

e morte e di questa tracimazione e di questo

parte a parte da questa faglia che attraversa ogni

io sono qui, in questa reggia, nella morte che

adesso, anche qui, in questa reggia sprofondata nel continente

questo regno nero, in questa reggia nera dove tengo

sotto di noi, che questa reggia così inabissata domina

questo sisma e a questa tracimazione che cresce sempre

riescono a scorgere di questa immane percussione e tracimazione

sporgono sugli abissi, anche questa reggia. Fra un po

morte sono investite da questa spaccatura, da questa tracimazione

da questa spaccatura, da questa tracimazione, da questo sisma

questo sisma e da questa guerra di morte e

fibre. Noi siamo dentro questa lacerazione e siamo questa

questa lacerazione e siamo questa lacerazione. I nostri regni

parte a parte in questa tracimazione di vita e

sta cominciando ad avvenire questa tracimazione. Ci sono legioni

tutto infinitamente orribile, ma questa piccola cosa che sta

testimoniare, ma anche perché questa non è più la

solo cercare di raccontare questa piccola cosa che ho

questo strazio e tutta questa lacerazione, in questo continente

tutto questo strazio e questa lacerazione tra i morti

che si staglia lungo questa strada nera e senza

voce nel turbine di questa corsa sbilanciata e moltiplicata

Forse è stata sufficiente questa impercettibile interruzione della visione

bagliore. C’è solo questa galassia di luci nere

gridando. «Ti porterò con questa bomba morta dentro la

strade dove possiamo lanciare questa massa di lamiera balzata

parabrezza che avanza in questa oscurità punteggiata di luci

uno all’altra da questa cinghia da traino per

dai polpastrelli bruciati...» ¶ «“Ecco, questa notte Gesù tracimerà tra

assieme a me in questa cinghia e nel manto

continuerò a guidare in questa notte nera e intanto

me!” gli dicevo io, questa volta, guardandolo nella penombra

e calda bocca dentro questa nuvola cornea che il

che stiamo uscendo da questa grande autostrada crivellata di

adesso sto camminando in questa strada buia, con la

testa tutta bagnata da questa nebbia che è calata

adesso, mentre corro dentro questa bomba buia lanciata nel

Suora Nera, nel buio. ¶ «Questa è solo la parte

economia si reggeva su questa interazione e anticipazione tra

neppure a distinguere in questa luce nera, nel mezzo

abbiamo parlato finora, in questa riunione della Banca Centrale

parlare mentre sta avvenendo questa tracimazione e mentre anche

neppure un fine in questa tracimazione generale di vita

la morte per compiere questa transazione mai vista prima

cosa si nasconde dietro questa identità denominata Gas, che

indica, economicamente e teologicamente, questa sigla che suggerisce uno

analisi, si regge su questa bilancia di morte e

suo piede lucente, in questa notte nera, nel buio

abbandonato, completamente solo, in questa città piena di luci

tendere l’orecchio in questa inconcepibile luce nera che

una casa? Guarda: è questa qui la tua casa

che cosa farò, in questa città nera, nel mondo

impercettibili clangori soffici in questa luce infinitamente nera che

tremare, e trema anche questa luce nera che sfonda

due di fronte a questa porticina da cui esce

tentare di farvi arrivare questa emozione inconcepibile e simile

niente tanto è abbagliante questa luce nera che erompe

tanto la testa, in questa abbacinante assenza di luce

abissi. “Che città è questa?” mi chiedo continuando a

città che tremano in questa inconcepibile percussione che investe

investe ogni cosa? Eppure questa sterminata città in cui

verso l’alto in questa assoluta assenza di luce

sfolgorare ogni cosa. ¶ «Era questa l’origine di quel

allora al diavolo tutta questa pena e tutta questa

questa pena e tutta questa miseria e tutto questo

il residuo scritto di questa lingua che i vostri

Ho letto proprio stamattina questa sua frase: “Si fa

morto? Da dove viene questa forza che continua a

che sono affacciato a questa finestra mentre voi gridate

tutti gli scrittori di questa epoca finale della cosiddetta

sei ritornato ancora, ma questa volta mi sei venuto

la farò a scriverlo? Questa volta sembra davvero impossibile

Canti del caos? Impossibile! Questa volta non ce la

E intanto sentivo che questa cosa stava lavorando dentro

