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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «questa»

nautoretestoannoconcordanza
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1956
almeno che ci mostriate questa vostra consorte. ¶ – Sì, sì
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1956
anche noi vogliamo vederla questa bellezza. ¶ Liombruno si rivolse
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sposa, cavaliere! – dissero. ¶ – Ma questa non è la mia
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sua prima serva. ¶ – Ah, questa sì che è una
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una bellezza! – dissero tutti, – questa è certo la tua
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1956
figlioli? ¶ – Non lo sai? Questa casa è la casa
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Liombruno si bevve anche questa. La serva tornò con
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via per sempre da questa casa e cercar fortuna
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1956
quest’acqua intorbidarsi e questa mortella seccare, – disse Cannelora
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1956
vide il finestrino ma questa volta dietro ai cristalli
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1956
figlio d’un’Orca. Questa Orca voleva fargli sposare
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1956
dell’Orca; ma quando questa scoprì che era la
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1956
casa dell’Orca. Tieni questa pala, che ti sarà
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1956
che infornava il pane. Questa serva era una povera
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1956
male di nuovo. ¶ Quando questa poverina vide entrare Filomena
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1956
contenta tornò dall’Orca. Questa, sicura che fosse stata
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1956
prese per mano Filomena: – Questa è la mia sposa
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1956
alla fronte e disse questa maledizione: – Tu che hai
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1956
questo modo! ¶ Filomena, a questa minaccia, si sentì tremare
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1956
dar due punti a questa scarpa? ¶ – Eh! – fece lui
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1956
la fate posare qui questa botte? E ce lo
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1956
la buona notte a questa qui! – Saltò su e
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1956
gli disse: – Te’, prendi questa lettera, monta su questo
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1956
portarti dove devi consegnare questa lettera. ¶ Montò a cavallo
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1956
prendere la femminuccia. Anche questa fu salvata dal cuoco
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1956
aveva lasciato una figlia. Questa figlia era in età
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1956
ragazza continuò a cantargli questa canzoncina. Alla fine del
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1956
tuo marito. Intanto, tieni questa castagna. Non la perdere
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le disse: – Va’ per questa strada, troverai un gran
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1956
Ma ora sei di questa Turca-Cane, ¶ Risvegliati, Re
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1956
si accorò tanto di questa sventura, che passava piangendo
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1956
terra. ¶ Facendo ogni giorno questa vita, il ragazzo diventò
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1956
io vi voglio regalare questa tacchina. Mangiatevela con vostro
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1956
E di chi è questa roba? – si chiese la
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1956
letto. – Da dove viene questa roba? ¶ – Non sai? – risponde
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1956
e là c’era questa roba. ¶ – Ma sono vestiti
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1956
fate la carità a questa povera orba, che Dio
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1956
fatto nulla di male, questa povera giovane! ¶ – Io non
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1956
diceva tra sé: «Allora, questa donna è mia moglie
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1956
bambini di parlare, disse: – Questa è la vostra storia
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1956
lagrime agli occhi. A questa scena il vecchio, che
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1956
sorelle sono chiuse in questa stanza con la testa
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1956
è già preparato in questa stanza e mettiti in
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1956
consultò con sua moglie. Questa moglie era la matrigna
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1956
Metti le braccia sotto questa fontanella –. Lei tuffò i
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1956
gli occhi. ¶ – E tieni questa bacchetta. Avrai tutto quello
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1956
c’era una statua. Questa statua aveva in mano
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1956
che dicevano: Chi piglierà questa corda e se la
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1956
la Brutta Saracina disse: – Questa me la voglio tenere
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1956
elemosina una vecchia, e questa vecchia era una strega
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1956
cos’ha in testa questa ragazza? – chiese il Real
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1956
triste. In preda a questa tristezza, cavalcava per un
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1956
ti proibisco: d’aprire questa finestrella, d’aprire quest
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1956
ci lasci qui in questa montagna. Per gli occhi
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1956
la seconda figlia, e questa si presentò col collo
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1956
collo torto. – Cos’è questa storia? – disse il Re
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1956
col collo torto. ¶ – E questa? – fece il Re vedendo
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1956
