Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

ingegno dall'effetto di questo pensiero, quanto del continovo

non per accennare, con questo geroglifico della tardità, il

in Cielo, non per questo lascia dall'altra di

Intanto ho voluto darne questo saggio a Vostra Signoria

capacità de' meriti miei, questo mi fa doppiamente vergognar

non è nato a questo, rivolgasi ad altri studi

di giudicio; et se questo talora s'inganna, se

intaccar la mia riputazione, questo mi fa rompere ogni

alquanto dilatando intorno a questo punto. ¶ L'incontrarsi con

mi par poco in questo secolo, dove si ritrova

condizioni, se bene ancor questo sovviemmi aver fatto pochissime

fare alla lor madre questo torto, la quale di

rubare, se ben di questo et della differenza ch

suo tempo, ché insomma questo è il frutto che

et mancante, et senza questo aiuto di rado ci

cene dobbiamo dolere, essendo questo il contrasegno della virtù

porre il nome a questo vizio, con gran ragione

possedere le delizie di questo mondo, se ci fosse

il vero antidoto di questo veleno si è il

et quella dell'autore. ¶ Questo disordine mi ha fatto

et il Monte Calvario. ¶ Questo ho voluto dirvi, accioché

d'impegolate sete. ¶ Con questo or basso, or alto

l'orribil regno ¶ con questo curvo mio canoro legno

quest'umil canto e questo flebil suono) ¶ vi cheggio

onore io feci ¶ è questo dunque il premio? ¶ Non

giace a terra svenato. ¶ Questo medesmo prato, ¶ ch'un

obliquo ¶ una Naiade in questo al'arrogante ¶ troppo cupido

non avesser gittate, ¶ né questo maledetto ¶ peregrino straniero ¶ ad

pria (prego) m'uccida ¶ questo dolor mortale, ¶ mortale et

per distruggermi in foco, ¶ questo mi giova poco, ¶ che

due vipere mordaci? ¶ Ma questo che rileva, ¶ se tra

passarmi il fianco. ¶ Ma questo è van pensiero, ¶ perché

strepiti e tumulti ¶ con questo canto Libero onorando ¶ de

Al ristoro dela vita ¶ questo calice n'invita. ¶ Questo

questo calice n'invita. ¶ Questo è quel ch'al

ogni altra stella –. ¶ A questo dir la sconsolata tace

venite, ove n'alletta ¶ questo gentil meraviglioso mostro, ¶ questo

questo gentil meraviglioso mostro, ¶ questo torel cortese, ¶ in cui

ver? qual disusato è questo ¶ navigio aulterino? ¶ Chi vide

deh pregate, vi prego, ¶ questo stranio animale ¶ (se pur

e lieta, ¶ ch'ancor questo trofeo ¶ del'altre palme

nebbie pestifere di Lete ¶ questo puro seren del nostro

miei nuvoli. ¶ Sol di questo consolami, ¶ o mia somma

ale corna son simili. ¶ Questo rossor di morole, ¶ ch

per tutta Arcadia, ¶ e questo spirito ¶ tra' vostri sibili

una sottil parete, ¶ ma questo cor da quello ¶ divider

medico ignorante. – ¶ Piramo in questo mentre ¶ lontan dal suo

temendo pur non fusse ¶ questo divorzio oblio; ¶ onde sentiasi

tua fede, ¶ ma io questo ti nego, ¶ perché raro

dividea, ¶ l'affetto congiungea. ¶ Questo desir cocente ¶ cotanto in

senza riposo, ¶ et a questo et a quella ¶ già

affisa, ¶ – Misera, che fia questo? ¶ (tra sestessa ragiona) ¶ quanto

mormorio, ¶ – morio Tisbe, morio. – ¶ Questo et altro dicea ¶ Piramo

Fileno, e poi ¶ di questo, che qui vedi, ¶ prezioso

che non rimbombi. ¶ Vedi questo, fra gli altri? apunto

fra gli altri? apunto questo ¶ grazioso epigramma ¶ (io ben

ben voglio ancor che questo avegna ¶ per reflesso del

Fuggi forse e paventi ¶ questo, che in man mi

fuga! ¶ Non è già questo di Diana l'arco

l'alme semplicette uccidi. ¶ Questo è l'arco di

e saettar la Morte. ¶ Questo per gran ventura ¶ passò

mia mano, ¶ e con questo cantando, ¶ gli aspidi stessi

ch'io sodisfaccia a questo ¶ importuno seguace, ¶ che pur

è, tra quant'oggetti ¶ questo sì spazioso ¶ teatro universal

cantar, ch'omai di questo ¶ meglio al'orecchie mie

più deggio? ¶ Dirò (né questo ancor forse fia novo

fa? che non pote ¶ questo invitto guerriero? ¶ Qual cor

oro. ¶ Fileno ¶ Volgiti a questo cielo, a questa terra

questa terra, ¶ volgiti a questo sole; ¶ rimira, quando s

sembiante ¶ il color scolorito: ¶ questo mortal pallore, ond'io

E quale specchio è questo, ¶ ch'oggi dopo il

è meno assai. ¶ In questo sol, conoscerò se m

tal (se fallo è questo) ¶ ti chiederei la pena

mio fuss'esca solo ¶ questo bel che di fore

foglia? ¶ Laurino ¶ Giuro per questo ciel, per questa luce

a mill' altri innocenti. ¶ Questo è talor difetto ¶ di

altare più puro di questo petto, lavato del continovo

morte? ¶ Mancavano solo a questo doloroso sacrificio gl'incensi

dele luci tue, ¶ per questo verde e florido teatro

occaso.» ¶ XXXII ¶ E certo questo fior, che qui tra

tu n'andrai di questo armata al varco, ¶ ne

le punte e, salvo questo, ¶ di pieghevole nervo è

infettassi il cor di questo morbo, ¶ la sinistra cornice

capacità e' meriti miei. Questo mi fa doppiamente vergognar

il vero antidoto di questo veleno si è il

fu già mai di questo, ond'io ¶ ardo, più

Raddoppi i colpi in questo petto, e scocchi ¶ tutti

parte è chiusa in questo Globo tondo, ¶ ove non

no 'l sai fu questo ¶ gran tempo inutil germe

il corso. ¶ 86 ¶ A tè questo si serba, à tè