o per sempre, in questa assoluta assenza di tempo

che chiede spazio in questa assoluta assenza di spazio

morti. ¶ E allora anche questa narrazione che sto cercando

inizio. La radice è questa. Il motore è questo

altre zone del mondo, questa specie non sta saturando

conto di cosa significa questa terribile cosa?» ¶ «No.» ¶ «Significa

spaccata in due da questa compresenza e da questa

questa compresenza e da questa immobilizzazione e da questo

dei morti! Adesso, con questa tracimazione che comincia ad

dentro? Ero già dentro questa cosa che arrivava dal

possono venirgli recapitate in questa immensa distesa di grattacieli

volta nel vortice di questa ininterrotta dislocazione e fusione

domandargli nel buio. “È questa la vita che porti

tu possa uscire da questa tomba ed entrare in

spaccato in due, verso questa unità di vita e

per farla risorgere da questa parte, e trascinare così

dove sono esposti in questa luce nera i vestiti

correre a perdifiato lungo questa strada dai marciapiedi sfondati

provo a chiedere ancora. ¶ Questa volta si gira verso

linea di fuga di questa fenditura su cui incombono

spostano in silenzio in questa luce nera che c

e volano via in questa luce nera che c

per un istante in questa luce nera che c

ritardare di un po’ questa divaricazione di specie che

Chi diceva di ricordare questa cosa, chi quell’altra

la morte, e che questa insostenibile esperienza e questo

da cui è cominciata questa esplorazione e questa invenzione

cominciata questa esplorazione e questa invenzione e ha preso

da cui era iniziata questa spaccatura della vita e

Il mio rapporto con questa vita si è lacerato

cerco di evadere da questa prigione buia? Perché cerco

capitasse di incontrare in questa mia corsa una sterminata

campo di battaglia e questa battaglia? Perché, come prima

la mia morte dentro questa frattura di faglia e

di faglia e dentro questa tracimazione? Io non sono

prima dell’apparizione di questa nuova bestia genocida e

di cercare di raccontare questa sola, piccola cosa, che

era anche quella notte, questa giostrina, se c’era

mi domanderò: ‘Che sia questa la giovinezza, che sia

l’amore? Che sia questa vicinanza a qualcosa di

dal portone esterno, se questa strada fosse ancora una

ruotando gli occhi su questa devastazione. ¶ Anche il parco

Poi, all’improvviso, in questa immensa desolazione, mi sembra

spalancati. ¶ Però è rossa, questa volta, sarà. ¶ La guardo

in mezzo a tutta questa devastazione. ¶ «E tu chi

si sta vestendo in questa cucina bombardata «che fosse

bottoni ci sono in questa veste, ci saranno! Non

dalle sue mani in questa stanza bombardata e scentrata

in mezzo a tutta questa devastazione. ¶ Mi fermo, ci

tremo un po’, in questa serra bombardata piena di

essere morto qui, in questa serra, una notte, dopo

contro di me in questa serra e in questa

questa serra e in questa villa e in questo

pare, segno che anche questa lunga, interminabile giornata sta

una delle finestre di questa stanza che adesso non

il muro crollato tutta questa devastazione. ¶ La luce sta

Era qui, era da questa parte, mi pare, perché

arrivato proprio qui, in questa stanza...» le sussurro mentre

sono arrivato qui, in questa stanza che adesso non

questo parco e in questa villa bombardati dagli immortali

cominciavi a entrare dentro questa cruna che ti sembrava

cui si sta combattendo questa guerra mai vista prima

ciò che resta di questa stanza e di questa

questa stanza e di questa villa, in questa notte

di questa villa, in questa notte che sta calando

resta del pavimento, in questa villa e in questo

sono già stato in questa reggia!” mi dico mentre

E che reggia è questa? E che luci sono

sangue?” ¶ «Che reggia è questa?» provo a sussurrare contro

dire quanto è durata questa notte, quanto durerà. So

poteva muovere solo dentro questa barriera e questo piccolo

inventato e fondato da questa visione batterica e da

visione batterica e da questa invasione di particelle venute

irriconoscibili dal passaggio di questa guerra che sta sfigurando

abbattuti, o perlomeno era questa la visione batterica che

per le percussioni di questa immane tracimazione, umiliazione e

intanto là, a coprire questa guerra e questa immane

coprire questa guerra e questa immane tracimazione con l