s’avanzava zoppicando, – e questa perché zoppica, adesso? ¶ – Ero
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1956
zoppa. ¶ – Ma chi è questa cameriera! – gridò il Re
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1956
Romito che stai in questa chiesa, è tempo che
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1956
Romito che stai in questa chiesa, ora è tempo
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1956
fatto a comprare tutta questa roba? – chiese, già in
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1956
figlio del Re pensò: «Questa sì che può capire
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1956
passò molto tempo che questa figlia diventò una gallina
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1956
tutta la giornata continuò questa canzone. ¶ La lavandaia dapprima
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1956
dietro. ¶ – Quanto volete per questa gallina? – chiese alla lavandaia
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1956
a rubare, arrivarono a questa città e videro la
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1956
volpe, – come faccio con questa zampa? Portami un po
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1956
menare una vita come questa. Qui c’è cento
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1956
tutti i venti. Pfuu! Questa è la tramontana. Pfuu
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1956
caccia i grilli, a questa pazza! ¶ Lei se ne
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1956
mia, l’idea di questa scommessa è stata tua
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1956
compagni, e disse: – Eh, questa non se la sognava
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1956
madre d’un figlio. Questa madre mandò questo figlio
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1956
Per due anni fece questa vita. Quando un giorno
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1956
piselli! ¶ – Te’, te’! Di questa roba mangi? – Pigliò la
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1956
fagioli napoletani, figliolo, ché questa è locanda di carrettieri
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1956
s’alzò, disse: – Ah! questa non ce l’avete
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1956
il Nanni: – Be’, figliolo, questa è l’ultima volta
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1956
l’ultima volta. Tieni questa mazza, e quando sarai
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1956
a palate. ¶ Al padre questa pensata piacque, e il
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1956
tuoi ciglioni –. Appena detta questa risposta, la porta dell
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1956
battete il terreno con questa bacchetta che vi do
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1956
e una figliastra, e questa figliastra la teneva come
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1956
abbiamo lavorato tutti, ma questa ragazza ha lavorato più
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1956
noi volevamo lavorare, ma questa ragazza ci ha tirato
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1956
gatta, – spogliati e mettiti questa roba di lana unta
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1956
il babbo: – Moglie mia, questa non è una vita
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1956
del male. ¶ – Be’, dammi questa pecora, – disse Nanni-Orco
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1956
sua. ¶ Aveva appena terminato questa faccenda, quando Nanni-Orco
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1956
santa! – disse la massara. – Questa non è cosa buona
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1956
la portarono in casa. Questa cristiana, poverina, andava tutta
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1956
miei, – disse il padre, – questa è la madre vostra
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1956
Bisogna che io lasci questa casa, e giri il
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1956
lasciato andare in rovina questa casa. ¶ Ma Liombruno dimostrava
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1956
rubino: – Rubino mio, trasforma questa povera capanna in un
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1956
il Re sperava che questa volta sarebbe andata meglio
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1956
nel volto. Ma a questa sposa s’era proprio
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1956
Vado io a cercarti questa cosa, così sarai felice
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chiese il Re, cui questa bella ragazza piaceva proprio
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1956
nessun uomo la vedesse. Questa storia non garbò affatto
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che ci ha detto questa bella cosa! A noialtre
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1956
che mi fosse levata questa gobba, perché tutti i
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1956
uomo, da dove viene questa voce? ¶ – Ah, – disse il
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1956
fratelli dicevano fra loro: – Questa benedetta sorella nostra non
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1956
predisposto. ¶ Bisogna sapere che questa balia aveva una figliola
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Re. ¶ – Eccola, Sire… ¶ – E questa sarebbe la bella ragazza
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sì! ¶ La Regina è questa qui! ¶ gridavano gli alberi
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a casa con tutta questa roba, quando le corse
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d’un giovane di questa città ed è per
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1956
il caffè, e dàgli questa tazza avvelenata. Quando cadrà
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ti ha dato tutta questa roba? ¶ – Mamma mia, me
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o ti stritolo come questa selce, – e stringeva la
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abbia rotto il sonno, questa me la pagherai! ¶ Il
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1956
stato buono a fabbricare questa barca che va per
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tale da consumare tutta questa roba.» ¶ Il padrone della