armonizzazione e la sintesi questa lotta e questa lacerazione

sintesi questa lotta e questa lacerazione e questa tracimazione

e questa lacerazione e questa tracimazione, come avevano già

questo scontro e da questa insanabile contraddizione che scaturisce

da quando ho imboccato questa strada arata dai bombardamenti

dimensione pervasiva, e che questa sarebbe stata, era già

ci saranno, e non questa universale tracimazione e questa

come tutte le altre, questa è una fondazione.» ¶ Non

trovo qui, ad aprire questa riunione di fondazione, io

in qualche punto di questa successione buia di teste

dalla mia casa per questa fondazione, per te, ho

siamo? Perché c’è questa guerra mai vista prima

tutti qui, immobili, in questa sede oscurata dove stiamo

della caverna buia di questa sede. ¶ Stanno attraversando la

dall’altra parte di questa stessa tavolata ricoperta di

per venire a portarvi questa sconvolgente notizia, mentre siete

dall’altra parte di questa tavolata nera, nel buio

Ma che cos’era questa leggenda dell’evoluzione se

e degli uomini di questa specie il sogno della

e della potenzialità di questa tracimazione e di questa

questa tracimazione e di questa fusione di morte e

seduti al buio per questa riunione di tracimazione e

immortali sono fuggiti da questa parte della città, che

modificati dell’immortalità. È questa la nuova guerra! È

di tracimati, perché tutta questa universale tracimazione era già

le ultime strade di questa parte della città abbandonata

nel mondo sconvolto da questa tracimazione universale di vita

e morte e da questa Terza e ultima guerra

strade cancellate da tutta questa luce che sta divorando

Si sentono canti. ¶ Tutta questa parte dell’Italia settentrionale

di battaglia sconvolti da questa indicibile guerra mai vista

stanno immobilizzando, perché in questa prima e ultima guerra

vengono prima e di questa transazione epocale mai vista

è in preda a questa guerra mai vista prima

davvero, c’è davvero questa essenza, questa cosa che

è davvero questa essenza, questa cosa che percepivo come

ti sarà successo, in questa guerra mai vista prima

prima volta, spero che questa guerra non sia già

controluce, mucche che brucano questa poca erba carbonizzata dalle

nuove armi mangiate da questa luce che cancella il

spazio. ‘Da dove verrà questa bolla?’ mi sono chiesto

penetrare fin qui, attraverso questa cupola di foglie, per

sempre di più a questa stazione isolata, lontana dal

Ma che stazione è questa” mi dico “che ha

fuori i rumori di questa guerra che sta sconvolgendo

gli ho chiesto io, questa volta. “Perché sono diventato

occhi, in mezzo a questa ressa di corpi che

dire, a precipizio su questa impenetrabile massa liquida che

a camminare piano dentro questa gabbia nera, cercando di

sarà?” ¶ Com’è lunga questa strada sospesa di fronte

disincagliando la gamba da questa morsa che mi tiene

mio tremito a tutta questa enorme gabbia di ferro

continuando a camminare in questa devastazione “il tabaccaio dove

certe volte, attorno a questa giostrina, e guardavo con

la Pesca attorno a questa giostrina, mi sembra di

fatto gli esseri di questa specie, da quando si

questo avamposto conquistato dentro questa tracimazione universale e questa

questa tracimazione universale e questa guerra mondiale tra vita

vita e morte, in questa città espugnata, indovinata, inventata

fuoco, il sogno, sarò? Questa interminabile notte non è

una delle strade, attraverso questa città improvvisamente deserta. ¶ Non

a camminare così, in questa parte di mondo che

mi dico. ¶ Avanzo lungo questa strada bianca e buia

è ancora notte, perché questa interminabile notte non è

passo. “Che vita è questa? E io chi sono

adesso?” ¶ Continua a cadere questa neve sottile che non

occhi tutt’intorno in questa desolazione. ¶ Mi fermo a

lontane e segrete, in questa notte che non sembra

una nuova strada. Anche questa bianca, deserta. Si vedono

di un velo di questa neve. ¶ Mi sembra di

questo assoluto silenzio, in questa notte buia. ¶ “Eppure io

di un velo di questa neve sussultano e rotolano

po’ in mezzo a questa strada che sussulta e

bottiglie sfondate velate da questa neve. ¶ Il rumore sta

da qualche parte di questa stanza in cui non