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legittimo salvatore. – Come va questa faccenda? – si chiedeva il
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Io, in mezzo a questa campagna, non so mai
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ce l’avete ancora questa pianella? ¶ – Eccola qui, – disse
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e facciamola finita con questa commedia. ¶ – Ma si calmi
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1956
E allora come va questa storia? ¶ – Vi dirò io
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1956
voleva sposare, e attese. Questa balia, se non lo
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1956
si deve vedere! Adesso questa qui se ne va
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1956
a lei, deve capitare, questa fortuna! Non sarebbe meglio
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a me, che a questa smorfiosa non gliela perdono
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braccia: – Ma come? È questa, mia sorella? Mia sorella
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il Re. – Ah, è questa dunque la bellezza che
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che mi vantavi? È questa la giovane bella come
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1956
mia balena, ¶ Allunga allunga questa tua catena ¶ Per arrivare
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1956
mia balena, ¶ Allunga allunga questa tua catena ¶ Per arrivare
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1956
in società. Una sera questa figlia, stando in società
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1956
vedere com’era che questa notte non finiva mai
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1956
la tua parte. Eccoti questa bacchettina del comando. Chiedi
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1956
una collana di brillanti. – Questa collana, – disse lei, – mettetela
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1956
di questo Re e questa Regina, che era una
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1956
una vera bellezza. Quando questa figlia, che si chiamava
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anche lei. ¶ Al ballo questa dama sconosciuta era la
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1956
lei. – Ditemi chi siete, questa volta. ¶ – Sono la Marchesa
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di Battipaletta, – disse Maria questa volta e non ci
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1956
è che ha fatto questa pizza? ¶ – Io, perché? ¶ – Ma
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1956
onore di dirvi che questa pelle non ci vuol
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1956
Stiamo pensando che ora questa figlia nostra s’è
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1956
Roma) ¶ 106 ¶ Nerone e Berta ¶ Questa Berta era una povera
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strada, è tutta di questa donna. ¶ Berta lo ringraziò
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retta. ¶ Disse il Re: – Questa vostra figlia dev’essere
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di vederla. Disse: – Brava, questa vostra figliola! Mandatemela a
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cavallo) e conciata in questa guisa arrivò al palazzo
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un lago che di questa stagione è secco, senza
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sentire quella risposta: – Galantuomo, questa non è farina del
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un altro cadavere. Giuseppe questa volta gli tenne dietro
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e quando fu caldo, questa sposa era tanto orgogliosa
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la Regina d’Inghilterra. ¶ Questa Regina d’Inghilterra aveva
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contro di lei. Mise questa lettera falsa in tasca
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ricevuta da lui, disse: – Questa non è mia! – Mostrò
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corpo in una botola. ¶ «Questa sì che sarà da
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ferma la leghi a questa tavola di marmo; se
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le scale, pensando: «Anche questa la racconto!» ¶ Il Gigante
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Che fate qui per questa macchia? ¶ – La nostra disgrazia
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e mi condussero in questa casa, dove mi trattarono
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e in mezzo a questa nebbia venne fuori un
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tirar su. ¶ – Te’, tieni questa noce, – disse la prima
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la legava. ¶ – Te’, tieni questa mandorla, – gli disse la
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è capace di riportarle questa figlia sana e salva
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della montagna, e su questa vetta, in una piccola
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se mi vuoi bene, questa è l’ultima prova
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ladri? Che cos’è questa roba di casa? Io
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lumi? che cos’è questa chiesa? Io non conosco
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far paura al nipote. – Questa sera vai a vegliare
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del Re, saputo di questa lattaia che gli ricamava
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non sia morto, – disse, – questa bestia per il lavoro
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Eh, se non avessi questa pentola! – dice Campriano. – Come
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alla moglie: – Te’, mettiti questa vescica in seno e
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occhi sbarrati: – Campriano, – dissero, – questa cannuccia la devi dare
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Geppone, e disse: – Piglia questa scatola, e quando avrai
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Priore che ho portato questa scatola. Se no gli
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prete. ¶ – Geppone, – disse lui, – questa la devi dare a
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solo tu puoi rimediarmi questa disgrazia. ¶ Il Vento fu
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oro e gliela dà. – Questa non aprirla se non
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sono una meraviglia. Ma questa non vuol darla a
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1956
voi mi pigliate anche questa. ¶ – No, non te la
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altra e le do questa. ¶ – Affare fatto. ¶ – Badi bene
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Badi bene, sor Priore, questa non si deve aprire
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di quei quattrini finché questa non si decise a
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il giovanotto, addolorato di questa cattiva accoglienza, gli disse
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la testa alla Maga. ¶ Questa Maga era così spaventosa
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può essere altro che questa mela la sua fissazione
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1956
una bella casina. E questa casina aveva una finestra
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e dissero: – Vedi, Prezzemolina, questa stanza? Quando torniamo stasera
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disse Prezzemolina, – se aveste questa stanza nera nera da
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tieni questo spago e questa lesina; troverai un ciabattino
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Cosa ci sarà in questa scatola del Bel-Giullare
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più grosso di tutti. – Questa è l’anima della
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La vecchia, a sentir questa risposta, restò lì; e
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palla e attorno a questa palla una biscia addormentata
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1956
che cosa mangiamo ora? Questa ce la paghi! ¶ Ma
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e domanda come va questa storia. Il ragazzotto fa
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d’ogni cosa intorno. – Questa dama si chiama Lugistella
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1956
lui dove si trova questa città, non lo sa
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di Parimus. ¶ «Dove sarà questa Regina? – si domandò Andreino
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1956
cui parlò quel Mago. Questa è l’acqua che
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1956
qui e dormire in questa stanza, e così sciogliere
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1956
fu Gugliermo che parlò: – Questa è una storia difficile
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1956
Dunque, nonna, se avete questa buona intenzione d’aiutarmi
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1956
e gli disse: – Tieni, questa noi la chiamiamo pizza
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1956
bosco. Portati nella capanna questa pizza e mangiala: domattina
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1956
Il Mago, a udir questa battuta, scoppiò in una
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1956
Il mio segreto è questa bacchetta fatata. Io te
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1956
ricordavano ancora di lui. «Questa sarà la prima prova
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1956
sarò sbagliato: non è questa la bacchetta magica». E
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1956
Regno. Menichino pensò che questa fosse la volta buona
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1956
pezzi: «Allora è proprio questa! – pensò. – Se no mio
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1956
Il Re tenne anche questa scimmia a Palazzo. ¶ Così
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1956
lettera per il Re. Questa storia durò per un
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1956
sposa, e anche da questa seconda ebbe una bambina
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1956
e intanto filerai anche questa libbra di canapa. Se
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1956
ho da filare tutta questa roccata di canapa? Qualcuna
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1956
bella per stare in questa capannuccia. Ho deliberato che
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1956
pare che voi a questa ragazza le vogliate male
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1956
che se non succedeva questa volta sarebbe successa un
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1956
tutti e tre di questa Principessa. Il padre della
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1956
ha. ¶ – E quale sarebbe, questa virtù? ¶ – È un tappeto
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1956
che ci sia, e questa per di più ha
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1956
E in che consiste questa virtù? ¶ – A metterne un
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1956
Fiordinando smontare da cavallo, questa ragazza si disse che
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1956
giostrerà con quest’anello, questa ciocca e questo fazzoletto
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1956
la sposa, e disse: – Questa è la lepretta che
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1956
lepretta che ho inseguita, questa è la donna velata
228
1956
è la donna velata, questa è la Regina del
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1956
dove l’avete trovata questa bella testa di bufala
230
1956
quando starai per lasciare questa casa; sta’ attenta a
231
1956
aspettavano, curiose di vedere questa gran bellezza. Ma lei
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1956
posso. Solo posso darti questa noce. Domani porgila al
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1956
fare eccolo qui. Tieni questa nocciola, dàlla al figlio
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1956
d’un ciabattino? – esclamò. – Questa non è donna da
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1956
per niente. ¶ Ma anche questa prova andò male, Fanta
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1956
e alla Regina: – Prendiamo questa vecchia a palazzo; finché
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1956
dare il battesimo a questa figliola. ¶ La fecero istruire
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1956
figlio le bellezze di questa donna dalle mani mozze
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1956
Uliva. ¶ Alla Regina vecchia, questa storia d’avere una
240
1956
è tutto d’oro. ¶ – Questa è roba da Re
241
1956
Re di Danimarca. ¶ Anche questa volta il figlio del
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1956
e si sparerà. ¶ – Tenete questa pistola e che si
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1956
nemmeno sentir parlare di questa cosa, ma a forza
244
1956
di mare, fece entrare questa giovane. E lui, a
245
1956
un colpo. – Chi è questa bella signora? – chiese alla
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1956
otto giorni tornò, ma questa volta il bicchier d
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1956
acquolina! ¶ Pierino Pierone pensò: «Questa si sente l’acquolina
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1956
acchiappare un’altra volta. Questa volta non si fermò
249
1956
Principessa. – Ma ci aggiungo questa condizione: che chi cercherà
250
1956
aveva paura di vedersi questa figlia andarsene in spiga
251
1956
io. Voglio aiutarti. Prendi questa bella oca, e portatela
252
1956
Ma com’è vestita questa gente?» ¶ Domanda a un
253
1956
Sì, si chiama così, questa città. ¶ – Bene, non so
254
1956
sogni, – disse il vecchio. – Questa è una vecchia storia
255
1956
che non mangiamo, Signore: questa ce la facciamo arrosto
256
1956
potrei mangiarmela io, con questa crosta di pane? Figuriamoci
257
1956
Hai assassinato mia figlia! Questa la pagherai sulla forca
258
1956
donna che stava spulando. Questa donna, che era una
259
1956
ma tu devi rodere questa porta in modo che
260
1956
Entra nella stanza di questa donna, sali sul letto
261
1956
birilli –. Presero il cranio. – Questa è la nostra palla
262
1956
a chi la portate questa giovane? ¶ – A chi vuole
263
1956
I Turchi, vedendo capitare questa barca, la presero, fecero
264
1956
tutte le ricchezze di questa nave. Ma mia moglie
265
1956
tu hai avuto tutta questa fortuna è per quella
266
1956
palazzo? – domandò Beniamino. ¶ – Ecco questa bottiglia, – disse la Bora
267
1956
da picchiare in terra questa bacchetta, e il paniere
268
1956
gli disse che voleva questa figlia in sposa. Il
269
1956
nessuno batte più a questa porta! Cosa vuoi? ¶ – Mi
270
1956
a Zio Lupo, e questa pagnotta di pane e
271
1956
Lupo gli diede tutta questa brutta roba. ¶ Zio Lupo
272
1956
una frittella. – Puecc! Ma questa è polpetta di somaro
273
1956
di bocca. – Puecc! Ma questa è acqua sporca! – Addenta
274
1956
pane e: – Puecc! Ma questa è calcina! – Guardò la
275
1956
lui domandò alloggio. ¶ – Ma questa, – disse la donna, – è
276
1956
il bel tempo. ¶ – E questa voce che si sente
277
1956
diede a Tabagnino. – Eccoti questa bacchetta, – gli disse. – È
278
1956
per te. Sempre di questa avrai se vieni con
279
1956
che stava in montagna. Questa zia era un po
280
1956
addio e andò via. Questa era la visita che
281
1956
già due mesi di questa vita, e Stellina cominciava
282
1956
mangia. ¶ Stellina a sentire questa nuova, restò più morta
283
1956
finivano più. – Cos’è questa roba? – disse Stellina. – Pare
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disse: – Comando che tutta questa roba sia subito trasportata
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domandò il motivo di questa decisione, e lui disse
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Andiamo, s’alzi da questa poltrona, stia un po
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Ma ci mancherebbe anche questa! – disse Sandrino. – Come può
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d’Oro. ¶ Al sentire questa nuova, Sandrino si diede
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andava si portava dietro questa bambola e non si
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figlio del Re di questa città era malato e
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che il Re di questa città era impazzito. Aveva
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Si presentò la ragazza: «Questa è la mia bambola
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mia bambola!», esclamò. «E questa è la mia sposa
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figlia. La madre di questa figlia era morta e
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per due ore; e questa volta oltre a sorrisi
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coi suoi cani. «Se questa smorfiosa crede di fare
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lunga lunga, e con questa fune una notte calò
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prova di far chiamare questa terza figlia, per dirle
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per mio ricordo prendi questa castagna e non aprirla
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al mattino, – e tieni questa noce che ti potrà
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Io le do tutta questa roba per niente, basta
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notte col giovanotto. ¶ Ma questa volta lui s’era
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maestra. In casa di questa maestra c’era una
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mia mula. ¶ A sentire questa battuta, il signore ci
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che è vecchierella. ¶ A questa nuova beffa, il giovane
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Re del Sole, ma questa lettera non arrivava mai
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vecchio, – in fondo a questa via, là a destra
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le mani e disse: – Questa non mi piace. ¶ Il
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le mani e: – Anche questa non mi va. ¶ Venne
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e disse: – Voglio sposare questa qui. ¶ Furono fatte le
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con l’idea che questa sapienza del linguaggio animale
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prima di giorno, ma questa volta il lupo non
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lupo era ormai sazio. – Questa qui che è così
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scoperto, siamo perduti. Eccovi questa borsa d’oro: vi
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giovane disse: – A me questa storia che tutti devono
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con me. Guarda: finché questa anatra non avrà asciugato
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m’aiuti ad alzare questa ruota, che m’è
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il giovane. ¶ – Mi faccia questa grazia, vede che sono
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immaginandosi la bellezza di questa ragazza, che disse: – Tanto
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quella bellissima giovane. E questa bellissima giovane, come niente
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cefali e le orate. ¶ Questa figlia del Re aveva
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chiamò la figlia e questa arrivò correndo e si
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una figlia. Un giorno questa figlia era al balcone
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vada nella stanza di questa serva e le dica
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Re: – Ecco, miei signori. Questa è la donna dell
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e tre mesi, e questa la schiava da lei
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morte dobbiamo dare a questa brutta mora che ha
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a sua moglie. – Mangia questa mela e avremo un
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l’ho perdonato, che questa volta la paghi con
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dalla strada della strega, questa lo vede e gli
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accorsero. – Ma com’è questa storia? – le chiesero. ¶ – Mah
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due mele in mano. – Questa è per tuo padre
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per tuo padre, e questa per tuo nonno. ¶ La
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e disse: – Papà, piglia questa mela! ¶ E dalle panche
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che bella roba ha questa mia sposa. Neanche noialtri
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buttò agli ambasciatori. – Prendete questa corda e ditele che
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libro è fatto, scrivo questa prefazione e ne son
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finito, posso dire che questa non è stata un
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dai Grimm: scegliere da questa montagna di narrazioni, sempre
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fascino. Ed è attraverso questa persona che si mutua
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apprese dalla madre e questa, anche lei, da un
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dimorò qualche tempo: circostanza, questa, degna di nota, giacché
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un piacere a sentirla. Questa è una delle caratteristiche
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pane, quando in Palermo questa occupazione, ordinaria nelle famiglie
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suo sapore appunto in questa straordinaria facilità verbale. ¶ Ho
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tentato di passare anche questa tra le regioni «privilegiate
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fiaba popolare italiana. Ma questa ricerca, a tutt’oggi
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donna si ribelli a questa legge e ritrovi il
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nei vari livelli culturali. Questa che noi siamo abituati
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Pappagallo (cfr. la mia 15), questa fiaba cornice d’altre
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della tradizione popolare, a questa legge non scritta per
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invenzione d’un destino, questa forza di realtà che
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folklore in Europa. ¶ 17. Su questa via si sono sviluppate
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aver modo di colmare questa lacuna in una prossima
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campidanese, ma talora – in questa sua povertà – suggestivo. La
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esser andata a finire questa ragazza: l’avevano rapita
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al mio figlioccio. Ecco questa borsa; servirà per allevare
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un erede. Appena letta questa lettera mettiti in viaggio
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farai più ritorno. Vedi questa montagna che mi nasconde
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abbattere la montagna entro questa notte. ¶ Il nano portò
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solo di notte; da questa condanna posso liberarmi solo
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comprare il pane in questa bottega, finché ci lavorerò
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mattino. ¶ – L’hai chiusa, questa porta, finalmente? Be’, adesso
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torno avrai filato tutta questa canapa, ti sposo. ¶ Nella
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sarai mia moglie, tutta questa roba sarà tua, – disse
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dalle labbra penzoloni. Anche questa le promise il suo
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per fare la polenta! Questa maledetta sposa non ci
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una figlia, e che questa figlia anni prima era
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diede alla formica: – Tieni: questa ti servirà da tana
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fece scrivere sulla facciata questa scritta: Il danaro fa
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monete d’oro. – Pensateci: questa è la caparra; e
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e andare a cercare questa bella Bargaglina. ¶ Il pastore
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una volpe che parlava. Questa volpe disse: – Sì, lo
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chiave ma le disse: – Questa porta non la devi
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sei padrona; ma di questa stanza no! ¶ La ragazza
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più che io ho questa virtù: che posso vedere
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guarda! – ma lui a questa storia della virtù di
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in spalla. – Quanto pesa, questa roba sporca! – fece. ¶ – Sfido
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io voglio vedere se questa ragazza, con la scusa
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Vostra figlia vi manda questa roba da lavare e
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di roba sporca, ma questa ragazza era così obbediente
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ne era invasa. – Ma questa tela non finisce mai
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io non sarò tornato. ¶ Questa figlia aveva quel mattino
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per gli occhi di questa figlia, andò subito a
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ci ha messo qua questa borsa di danari, – e
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andiamo –. E portò anche questa borsa alla locandiera. ¶ – Li
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piangimi per morto. ¶ – Tieni questa bottiglia d’acqua, – disse
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palazzo d’una Principessa. Questa Principessa era sola, senza
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faccio per averla io questa virtù? – chiese la Principessa
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bicchiere di vino con questa medicina dentro. Questa medicina
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con questa medicina dentro. Questa medicina gli farà sputare
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riconosciuto: sei mio fratello! Questa è la bottiglia che
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se non si sposa questa ragazza non può trovare
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ballo con le sorelle. – Questa diventa matta col suo
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sissignora. ¶ – E chi è questa figlia sfortunata? ¶ – Quella che
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mani in croce… E questa sfortunata sei tu! ¶ – E
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a sentire: prendi per questa trazzera,24 va’ avanti un
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duecent’onze. Sappiate che questa povera giovane che avete
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con una ragazza. E questa ragazza volle che lui
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con l’amica. E questa invidiosa si consumava dalla
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po’ il naso. – Sarebbe questa la bellezza senza eguali
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pensò, – direi che è questa…» ¶ Dopo molte cerimonie scesero
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a una creatura come questa, che castigo meriterebbe? ¶ – Oh
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far del male a questa gioia? ¶ – Ma se ci
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esser buttato giù da questa finestra e poi bruciato
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disse subito il Re. – Questa donna è la sorella
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hai fatto patire a questa poveretta, ora li pagherai
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Soldati del Palazzo! Afferrate questa scellerata, gettatela dalla finestra
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frustate. La nomea di questa scuola arrivò fino a
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capiva cosa potesse essere questa voce che veniva dal
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muro. – Padre mio, è questa la mia sorte, sono
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da suo padre. – Papà, questa è la volta che
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quando il Reuzzo vide questa bella giovane pettinata alla
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affacciata al finestrone. – Anche questa assomiglia tutta alla mia
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è a Genova, e questa è a Venezia… – Le
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così e così: che questa è figlia mia ed
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ti sei innamorato di questa Reginella e non vedi
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ti veda più in questa casa! ¶ – Ma, madre mia
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sapevo con chi parlavo. Questa è mia figlia: sia
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tovaglia e rivolò via. Questa volta la ragazza, indispettita
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seduta alla finestra di questa casetta, con gli occhi
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finestra, c’era affacciata questa ragazza che pareva un
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sul cataletto. ¶ Quando seppe questa risposta, il Re, che
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sognata. ¶ – La vedi tutta questa roba? È tutta tua
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padre: – Sentite, papà, risolviamo questa storia. Il Reuzzo ha
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che trovi è tuo». Questa volta Don Pidduzzu trovò
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Ci mettesse qualcosa anche questa pigna del tuo Principe
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gli disse, – la conosci questa signora? È la Principessa
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subito la chiave di questa botola, che l’avevo
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com’è? Non era questa la mia casa? – Si
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non entra? ¶ – E sarebbe questa, casa mia? ¶ – E di
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Se la prenda vossignoria, questa creatura, e ne faccia
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così sola in campagna questa bambina? Io le do
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mi duole dirvi che questa è la prova che
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di portar aiuto a questa giovane; portiamocela a casa
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sparire. Sta’ a sentire: questa bambina, quando fu grande
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che portava odio a questa giovane, e cosa fece
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mondo in cerca di questa donna. In capo a
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il Grande: – Maestà, se questa faccia non vi piace
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dovevi. Mi piace di questa ragazza la castità che
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pagate trecent’onze a questa vecchierella, e dieci onze
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chiese il Milord. ¶ E questa vecchia che le sapeva
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voluto ballare! Come va questa storia?» ¶ I Regnanti a
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dire: – Vedi un po’ questa cialtrona della Reginella. Le
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Come il Reuzzo intese questa storia, diventò di fuoco
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va quest’affare di questa nuora che avete perduto
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l’oro. Come fu questa vostra storia con la
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Re e disse: – Chi, questa? Ma io questa la
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Chi, questa? Ma io questa la conosco e ci
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diceva in giro di questa giovane, e tutti dicevano
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alla cameriera: – Fa’ uscire questa vecchia, se no non
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Maestà! Grazia, Maestà! ¶ Vedendo questa bella signora nerovestita, con
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Il Re a vedere questa bella apparizione disse: – Grazia
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esserti preso piacere di questa bella giovane, le hai
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disse: – Ma, Maestà, io questa signora non l’ho
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di vedere anche lui questa bellezza. Si mise a
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sapeva che cosa significava questa novità, e dimagriva, rinsecchiva
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ma che maniera è questa d’esser sempre malinconica
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curiosità e disse: ¶ Di questa vigna che voi dite
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più l’onestà di questa donna che mai guardò
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Maestà zia, cos’è questa pianta? ¶ La zia gli
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al giorno. ¶ Al nipote questa pianta piaceva tanto, che
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e: – Presto, fa’ bollire questa roba! – E ne unse
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a furia di sentir questa risposta, si mise una
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di sapere come andava questa faccenda delle donne. ¶ Si
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cameriera. – È l’ora questa di bussare? ¶ E i
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che ci invase, sentendo questa notizia! Ma se non
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diceva la Signora. – Anche questa è una storia ben
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o non ti piaccia, questa è la volta. Devi
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alla madre: – Madre mia, questa è la mia sposa
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poté più: – Madonna mia! Questa è come un sonaglio
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orecchio. Vediamo se trovo questa veste! ¶ Pensò che il
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da colomba. – Forse è questa, figlia mia? – Non l
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quella. Ma il picciotto questa volta fu svelto, le
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ci credo. Entriamo in questa locanda. ¶ E Gesù e
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una cosa da fare, questa di tenermi la Morte
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chiedere… Be’, basta, prendi questa! – e le diede una
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a far così: dàlle questa foglia di porro che
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possono fare franca a questa mano? Parla, che ti
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guai? Dimmi, per carità, questa morte, quando viene? ¶ E
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anni. Per gelosia di questa sorella, egli la teneva
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si misero a gridare: – Questa è la madre! Questa
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Questa è la madre! Questa è la madre! ¶ In
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trova in letto. – Aggiustatemi questa scarpa che l’ho
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di mobilia, e fra questa c’era un vecchio
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di morire ha incantato questa città, con tutti gli
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domandò alla gente. ¶ – In questa città ce ne sono
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Mi sono sperso in questa contrada. ¶ Il padrone della
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che hai, sempre con questa tromba? ¶ – Ho da dirvi
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e tutti erano contenti: – Questa è lepre… Questo è
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è coniglio… Bestia giovane, questa… Bella carne! ¶ La sera
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sogno, non è sogno: questa è mela che si
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nostra; ma cos’è questa scommessa? ¶ Allora Peppi disse
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fa: – O Sole, è questa la parola che m
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cosa vendere per fare questa festa, allora prese il
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pensò: «Guarda un po’, questa donna pur di fare
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Ne avete molta di questa cosa? ¶ – Un bastimento pieno
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trovarono legata una chiave. – Questa, – disse la Peppa alla
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porta… ¶ – Ah, sorelle mie! Questa sarà la mia rovina
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devi andare subito da questa casa, ordine delle Fate